Friday, January 26, 2007

Il costo della predazione

Secondo un modello matematico, i predatori terrestri non possono superare i 1000 Kg di peso poichè non riuscirebbero a sostenere l'alto costo metabolico che ne deriva.

Uno studio condotto da Chris Carbone e collaboratori dell'Institute of Zoology di Londra ha modellizzato la strategia trofica dei carnivori in termini di costi e benefici. I risultati di questa teorizzazione hanno portato alla conclusione che i carnivori terrestri possono arrivare a pesare al massimo circa una tonnellata, limite oltre il quale la cattura delle prede conferirebbe loro meno benefici dal punto di vista energetico rispetto ai costi che devono essere sostenuti nella caccia e nel mantenimento della temperatura corporea.
Questa ricerca, di cui è disponibile l'intero articolo originale sul sito della rivista PLoS Biology, ha preso in esame le strategie di caccia dei piccoli (meno di 20 Kg) e dei grandi (più di 20 Kg) carnivori, sottolineando una notevole differenza delle prede catturate. I carnivori che pesano meno di 20 Kg cacciano, infatti, organismi di taglia molto piccola, mentre, superato quel valore di peso, i cacciatori cominciano a predare specie della propria taglia o superiori. Lo studio prosegue analizzando i benefici e i costi energetici in base alla massa del predatore e delle prede catturate, stabilendo il limite di 1000 Kg, peso massimo sostenibile da una dieta media a base di carne.
Un discorso differente viene fatto per gli erbivori e grandi rettili, quali i dinosauri. I primi, infatti, possono reperire ovunque le proprie risorse alimentari, senza quindi dover spendere molte energie per procacciarsi il cibo, e, secondo questo modello, possono pesare fino a 15 tonnellate. Alcuni dinosauri, invece, seppur carnivori, poterono arrivare a pesare ben oltre il limite di peso massimo stimato ma non dovevano sostenere ingenti costi metabolici per mantenere costante la temperatura corporea, essendo animali eterotermi come tutti i rettili.
Non è un caso, quindi, che le odierne specie di grandi carnivori siano oggi fortemente minacciate, dovendo sostenere alti costi energetici e vedendosi distruggere i propri habitat con conseguenti problemi nella caccia.

Andrea Romano

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