Le iguane femmine che trascorrono più tempo nei lek alla ricerca di un maschio migliore perdono molto peso e depongono uova più piccole.
Nel regno animale esistono varie forme di poliginia, quel sisetma socio-sessuale in cui un maschio si accoppia con svariate femmine. Una di queste forme è la poliginia in lek o arene: i maschi si riuniscono in luoghi determinati e difendono una piccola area, che non contiene nulla di attraente per le femmine a parte il machio stesso, nella quale avviene il corteggiamento e l'eventuale copula. Si pensava che questo tipo di comportamento sessuale non avesse particolari conseguenze in termini di dispendio di energie per le femmine, le quali devono solamente scegliere il maschio con cui accoppiarsi tra i tanti presenti nelle vicinanze, senza dover percorrere lunghe distanze.
Uno studio pubblicato sulla rivista PLoS ONE ha dimostrato che le femmine di iguana marina delle Galapagos (Amblyrhynchus cristatus), che si riproducono in lek, possono patire costi energetici ingenti nel processo di selezione del potenziale partner. Un gruppo di ricercatori della Princeton University ha misurato il dispendio energetico delle femmine durante la scelta del compagno, sottolineando che quegli individui che trascorrono più tempo nel lek alla ricerca di un maschio più attraente, perdono buona parte del loro peso corporeo. Altre conseguenze negative di questa attesa è la produzione di uova più piccole, spesso meno vitali, rispetto a quelle delle femmine che si accoppiano prima, e la perdita di tempo che non viene così impiegato per il foraggiamento e la difesa dai predatori. Questa riduzione del peso può far calare fortemente le probabilità di sopravvivenza, soprattutto quando si manifesta il fenomeno di El Nino, che porta ad un riscaldamento delle acque marine superficiali e ad una riduzione della disponibilità di cibo.
Dal momento che l'accoppiamento con maschi di alta qualità comporta questi numerosi svantaggi in termini di sopravvivenza, il vantaggio riproduttivo deve essere perciò maggiore. Si può pensare che i costi siano compensati da un migliore contributo genetico maschile che conferirà ai figli delle iguane una maggiore fitness. Ora il gruppo di studio è impegnato nella quantificazione di questi probabili benefici, con lo scopo di comprendere a fondo i comportamenti sessuali in questa specie e fare luce sull'evoluzione della selezione sessuale, una delle principali forze evolutive.
Per la prima volta, dunque, viene dimostrato sperimentalmente che anche le femmine possono pagare degli ingenti costi se vogliono accoppiarsi con un buon maschio.
L'articolo "High Costs of Female Choice in a Lekking Lizard" è disponibile sul sito PLoS ONE.
Andrea Romano
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