È presente nei laboratori di tutto il mondo; è uno dei primi animali di cui sia stato sequenziato l’intero genoma (http://www.sciencemag.org/cgi/content/abstract/287/5461/2185); eppure non tutti sanno che Drosophila melanogaster è una specie africana, introdotta in Europa in tempi storici.
In un articolo pubblicato su Current Biology, Andreas Keller traccia attraverso testimonianze storiche e indagini ecologiche la biogeografia del noto moscerino della frutta, allo scopo di comprendere quali siano stati i fattori che gli hanno permesso di diffondersi dalla Finlandia alla Tasmania.Apprendiamo così che tutte le 9 specie del gruppo di Drosophila melanogaster sono africane; di queste, solo D. melanogaster e D. simulans sono cosmopolite o subcosmopolite, ma verosimilmente la loro origine è ugualmente afrotropicale. Quali caratteristiche hanno permesso a queste specie, e in particolare alla prima, di diffondersi con tanto successo in tutto il mondo? Quali elementi della sua ecologia la differenziano da tutte le altre specie affini? Per la risposta si rimanda a questa interessante bio(geo)grafia del moscerino più famoso al mondo.
Paolo Cocco
Bibliografia • Keller A (2007) Drosophila melanogaster’s history as a human commensal. Curr Biol 17 (3): R77-81. • Adams MD et al. (2000) The genome sequence of Drosophila melanogaster. Science 287 (5461): 2185-95.
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