Friday, March 31, 2006

Vedere la scienza

Vedere la scienza

Nell’ambito della manifestazione Vedere la scienza. La scienza va al cinema si svolgeranno due iniziative a Milano e Torino.
Torino
A cura di Associazione CentroScienza Onlus, Consorzio Conscientia, Slow Film.
Dal 3 al 7 Aprile 2006 - Cinema Centrale, Via Carlo Alberto 27 – Torino
Milano
Dal 3 al 9 APRILE 2006 - Spazio Oberdan, viale Vittorio Veneto 2
Per informazioni: Infoscuola: tel. 02 50314680, e-mail: vederelascienza@unimi.it

Thursday, March 30, 2006

Recensione del libro, Richard Dawkins. How a Scientist Changed the Way We Think

Recensione del libro, Richard Dawkins. How a Scientist Changed the Way We Think

Luciano Dondero, assiduo frequentatore della mailing list italiana della neonata S.I.B.E. (Società Italiana di Biologia Evoluzionistica), ha realizzato, e volentieri pubblichiamo, la recensione del libro Richard Dawkins : How a Scientist Changed the Way We Think, una raccolta di saggi di numerosi studiosi amici di Dawkins, pubblicati in occasione del trentennale della pubblicazione del libro Il gene egoista.
La recensione si intitola, Sì, possiamo ribellarci contro la tirannia del gene egoista, ed è ricca di note e citazioni bibliografiche. Nel complesso, il documento che vi invito a leggere, consideratelo un articolo/saggio più che una recensione e secondo me lo rende più prezioso.

2° Congresso dei Biologi Evoluzionisti Italiani

2° Congresso dei Biologi Evoluzionisti Italiani

Volentieri segnaliamo:
Cari Amici e Colleghi
A nome del Consiglio Direttivo della S.I.B.E. (Società Italiana di Biologia Evoluzionistica), abbiamo il piacere di informarvi che il 2° Congresso dei Biologi Evoluzionisti Italiani (1° Congresso della S.I.B.E.) si terrà a Firenze nei giorni 4-7 settembre 2006, in collaborazione con il Dipartimento di Biologia Animale e Genetica.
Durante il Congresso saranno trattate tematiche diverse, in cui interverranno biologi evoluzionisti italiani e stranieri.
Oltre alle sessioni prettamente scientifiche, una parte dei lavori sarà deputata alla didattica dell’evoluzione biologica anche nell’ambito delle scuole superiori, con presentazione delle attività svolte in laboratori aperti (OpenLab).
E’ prevista l’assegnazione di tre premi per giovani ricercatori (di età non superiore a 35 anni) affiliati alla SIBE: 1) per la miglior presentazione orale, 2) per il miglior poster, 3) per il miglior lavoro pubblicato (o in via di pubblicazione) negli anni 2004-2006.
Un limitato sostegno finanziario sarà inoltre disponibile per chi dovrà fronteggiare spese di viaggio sostenute.
Invitiamo tutti voi a prendere visione del programma preliminare e di tutte le informazioni necessarie per la registrazione e per l’invio degli abstract sul sito web del convegno http://www.blogger.com/www.unifi.it/sibe2006. Come potrete vedere, il numero dei simposi/sessioni è indicativo; il numero e le tematiche discusse dipenderanno dalla quantità di riassunti pervenuti al
31/5/2006.

Cari saluti

Renato Fani, David Caramelli

Per qualsiasi ulteriore informazione, vi invitiamo a contattarci ai seguenti indirizzi:

Renato Fani
Laboratorio di Evoluzione Microbica e Molecolare
Dip.to di Biologia Animale e Genetica
Via Romana 17-19, 50125 Firenze
Tel +39 055 2288244
Fax +39 055 2288250
renato.fani @unifi.it


David Caramelli
Laboratorio di Antropologia Molecolare
Dip.to di Biologia Animale e Genetica
Via del Proconsolo 12, 50122 Firenze
Tel. 055 2743021
Fax 055 2743038
david.caramelli @unifi.it


Segreteria Organizzativa
Laboratorio di Evoluzione Microbica e Molecolare
Tel +39 055 2288308
Fax +39 055 2288250
sibe2006 @unifi.it

Laboratorio di Antropologia Molecolare
Tel +39 055 2743033
Fax +39 055 2743038
sibe2006 @unifi.it
(lo spazio tra il nome e @ è una misura antispam)

Wednesday, March 29, 2006

Bio->geologia o Geo->biologia?

Bio->geologia o Geo->biologia?

Le rocce sono state il catalizzatore dello sviluppo, dell’evoluzione della vita oppure la vita (in particolare gli organismi fotosintetici) ha contribuito alla formazione delle rocce stesse?
A questo interrogativo cercano di rispondere i ricercatori che hanno firmato il seguente articolo:
The rise of continents—An essay on the geologic consequences of photosynthesis
Minik T. Rosing, Dennis K. Bird, Norman H. Sleep, William Glassley and Francis Albarede
Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, Volume 232, Issues 2-4, 22 March 2006, Pages 99-113

Welcome to the annual Darwin Award! And the winner is ........

Welcome to the annual Darwin Award! And the winner is ........

Il premio Darwin esiste ormai da piu' di dieci anni: nel 1993 una biologa molecolare di Stanford, Wendy Northcutt, decise di raccogliere gli articoli di giornale che raccontavano alcune morti veramente stupide, auto-inflitte dai protagonisti a causa di azioni prive di qualsiasi buon senso. Oggi esiste un intero sito dedicato a questa iniziativa, sicuramente burlona e ricca di dark humor, ma che invita anche a riflettere!!

Chi vince il Premio Darwin ogni anno? Beh, lo si scopre leggendo la motivazione: i Darwin Awards vengono assegnati, rigorosamente postumi, ad individui che proteggono il nostro pool genico togliendo di mezzo il proprio genoma, e impedendone quindi la proliferazione, morendo nell'eseguire su se' stessi azioni veramente stupide. Dato che anche Forrest Gump aveva capito che "stupido e' chi lo stupido fa", i geni cosi' eliminati dovrebbero assicurare una maggiore sopravvivenza dell'intera specie umana. Ricordate la storia di qualche anno fa del ragazzo altoatesino che si fece segare da suo cugino la gamba con una sega circolare, nella speranza di poter incassare i soldi di un'assicurazione per infortunio sul lavoro appena stipulata (in questo
caso il cugino fu istigato e convinto a compiere la stupidissima azione proprio dalla sua vittima....)? Il poverino mori' dissanguato in meno di un minuto! Mi venne subito in mente il Premio Darwin, e scopro che in effetti questo gli fu assegnato nel 2002!

Il sito si interessa comunque di altri tipi di fenomeni caratterizzati da poco buon senso (per usare un eufemismo...) come l'Intelligent Design: lo fa a modo suo, con articoli giocosi e pieni di humor, o sostenendo ad esempio l'encomiabile Project Steve della serissima istituzione americana National Center for Science Education. Si tratta di contrapporre ad una patetica raccolta di firme da parte di "scienziati" che credono al disegno intelligente una esilarante raccolta di firme da parte di scienziati di nome Steve (in onore del nostro Stephen J. Gould, ovviamente), o Steven, Stefano, Stephanie ecc..., che invece si proclamano fermamente e scientificamente convinti dell'evoluzione e delle teorie darwiniane: nonostante il fatto che chiamarsi Stefano restringa pesantemente il numero dei potenziali sottoscrittori, abbiamo ormai superato le settecento firme; un numero gia' piu' grande della raccolta creazionista, che comprende firme ben piu' prestigiose, come quelle di Stephen Hawking e dei premi Nobel Steven Chu e Steven Weinberg.
Gia' da quando ero piccola ho saputo dai miei genitori che, prima di darmi il nome Paola, avevano pensato di chiamarmi Stefania.... Peccato: oggi avrei potuto mettere il mio nome su quella lista! Stefani e Stefanie d'Italia, date il vostro contributo!!!

Paola Nardi

Il viaggio di Luca Novelli sulle orme di Charles Darwin

Il viaggio di Luca Novelli sulle orme di Charles Darwin

Prosegue il viaggio di Luca Novelli intorno al mondo sulle orme di Charles Darwin. La trascrizione del viaggio è illustrata con disegni, immagini e testi essenziali.......scoprendo anche piccoli errori compiuti dallo stesso Darwin. Visitate il sito web Darwin2.

