Tuesday, June 28, 2005

Gadda e il Darwinismo

Letteratura e scienza in Italia. Gadda e il Darwinismo

L'avevo annunciato a Novembre del 2004. E' ora finalmente accessibile online. Vi segnalo pertanto il saggio sui rapporti tra letteratura e scienza (Gadda) dell’italianista
Pierpaolo Antonello, St John's College. University Lecturer. Department of Italian. CAMBRIDGE.
Antonello specialises in twentieth century Italian writing and intellectual history, Futurism and the Avant-Garde, Literature and Science, Calvino, Eco, Postmodern Italian literature, French theory and epistemology (Girard, Serres). Il titolo del saggio e’: Gadda e il darwinismo,
The Edinburgh Journal of Gadda Studies, EJGS Supplement no. 3, EJGS 4/2004. Una introduzione di P. Antonello la trovate in questo saggio dal titolo Darwin.

Monday, June 27, 2005

Quando una volta i naturalisti erano degli esploratori.


Quando una volta i naturalisti erano degli esploratori.
Recensione di Fernando E. Vega pubblicata sull'ultimo fascicolo di PLOS Biology:
Pick N (2004) The rarest of the rare: Stories behind the treasures at the Harvard Museum of Natural History. Introduction by E. O. Wilson; photographs by M. Sloan. New York: HarperResource. 178 p.

Saturday, June 25, 2005

Evoluzione culturale e biologica. L’eterno dilemma!

Evoluzione culturale e biologica. L’eterno dilemma!

Questa volta si cimentano due ricercatori della Stanford University e della Princeton University che hanno pubblicato le loro riflessioni sulla rivista PLoS Biology (tale rivista segue i principi dell’ Open Access che consentono di fornire ai lettori l’accesso libero ai testi completi dei loro lavori per favorire la libera circolazione, pubblicazione, diffusione e scambio delle conoscenze scientifiche)
Il saggio
The Evolution of Norms di Paul R. Ehrlich, Simon A. Levin cerca di porre le basi per individuare i meccanismi responsabili della evoluzione culturale. Gli autori, consapevoli del delicato momento che stiamo vivendo (siamo sull’orlo di una crisi drammatica del sistema Terra) chiamano a raccolta biologi e sociologi al fine di capire come le norme, la cultura evolvono e cambiano così da individuare i meccanismi su cui fare leva per arrestare il rischio di estinzione del genere umano.

Wednesday, June 22, 2005

Evo-devo, antropogenesi, creazionismo negli USA, Bateson, Fox Keller, il sistema immunitario

Alessandro Minelli (insieme a Giuseppe Fusco) hanno dato alle stampe questo interessante articolo sul tema caldo dei rapporti tra evoluzione e sviluppo conosciuto con l’acronimo Evo-Devo:
Conserved versus innovative features in animal body organization, Journal of Experimental Zoology Part B: Molecular and Developmental Evolution (di imminente pubblicazione).
Nell’articolo Minelli riflette sulle origini delle novita’ evoluzionistiche, sulle innovazioni prodotte dai meccanismi evolutivi studiando il gruppo animale degli artropodi.

Nella newsletter della Comunita’ Europea RTD info (fascicolo speciale di aprile) e’ riportata una intervista al paleoantropologo francese Pascal Picq sulle origini del genere umano, dal titolo Tangled origins. Tre pagine fitte di domande e risposte su un tema molto dibattuto. Un piccolo glossario descrive la nuova terminologia coniata dagli antropologi. Finalmente siamo in grado di capire i rapporti intercorrenti tra Ominoidi, Ominidi e Ominini.

Il CSICP (Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal) nell’ultimo fascicolo dello Skeptical Inquirer (n. 2, aprile 2005) riporta una riflessione accorata di D. R. Trumble, Bioingegnere presso il Department of Cardiothoracic Surgery, Allegheny General Hospital (Pittsburgh, Pennsylvania) dal titolo One Longsome Argument. L’autore dedica alcune pagine allo scontro che infuria negli USA tra Creazionisti, fautori dell’Intelligent Design e gli evoluzionisti e chiedendosi quali sono i motivi che hanno impedito la diffusione capillare delle idee evoluzioniste.
Purtroppo i creazionisti americani hanno arruolato anche un nostro "polemista e antievoluzionista" italiano, Giuseppe Sermonti che è stato invitato a testimoniare presso una corte americana. Andrea Bottaro, sul seguitissimo Blog The Panda’s Thumb, ha recensito molto efficacemente, pacatamente, ma con molta energia l’inconsistenza delle idee evoluzionistiche riportate nell’ultimo libro di Sermonti "Dimenticare Darwin". Vi invito a leggere tale recensione molto istruttiva. Naturalmente la recensione voleva presentare al pubblico americano il pensiero "sic" di Sermonti sul Darwinismo e l’Evoluzionismo e credo che ci sia riuscito.

