Wednesday, June 28, 2006

The Evolution Debate. Complete Coverage

The Evolution Debate. Complete Coverage

Il New York Times ritorna con un dossier sul tema dell’evoluzione comprendente testi, video e grafici. Per poter visionare la documentazione occorre registrarsi.
Il dossier si intitola The Evolution Debate. Complete Coverage
…e contiene (mia selezione):
Inspiring Evolutionary Thought, and a New Title, by Turning Genetics Into Prose
By NICHOLAS WADE
A new collection of essays discusses the impact Richard Dawkins and his book, "The Selfish Gene," had on the field of evolutionary biology.
Humans May Have Limiting Effect on the Origin of (New) Species
By CARL ZIMMER
A pair of studies points to a new danger to the world's biodiversity: humans may be blocking new species from evolving.
Two Splits Between Human and Chimp Lines Suggested
By NICHOLAS WADE
A genetic analysis suggests that after the two lineages separated, they may have begun interbreeding before a second split.
Eager to Tell the Stories of Science, a Biologist Evolves
By CORNELIA DEAN
Randy Olson's new film challenges scientists to get off their collective high horse and make their case for evolution to ordinary people, with a smile.
Video: Watch a Clip From 'Flock of Dodos: The Evolution-Intelligent Design Circus'
Study, in a First, Explains Evolution's Molecular Advance
By KENNETH CHANG
Scientists have for the first time demonstrated how a progression of small changes in existing parts created a new piece of molecular machinery.
Video: A Walk in the Woods
The Times's Jim Gorman discusses evolution with Niles Eldredge, the curator of the Darwin exhibit at the American Museum of Natural History

Paolo Coccia

Tuesday, June 27, 2006

Diritto e biologia comportamentale

Diritto e biologia comportamentale

Segnalo questo saggio molto impegnativo che riguarda i rapporti tra il diritto e la biologia comportamentale. L’argomento è interessante perché tocca scopertamente i punti nevralgici di un dibattimento processuale, elenca i possibili rapporti tra conoscenze scientifiche e verità processuali, getta un ponte tra le scienze giuridiche e quelle biologiche.
E’ pubblicato sulla rivista i-lex, scienze giuridiche, scienze cognitive ed intelligenza artificiale.
Si tratta di O.D.Jones & T.H.Goldsmith, Diritto e biologia comportamentale, in: i-lex, 4, 2006, orig. Law and Behavioral Biology, 105 Colum. L. Rev., 2005, pp.405-502
Dall’introduzione riporto:
Nella parte I si esplora il come ed il perché della connessione tra biologia comportamentale e diritto…….. Nella parte II si propone un breve panorama di alcuni concetti fondanti della biologia comportamentale………Nella parte III s'identifica, si esplora e s'illustra brevemente un'ampia varietà di contesti in cui la biologia comportamentale può essere utile al diritto………Nella parte IV si delineano considerazioni sulla varietà dei problemi che a volte emergono, durante i dibattiti che combinano la biologia ed il comportamento umano.

Paolo Coccia

La teoria dell’evoluzione di Telmo Pievani, Il Mulino Edizioni

La teoria dell’evoluzione” di Telmo Pievani, Il Mulino Edizioni

Finalmente un libro semplice e chiaro!

È uscito da pochi giorni a cura di Il Mulino Edizioni “La teoria dell’evoluzione” di Telmo Pievani per la collana Farsi un’idea.
È un libro molto importante perché pone al centro dell’attenzione i temi caldi dell’evoluzione che vengono dibattuti sia in Europa, sia, in maniera molto più approfondita, in America.
Pievani scrive in maniera molto piacevole e riesce a semplificare concetti altrimenti molto complessi. Ci introduce la teoria per poi andare dritto ai punti salienti: le prove empiriche dell’evoluzione, variazione, trasmissibilità e azione delle selezione naturale. Arrivando, in ultima analisi, alla nascita di Homo sapiens.
Il libro, pur concentrato in 136 pagine, è molto ricco. Fedele al titolo, dà un’idea precisa e chiara di quella che è la teoria dell’evoluzione. Lo consigliamo non soltanto agli appassionati che sicuramente ne apprezzeranno lo stile ma anche come regalo per coloro che non conoscono Darwin e che credono che esistano più teorie evolutive.

