Sunday, March 25, 2007

L'evoluzione dell'eusocialità

L'eusocialità non si sarebbe evoluta una sola volta nella storia evolutiva dei Vespidi, bensì due. Uno studio molecolare sembrerebbe averlo dimostrato.

Alcuni scienziati dell' Università dell'Illinois, capeggiati da Sydney Cameron, hanno condotto un'analisi genetica sulla famiglia di vespe Vespidi, ottenendo dei risultati tanto importanti che sarà necessario riscrivere l'albero filogenetico di questi animali. L'analisi si è concentrata principalmente sull'evoluzione del comportamento sociale delle vespe, la cosiddetta eusocialità. Gli scienziati sembrano aver trovato le prove genetiche che l'eusocialità si sia evoluta due volte nel gruppo dei Vespidi, al contrario della precedente classificazione che poneva tutti i vespidi con comportamenti sociali come aventi un unico progenitore comune.
Il comportamento eusociale presuppone la divisione della popolazione in classi riproduttive, dove i membri sterili concorrono per la riproduzione degli individui fecondi. L'eusocialità è un fenomeno piuttosto raro in natura : è un comportamento, come noto, presente in alcuni insetti ma si conoscono anche specie di crostacei e altri artropodi e perfino un mammifero, l'eterocefalo glabro (Heterocephalus glaber) che presentano tale strategia socio-sessuale.
L'evoluzione dell'eusocialità nei Vespidi è stata dibattuta a lungo: infatti la precedente classificazione filogenetica, che vedeva le tre sottofamiglie (Polistinae, Vespinae e Stenogastrinae) all'interno dello stesso gruppo con alla base un medesimo progenitore, era stata già precedentemente messa in dubbio sulla base di criteri morfologici e comportamentali. Tuttavia questo studio ha fatto emergere prove molecolari sul fatto che la classificazione precedente fosse errata, dal momento che sono stati presi in considerazione frammenti di DNA di quattro geni appartenenti a 30 specie diverse di Vespidi. I risultati, pubblicati sulla rivista PNAS, sembrano suggerire che le Polistinae e le Vespinae hanno evoluto comportamenti eusociali indipendentemente dalle Stenogastrinae.
"Nel complesso- sostiene Cameron- questo studio mette in luce la complessità dei processi evolutivi. Gli scienziati hanno sempre cercato di generalizzare e semplificare il mondo, ma nè il mondo nè l'evoluzione sono semplici. Questi risultati indicano la complessità della vita."

Andrea Romano

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