La rivista Journal of Biosciences propone liberamente i testi completi di due mostri sacri della biologia contemporanea, Bateson e Fox Keller (oltre ad altri articoli sempre completi su diversi argomenti della biologia contemporanea, la plasticità fenotipica degli organismi viventi, genetica ed epigenetica nell’evoluzione, l’evo-devo e il ruolo dell’ambiente, …….).
Patrick Bateson, nell'articolo The return of the whole organism sostiene che la biologia molecolare è ormai al crepuscolo e non e’ più in grado di fornire nuove conoscenze, insomma ha esaurito il suo compito! Ora occorrerà riflettere, dice Bateson, non più tra eredità e ambiente, ma tra organismo e ambiente e trovare tra questa interazione nuovi elementi conoscitivi, nuove interpretazioni evoluzionistiche. Gli esempi proposti riguardano l’ imprinting negli uccelli e i diversi modi con cui il comportamento degli animali ha modificato e guidato il corso dell’evoluzione, in altre parole introduce il concetto di adattabilità degli animali partendo da Baldwin, Lloyd Morgan e Osborn.
Evelyn Fox Keller, nell'articolo The century beyond the gene prendendo atto anch’essa che la biologia molecolare ha esaurito il suo compito, sostiene che occorre spostare l’accento dallo studio delle sequenze del DNA allo studio del loro significato funzionale per arrivare a fondare una nuova biologia dei sistemi "Systems Biology".

Il sistema immunitario è modellato dai patogeni incontrati dal genere umano durante le migrazioni. Lo sostengono i ricercatori inglesi della Cambridge University, Franck Prugnolle, Andrea Manica, Marie Charpentier, Jean François Guégan, Vanina Guernier and François Balloux. Pathogen-Driven Selection and Worldwide HLA Class I Diversity. Current Biology, Vol. 15, n. 11, pp. 982-1076 (7 June 2005).
La notizia e' riportata da MolecularLab anche in italiano

Tuesday, June 21, 2005

The first EGGS event, Torino

Volentieri segnaliamo:
The Graduate Students and Ph.D. Students in Cognitive Science of the Department of Psychology - University of Torino, sponsored by the ISASUT (International School of Advanced Study of the University of Turin), organise the first event of the EGGS series (European Gather of Graduate Students) aimed to promote the cultural and academic exchange among European and extra-European Ph.D. Students:
Organism and Environment in Cognitive Science, July, 19th 2005.
Fondazione Luigi Einaudi, via Principe Amedeo, 34. 10123 TORINO (ITALY)
Morning Session h. 10-13
Maurizio Tirassa, Department of Psychology and Center for Cognitive Science, University of Torino: Agencies
Marco Colombetti, Politecnico di Milano & University of Lugano: Acting in an institutional environment
Afternoon Session h. 14.30 - 17.30
Ferdinando Rossi, Department of Neuroscience, University of Torino: The nature/nurture interaction: genes, neurons and behaviour
Piero Cervella, Department of Biology, University of Torino: Environment, organisms and genes: perception and interpretation of a natural (imperfect) world.

The aim of this seminar is to discuss how the relationship between human beings and their environment is established.
Human beings are biological organisms. Like every biological organism, we live and act in a space/time whose boundaries and shapes are determined on the basis of how we are made.
The many ways we are enabled to conceive of what happens around us, and act on the basis of this representation in order to achieve our own goals, together form our environment.
Cognition is one of the various sophisticated means that evolved in different forms for different organisms to allow them to act, survive and reproduce themselves in their own environment. This is enough to state that the questions about what cognition is, and what the environment is to an organism endowed with cognition, are strictly related with each other.
Classical cognitive science saw the environment as an internal symbolic encoding and processing of the physical features of the world outside.
The problem with this view is that there are many crucial everyday entities in our own environment that cannot be reduced to physical entities: consciousness, thoughts, social relationships, history, culture, as well as institutions such as taxes, politics and electronical communities.
A reconceptualization is thus needed for the notion of the environment of human being as cognitive agents and biological organisms. Cognitive Sciences should be able to address and answer many question on that.
Among the others:
- how is it possible to give a biological account of the human social environment?
- is cognition quantitatively or qualitatively different for each organism?
- is it possible to build artificial agents that act in their own environment in the same way as human beings do? What does this imply for our concept of cognition?