Darwin al Baco del Millennio, su Radio Uno

Darwin al Baco del Millennio, su Radio Uno

Segnalo che da lunedì 27 marzo, il Baco del Millennio, il contenitore culturale del mattino su Radio Uno, dedicherà l'intera settimana alla scienza. Lunedì, in particolare, si parlerà di Darwin e ci saranno Orlando Franceschelli e Fabio Pagan, oltre a un collegamento con gli Stati Uniti.
Le seguenti registrazioni potete ascoltarle tra qualche giorno sul sito del Baco del Millennio.
Ecco il sommario della settimana che avrà come titolo:
Il corpo perfetto e immortale. Conversazioni sulle scienze - Conduce Giorgio Zanchini
Lunedì 27/03/2006
Darwin ha ragione?
Martedì 28/03/2006
Le frontiere della scienza
Mercoledì 29/03/2006
Scienza e filosofia: il libero arbitrio ed altro
Giovedì 30/03/2006
Scienza e religioni
Venredì 31/03/2006
Scienza e politica

Tuesday, March 28, 2006

Gli editoriali di FASEB Journal. Con un piccolo aggiornamento su Haeckel

Gli editoriali di FASEB Journal. Con un piccolo aggiornamento su Haeckel

La rivista The FASEB Journal pubblica spesso brevi e fulminanti editoriali sempre molto interessanti come questi ultimi che vi segnalo sull’ID. E’ un peccato che occorra essere abbonati alla rivista per poterli leggere e che quindi non sia possibile divulgarli. Chi ha la fortuna di possedere l’abbonamento credo che non necessiti tale sollecitazione alla lettura. Per tutti noi, cerchiamo di procurarceli….sono quasi sempre molto istruttivi.
Gerald Weissmann . Swift-boating Darwin: alternative or complementary science FASEB J. 2006 20: 405-407
Frederick Grinnell . Intelligent design: fallacy recapitulates ontogeny FASEB J. 2006 20: 410-411
FASEB opposes using science classes to teach intelligent design, creationism, and other non-scientific beliefs . FASEB J. 2006 20: 408-409
Infine segnalo la copertina del fascicolo che riporta una delle meravigliose tavole colorate di Haeckel. Una selezione delle tavole…17...sono visibili online presso la biblioteca del The Marine Biological Laboratory and the Woods Hole Oceanographic Institution.
35 tavole, altrettanto meravigliose, potete visualizzarle (anche ad alta risoluzione) presso il sito web di Kurt Stüber. Le tavole provengono dal volume di Ernst Haeckel, Radiolaria, del 1862. Tutte le tavole (oltre 100) del volume Forme artistiche della natura sono riprodotte presso lo stesso sito web

Saving Italian Science su Nature

Saving Italian Science su Nature

Il fascicolo di Nature di Marzo 2006 pubblica un impietoso rapporto dal titolo Saving Italian Science. Redatto da Alison Abbott, il testo riporta le considerazioni dei ricercatori e scienziati italiani vicini al candidato Romano Prodi. Ne esce un quadro drammatico e inquietante. Potete visionare il testo presso il sito della rassegna stampa del CNU, Comitato Nazionale Universitario. Selezionate il link News (colonna sinistra) e scorrete la lista. Il testo lo trovate alla data 16 marzo 2006

Anticipazioni Einaudi

Anticipazioni Einaudi

L'Einaudi annuncia l'uscita del libro di Henry Gee, Tempo profondo. Antenati, fossili, pietre. Traduzione di Michele Luzzatto. Gee è editor di zoologia e paleontologia a Nature. Il libro è spiritoso, informatissimo e per la prima volta divulga in maniera semplice la "cladistica", oggetto ostico e oscuro ai più. Un altro tassello per costruire un edificio conoscitivo libero da ogni finalismo in natura.
Dal sito web riporto:
C'è un modo per dare un senso ai pochi resti del passato e per ipotizzare il nostro posto nella natura e nella storia: si chiama «cladistica» ed è stata una rivoluzione silenziosa, che ha permesso di vedere sotto una luce nuova la lenta evoluzione darwiniana della vita.

Sempre per i tipi Einaudi ad aprile uscirà un volume a più mani, curato da Giovanni Boniolo, dal titolo Laicità. Conterrà molti interventi di carattere scientifico, e in particolare un intervento di Michele Luzzatto sul Darwinismo. A maggio finalmente sarà ripubblicata in versione tascabile l' Autobiografia di Charles Darwin, che mancava dal 1967. Nuova prefazione, a firma di Giorello. Sempre a maggio, una "Piccola Biblioteca Einaudi" di Semir Okasha dedicata alla Filosofia della scienza. Breve, semplice e molto informativa

A proposito di psicologia evoluzionistica

A proposito di psicologia evoluzionistica

Vi segnalo che la rivista Evolutionary Psychology ha pubblicato il 20 novembre 2005 un articolo dal titolo "Introductory Psychology Texts as a View of Sociobiology/Evolutionary Psychology's Role in Psychology", che riferisce di una ricerca condotta sui libri di testo, per vedere in che modo vi sono trattati i temi della sociobiologia e della psicologia evoluzionistica.
Gli autori dello studio -- che ha analizzato 262 libri di testo pubblicati fra il 1975 e il 2004 -- sono: R. Elisabeth Cornwell, psicologa all'università di St. Andrew in Scozia; Craig Palmer, antropologo all'università del Missouri; Paul M. Guinther e Hasker P. Davis, ambedue psicologi all'università del Colorado.

Luciano Dondero

Monday, March 27, 2006

I Segni (simboli, lettere, caratteri) tra natura e cultura

I Segni (simboli, lettere, caratteri) tra natura e cultura

In uno dei prossimi fascicoli della rivista American Naturalist si sostiene che il mondo dei segni (simboli, lettere, caratteri) che usiamo quotidianamente provengono dal mondo naturale e sono selezionati culturalmente. Ecco cosa sostengono Mark A. Changizi, Qiong Zhang, Hao Ye, and Shinsuke Shimojo (California Institute of Technology), nel prossimo articolo The structures of letters and symbols throughout human history are selected to match those found in objects in natural scenes:
Why are letters and other human visual signs shaped the way they are? Changizi and coworkers test the hypothesis that human visual signs have been culturally selected to look like the contour conglomerations (e.g., “L” and “T” junctions) found in natural scenes, because that is what we have evolved to be good at seeing. First, they analyzed one hundred writing systems, Chinese characters, and nonlinguistic visual signs, and found that these disparate classes of human visual sign possess a similar “shape signature,” that is, the contour combinations that are common in one of these classes of visual signs tend to also be common in the other classes. Second, by examining motor and visual complexity, and by examining visual signs known to be selected for the motor or visual system, they make a strong case that the shape signature for human visual signs is primarily selected for reading, at the expense of writing. Finally, they test the ecological hypothesis by comparing the shape signature from natural images to that from human visual signs and find that they highly match one another.

Primavera della Scienza a Livorno

Primavera della Scienza a Livorno

Il rapporto tra Scienza, Religione e Superstizione è l’elemento di novità dell’edizione 2006 della “Primavera della scienza”, promossa dal Comune di Livorno.
E’ una manifestazione importante per Livorno – ha detto il Sindaco Alessandro Cosimi - perché attraverso tante iniziative, gratuite e aperte a tutti , di diversi livelli di complessità, cercherà di far penetrare lo spirito del sapere scientifico in tutta la città, ribaltando la tendenza a considerare la cultura scientifica come “ancillare” rispetto alla vita quotidiana.
Segnalo la conferenza del 19 aprile, ore 21,00 dedicata al tema:
Darwinismo e Creazionismo
Prof. Ludovico Galleni, Università di Pisa; Prof. Giuseppe Sermonti, Università di Perugia; Prof. Marcello Buiatti, Università di Firenze
Organizzata da Associazione Culturale Caffè della Scienza “Nicola Badaloni”, in collaborazione con il Comune di Livorno. Sede: “La Bottega del Caffè”, Viale Caprera, 35

Sunday, March 26, 2006

Juravenator starki, un celurosauro privo di penne!

Juravenator starki, un celurosauro privo di penne!

Un nuovo piccolo dinosauro teropode e' venuto alla luce verso la fine degli anni '90 nella stessa area calcarea della Baviera famosa per la scoperta di Archaeopteryx.

Il suo nome e' Juravenator starki, e le sue caratteristiche sono decisamente interessanti: le descrivono ora in un articolo su Nature due paleontologi, Luis Chiappe del Natural History Museum di Los Angeles e Ursula Gohlich dell'Universita' di Monaco. Lo scheletro pressoche' completo del giovane Juravenator studiato,vissuto 150 milioni di anni fa, alla fine del Giurassico, misura circa 65 centimetri dal muso alla coda, possiede zampe anteriori con tre dita terminanti con affilati artigli e denti seghettati, ma manca completamente di qualsiasi segno di penne: l'impronta della sua epidermide reca solo segni di scaglie. Quest'ultimo aspetto va a complicare il quadro finora accettato dai paleontologi, che riteneva l'intero clade dei celurosauri, al quale anche Juravenator appartiene, con caratteristiche gia' molto vicine agli uccelli, ai quali avrebbe dato origine: tra queste, il fatto di possedere penne era ormai dato per certo. Ora, pero', Juravenator contraddice questa ipotesi, essendo vissuto piu' tardi di alcune specie che gia' presentano la ricopertura di penne.

