Wednesday, June 27, 2007

Coraggioso rapporto del Consiglio Europeo sul Creazionismo... e il cambio di rotta

Pochi giorni fa avevamo dato la notizia che il consiglio d'Europa per mezzo della Commissione cultura, scienza ed educazione aveva emendato e rinnovato la posizione dell'Europa sul creazionismo con un nuovo rapporto che invitavamo tutti a leggere.Una presa di posizione quasi unanime (un contrario e un astenuto), coraggiosa e chiara contro l'oscurantismo religioso in difesa della scienza e del metodo scientifico.

Ma oggi scopriamo che l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha cambiato la data del dibattito generale sul dialogo interculturale e interreligioso, e anche la sua agenda. È stato infatti reinviato alla Commissione culturale ed educazione il rapporto in cui si trattava la discussione del creazionismo nelle scuole.

La motivazione del reinvio è che il creazionismo può essere discusso a livello religioso, ma non scientifico. Il francese Guy Lengagne, relatore del rapporto e membro del gruppo socialista, si è detto scioccato e stupefatto, ma anche triste e preoccupato per questa decisione.Ha dichiarato di credere che si tratti di qualche “stratagemma da parte di persone che useranno ogni mezzo per combattere la teoria evoluzionistica”. E ha aggiunto: “Stiamo assistendo a un ritorno al Medio Evo”.
Il rapporto era stato reso pubblico a inizio mese, ed è possibile leggervi posizioni decisamente diverse. Già dal summary leggiamo: “La teoria dell’evoluzione è sotto attacco da parte di alcuni fondamentalismi. Da un punto di vista scientifico non esiste assolutamente alcun dubbio che l’evoluzione sia la teoria centrale per la comprensione dell’Universo e della vita sulla Terra”.E poi ancora: “Il creazionismo in ogni sua forma non si basa su fatti, non fa uso di nessun ragionamento scientifico e i suoi contenuti sono pateticamente inadeguati per una lezione di scienze”.

La notizia che l’Assemblea del Consiglio d’Europa rifiuti il dibattito su un argomento che il rapporto ha definito urgente è sconsolante. Il motivo è ben definito dal punto 14 del documento in questione, dove Lengagne dice: “L’insegnamento di tutti i fenomeni concernenti l’evoluzione come teoria scientifica fondamentale è cruciale per il futuro delle nostre società e delle nostre democrazie”.Il rapporto si intitola:The dangers of creationism in education.
Report Committee on Culture, Science and Education

Ecco il sommario:
The theory of evolution is being attacked by religious fundamentalists who call for creationist theories to be taught in European schools alongside or even in place of it. From a scientific view point there is absolutely no doubt that evolution is a central theory for our understanding of the Universe and of life on Earth.Creationism in any of its forms, such as “intelligent design”, is not based on facts, does not use any scientific reasoning and its contents are pathetically inadequate for science classes.The Assembly calls on education authorities in member States to promote scientific knowledge and the teaching of evolution and to oppose firmly any attempts at teaching creationism as a scientific discipline.
.... e l'elenco degli argomenti:
A. Draft resolution
B. Explanatory memorandum by Mr Guy Lengagne, rapporteur
Evolution: a genuine scientific theory
Evolution
Creationism
Creationism in Europe
Creationism and Education: The main creationist initiatives in Europe, overviews and reactions of the scientific and religious communities
Positions adopted by the religious authorities
The position of the Vatican and the Christian religious movements
Reactions of the Muslim organisations
Stance adopted by the international scientific community
Conclusion: the denial of evolution is particularly harmful to children’s education .

Committee on Culture, Science and Education, 8 June 2007

Andrea Bernagozzi, Chiara Ceci, Paolo Coccia

1 comment:

Anonymous said...

La notizia che l’Assemblea del Consiglio d’Europa rifiuti il dibattito su un argomento che il rapporto ha definito urgente... mi fa venire in mente il buon vecchio Ned Flanders: "Beh, io dico che ci sono cose che noi non vogliamo sapere. Cose importanti!"

Ciao e complimenti,

Mala