The seminar will focus on some issues related to these question.
Four internationally renowned Italian researchers from different disciplines of the Cognitive Sciences will give their contributions to thediscussion. Large space will be left to the debate, that will follow each speech.

-- Practical informations --
The sponsoring by ISASUT has made possible to let the seminar be open toeverybody free of charge. Everyone who wish to join please send an email with EGGS2005 in the subject to mailto:nospam@psych.unito.it
As the seminar falls the day before the opening of the CogSci05 - XXVIIAnnual Conference of the Cognitive Science Society in Stresa, a trainticket from Torino to Stresa for the morning of July 20th will be made available to the first 30 people who will register for the seminar.
For more informations about travelling and accommodation, please check further announcements and the informations that will be made available soon in a dedicated page of the CogSci05 conference athttp://www.psych.unito.it/csc/eggs2005.html

Organizing committee:
leonardo cerliani – mailto:cerliani@psych.unito.it
daniele radicioni – mailto:dradic@psych.unito.it
Center for Cognitive Science Department of Psychology, University of Torino
http://www.psych.unito.it/csc

Living Links: uno sguardo ai nostri cugini evolutivi

Living Links: uno sguardo ai nostri cugini evolutivi

Frans de Waal, professore di primatologia alla Emory University (Georgia, USA) e autore di un recente articolo apparso sul numero di giugno di Le Scienze dal titolo L'economia delle scimmie, studia con il suo Team di ricerca il comportamento sociale e cognitivo di diversi gruppi di primati tra i quali, in particolare, le scimmie cappuccine, gli scimpanze' e i bonobo. De Waal e' infatti direttore del Living Links Center, presso lo Yerkes National Primate Center della Emory University: tra gli obiettivi primari di questo centro troviamo non solo un vasto programma di ricerca per la ricostruzione dell'evoluzione umana attraverso similitudini e differenze con gli altri primati, ma anche l'educazione del pubblico alla conoscenza dei primati per sviluppare una maggiore sensibilita' e favorire la conservazione di queste specie, minacciate soprattutto dalla scomparsa dei loro habitat. Nel 2002, con l'assegnazione del Nobel per l'Economia a Daniel Kahneman e Vernon L. Smith, e' stata ufficialmente riconosciuta una nuova disciplina economica, l' Economia Comportamentale: essa studia il comportamento umano rispetto ai processi decisionali che si concretizzano in campo economico. Cosa c'entra questa nuova disciplina con le scimmie di Frans de Waal? Gli esperimenti al Living Links Center sui nostri parenti piu' prossimi mirano, oltre alla conoscenza dei processi di interazione sociale, culturale ed economica all'interno delle specie in esame, alla possibile individuazione di connessioni evolutive tra il comportamento umano e quello di altri primati: nasce la cosiddetta Economia Evolutiva. I risultati delle ricerche attuali indicano interessanti somiglianze tra il comportamento animale e quello umano in alcuni processi di scambio economico: cio' suggerisce che, almeno in parte, le reazioni umane siano dettate da una psicologia condivisa con altri primati, espressione del nostro legame evolutivo con essi. Il sito di Living Links aiuta a scoprire ed apprezzare il lavoro di ricerca di de Waal e dei suoi collaboratori in tutta la sua ricchezza e passione.
Paola Nardi

Evoluzione del sistema immunitario

Il sistema immunitario è modellato dai patogeni incontrati dal genere umano durante le migrazioni. Lo sostengono i ricercatori inglesi della Cambridge University:
Franck Prugnolle, Andrea Manica, Marie Charpentier, Jean François Guégan, Vanina Guernier, François Balloux. Pathogen-Driven Selection and Worldwide HLA Class I Diversity. Current Biology, Vol. 15, n. 11, pp. 982-1076 (7 June 2005)
Un commento del portale Molecularlab

Friday, June 17, 2005

La teoria dell'evoluzione e la sua immagine

La teoria dell'evoluzione e la sua immagine

Mercoledì 22 giugno 2005 dalle ore 9.30 alle ore 18.00 presso l’Accademia delle Scienze di Torino (Salone di Mappamondi), Via Accademia delle Scienze 6 si terrà il convegno dal titolo La teoria dell’evoluzione e la sua immagine cui parteciperanno i più importanti esperti italiani della materia.
Programma ore 9.30 presiede Aldo Fasolo (Università di Torino)
Pietro Omodeo (Università di Siena), Introduzione: la varietà delle teorie dell’evoluzione
Bernardino Fantini (Università di Ginevra), Biologia molecolare e teoria dell’evoluzione: cinquant’anni di contributi
Telmo Pievani (Università di Milano Bicocca), Lo statuto teorico dell’evoluzione biologica
ore 15.30 presiede Carlo Augusto Viano (Università di Torino)
Alessandro Minelli (Università di Padova), Ontogenesi e filogenesi
Antonello La Vergata (Università di Modena), Filosofia e teoria dell’evoluzione
Paola Dessì (Università di Udine), L’insegnamento della teoria dell’evoluzione
Per informazioni: Accademia delle Scienze Dott. Chiara Mancinelli, Tel +39011 5620047, Fax +39 011 532619
www.accademiadellescienze.it
www.torinoscienza.it/accademia