Naturalmente gli autori propongono alcune ipotesi per spiegare questa nuova evidenza: la prima e' che all'interno del gruppo dei celurosauri le penne siano state acquisite e perse piu' volte, prima della definitiva affermazione. Una seconda, piu' semplice ipotesi, spiegherebbe la mancanza di penne come un effetto di perdita stagionale.

Paola Nardi

Saturday, March 25, 2006

Neanderthals. Il dilemma della loro scomparsa. Aggiornamento

Neanderthals. Il dilemma della loro scomparsa. Aggiornamento

Rilanciano il tema gli editorialisti di ScienceWeek che ne tracciano un interessante sommario:
A Neandertal (Homo neanderthalensis or Homo sapiens neanderthalensis) is a kind of human that lived in Europe and Western Asia until around 30,000 years ago. The first Neandertal skeleton was found by quarry workers in 1856 in the Neander...

Prima di segnalare le notizie riguardanti il tema in oggetto eccovi una introduzione all’evoluzione degli esseri umani che trovate presso questi siti web.
-Il testo completo sull’evoluzione umana proveniente da:A Review of Current Research on Human Evolution By David L. Alles, Department of Biology, Joan C. Stevenson, Department of Anthropology, Western Washington University, Bellingham, Washington, U.S.A. This web paper is based on the article updated on 2006: Alles, D. L. and Stevenson, J. C. (2003). Teaching Human Evolution.The American Biology Teacher, Vol. 65, No. 5(May), 333-339.
-La presentazione in PowerPoint: The Homo Radiation
-Alcuni siti web presenti nel sito web del ns. collaboratore Dr. Formenti
-Trascrizione del testo del film della PBS/NOVA online: Neanderthals on Trial
-Il portale In search of Neanderthals
-Un pò di ossa dal sito web dell’ Università del Michigan
-Il saggio apparso sullo Smithsonian Magazine nel 2003, Rethinking Neanderthals
-Il film Becoming Human dal sito omonimo
-La mappa dell’evoluzione dell’uomo

Ed eccovi ora le pubblicazioni sulle ultime ricerche:
Originale la teoria economica del seguente articolo: How trade saved humanity from biological exclusion: an economic theory of Neanderthal extinction. Journal of Economic Behavior & Organization, Volume 58, Issue 1, September 2005, Pages 1-29 Richard D. Horan, Erwin Bulte and Jason F. Shogren
La rivista Quaternary International (Vol. 137, n. 1, Luglio 2005) dedica l’intero fascicolo al problema. Ecco il sommario:
Lawrence Guy Straus. On the demise of the Neandertals
Fred H. Smith, Ivor Jankovic and Ivor Karavanic. The assimilation model, modern human origins in Europe, and the extinction of Neandertals
Bryan Hockett and Jonathan A. Haws. Nutritional ecology and the human demography of Neandertal extinction
J.R. Stewart. The ecology and adaptation of Neanderthals during the non-analogue environment of Oxygen Isotope Stage 3
Lawrence Guy Straus. A mosaic of change: the Middle-Upper Paleolithic transition as viewed from New Mexico and Iberia
Jiri A. Svoboda. The Neandertal extinction in eastern Central Europe
Pierre M. Vermeersch. European population changes during Marine Isotope Stages 2 and 3
N. Catto. Neanderthals and modern humans in the European landscape during the last glaciation

Mellars P.
Neanderthals and the modern human colonization of Europe.
Nature. 2004 Nov 25;432(7016):461-5.

Currat M, Excoffier L.
Modern humans did not admix with Neanderthals during their range expansion into Europe.
PLoS Biol. 2004 Dec;2(12):e421

Gamble C, Davies W, Pettitt P, Richards M.
Climate change and evolving human diversity in Europe during the last glacial.
Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci. 2004 Feb 29;359(1442):243-53; discussion
253-4.

Serre D, Langaney A, Chech M, Teschler-Nicola M, Paunovic M, Mennecier P,
Hofreiter M, Possnert G, Paabo S.
No evidence of Neandertal mtDNA contribution to early modern humans.
PLoS Biol. 2004 Mar;2(3):E57

Jankovic I.
Neandertals...150 years later.
Coll Antropol. 2004;28 Suppl 2:379-401.

Aiuto, arrivano i grilli cannibali!!

Aiuto, arrivano i grilli cannibali!!

L'osservazione dello spostamento di massa attraverso l'Idaho dei cosiddetti grilli mormoni (Anabrus simplex) ha rivelato interessanti sorprese...

I grilli mormoni si muovono in formazioni lunghe fino a dieci chilometri, che costituiscono un vero e proprio flagello per coltivazioni, orti e giardini dell'area occidentale degli USA GregorynSword, ecologo dell'Agricultural Research Service (ARS) americano, ha scoperto insieme ad alcuni colleghi che la formazione di veri e propri sciami di questi insetti, analogamente al caso delle locuste, se da una parte protegge gli individui dalla predazione di mammiferi e uccelli, dall'altra induce il numerosissimo gruppo a comportamenti estremi, come il cannibalismo. Questo comportamento viene innescato dalla inevitabile insufficienza di cibo, che non e' abbastanza per tutti i componenti dello sciame, composto da milioni di individui. Secondo gli autori sarebbe proprio l'atteggiamento di un individuo contro l'altro a determinare il continuo movimento dello sciame: grilli affamati inseguono instancabilmente grilli che scappano per sfuggire all'attacco mortale!

I due principali nutrienti in difetto per lo sciame sono le proteine e il cloruro di sodio (il comune sale da cucina), che i grilli si procurerebbero direttamente dai loro compagni piu' sfortunati: se esche apposite vengono messe a disposizione della massa, come verificato dai ricercatori, molti individui abbandonano lo sciame per raggiungere le fonti di proteine e sale. I grilli ignorano invece esche costituite da carboidrati. Queste nuove osservazioni saranno utili per studiare strategie piu' efficaci, e al contempo di minore impatto ambientale, per controllare gli sciami
di questi insetti, temutissimi flagelli delle coltivazioni.

Trovate l'articolo online sulla Early Edition del Proceedings of the National Academy of Sciences.

Paola Nardi

Alfred Russel Wallace. Rivisitazione della eminente figura nel campo dell'evoluzione con saggi e articoli

Alfred Russel Wallace. Rivisitazione della eminente figura nel campo dell'evoluzione con saggi e articoli

In attesa dell’imminente uscita del libro di F. Focher, per la Bollati Boringhieri L’uomo che gettò nel panico Darwin. La vita e le scoperte di Alfred Russel Wallace, pp.240, Collana Nuova Cultura, segnalo l’articolo di P. Pagano su Naturalmente, Bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali ANISN dal titolo Wallace e la teoria della selezione naturale. L’autore rivaluta il ruolo avuto da Wallace nella ideazione della teoria della selezione naturale.

Di Wallace in Italia sono stati pubblicati i seguenti libri, ormai introvabili:
L'arcipelago malese patria dell'orang-utang e dell'uccello di paradiso. Narrazioni di viaggi e studio dell'uomo e della natura. 'Il Giro del Mondo' di E. Treves e E. Charton, Milano, 1871, p327-352
Il posto dell'uomo nell'universo. Studi sui risultati delle ricerche scientifiche sulla unita' o pluralita' dei mondi. Sandron, Palermo, 1906, p346. Traduzione di G. Lo Forte
Il darwinismo applicato all'uomo. Soc. Edit. Partenopea, Napoli, 1912, p94. Traduzione di F. Verdinois
Esiste un'altra vita? Soc. Edit. Partenopea, Napoli, 1913, p124. Traduzione di F. Verdinois
I miracoli e il moderno spiritualismo. Ed. Partenopea, Napoli, 1905, p232. Traduzione di F. Verdinois. Ristampato nel 1912

