In un articolo su PlosOne, la rivista scientifica gratuita on-line, la filosofa e storia della scienza Evelyn Fox Keller e il matematico David Harel esplicitano una lunga riflessione sul concetto di gene, che è diventato sempre più confuso da quando è stato proposto all'inizio del secolo scorso (qui una breve descrizione in italiano e qui una molto più lunga in inglese - entrambe da Wikipedia).
Secondo Fox Keller e Harel la realtà del gene diventa, man mano che la si studia, sempre più sfumata e difficile da cogliere. Introducendo concetti che hanno più a che fare con la logica che con la realtà fisica del gene (come quello di dene, che sarebbe una proprietà di tratti del Dna o dell'intero genoma, non la sua realtà fisica) gli autori cercano di superare le difficoltà di avere a che fare con sequenze che cambiano di significato ogni volta che si modifica il "clima" della cellula, e che possono produrre proteine diverse secondo le condizioni e il momento della vita.
L'articolo è molto lungo e difficile, a volte pare più un esercizio di logica che un articolo di biologia, ma la proposta sembra stimolante e interessante. Anche se sono già giunte critiche, a volte feroci, da parte dei genetisti, che accusano gli autori di non conoscere bene la genetica e di utilizzare a volte un linguaggio eccessivamente complesso e addirittura post-moderno; un'offesa gravissima, se rivolta a uno scienziato.
Un esempio delle critiche in questo post di un blog appartenente a un genetista.
Marco Ferrari
No comments:
Post a Comment