Potranno gli organismi tanto cari a Darwin contribuire alla sopravvivenza degli ecosistemi marini minacciati dal riscaldamento globale?
Drew Harvell, ecologa e biologa evolutiva alla Cornell University, guida un importante team nell'ambito della ricerca denominata Global Environmental Facility Coral Reef Targeted Research Program, che ha tra i suoi scopi quello di studiare gli effetti dell'aumento della temperatura delle acque oceaniche sugli ecosistemi corallini. Nell'ultimo studio, i cui risultati appaiono sulla rivista Oceanography, la Harvell annuncia la scoperta della capacita' delle gorgonie dei Caraibi come Gorgonia ventalina e G. flabellum, coralli coloniali dalla tipica forma a ventaglio dotati di polipi che terminano con una bocca a otto tentacoli pinnati, di rispondere al riscaldamento dell'acqua mettendo in campo una serie di difese per proteggersi dall'attacco di microorganismi infettanti. Attualmente, infatti, stiamo assistendo a vere e proprie epidemie tra le colonie di coralli, dovute primariamente alle acque troppo calde. Lo stress al quale i coralli vengono sottoposti si traduce in una perdita delle capacita' immunitarie, cosicche' anche microorganismi di solito innocui possono diventare letali; l'elevata temperatura puo' inoltre causare la perdita di utili simbionti.
L'auspicio e' che questi coralli resistenti possano insegnare ai ricercatori i segreti biochimici per resistere al global warming e ai suoi devastanti effetti sulle barriere coralline.
Paola Nardi
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