Hanno scritto articoli su Wallace:
Scarpelli Giacomo, A.R. Wallace. Dall'evoluzione delle specie all'evoluzione dello spirito. Intersezioni, vol. VI, n. 3, pag. 455-478, 1986
Scarpelli Giacomo, 'Nothing in nature that is not useful'. The anti-vaccination crusade and the idea of harmonia naturae in Alfred Russel Wallace. Nuncius, vol. 7, n. 1, pag. 109-130, 1992
Gallo L., Alfred Wallace tra evoluzionismo e spiritualismo. Rivista di Filosofia, vol. 85 , n. 3 , pag. 473 - 476, 1994
Scarpelli Giacomo , Riforma dell'uomo ed evoluzione. Alfred Russel Wallace (1823-1913). Tesi di Laurea. Anno accademico 1983-84. Universita' di Firenze, Firenze, 1983, p517

Di recente la Bollati Boringhieri ha pubblicato:
Bueno Hernandez Antonio Alfredo, Llorente Bosquets Jorge , Il pensiero biogeografico di Alfred Russel Wallace. Bollati Boringhieri, Torino, 2004, p176. A cura e traduzione di Mario Zunino

Bambini e Scienza/e all'Università

Bambini e Scienza/e all'Università

FOCUS JUNIOR, mensile per bambini e bambine, ragazzi e ragazze dagli 8 ai 13, organizza per i suoi lettori un ciclo di incontri con professori universitari, all’interno di aule universitarie dal titolo
I BAMBINI ALL’UNIVERSITA’
Il nostro direttore Telmo Pievani, docente di Filosofia della scienza, oggi 25 marzo inaugura il ciclo con l’incontro:
PERCHÉ NON DISCENDIAMO DALLE MUCCHE?
Si parlerà di Evoluzione, di come siamo derivati dai primati, dei nostri antenati che vivevano nelle caverne… Ma anche del perché i pipistrelli hanno il radar!
Gli altri incontri li trovate citati presso il sito di Massimo Polidoro

Nuovo fascicolo della rivista Naturalmente

Nuovo fascicolo della rivista Naturalmente

E’ uscito il nuovo fascicolo della rivista Naturalmente, Bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali ANISN. Contiene:
F. Fantini, Sorridere a lezione di scienze (presentazione di una serie di gustose vignette su scienza e evoluzione)
P. Pagano, Wallace e la teoria della selezione naturale (rivisitazione del ruolo di Wallace nella scoperta del concetto di Selezione Naturale)
E. Fabri continua, nella rubrica La Candela, le sue riflessioni sul concetto di probabilità.
T. Di Fraia continua invece a discutere sul tema della Divulgazione Scientifica
Il nostro collaboratore Stefano Dalla Casa inizia la collaborazione con la rivista inaugurando la rubrica Spazio in affitto. In questo numero commenta il film Andromeda che abbiamo precedentemente riportato su Pikaia nella sezione Argomenti -> Immaginari e Evoluzione
Nelle recensioni segnalo tra tutte quella sul recente libro “provocatorio” di A. Parker, In un batter d’occhio della Zanichelli che propone una nuova interpretazione dell’esplosione del Cambriano

Vignette commentate su scienze e evoluzione

Vignette commentate su scienze e evoluzione

Su Naturalmente, , Bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali ANISN, Fabio Fantini si è divertito a pubblicare, commentandole, una serie di vignette provenienti prevalentemente da La Settimana Enigmistica. L’articolo si intitola Sorridere a lezione di scienze e le vignette le potete visualizzare presso il sito web della sezione delle Marche dell’ANISN

Thursday, March 23, 2006

Libri annunciati o di imminente pubblicazione nel 2006. Riepilogo

Sono annunciati o di imminente pubblicazione nel 2006. Riepilogo

Daniel Dennett (Breaking the Spell. Religion as a Natural Phenomenon. Viking Adult Publisher). Dettagli sul libro con una bella review di Scientific American li trovate su Amazon

S.B. Carroll. Infinite forme bellissime. Codice Edizioni

Telmo Pievani. La Teoria dell'evoluzione. Il Mulino. Collana: Farsi un'idea

Bollati Boringhieri annuncia per Aprile il saggio di Federico Focher: L’uomo che gettò nel panico Darwin. La vita e le scoperte di Alfred Russel Wallace. Bollati Boringhieri, pp.240, Collana: Nuova Cultura

Giorgio Manzi. Homo sapiens. Breve storia naturale della nostra specie Il Mulino, pp. 128, Collana: Farsi un'idea

J.L. Arsuaga. Luce, più luce. I progressi della teoria dell’evoluzione. Feltrinelli, Collana Campi del Sapere, traduzione di L. Cortese, pp. 390

F. Giusti, A. Tartabini. Origine ed evoluzione del linguaggio. Scimpanzè, ominidi e uomini moderni. Liguori. Uscita prevista in primavera

S. Wells. Il lungo viaggio dell’uomo. L’odissea della specie. Longanesi

BAS HARING. PERCHE' L'ORSO POLARE È BIANCO? L'EVOLUZIONE E LA STORIA DELLA VITA. Edizioni Dedalo, 2006
Perché è nata la vita? Perché i cani non hanno le piume? L’omosessualità è contro natura? Come avviene la riproduzione? La storia dell’evoluzione, raccontata in modo semplice e divertente, finalmente alla portata di tutti.

Meotti Giulio. Il Processo della scimmia. La guerra dell’evoluzione e le profezie di un vecchio biochimico. Edizioni Lindau

Wednesday, March 22, 2006

Wilson, Dennett e Swinburne. Dibattiti e interviste su evoluzione e religione

Wilson, Dennett e Swinburne. Dibattiti e interviste su evoluzione e religione

Anche Edward Wilson, padre della sociobiologia, dice la sua sui rapporti tra evoluzione e religione. Intervistato da Steve Paulson del sito web Salon, tra il serio e il faceto, ma non sono riuscito a capire dove pende il suo ragionamento, ad un certo punto non escluderebbe il ruolo di un creatore intelligente che si muoverebbe da un universo all’altro. A parte questa stravaganza (?), l'intervista è molto interessante.
Per leggerla integralmente occorre accettare la visione della pubblicità inserita nel testo:
Religious belief itself is an adaptation

L’ultimo numero di MicroMega in edicola riporta un dibattito a due voci tra Daniel Dennett e Richard Swinburne dal titolo Dio di fronte al tribunale della scienza.
Dal sito web riporto:
C’è una buona ragione per credere in Dio? La religione non dovrebbe forse essere studiata come semplice fenomeno naturale ? Daniel Dennett, filosofo della mente e studioso di neuroscienze e il teologo Richard Swinburne in un carteggio appassionante ed essenziale

Saturday, March 18, 2006

Il Cambriano

Il Cambriano

Ci scusiamo per l'inconveniente. Abbiamo provveduto al ripristino nel formato pdf.

Vi proponiamo un approfondimento tematico sul Cambriano che contiene un breve articolo accompagnato da un interessante elenco di suggerimenti provenienti da siti web e completato da una breve bibliografia di citazioni recenti (2005-2006) sul tema in oggetto.
Abbiamo voluto realizzare una unità informativa diversa dalle precedenti e che in qualche modo si caratterizzasse in termini di originalità e qualità. Speriamo di esserci riusciti.

Il Cambriano di Paolo Coccia e Paola Nardi
Sommario
Il Cambriano: fatti, miti e controversie intorno all'Esplosione evolutiva
Siti web
Introduzione al Cambriano
Luoghi
Letteratura
Commenti dai principali Blog evoluzionistici e Magazine elettronici
Anti-Evoluzionismo
Pubblicazioni
Ultime notizie dal Cambriano. Pubblicazioni recenti 2005-2006
Per citare l’articolo:
Paolo Coccia, Paola Nardi. Il Cambriano. Pikaia, il portale dell’evoluzione, sezione->Paleontologia. Visitato il gg/mm/aa.