Wednesday, June 15, 2005

Primo Congresso dei Biologi Evoluzionisti Italiani

Siamo felici di poter annunciare l’imminente congresso fondativo dei Biologi Evoluzionisti Italiani.

Primo Congresso dei Biologi Evoluzionisti Italiani, Ferrara, 24-26 agosto 2005

Cari amici e colleghi. Il Dipartimento di Biologia dell'Università di Ferrara ospiterà il 24-26 agosto il Primo Congresso dei Biologi Evoluzionisti Italiani. L'idea di questo congresso è dovuta allo sforzo congiunto di ricercatori italiani che lavorano in Italia e all'estero, e al desiderio di integrare in unica organizzazione e riunione scientifica le importanti esperienze del Gruppo Italiano Biologia Evoluzionistica (GIBE) e del Coordinamento Italiano dei Biologi Evoluzionisti (CoEvol). Le giornate del 24-25 saranno dedicate a discussioni scientifiche, con presentazioni di evoluzionisti italiani e stranieri. Il 26 agosto una riunione dei partecipanti al congresso darà vita ad una società italiana di biologia evoluzionistica (il nome esatto di questa verrà deciso durante la riunione). Informazioni riguardo la preparazione dei riassunti per le presentazioni, la registrazione, gli alloggi, e la richiesta di contributo sono disponibili sul Patrizio Roversi (Velisti per caso) verrà a Ferrara per il congresso dei biologi evoluzionisti italiani a fare una breve chiaccherata sul suo progetto "Sulle tracce di Darwin", che intende ripercorrere il viaggio del Beagle in barca a vela!"
Per il Coordinamento Italiano dei Biologi Evoluzionisti (CoEvol), Francesco Santini, Marie Curie Fellow, Muséum National d'Histoire Naturelle Département Systématique et Evolution, E-mail: mailto:togliere@mnhn.frPer il Gruppo Italiano di Biologia Evoluzionistica, Francesco Scalfari, Polo Universitario Asti Studi Superiori Sito web: http://www.uni-astiss.it/, E-mail: mailto:togliere@uni-astiss.it

First Congress of Italian Evolutionary Biologists Ferrara (Italy), from August 24 to 26, 2005
Dear Friends and Colleagues. It gives us great pleasure to announce that the First Congress of Italian Evolutionary Biologists will be held at the Department of Biology of the University of Ferrara (Ferrara, Italy), from August 24 to 26, 2005. The first two days will be devoted to scientific presentations. On August 26, an assembly will take place to found the Italian Society of Evolutionary Biology. The organizing and the scientific committees (see the web site for the names) are pleased to extend the invitation to participate to all interested parties. A limited amount of financial support will be available for those with the highest travel expenses. Detailed instructions (in Italian) are available at the web site.
Per il Coordinamento Italiano dei Biologi Evoluzionisti (CoEvol), Francesco Santini, Marie Curie Fellow, Muséum National d'Histoire Naturelle Département Systématique et Evolution, E-mail: mailto:togliere@mnhn.frPer il Gruppo Italiano di Biologia Evoluzionistica, Francesco Scalfari, Polo Universitario Asti Studi Superiori Sito web: http://www.uni-astiss.it/, E-mail: mailto:togliere@uni-astiss.it