Telmo Pievani, La teoria dell’evoluzione, ed. Il Mulino, 2006, pp.136

Elena Gemma Brogi

Un cucciolo di bradipo gigante torna alla luce dopo 10.000 anni

Un cucciolo di bradipo gigante torna alla luce dopo 10.000 anni

Nei pressi della cittadina di Shenandoah in Iowa, a poca distanza dalle ossa fossili di un bradipo gigante adulto, una specie estintasi alla fine del Pleistocene, giacevano trenta ossa piu' piccole....

Ed e' proprio intorno a questo interessante ritrovamento che hanno lavorato i ricercatori di tre istituzioni dello stato americano, guidati da David Brenzel, curatore del Museo di Storia Naturale della University of Iowa e da Holmes Semken, professore emerito di geologia. I risultati non si sono fatti attendere: si tratta di un cucciolo di Megalonyx Jeffersoni, detto anche bradipo gigante terricolo di Jefferson, quasi completo e in ottime condizioni di conservazione. Mentre sono gia' noti ritrovamenti di individui giovani e adulti, questa e' la prima volta che un immaturo viene trovato vicino ad un adulto. Questa specie erbivora prevalentemente nordamericana, che poteva superare i due metri di lunghezza, riveste un'importanza storica, oltre che paleontologica: il suo nome e' infatti legato al terzo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, che nel 1796 tenne un seminario su Megalonyx davanti ai componenti della American Philosophical Society.

Come e' noto, i bradipi moderni vivono sonnacchiosi appesi agli alberi delle foreste tropicali di Centro e Sud America: degli oltre trenta generi che hanno occupato le foreste di molte regioni terrestri a partire da 35 milioni di anni fa, sopravvivono oggi soltanto due generi e cinque specie. I due generi attuali sono denominati Bradypus, di cui fa parte il noto bradipo tridattilo, imparentato alla famiglia dei Megatheriidae, e Choloepus, che annovera il bradipo didattilo facente parte della famiglia dei Megalonychidae, alla quale apparteneva anche Megalonyx Jeffersoni.
Va ricordato che reperti fossili di Megalonyx furono ritrovati dallo stesso Darwin durante il celeberrimo viaggio del Beagle, a Punta Alta, in Argentina: lo potete leggere nell'opera Viaggio di un naturalista intorno al mondo, il suo diario di viaggio pubblicato per la prima volta nel 1839. Sebbene gli animali attuali siano di modeste dimensioni, le specie del Pleistocene appartenenti a questo gruppo potevano raggiungere misure assolutamente eccezionali, come quelle del Megatherium, sempre di darwiniana memoria.

I reperti fossili ritrovati in Iowa saranno presso sottoposti all'analisi del DNA, nella speranza di verificare un eventuale legame familiare tra i due individui, e altri test potranno forse chiarire l'ecologia e alcuni tratti etologici di due fasi di sviluppo diverse della stessa specie. In ultimaanalisi, gli autori sperano di acquisire maggiori conoscenze sulle caratteristiche e sulle abitudini di Megalonyx Jeffersoni, per poi scoprire le cause che portarono alla sua misteriosa estinzione.

Paola Nardi

Homo technologicus

Homo technologicus

Segnalo l'incontro che si terrà a Orvieto, Giovedì prossimo 29 giugno alle ore 17.00 , ( Aula Magna del Centro Studi) organizzato dal Centro studi "Città di Orvieto" e dal Circolo Bateson, intitolato "Homo technologicus"
introduzione di Rosalba Conserva
interverranno:
Luca Umena “Aspettando Robot”
Giuseppe O. Longo “Chi ha paura dell’androide?”
Paola Musarra ”L’irruzione delle tecnologie nella scuola”
Giorgio Narducci Turing e la morfogenesi: “Vedere crescere le margherite”. Le forme artistiche della Natura di E. Haeckel (proiezione delle tavole con musiche di J. Brahms)
tel. 0763 306525 – fax 0763 306524
E-mail: info@uniorvieto.it
Sito: http://www.uniorvieto.it