Friday, March 17, 2006

Un ricordo di Maynard Smith e riflessioni sul passaggio cruciale alla multicellularità

Un ricordo di Maynard Smith e riflessioni sul passaggio cruciale alla multicellularità

Un ricordo di Maynard Smith e le riflessioni sul passaggio cruciale alla multicellularità sono due saggi che la rivista Biology and Philosophy si appresta a pubblicare. Vi segnalo il link dove poter leggere gli abstracts dei due documenti che si trovano selezionando il comando Online first:
Sahotra Sarkar, Maynard Smith, optimization, and evolution
Richard E. Michod, On the transfer of fitness from the cell to the multicellular organism

Incontro di cultura e divulgazione scientifica e filosofica sull’Evoluzione

Incontro di cultura e divulgazione scientifica e filosofica sull’Evoluzione

Giovedì 6 aprile 2006 alle ore 16.30 presso la Tribuna Galileo, Museo di Storia Naturale, Sezione Zoologica “La Specola”, Via Romana 17 - Firenze
Conferenza di presentazione del volume di Michele Sarà (Professore emerito di Zoologia all’Università di Genova)
L’evoluzione costruttiva. I fattori d’interazione, cooperazione e organizzazione (UTET, 2005)
Introduzione a cura di Felicita Scapini. Professore di Zoologia all’Università di Firenze, Dipartimento di Biologia Animale e Genetica “Leo Pardi”
IL LIBRO
L’evoluzione è da più di un secolo al centro dell’interesse del mondo scientifico e di quello extra-scientifico, un interesse che continua a produrre una miriade di pubblicazioni anche non specialistiche. Manca tuttavia una visuale d’insieme, che comprenda gli aspetti abiologici, biologici e umani e incorpori le molte novità emerse in questi ultimi anni nell’ambito di una scienza in continua trasformazione. Le idee sull’evoluzione, in particolare nell’opinione pubblica, sembrano essere rimaste indietro rispetto alle nuove scoperte scientifiche e molto può essere detto di nuovo in questo momento d’importante svolta culturale, contrassegnata da una visuale più sistemica della realtà.
La prima parte del libro è dedicata all’evoluzione biologica. Nella biologia, il campo dove è germinata l’idea evoluzionista e sono stati sviluppati gli aspetti teorici e i possibili meccanismi evolutivi fino a quello darwiniano oggi dominante, è possibile portare un’ampia documentazione di nuovi dati che motivano un rinnovamento della teoria evoluzionistica nelle idee e nei meccanismi. La visuale che emerge è quella di un’evoluzione costruttiva che si contrappone a quella in auge essenzialmente selettiva. Un’evoluzione di tipo costruttivo non riguarda solo il mondo dei viventi ma anche il mondo abiotico che l’ha preceduto e quello psichico dell’istinto e dell’apprendimento animale che culmina nell’autocoscienza dell’uomo e nelle sue capacità di conoscenza. E’ stato quindi possibile includere nel quadro evolutivo anche discipline non biologiche come fisica e psicologia.
La seconda parte del libro abbraccia il quadro complessivo dell’evoluzione, dall’atomo all’uomo, con i suoi vari aspetti multidisciplinari, soffermandosi in particolare sull’evoluzione del comportamento animale che porta alle capacità di conoscenza e autocoscienza dell’uomo.
Il capitolo conclusivo è dedicato alle questioni filosofiche che emergono da una visuale costruttiva dell’evoluzione.
L’AUTORE
Michele Sarà è professore emerito dell’Università di Genova. Allievo a Napoli di Giuseppe Montalenti, ha insegnato Zoologia e Biologia e Zoologia generale nelle Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali delle Università di Bari e di Genova. E’ autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche nei campi della Zoologia, Biologia marina e Biologia generale ed anche nel campo dell’Evoluzionismo. Ha partecipato fin dalla sua costituzione alle attività del Gruppo Italiano di Biologia Evoluzionistica, contribuendo alla fondazione della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica.

Sunday, March 12, 2006

La religione come fenomeno naturale

La religione come fenomeno naturale

Uno scambio epistolare a commento del nuovo libro di Dennett, Breaking the Spell: Religion as a Natural Phenomenon è pubblicato integralmente sul mensile Prospect:
How should we study religion?
Daniel Dennett and Richard Swinburne. A philosopher and a theologian debate the correct approach to the study of religion
Su Dennett e il suo libro ho già parlato il mese scorso. leggete la notizia di febbraio

EUGENETICA IN ITALIA

EUGENETICA IN ITALIA

Avviso della tavola rotonda di presentazione del libro
MOLTI, SANI E FORTI L'EUGENETICA IN ITALIA di Francesco Cassata (Bollati Boringhieri 2005)
Mercoledì 15 marzo 2006 alle ore 16.30, presso il Polo Universitario di Asti in via Testa, 89
Alla tavola rotonda di presentazione del libro parteciperà l’autore, storico della scienza presso l’Università di Torino, che converserà con
- Nicoletta Fasano, ricercatrice dell’Istituto Storico di Asti
- Mario Renosio, direttore dell’Istituto Storico di Asti e
- Francesco Scalfari, segretario della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica
A cura di Polo Universitario Asti Studi Superiori Seminario di Studi in Biologia e Scienze Umane
www.uni-astiss.it e Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di Asti www.israt.it

Invecchiamento e neocreazionismo sul bimestrale Darwin

Invecchiamento e neocreazionismo sul bimestrale Darwin

E’ disponibile nelle edicole l’ultimo fascicolo del bimestrale di scienze Darwin (n. 12, anno 3, 2006).
Segnaliamo due articoli importanti:
Una teoria evoluzionista per allungare la vita di V. Longo.
I meccanismi che regolano l’invecchiamento sembrano gli stessi dal lievito all’uomo ma la strada per regolarli è ancora in salita.
Una trappola italiana per Darwin del direttore di Pikaia, T. Pievani.
La bocciatura del neocreazionismo pubblicata dal quotidiano del Vaticano non coincide con l’accettazione dell’evoluzionismo ma con la sua caricatura

L'evoluzione della sessualità

L'evoluzione della sessualità

Scienceweek segue sempre con attenzione le tematiche evoluzionistiche. Questa settimana si sofferma su un argomento sempre molto dibattuto: L’evoluzione della sessualità.
I redattori si chiedono: che senso ha, evolutivamente parlando, l’affermazione della sessualità negli organismi superiori e in particolare il ruolo del maschio, quando quest’ultimo sarebbe associato ad una riduzione della fitness (idoneità o adattabilità evolutiva) delle specie? Naturalmente la risposta data dai genetisti ricade sulla possibilità di ricombinazione genetica consentita dalla riproduzione sessuale. Leggete cosa sostengono su Scienceweek!
Segnalo inoltre due autori che si sono cimentati sull’argomento:
Diamond Jared , L'evoluzione della sessualita' umana. Sansoni, Milano, 1998, p173.
Niles Eldredge Perché lo facciamo? Il gene egoista e il sesso Einaudi, 2005 p277
…ma anche altri:
Pancaldi Giuliano, Natura intricata. Darwin e l'origine dei sessi. Il piccolo Hans, n. 57, pag. 225-234, 1988.
Montalenti Giuseppe, Il concetto di selezione sessuale da Darwin ai giorni nostri. La Ricerca Scientifica, anno 29, Supplemento Convegno di Genetica 1957, pag. 3-18, 1959.
…..e ancora:
Miller Geoffrey , Uomini, donne e code di pavone. La selezione sessuale e l'evoluzione della natura umana. Einaudi, Torino, 2002, p514.
Potts Malcom, Short Roger , Sempre da Adamo e Eva. L'evoluzione della sessualita' umana. Giovanni Fioriti Editore, Roma, 2002, p308.
Birkhead Tim , Promiscuita'. Una storia evoluzionistica della competizione dello sperma e del conflitto sessuale. Garzanti, Milano, 2002, p340.
XXVIII Seminario sull'evoluzione biologica e i grandi problemi della biologia. Sessualita' ed evoluzione. (Roma, 21-23 febbraio 2001). Accademia Nazionale dei Lincei, Roma, 2002
Mainardi Danilo , La scelta sessuale nell'evoluzione della specie. Boringhieri, Torino, 1968, p211.
Margulis Lynn, Sagan Dorion , La danza misteriosa. Perche' siamo animali sessuali. Mondadori, Milano, 1992, p219. Premessa di Lewis T.
Cronin Helena , Il pavone e la formica. Selezione sessuale e altruismo da Darwin a oggi. Il Saggiatore, Milano, 1995, p559. Introduzione di Maynard Smith J.
Ridley Matt , La Regina Rossa. Sesso e evoluzione. InstarLibri, Torino, 2000, p500. Ristampa nel 2003

Ecco le prove dell'evoluzione in atto nel genoma umano

Ecco le prove dell'evoluzione in atto nel genoma umano

Quanti e quali geni stanno evolvendo nel genoma umano? Piu' di 700, secondo una ricerca pubblicata in questi giorni su PLoS Biology.

Jonathan Pritchard, professore di genetica umana alla University of Chicago, ha sondato il genoma di numerose popolazioni umane alla ricerca di geni che stanno cambiando, sotto una pressione selettiva che ha agito negli ultimi diecimila anni.
Come si scoprono questi geni? Se un allele (cioe' una delle possibili forme di un gene) sta andando incontro a selezione positiva, la sua frequenza nella popolazione aumenta rapidamente; talmente rapidamente che esso non dara' luogo a ricombinazione. In questo modo, i cromosomi che portano quell'allele presenteranno una particolare omogeneita': questo e' il segnale che indica quali siano i geni che stanno evolvendo e che si stanno diffondendo nella popolazione. I geni sono a loro volta legati a particolari funzioni e a sistemi che si stanno adattando alle nuove condizioni rapidamente impostesi a Homo sapiens dalla fine del Pleistocene, come l'avvento dell'agricoltura (che ha portato con se' nuove abitudini alimentari), il diffondersi delle malattie (causato dall'aumento della densita' di popolazione), l'occupazione di nuovi habitat e le diverse condizioni climatiche.

