Rinvenuto un esemplare fossile appartenente ad una nuova specie della famiglia dei gliptodonti, gli antichi progenitori degli odierni armadilli.
Un gruppo di ricercatori del American Museum of Natural History di New York e della Case Western Reserve University di Cleveland ha rinvenuto alcuni resti fossili appartenenti ad una specie che potrebbe essere un lontano antenato degli odierni armadilli. Il ritrovamento, avvenuto sulle Ande cilene ad un'altitudine di circa 4000 metri, rappresenterebbe un esemplare di una nuova specie appartenente alla famiglia Glyptodontidae.
I gliptodonti erano mammiferi erbivori interamente ricoperti da una robusta corazza, che, a differenza dei nipoti armadilli, costituita da placche fuse insieme che non consentivano il reciproco movimento e l'eventuale appallottolamento tipico di qusti animali. Questa corazza era tuttavia estremamente robusta e praticamente impenetrabile, ma rendeva il corpo dell'animale estremamente pesante: i gliptodonti potevano infatti raggiungere anche il peso di due tonnellate. L'esemplare scoperto di recente, appartenente alla nuova specie Parapropalaehoplophorus septentrionalis, descritta sulle pagine della rivista Journal of Vertebrate Paleontology, presenta dimensioni di gran lunga inferiori e, sostengono i ricecatori, poteva pesare circa 80 Kg. Come tutti gli appartenenti alla famiglia, presenta invece una corazza priva di placche mobili.
La nuova specie, ricostruita sulla base di resti della mascella, della corazza, degli arti e della colonna vertebrale, è stata confrontata con altre specie di gliptodonti e affini, determinandone il passato evolutivo. P. septentrionalis visse circa 18 milioni di anni fa e risulta essere uno dei primi membri della sua famiglia a evolvere verso una taglia minore.
Sulla base di precedenti ritrovamenti nella medesima area, i ricercatori escludono che questa specie, sebbene rinvenuta sulla cima delle Ande, vivesse ad elevate altitudini: infatti, tutti gli organismi fossili rinvenuti, tra cui numerose piante erbacee e animali erbivori brucatori, facevano pensare alla presenza di un differente bioma, identificato in una savana posizionata a circa 1000 metri sul livello del mare.
Andrea Romano
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