Paolo Coccia

Sunday, June 25, 2006

Novità dal mondo degli Hobbit (Homo floresiensis)

Dopo il meeting della Paleoanthropology Society, svoltosi a Portorico dal 24 al 26 di Aprile, sono apparsi su Science (19 Maggio 2006, Vol. 312) tre articoli relativi ai resti di Homo floresiensis, ritrovato due anni fa nella grotta di Liang Bua sull’isola di Flores in Indonesia.
Sono stati presentati i risultati di nuovi studi effettuati in particolare sullo scheletro postcraniale, che fanno emergere interessanti aspetti e soprattutto ampliano il dibattito relativo a quello che oramai tutti chiamano l’Hobbit a causa delle sue ridotte dimensioni.

Gli anatomisti autori degli studi presentati a Portorico (Susan Larson, William L. Jungers et al. ) sostengono che LB1 (così catalogato in quanto primo reperto umano della grotta Liang Bua) sia dotato di una pelvi di tipo più moderno, simile a quella di un H. erectus, rispetto a quanto affermato precedentemente e hanno inoltre ipotizzato, sulla base delle dimensioni relative rispetto agli altri reperti, che si tratti di un individuo maschio, cambiando quindi la diagnosi di sesso fatta in prima analisi. A livello degli arti superiori H.floresiensis presenta un angolo di rotazione della testa dell’omero minore rispetto a quello dell’uomo moderno e più simile a quello di H.erectus. Sebbene inizialmente questa caratteristica abbia sollevato dei dubbi su come con tale tipo di articolazione delle braccia questi individui potessero costruire utensili, in seguito è stata evidenziata un’altra leggera differenza rispetto all’uomo moderno anche nell’articolazione tra scapola e omero; ciò li rendeva capaci di articolare le braccia proprio come può fare H. Sapiens.

Oltre a questi nuovi elementi su parti dello scheletro non ancora esaminate finora, emerge, nei Technical comments pubblicati nello stesso numero di Science, anche un vivace scambio di idee a proposito di un commento ad un precedente studio sul calco endocranico dell’H. Floresiensis (D.Falk et al., Science 308, 242, 2005) e sulla sua importanza per determinare se si tratti di forme patologiche microcefale di uomini moderni oppure di una specie diversa e di piccole dimensioni. Gli autori del primo studio sul calco endocranico (D. Falk et al.) sostengono che H. Floresiensis sia una forma nana o pigmea, e rispondono a coloro i quali invece ritengono si tratti di un individuo microcefalo (R.D.Martin et al.).
Attendendo nuovi studi e soprattutto i nuovi ritrovamenti il dibattito dunque continua…

Daniele Formenti, Chiara Ceci

Professione... scienziato

Professione... scienziato

Segnalo questo recente libro di Mario Menichella
Professione... scienziato, IIa serieSciBooks, 192 pp., 2005. Collana di Storia e personaggi
Dal sito dell’editore SciBook riporto:
Professione... scienziato è una raccolta di interviste a sfondo prevalentemente biografico a personaggi "in vista" della scienza contemporanea. Lo scopo dell’opera è di fare una conoscenza più stretta con scienziati e ricercatori di successo, fra l'altro esempi positivi per i giovani in un mondo ormai invaso - almeno, televisivamente parlando - da figure insulse e diseducative. La maggior parte delle interviste sono mutuate dalla collana Il mestiere dello scienziato, e possono risultare utili anche a un ragazzo incerto sulla facoltà universitaria alla quale iscriversi. Gli intervistati di questo secondo volume sono: Carlo Bernardini (fisico), Enzio Boschi (geofisico), Luigi Luca Cavalli-Sforza (genetista), Antonio Dal Monte (medico sportivo), Domenico De Masi (sociologo), Michele Emmer (matematico), Gianni Fochi (chimico), Franco Pacini (astronomo).