Per lo studio, condotto con l'ausilio del sistema di classificazione PANTHER (Protein ANalysis THrough Evolutionary Relationships), sono stati scelti 209 individui non imparentati, suddivisi in tre gruppi:
Est-Asiatici (cinesi e giapponesi), Europei e Africani (Yoruba della Nigeria).
I genomi di tutti e tre i gruppi hanno mostrato segni di selezione positiva, e inoltre il 20% dei segnali sono in comune tra i gruppi. Anche la popolazione africana sub-sahariana degli Yoruba presenta segni inequivocabili di selezione recente, fenomeno che veniva escluso in numerosi studi precedenti. Tra i geni che stanno evolvendo, sono stati confermati due sospettati in precedenti studi, e cioe' quello che determina ipertensione per sensibilita' al cloruro di sodio e quello che permette la sintesi della lattasi, l'enzima che consente al 90% della popolazione europea di digerire il latte anche in eta' adulta. Nell'articolo trovate la lista delle sedici categorie piu' importanti di geni interessati ai processi selettivi: tra queste, sono particolarmente significative quelle che raggruppano geni impegnati nel senso dell'olfatto, nella riproduzione e nella competizione sessuale, nel metabolismo dei carboidrati, nello sviluppo cerebrale e nella morfologia, tra cui la pigmentazione dell'epidermide.

Ci sono anche differenze tra i gruppi studiati: il gruppo est-asiatico, ad esempio, mostra un forte segnale di selezione per la mutazione del gene che conduce alla produzione dell'enzima alcool deidrogenasi (ADH): il gene sta subendo una mutazione che lo rende non funzionale, questa viene selezionata e la popolazione non e' piu' in grado di metabolizzare l'alcool. Anche geni metabolici antichi, responsabili di un rapido aumento di peso in occasione di un'assunzione discontinua di grandi quantita' di cibo, stanno subendo una pressione selettiva: con l'avvento dell'agricoltura, e cioe' di fonti continue e regolari di cibo, questi geni sono ormai controproducenti, in quanto provocano un aumentato fenomeno di obesita' tra la popolazione.

Studi di questo tipo sono particolarmente utili non solo per determinare la storia evolutiva umana, ma anche per compiere passi in avanti nella farmacogenomica: essi aiutano infatti ad identificare i diversi genotipi (aplotipi) di una popolazione con l'obiettivo di rendere mirato, se non addirittura personalizzato, il trattamento farmacologico.

Paola Nardi

Gli elementi trasponibili: una miniera di novita' evolutiva

Gli elementi trasponibili: una miniera di novita' evolutiva

Almeno duemila proteine umane sarebbero frutto dell'azione degli elementi trasponibili (TEs) sul nostro genoma. Lo annuncia il fisico e genetista Roy Britten del Caltech di Pasadena dalle pagine di PNAS.

Lo studioso ha completato un'interessante ricerca sulla relazione tra proteine umane e trasposoni (unita' genetiche capaci di spostarsi da una regione all'altra del genoma), scoprendo che esiste una significativa corrispondenza tra 1950 geni codificanti umani ed elementi trasponibili. In questo studio si considerano TEs quelle sequenze ripetute che sono il risultato di inserzioni di sequenze geniche nel genoma di nostri antenati eucarioti: nella maggior parte dei casi queste sequenze hanno perduto la loro attivita', e quindi non sono attualmente trasponibili. Secondo l'autore, applicando criteri meno stretti sarebbero quasi 5000 i geni che possono essere ascritti all'azione dei trasposoni: dato che questi eventi sono cominciati moltissimo tempo fa, addirittura quando sono comparse le prime cellule eucariote, varie regioni del genoma sono da allora andate incontro a parecchi eventi di divergenza, e gli effetti delle originali inserzioni risultano poco discriminabili nel genoma attuale. In molti casi, dunque, le sequenze attuali, derivate dall'azione dei TEs, sono incomplete o danneggiate, e quindi difficilmente riconoscibili. I 1950 geni trovati, che rispondono ai criteri piu' stretti di questa analisi, sarebbero quindi il risultato di eventi relativamente piu' recenti, per i quali non si e' persa la traccia originale. La lista delle proteine individuate comprende un elevato numero di proteine funzionali, tra cui elastina, la famiglia dei collageni, tropomiosina, enzimi di riparazione del DNA, antigeni e molte altre.

L'evidenza di una lunga storia di ripetuti eventi di inserzione di TEs in regioni codificanti del DNA umano, iniziati fin da tempi remotissimi e susseguitisi nel tempo, seguiti da eventi di duplicazione dei geni e di copiatura di regioni di essi, fa pensare ad un meccanismo universale di produzione di nuove proteine: non a caso e' gia' noto che, delle 25.000 proteine umane ad oggi individuate, un elevato numero di esse mostra una stretta relazione di sequenze amminoacidiche con numerose altre: questa relazione deriverebbe da numerosi eventi di riarrangiamento e duplicazione che si sono succeduti nel tempo. Si puo' quindi affermare che l'evoluzione ha proceduto attraverso l'azione dei TEs, in quanto questi hanno fornito elevata variabilita' genetica, che ha condotto a nuovi geni e nuova funzionalita'.

Paola Nardi

Una mutazione che ci porta molto indietro

Una mutazione che ci porta molto indietro

Basta una mutazione per renderci "quadrupedi" e incapaci di parlare. In un articolo uscito in questi giorni su International Journal of Neuroscience si descrive una nuova sindrome, scoperta in una famiglia turca. Gli individui affetti sono incapaci di camminare eretti, parlano un primitivo linguaggio di poche centinaia di parole, e sono fortemente ritardati mentalmente (è possibile vederne un breve filmato). Questa scoperta potrebbe gettare nuova luce sulla nostra storia evolutiva.

Leggi l'articolo: International Journal of Neuroscience, Volume 116, Number 3, Number 3/March 2006, pp. 361-369(9)

Daniele Fanelli

Recente volume sull'origine della vita

Recente volume sull'origine della vita

Segnalo il libro di Robert M. Hazen:
Genesis: The Scientific Quest for Life's Origins. Joseph Henry Press 2005, 339pp.
Un affascinante viaggio ai primordi della vita, quattro miliardi di anni fa!
Il volume completo potete consultarlo, grazie al progetto Open Access, presso il sito della National Academies Press

Wednesday, March 08, 2006

Influenza aviaria e evoluzione

Influenza aviaria e evoluzione

Un messaggio flash della nostra collaboratrice Carla Castellacci da meditare.
Una voce discorde sull'influenza aviaria
Per citare la notizia:
Carla Castellacci. Una voce discorde sull'influenza aviaria. Pikaia, il portale dell’evoluzione, sezione Biologia, Cultura, Società. Visitato il gg/mm/aa.

Darwin e la filosofia: Religione, morale, materialismo

Darwin e la filosofia: Religione, morale, materialismo

Recensione di Carla Castellacci del libro:
Patrick Tort
Darwin e la filosofia: Religione, morale, materialismo
Meltemi editore, 2006
Per citare la recensione:
Carla Castellacci. Recensione del libro di Patrick Tort. Darwin e la filosofia: Religione, morale, materialismo. Meltemi editore, 2006. Pikaia, il portale dell’evoluzione, sezione Recensioni. Visitato il gg/mm/aa.

Tuesday, March 07, 2006

Le Scienze: in edicola il numero di Marzo 2006

Le Scienze: in edicola il numero di Marzo 2006

Sul nuovo fascicolo di Le Scienze, da questi giorni in edicola, segnaliamo due interessanti articoli.

Nel primo, dal titolo Il piu' grande predatore mai esistito, gli autori Cristiano dal Sasso e Simone Maganuco, due paleontologi che lavorano presso il Museo di Storia Naturale di Milano, ci guidano alla scoperta dei segreti di Spinosaurus aegyptiacus, un saurisco teropode vissuto nel Cretaceo superiore che, con il suo cranio lungo 1,75 metri, la sua lunghezza totale stimata intorno ai 17 metri e il suo peso (fino a 9 tonnellate), si configura appunto come il piu' grande dinosauro carnivoro mai visto in azione sulla Terra. Il suo inconfondibile rostro lo fa assomigliare ad un attuale coccodrillo. Ricordo che durante il Darwin Day dello scorso febbraio a Milano abbiamo avuto l'occasione di ascoltare e apprezzare Cristiano dal Sasso in un suo seminario. Il reperto di Spinosaurus studiato e' attualmente esibito nella sala VII (quella dei dinosauri) del Museo milanese.