14.ma Conferenza Internazionale sull'origine della vita

Segnalo questa 14.ma Conferenza Internazionale sull'origine della vita (ISSOL '05) che si terrà a Pechino tra pochi giorni. Eccovi una selezione di argomenti trattati:
Posters
IS THE TERRESTRIAL GENETIC CODE UNIVERSAL ALL AROUND THE UNIVERSE? Vladimir I. shCherbak
A NEW INSIGHT INTO EVOLUTION: THERMAL POWER IN ANIMAL DEVELOPMENT Hiroko Shirai and Yatsuhisa Nagano
Symposium
GAMMA RAY BURSTS AND FERMI PARADOX Hiromitsu Yokoo
SETI: RADIO, OPTICAL AND BEYOND Hisashi Hirabayashi
A SYSTEMS THEORY INTERPRETATION OF THE ORIGIN OF LIFE Peter Andras and Csaba D Andras
THERMAL FORCE APPROACH TO MOLECULAR EVOLUTION
Dieter Braun, Silvia Arduini, Stephan Duhr, and Franz Weinert
ANCIENT MICROBES AND THEIR DNA: WHAT MIGHT THEY TELL US ABOUT EVOLUTION AND THE ORIGIN OF LIFE? R. H. Vreeland, W. D. Rosenzweig, T. K. Lowenstein THE NATURE AND DISTRIBUTION OF THE ORGANIC COMPOUNDS IN CARBONACEOUS CHONDRITES: NEW PERSPECTIVES ON THEIR POSSIBLE PREBIOTIC SIGNIFICANCE Sandra Pizzarello, Art Weber, Kazumichi Jo, Tsuneomi Kawasaki, Itaru Sato, and Kenso Soai
ROLES OF COSMIC RAYS IN CHEMICAL EVOLUTION TOWARD ORIGINS OF LIFE Kensei Kobayashi, Hisako Tonishi, Nobushige Suzuki, Takeo Kaneko,Yoshinori Takano, Yasuyuki Muramatsu, Satoshi Yoshida and Takeshi Saito
THE PALEOPROTEROZOIC SNOWBALL EARTH: A CLIMATE DISASTER TRIGGERED BY THE EVOLUTION OF OXYGENIC PHOTOSYNTHESIS Joseph L. Kirschvink, Robert E. Kopp , Isaac A. Hilburn, and Cody Z. Nash
THERMOPHILES AND EARLY EVOLUTION OF LIFE Akihiko Yamagishi
EVOLUTION OF PHOTOSYNTHESIS ON THE PLANET EARTH Shigeru Itoh
EARLY EVOLUTION OF EUKARYOTA AS INFERRED FROM THE COMBINED PHYLOGENY OF MULTIPLE MOLECULAR SEQUENCE DATA Tetsuo Hashimoto
MASS EXTINCTION EVENTS IN THE PHANEROZOIC Yukio Isozaki
FORMATION OF TERRESTRIAL PLANETS AND THE ORIGIN OF WATER ON EARTH Eiichiro Kokubo
FORMATION PROBABILITY OF HABITABLE PLANETS IN EXTRASOLAR PLANETARY SYSTEMS Shigeru Ida
EVOLUTION OF MITOCHONDRIAL GENETIC CODE IN METAZOA Shin-ichi Yokobori
SOME USE OF INFORMATION THEORY TO STUDY THE EVOLUTION OF LIFE Masanori Ohya
AUTOPOIETIC BIOMACHINOGENESIS VIA SEMIOGENESIS: EVOLUTION FROM GENETIC CODES TO BIOSOCIAL SEMIOTIC SYSTEMS Koji Ohnishi

Aggiungo il link alla nuovissima prima pagina italiana di astrobiologia, che presenta il convegno che si svolgerà in ottobre a Capri

Imperdibile, anche per i numerosi link ad altri siti, è la pagina ASTROBIOLOGY AT NASA.

Segnalo infine, a indicare come l'astrobiologia/bioastronomia/esobiologia stia conquistando sempre nuovi territori anche in Italia, che nell'anno accademico 2004-2005 è stato inaugurato un corso di astrobiologia per Scienze della natura a Padova, con due moduli gestiti l'uno da un astronomo, l'altro da un biologo. Un altro corso di astrobiologia verrà tenuto all'Università di Firenze il prossimo anno accademico dal biologo Enzo Gallori. Proprio con Gallori si sta cercando di portare a Firenze la prossima Conferenza della ISSOL nel 2008.
Fabio Pagan
Public Information Office
Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics (ICTP)
pagan[nospamm]@ictp.trieste.it

Vi presento il Signore e la Signora Dinosauro!

Vi presento il Signore e la Signora Dinosauro!

