Nelle società degli eterocefali glabri gli individui che non si riproducono, pari a circa l'80% del totale, hanno il cervello di dimensioni inferiori ai riproduttori.
L'eterocefalo glabro (Heterocephalus glaber) è un piccolo roditore africano che vive in grotte e cunicoli scavati nel terreno e presenta caratteristiche del tutto peculiari all'interno della classe dei mammiferi. Infatti, è il solo mammifero terrestre a non essere coperto da una pelliccia e a non possedere la capacità di termoregolarsi autonomamente, con la conseguenza che la temperatura corporea risulta quindi strettamente dipendente da quella ambientale.
Ma sicuramente il tratto maggiormente distintivo di questa specie è la sua organizzazione sociale, molto simile a quella degli imenotteri eusociali, quali ad esempio formiche e api da miele. Come in ogni società eusociale, anche l'eterocefalo glabro presenta una divisione in caste riproduttive e la divisione dei lavori. Esistono infatti individui operai che hanno il compito di scavare le gallerie e andare alla ricerca di cibo, e gruppi adibiti alla difesa e alla protezione della colonia. Anche la funzione riproduttiva è controllata da un ristretto numero di individui: una regina e alcuni maschi riproduttori. Nel complesso solo circa il 20% dell'intera popolazione è stato visto riprodursi.
Uno studio effettuato da ricercatori della University of Massachusetts di Amherst e pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) ha confrontato le dimensioni cerebrali degli individui riproduttori e di quelli che non si riproducono. In seguito ad un'analisi morfometrica il gruppo di ricerca ha concluso che gli individui del secondo gruppo presentano cervelli significativamente più piccoli rispetto agli altri, per una differenza media pari a circa il 17%. Le regioni cerebrali interessate da questo decremento dimensionale sono quelle legate all'aggressività, alle interazioni e ai comportamenti socio-sessuali, regioni strettamente correlate ad un elevato successo riproduttivo.
La selezione naturale avrebbe dunque favorito due diversi genotipi, uno riproduttore e l'altro subordinato e operaio, che generano diversi individui con differenti caratteristiche cerebrali e che sono in grado di mantenere in vita e in salute una colonia eusociale di mammiferi.
Andrea Romano
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