Il secondo articolo, intitolato Convergenze evolutive riguarda appunto un elegante studio del fenomeno della convergenza evolutiva condotto dallo zoologo canadese Robert Shadwick, studioso di biomeccanica della locomozione. Egli ha scoperto un numero impressionante di adattamenti in comune tra tonni e squali della famiglia dei lamnidi (come mako e squali bianchi): sebbene questi due gruppi di pesci si siano separati evolutivamente oltre 400 milioni di anni fa, pressioni selettive simili, verificatesi presumibilmente tra 60 e 40 milioni di anni fa, hanno spinto gli attuali rappresentanti verso caratteristiche adattative straordinariamente simili. Nonostante aspetti anatomici decisamente diversi, i meccanismi biologici messi in atto per muoversi efficacemente nell'acqua (endotermia, morfologia idrodinamica, struttura muscolare e molti
altri) mostrano un chiaro esempio di come si realizzi la convergenza evolutiva.

Buona lettura!

Paola Nardi

We Come From Monkeys

We Come From Monkeys

Ascoltate la canzone:
We Come From Monkeys
Potete scaricarla in mp3 liberamente presso il sito web Emerald Rose
Riporto dal sito:
Logan's had the idea of writing this song for over fifteen years, but it never quite manifested. Larry & Logan collaborated on getting this one finished, with a lot of lines brainstormed and researched (thanks to Discover, National Geographic, and the venerable Jared Diamond for information) before being assembled into verses and bridge. [For you science purists, yes, we considered the title "We Come From Genetic Precursors To Monkeys" but it was rejected on artistic grounds.] The tune started out very David Byrne and evolved more towards a rock sound as we went along, with more of an art-rock bridge. It's much more straight-ahead rock and roll than our typical songs.We find ourselves "defenders of evolution" more by accident than original intent. We never expected the subject to become this controversial again, after the resolution of the Scopes monkey trials. It turns out some people have a strong capacity to ignore solid evidence, established theory, and reason in favor of a perspective that makes them feel better. We, on the other hand, are scratching our vestigial head-hair in puzzlement, for what could be better than a theory that states that we are evolving on an upward spiral towards greater intelligence and connection to the Cosmic All? Perhaps we prefer to be considered Rising Monkeys rather than Fallen Angels. Anyway, whatever your own beliefs and opinions on the subject, we hope you enjoy our homage to the mighty monkey.

Monday, March 06, 2006

Annunci eventi internazionali

Annunci eventi internazionali

Origin and Distribution of Life in the Universe - a Nordic Perspective
Stockholm, May 8-11, 2006
The
Swedish Astrobiology Network is pleased to announce the 2006 Nordic Astrobiology Conference, to be held at the Royal Swedish Academy of Sciences in Stockholm May 8-11, 2006.
The conference is sponsored by the
Royal Swedish Academy of Sciences, the Swedish National Space Board, the Nordic Institute of Theoretical Physics (Nordita) and the Wenner-Gren Foundations, with the support of the Finnish Astrobiology Network.

Genetics of Speciation. American Genetics Association Annual Symposium, Co-sponsored by Molecular Ecology
July 21-24 2006
The University of British Columbia,Vancouver, Canada
The last decade has witnessed a transformation in our understanding of speciation genetics. This conference will attempt to synthesize what we already know and to suggest promising avenues for further research.

INTERNATIONAL SYMPOSIUM ON THE EVOLUTION OF VERTEBRATE ANIMALS
This symposium is organized by Axel Janke and Úlfur Árnason, both from the Evolutionary Molecular Systematics lab at the Division of Genetics, Department of Cell and Organism Biology, Lund University.
The symposium will be held at the Genetics Building (Sölvegatan 29, SE-223 62, Lund, Sweden, 1-3 June 2006).
This symposium will cover four main topics that reflect the research done by the Evolutionary Molecular Systematics lab group:
-Human evolution -Mammalian phylogeny-Vertebrate relationships -Genome analysis

Quel che non sta nei geni

Quel che non sta nei geni

La Rivista dei Libri nel fascicolo di marzo 2006 pubblica la recensione del libro di Matt Ridley, Il gene agile. La nuova alleanza fra eredità e ambiente, Milano, Adelphi. La recensione è curata da H.A. Orr e si intitola: Quel che non sta nei geni
Dal sito della rivista riporto:
Se per magia potessi far scomparire uno degli interminabili dibattiti in corso, probabilmente sceglierei quello sulla contrapposizione tra natura e cultura. La discussione sul ruolo dei geni e dell'ambiente nella natura umana è stata incessantemente politicizzata, non pare prossima a una soluzione e, in generale, si è fatta piuttosto tediosa. Il che emerge con evidenza nella battaglia più cruenta della guerra tra natura e cultura: il dibattito sul QI. Quanta parte della variazione che vediamo nell'intelligenza (quanto meno come la si misura con i test standardizzati) è dovuta all'ereditarietà e non all'educazione? Da Hereditary Genius di Francis Galton (1869), attraverso The Mismeasure of Man di Stephen Jay Gould (1981), fino a The Bell Curve (1994) di Richard Herrnstein e Charles Murray, la battaglia è infuriata da una parte e dall'altra senza che emergesse una vittoria chiara. In un clima siffatto, se si vuole arrischiare un altro lavoro su natura e cultura, è meglio avere qualcosa di davvero nuovo, qualcosa di realmente importante, da dire. Questo è proprio il caso di Matt Ridley.

Un momento di relax!

Un pizzico di humor!

Eccovi l'animazione:
Evolution of Man and Woman

Sunday, March 05, 2006

Un nuovo albero filogenetico proposto ai ricercatori

Un nuovo albero filogenetico proposto ai ricercatori

Un gruppo di ricercatori internazionali di Heidelberg, Germania (European Molecular Biology Laboratori) ha sviluppato una procedura automatica per generare e costruire un albero filogenetico contenente 191 specie di organismi, dai batteri all'uomo . Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Science
Toward automatic reconstruction of a highly resolved tree of life. Ciccarelli FD, Doerks T, von Mering C, Creevey CJ, Snel B, Bork P.. Science. 2006 Mar 3;311(5765):1283-7.
Gli studiosi confrontando 31 sequenze omologhe di genomi precedentemente sequenziati sono riusciti a elaborare un nuovo “albero della vita”, a cancellare o aggiornare vecchie classificazioni e infine a suggerire che un probabile antenato ancestrale comune degli organismi viventi potrebbe essere un termofilo.
Le immagini delle varie ricostruzioni filogenetiche sono sempre affascinanti. Barsanti ha pubblicato un libro che vi invito a rileggere:
La scala, la mappa, l’albero: immagini e classificazioni della natura fra sei e ottocento. Sansoni, 1992
Oltre al significato scientifico delle mappe, ciò che le rende affascinanti è l’immagine complessiva che emerge dalla loro visione: un albero, un cespuglio, una spirale…… La più nota è sicuramente la ricostruzione di Haeckel (1, 2, 3, 4) ma se diamo un’occhiata al web troviamo le immagini più disparate, curiose e stravaganti mai viste. Provate a sfogliarle con questo link.

Thursday, March 02, 2006

Recensione completa di R. Dawkins, The Ancestor’s Tale

Recensione completa di R. Dawkins, The Ancestor’s Tale

Vi proponiamo con una nuova veste grafica e iconografica le sei puntate della recensione dell’ultima monumentale opera di Dawkins The Ancestor’s Tale.
Le puntate, insieme alla recensione, sono offerte dalla nostra collaboratrice Paola Nardi che ha voluto suddividere in sei sezioni l’opera, corrispondenti ai gruppi di Rendez-vous piu' significativi (primati, mammiferi, vertebrati/cordati, animali, eucarioti, procarioti). Buona lettura!!
La citazione bibliografica per esteso è la seguente:
Paola Nardi
Recensione di R. Dawkins, The Ancestor’s Tale.
Pikaia, il portale dell’evoluzione, anno 2006, sezione Recensioni, visitato il gg/mm/aa.

Eccovi il file pdf completo presente su Pikaia

Wednesday, March 01, 2006

L'effetto serra sull'oceano antico

L'effetto serra sull'oceano antico

Tra ottanta e cento milioni di anni fa, quando i dinosauri erano ancora i padroni della Terra, la temperatura dell'Oceano Atlantico raggiungeva valori fino a 42 °C!