BBC News rilancia i contenuti di un articolo apparso sul settimanale Science pochi giorni fa: i paleontologi avrebbero scoperto un metodo per distinguere il sesso degli esemplari di dinosauro di cui vengono ritrovati reperti fossili. In particolare, lavorando su ossa fossili di Tyrannosaurus rex ritrovate in Montana, nella famosa Hell Creek Formation, Mary Schweitzer, della North Carolina State University e i suoi collaboratori hanno focalizzato la loro attenzione sulla presenza di uno speciale tessuto detto osso midollare, che si formava negli arti dei dinosauri femmina contestualmente alla deposizione delle uova: un tipo molto simile di tessuto viene ritrovato oggi negli uccelli che si apprestano, durante la deposizione, a fornire calcio per i gusci delle proprie uova. Il risultato e' molto importante: non solo permette di distinguere il sesso degli esemplari, ma conferma la stretta parentela tra dinosauri (saurischi in particolare) ed uccelli. Il tessuto osseo somiglia a quello di grossi uccelli quali struzzi ed emu', piuttosto che a quello di uccelli piu' piccoli. I reperti studiati sono quelli appartenenti alla collezione del Museum of the Rockies a Bozeman, Montana, gli stessi sui quali qualche mese fa, per la prima volta e' stato annunciato il ritrovamento di tessuti molli . Jack Horner, Professore di Paleontologia alla Montana State University e Curatore del Dipartimento di Paleontologia del Museo, e' co-autore con la Schweitzer ed altri dei due articoli di Science citati.
Paola Nardi

Sunday, June 12, 2005

Amartya Sen, implicazioni sociali del darwinismo

Il Domenicale di oggi 12 giugno, del Sole 24 Ore, in prima pagina, riporta il saggio dell’economista, premio Nobel, Amartya Sen dedicato alle implicazioni sociali del darwinismo e pubblicato nell’imminente volume delle edizioni Il Mulino:
Razionalità e libertà. Il saggio si trova nella parte V, cap. 16 e si intitola: La visione darwiniana del progresso.
L’edizione originale del libro è stata pubblicata dalla Harvard University Press; questo e’ il sommario. Il saggio presente nel libro ripropone l’articolo pubblicato su Population and Development Review del marzo 1993 (vol. 19, n. 1, pp. 123-137) di cui riporto il riassunto:
There are three distinct components in the Darwinian analysis of evolutionary progress: (1) an explanation of how evolution works; (2) an idea of what constitutes progress; and (3) a substantiation of the way evolution brings about progress. Of the three, the first is thoroughly profound. But the other two features are limited by Darwin's attempt to see progress entirely in terms of the quality of the species. This approach, which concentrates on the characteristics of living beings rather than on the actual lives they can lead, yields a very limited view of progress and diverts attention from the need to adjust the world in which we live. This, in turn, has encouraged either activism in genetic manipulation (as in the eugenics movements), or a passive reliance on spontaneous progress (more in line with Darwin's own pronouncements). These limitations are particularly telling in the contemporary world, given the prevalence of remediable deprivations. We do need Darwin, but only in moderation

Saturday, June 11, 2005

Dall'Ursus all'Homo (Neanderthal in primis)

Estratto e sequenziato DNA nucleare da un esemplare di Ursus speleaus morto 40.000 anni fa.

Il sito di BBC News segnala in un breve articolo i risultati della ricerca condotta da un team di lavoro sotto la direzione di Eddy Rubin, dello US Department of Energy Joint Genome Institute in California, gia' pubblicati su Science: con l'aiuto delle tecnologie computazionali sviluppate durante il progetto genoma e dal confronto con sequenze gia' acquisite di molti organismi, e' stato possibile isolare e sequenziare materiale genetico estratto da ossa e denti di orso delle caverne provenienti da due siti austriaci. Il successo ottenuto consiste principalmente nel fatto di essere riusciti ad ottenere informazioni sul DNA nucleare da resti fossili di una specie vissuta alcune decine di migliaia di anni fa: di solito si riesce ad estrarre DNA mitocondriale, che pur essendo importante per inquadrare la storia evolutiva della specie, non contiene informazioni fondamentali sulle specifiche caratteristiche genetiche della specie stessa; di come, ad esempio, essa differisce dalle specie moderne. Mentre resta oggi altamente improbabile la possibilita' di trovare analogo materiale genetico utilizzabile da fossili vecchi di centinaia di milioni di anni (ricordate i dinosauri di Jurassic Park ?!?) la ricerca e' servita come banco di prova metodologico rispetto al vero obiettivo di questo gruppo di lavoro: riuscire in un futuro non lontano ad estrarre e sequenziare DNA nucleare di un nostro parente umano vissuto proprio all'epoca degli orsi delle caverne: Homo neanderthalensis.

Friday, June 10, 2005

Segnalazione nuove pubblicazioni

Dalla letteratura internazionale segnalo le seguenti imminenti pubblicazioni.

