Nel manachino dalla coda lanceolata una coppia di maschi corteggia una femmina tramite una danza molto elaborata ma solo il maschio alfa si riproduce. Cosa porta il maschio beta ad aiutare il rivale?
Nel regno animale esistono numerosi esempi di comportamenti cooperativi tra membri della medesima specie. In particolare si assiste a molte situazioni in cui alcuni individui concorrono nell'incrementare il successo riproduttivo di altri componenti della specie. Ne sono un esempio i cosidetti aiutanti o helper che praticano cure parentali nei confronti di prole altrui. Solitamente, però, questi individui possono beneficiare di tali sforzi in diversi modi. Alcuni maschi possono infatti comportarsi da opportunisti e accoppiarsi di nascosto, conseguendo quindi un vantaggio diretto, oppure favorire la riproduzione e la crescita dei piccoli di parenti stretti, aumentando così la propria fitness inclusiva (indiretta).
Sembra, da un recente studio apparso su American Naturalist, che non sia così nel manachino dalla coda lanceolata (Chiroxiphia lanceolata), un uccello che vive nelle foreste centroamericane e che si riproduce in lek. I maschi di questa specie formano coppie che cooperano nella realizzazione di complesse e spettacolari danze di corteggiamento. Le coppie sono sempre costituite da un maschio alfa che, come dimostrato nello studio, beneficia della quasi totalità degli accoppiamenti, ed un maschio beta che non ottiene alcun vantaggio apparente in seguito all'elaborazione del corteggiamento. Infatti, i beta non si accoppiano quasi mai con le femmine (solo il 4%) e non ottengono quindi prole propria. Inoltre, non essendo imparentati con gli alfa non incrementano nemmeno la loro fitness indiretta.
In che modo i maschi beta traggono un vantaggio dal loro comportamento? Lo studio dimostra che, nel caso di decesso dei maschi alfa, gli individui beta hanno molte più possibilità degli altri di aumentare il proprio status sociale e sostituirli nelle gerarchie, con i notevoli vantaggi nella riproduzione che ne derivano. Si tratterebbe dunque di un vantaggio a lungo termine.
Inoltre, poichè solitamente i beta sono più giovani degli alfa si può ipotizzare che il comportamento cooperativo rappresenti una sorta di apprendistato, in cui i meno anziani imparano i display comportamentali necessari per conseguire un alto successo riproduttivo in futuro.
Andrea Romano
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