Questi nuovi dati di paleotemperatura emergono da uno studio condotto dalla paleoclimatologa Karen Bice, del prestigioso Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI), presentato recentemente al meeting annuale dell'American Association for the Advancement of Science (AAAS). Il team di ricerca guidato dalla scienziata ha analizzato tre lunghe carote di sedimenti estratte nel 2003 al largo del Suriname, e attraverso misure di abbondanza isotopica e di tracce di elementi, ha determinato un range di temperatura tra 33 e 42 °C, che puo' essere confrontato con l'attuale range, oscillante tra 24 e 28 °C. L'incertezza in questo tipo di misura e' di soli due gradi Celsius.

Qual e' la causa di queste elevate temperature? L'effetto serra, naturalmente, alimentato da concentrazioni di anidride carbonica in atmosfera ben piu' elevate di quelle attuali: dal materiale organico dei sedimenti sono stati stimati valori di CO2 tra 1.300 e 2.300 parti per milione (ppm), contro le 380 ppm odierne. Gli elevatissimi valori di anidride carbonica necessari a provocare effetti cosi' grandi sulle temperature degli oceani dovrebbero farci dormire sonni relativamente tranquilli, se non fosse per le evidenze raccolte nella seconda parte del lavoro della Bice: se si inseriscono le concentrazioni di CO2 ricavate in un attuale modello di previsione del clima in funzione della concentrazione dei gas serra, si ottengono valori di temperatura nettamente inferiori a quelli sperimentalmente ricavati dallo studio! Questo potrebbe significare che gli attuali modelli computazionali in realta' sottostimano fortemente gli effetti delle altissime concentrazioni di gas serra. E' fondamentale che i modelli climatici sappiano prevedere con accuratezza le temperature oceaniche: da cio' dipende la possibilita' di conoscere in tempo il verificarsi di fenomeni potenzialmente devastanti come uragani e forti precipitazioni. I modelli climatici vengono inoltre usati dai governi per decidere le politiche agricole: in questo campo gravi errori potrebbero comportare la perdita di importanti raccolti, con conseguenze
disastrose per le capacita' alimentari dei vari Paesi.

La ricerca comparira' su uno dei prossimi numeri della rivista Paleoceanography.

Paola Nardi

Biodiversità ieri e oggi

Biodiversità ieri e oggi

Non e' la classica storia del "buon selvaggio", amante della natura e capace di vivere in armonia con tutti gli esseri viventi......

Tra la fine del '700 e gli inizi del secolo successivo gli esploratori che si recavano nei pressi della Baia di San Francisco riportavano resoconti di strabilianti incontri con la fauna locale, ricca di milioni di esemplari di uccelli acquatici, nonche' di ungulati, mammiferi marini e molto altro ancora: quale prova migliore della capacita' dei Nativi Americani di salvaguardare il proprio habitat?

Purtroppo questo non e' esattamente cio' che sta riportando alla luce l'archeologo e antropologo Jack M. Broughton, che ha speso gli ultimi sette anni della sua vita professionale esaminando i resti di quasi seimila esemplari di uccelli, recuperati a piu' riprese all'inizio del secolo da altri studiosi in una discarica (una montagnola alta circa dieci metri e larga quasi trecento
metri) tra Oakland e Berkeley. L'area e' stata usata per quasi duemila anni, dal 2600 a.c. fino al 700 circa, proprio dagli indiani. Con un lavoro certosino lo studioso ha determinato la specie o la famiglia di appartenenza di ciascun reperto, ricostruendo cosi' le abitudini di caccia degli antichi abitanti della Bay Area. Il quadro scoperto, pubblicato tra le Ornithological Monographs,
non e' di quelli esaltanti: molte specie vennero cacciate fino alla locale estinzione; altre specie subirono un forte declino nella popolazione. Nemmeno mammiferi e pesci vennero risparmiati, come gia' evidenziato in precedenti ricerche dello stesso Broughton, compiute nei pressi della valle del Sacramento.
Secondo Broughton i reperti rappresentano ben 64 specie, tra cui anatre, cormorani, oche ed uccelli di ripa, ma anche aquile, corvi e falchi.Da un'analisi dell'abbondanza relativa degli uccelli rispetto alla profondita' della discarica si evince che nei duemila anni le specie subirono un continuo calo della popolazione: cosi', dopo aver sterminato le specie piu' vicine ai loro insediamenti, come le grandi oche, i nativi cominciarono a cacciare specie piu' lontane, fino a raggiungere le isole vicine o il mare aperto. Nemmeno gli immaturi nei territori di nidificazione vennero risparmiati.

Eppure gli esploratori che arrivarono duecento anni fa videro qualcosa di paragonabile al paradiso terrestre, con un'abbondanza ed una biodiversita' difficilmente eguagliabili in Europa! Ironia della sorte, cio' che loro videro era il risultato di trecento anni di decimazione della popolazione umana locale, causata dalle epidemie portate dall'uomo bianco nel '500 con la conquista del Nuovo Mondo: piu' del 90% della popolazione dei nativi, stimata tra le 50.000 e le 150.000 unita', venne sterminato da malaria, vaiolo, o dalla semplice influenza. A questo punto la fauna selvatica ebbe modo di rifiatare, fino a tornare all'antico splendore verso la meta' del 1800.

Qual e' la situazione attuale? Niente di nuovo sotto il sole: l'uomo sta di nuovo causando un impoverimento della fauna selvatica, causato da inquinamento e perdita degli habitat, piu' che dalla caccia. Sarebbe una ben misera consolazione perseverare nella distruzione sapendo che anche gli uomini antichi occupanti di quelle terre non seppero fare di meglio!

Paola Nardi

Ancora Jared Diamond sul mensile Quark

Ancora Jared Diamond sul mensile Quark

Abbiamo già parlato di Jared Diamond, anzi è stato Quark, nel n. 58 di Novembre, che ha presentato il suo ultimo libro, Collasso – Come le società scelgono di morire o vivere (Einaudi, 566 pp., 2005). Ora sempre su Quark, in questo numero in edicola (n. 62), ci racconta una serie di buoni motivi per curare il pianeta malato. Da Quark riportiamo:
Ci sono molti modi per negare che l’ambiente sia davvero in pericolo. Jared Diamond, docente di Geografia all’Università della California, Los Angeles, studioso di evoluzione e di problemi planetari, risponde colpo su colpo per Quark. E avverte che «è sempre meglio un falso allarme per un incendio che veder divampare il fuoco».
Per gentile concessione della rivista potete anche scaricare il file dell’ articolo completo.

Quando il buon senso vince

Quando il buon senso vince

Tra dibattiti, battaglie legali e strategie politiche, la vicenda americana sulla lotta per l'affermazione di un principio costituzionale "la scuola pubblica non deve insegnare la
religione, in quanto non esiste una religione di stato"
, che si puo' tradurre nel concetto: "non si puo' insegnare religione, tantomeno nelle ore di scienze" cosi' ben argomentato nella ormai storica, ancorche' recentissima, sentenza di Dover, Pennsylvania, si arricchisce di nuovi eventi. Lo scorso febbraio, in concomitanza con il Meeting Annuale della prestigiosa AAAS
(American Association for the Advancement of Science) si e' tenuto un evento intitolato Evolution on the Front Line.

Esperti educatori, scienziati e rappresentanti religiosi, tra i quali
George V. Coyne, astronomo e gesuita, direttore dell'Osservatorio Astronomico Vaticano (la famosa Specola), hanno cercato di comunicare a coloro che si trovano in prima linea, e cioe' i maestri e gli insegnanti che affrontano quotidianamente gli alunni e le loro famiglie, l'importanza del loro lavoro e quanto sia fondamentale mantenere fuori dalle loro lezioni di scienze tutto cio' che scienza non e'. Potete leggere il resoconto dell'evento ed ascoltare direttamente l'intervento di Coyne, peraltro gia' ospitato sulle pagine di Le Scienze (numero di gennaio 2006) in un articolo intitolato Scienza e fede: prove di dialogo. Interessante inoltre la Clergy Letter Project : diecimila religiosi americani, appartenenti a diversi ordini e tradizioni cristiane, hanno gia' firmato un manifesto che dichiara il rispetto per la Teoria dell'Evoluzione e richiama i propri fedeli a non cadere nell'equivoco di interpretare letteralmente le sacre scritture. L'iniziativa e' partita dal Wisconsin, per poi estendersi a tutti gli Stati Uniti.

La societa' americana si dimostra quindi viva e agguerrita contro l'attacco dei fondamentalisti cristiani, forte anche dell'allenza con i rappresentanti piu' tolleranti e intelligenti delle organizzazioni religiose stesse. Sara' sufficiente per vincere la guerra? Non e' facile prevederlo, ma per ora non e' poco.

Paola Nardi