Ecco un tentativo di formulare leggi incontrovertibili per ingabbiare i processi naturali. Ci provano in questo articolo sviluppando formulazioni matematiche nel tentativo di creare una struttura coerente capace di interpretare la dinamica evolutiva:
Ao P.. Laws in Darwinian evolutionary theory. Physics of Life Reviews, vol. 2, n. 2, pp. 117-156, 2005

Una voce fuori dal coro!
Eswaran, Vinayak, Harpending, Henry, Rogers, Alan R. Genomics refutes an exclusively African origin of humans. Journal of Human Evolution. Di prossima pubblicazione

Quali avrebbero dovuto essere le condizioni prebiotiche in grado di sostenere e sviluppare la vita? L’articolo pubblicato su Physics of Life Reviews (marzo 2005, vol. 2, n. 1, pp. 47-64) tenta di rispondere al quesito!
Delaye, Luis, Lazcano, Antonio. Prebiological evolution and the physics of the origin of life

Il fascicolo 2 di giugno della rivista Studies in History and Philosophy of Science Part C: Studies in History and Philosophy of Biological and Biomedical Sciences e’ completamente dedicato allo sviluppo del concetto filosofico di meccanismo e si intitola appunto: Mechanisms in biology.
I fautori del tentativo di descrivere in termini meccanistici la biologia sono Darden e Craver. Insieme ad altri autori riflettono su tale argomento esponendo le loro idee a partire dal retroterra storico fino ad oggi cercando di superare i modelli riduzionistici e di reinterpretare il darwinismo e la sua elaborazione dei concetti di selezione naturale, adattamento.
Vi riporto il sommario del fascicolo:
Carl F. Craver and Lindley Darden. Introduction
Dennis Des Chene. Mechanisms of life in the seventeenth century: Borelli, Perrault, Régis
Garland E. Allen. Mechanism, vitalism and organicism in late nineteenth and twentieth-century biology: the importance of historical context
Michael Ruse. Darwinism and mechanism: metaphor in science
Jason M. Baker. Adaptive speciation: the role of natural selection in mechanisms of geographic and non-geographic speciation
Robert A. Skipper, Jr. and Roberta L. Millstein. Thinking about evolutionary mechanisms: natural selection
Lindley Darden. Relations among fields: Mendelian, cytological and molecular mechanisms
Carl F. Craver. Beyond reduction: mechanisms, multifield integration and the unity of neuroscience
Jim Bogen. Regularities and causality; generalizations and causal explanations
William Bechtel and Adele Abrahamsen. Explanation: a mechanist alternative
Stuart Glennan. Modeling mechanisms

Fondo Omodeo

Pietro Omodeo, uno dei massimi studiosi italiani dell’evoluzionismo ha ceduto il proprio patrimonio bibliografico all’ Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. Il Fondo Omodeo e’ composto da ca. 2.000 opere e costituisce un patrimonio di grande interesse storico-naturalistico che va ad integrare le collezioni della biblioteca dell'IMSS. Lo potete consultare nel catalogo online (IMSS OPAC) oppure scaricare, sfogliare presso questo link

Wednesday, June 08, 2005

Quanto pesa una molecola di DNA

Pesata la massa di una molecola di DNA

Ci viene in aiuto la nanotecnologia. I ricercatori israeliani Rob Ilic, Yanou Yang, Rob Reichenbach, Keith Aubin e Slava Krylov (Cornell University) hanno ideato uno strumento nanomeccanico estremamente sensibile in grado di pesare molecole organiche.
Perche' non pesare il DNA si sono chiesti! Presto detto? Presto fatto! Leggete l'articolo che sara' pubblicato su Nano Letters dal titolo:
Enumeration of DNA molecules bound to a nanomechanical oscillator. La press release e' pubblicata sul sito della Cornell University.
Il DNA quindi peserebbe circa 1 attogrammo, un singolo batterio circa 665 femtogrammi e un singolo virus circa 1.5 femtogrammi.
Per capire tali infinitesime unita' di peso eccovi la tabella di dei multipli e sottomultipli.

Monday, June 06, 2005

Conrad Gesner’s Historiae Animalium

Vi invito a leggere, sfogliare e ascoltare questo documento digitale che presenta per la prima volta su una piattaforma elettronica un testo riccamente e finemente illustrato di zoologia del 16mo secolo:
Conrad Gesner’s Historiae Animalium (una selezione di testo e immagini)
Grazie al contributo della NLM (National Library of Medicine) e al lavoro dei suoi esperti (che mai ringraziero’ abbastanza per il contributo che continuamente danno alla cultura universale) potete sfogliare alcune pagine del libro come se foste a casa vostra! Ad ogni pagina l’audio (in inglese) commenta il contenuto; la lente di ingrandimento vi aiuta a leggere il testo e osservare da vicino le stupende immagini a colori intercalate nel testo; infine potete anche stampare la pagina che piu’ vi interessa! Sono inoltre disponibili:
Ambroise Paré’s Oeuvres
Andreas Vesalius's De Humani Corporis Fabrica

Un po' di Antropologia e un po' di Botanica

Il libero commercio e l'uomo di Neanderthal

Un team internazionale guidato dall'economista Jason Shogren, della University of Wyoming, pubblica in un articolo sul Journal of Economic Organization and Behavior i risultati di uno studio mirato alla comprensione dei meccanismi che avrebbero portato, dopo duecentomila anni di sopravvivenza, alla rapida scomparsa di Homo Neanderthalensis. L'estinzione, avvenuta circa 30000 anni fa, risale certamente al periodo di incontro con Homo sapiens sapiens, ma sono tuttora sconosciute le reali cause di essa. Secondo il team di lavoro, che ha verificato le ipotesi anche attraverso simulazioni al computer di crescita delle due popolazioni, l'uomo anatomicamente moderno avrebbe creato rapidamente le condizioni di vantaggio sui Neanderthaliani sfruttando i concetti di libero scambio e specializzazione. I ritrovamenti archeologici nei siti di Homo sapiens sapiens rivelano infatti la presenza di materie prime importate da differenti gruppi, anche molto lontani tra loro: questa rete di libero commercio avrebbe affrancato le varie bande da attivita' strettamente connesse alla mera sopravvivenza, permettendo ad alcuni membri di dedicarsi allo sviluppo della cultura e della tecnologia. Al contrario, i Neanderthaliani hanno mantenuto una tecnologia priva di innovazioni per migliaia di anni, e non c'e' evidenza di divisione e specializzazione del lavoro o commercio. Il diverso approccio economico avrebbe quindi modellato societa' profondamente diverse, in cui quella piu' dinamica e diversificata avrebbe alla fine causato la scomparsa di quella meno pronta alle sfide tecnologiche e ambientali che si sono presentate.

Pianta creduta estinta riscoperta!

L'Universita' della California a Berkeley pubblica in questi giorni sul suo sito una interessante notizia: una pianta che produce piccoli fiori rosa con steli ramificati, creduta estinta da piu' di settant'anni, Eriogonum truncatum o Grano Saraceno del Mount Diablo e' stata avvistata lo scorso 10 maggio, durante un'escursione, da uno studente universitario, Michael Park. La pianta era stata vista per l'ultima volta nel 1936, e si temeva la sua estinzione a causa della introduzione nel suo habitat di graminacee infestanti. L'importante scoperta e' stata confermata dalla botanica ed esperta della flora di Mt. Diablo della UC Berkeley Barbara Ertter, la quale ha ora in mente di creare un progetto che garantisca la conservazione della piccola, delicata pianta ritrovata. Essa e' importante, in quanto rappresenta una delle sole tre specie endemiche di Mount Diablo. La scoperta e' probabilmente da associare alle recenti piogge estese, che avrebbero provocato la germinazione (con conseguente fioritura delle piante) di semi che altrimenti sarebbero rimasti dormienti per decenni, come puo' facilmente accadere a questa specie.
Eccovi altri siti di interesse sul tema:
Save Mount Diablo
University and Jepson Herbaria
A cura di Paola Nardi

Thursday, June 02, 2005

Sommario della rivista NATURALMENTE

E uscito il fascicolo di maggio della rivista NATURALMENTE, bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali, anno 18, n. 2, 2005. Contiene, tra gli altri articoli, i seguenti:
Un breve ritratto di R. Leakey inquadrato nella vita politica e scientifica del Kenya a cura di B. Danesi e M. Bellucci.
L’articolo TOL – L’albero della vita di L. Cozzi che si chiede a cosa puo’ servire questo strumento!
La rubrica La Candela si occupa di Probabilita’ dopo quanto e’ successo con il numero ritardatario 58 sulla ruota di Venezia. A cura di E. Fabbri.
Marco Tongiorgi (e’ piu’ un saggio che una recensione, 9 pagine!) commenta il libro di Jared Diamond: Armi, acciaio e malattie). Anche Pikaia si e’ occupata di Diamond e vi rimando alla sezione Strumenti->Recensioni dove potete trovare l'in vito a leggere quella della Rivista dei Libri e la nostra di Paola Nardi.
Nella sezione delle recensioni della rivista potete infine leggere il commento di F. D’Adamo del libro recente: Ai confini tra Scienza e Filosofia. La visione del mondo della natura in Darwin e Vernadskij, Edizioni Plus, Pisa University Press, 2005. Il volume e’curato da M. Giovannetti.