Paolo Coccia

ON THE TEACHING OF EVOLUTION

ON THE TEACHING OF EVOLUTION

Segnalo questa dichiarazione sull'insegnamento dell'evoluzione sottoscritta dalle principali accademie di tutto il mondo sostenute dall’IAP:

STATEMENT “ON THE TEACHING OF EVOLUTION

IAP (the interacademy panel) is a global network of the world's science academies, launched in 1993. Its primary goal is to help member academies work together to advise citizens and public officials on the scientific aspects of critical global issues. IAP is particularly interested in assisting young and small academies achieve these goals and, through the communication links and networks created by IAP activities, all academies will be able to raise both their public profile among citizens and their influence among policy makers

Carla Castellacci

Friday, June 23, 2006

Scoperto un nuovo pesce martello

Scoperto un nuovo pesce martello

E' la nona specie riconosciuta del genere Sphyrna e si tratta di una specie criptica, cioe' di difficile riconoscimento, morfologicamente indistinguibile da un'altra ma geneticamente diversa.

Annuncia la scoperta il biologo americano Joe Quattro, che ha localizzato questa specie rara nelle acque costiere della Carolina del Sud. Questo squalo potrebbe essere a rischio di estinzione, a causa del degrado
ambientale del ristretto habitat in cui vive; d'altra parte negli ultimi anni e'
stato osservato un trend di diminuzione delle popolazioni di squali nell'intero Atlantico nord-occidentale. Il pesce martello, cosi' chiamato per l'insolita forma della testa, e' uno squalo poco frequente nel Mediterraneo: misura fra i tre e i quattro metri di lunghezza e pesa circa duecento chilogrammi. Joe Quattro studia con interesse proprio i pesci martello, in particolare la specie Sphyrna lewini (noto anche come pesce stampella)e ha scoperto alcune peculiarita' genetiche nei gruppi studiati: la nuova specie
presenta marcate differenze per cio' che riguarda il DNA mitocondriale ed altre regioni genomiche nucleari, pur mantenendo una completa somiglianza con S. lewini.

La ricerca, che sara' pubblicata sulla rivista Marine Biology, evidenzia come gli esemplari della nuova specie siano poco numerosi e soprattutto neonati, fatto consistente con la vocazione delle baie della Carolina del Sud a costituire delle "nursery" ideali per questi animali, probabilmente a causa della particolare salinita'. Da questo particolare legato alla riproduzione di Sphyrna lewini e altri squali martello e' evidente come sia ancora piu' importante preservare l'habitat costiero esaminato, in virtu' del ruolo essenziale che sembra ricoprire anche per la specie criptica appena scoperta.

Oltre ad averne studiato le caratteristiche genetiche, i ricercatori hanno
dotato alcuni esemplari dei pesci martello di particolari targhette di riconoscimento, con l'intenzione di studiarne le abitudini di spostamento nell'oceano

Paola Nardi

Il più antico Uccello moderno è cinese ed era simile ad un’anatra

Le rocce cinesi non smettono di stupire: nella formazione di Xiagou, della provincia nord - occidentale della Cina sono stati rinvenuti cinque fossili estremamente ben preservati di una nuova specie, chiamata Gansus yumenensis, che gettano nuova luce sull’evoluzione degli Uccelli.

I fossili rinvenuti, datati a circa 110 milioni di anni fa (Cretacico inferiore), sono scheletri quasi completi che in alcuni casi preservano anche le tracce carbonizzate delle penne e della membrana presente fra le dita delle zampe. La ricostruzione tridimensionale del Gansus yumenensis mostra una notevole somiglianza con le attuali anatre.
Lo annuncia il responsabile della ricerca, Hai-lu You dell’Accademia cinese di scienze geologiche, su un articolo che appare sul numero odierno di Science, affermando inoltre, che lo studio dei resti fossili di questo uccello volante lascia supporre che si tratti (per ora) del più antico Neornito noto.
Alcune strutture anatomiche presenti in Gansus yumenensis sono tipiche di Neorniti del tardo Cretacico o del Cenozoico, e finora non erano state rinvenute in resti fossili di Uccelli precedenti al ritrovamento attuale.
Gansus yumenensis presenta anche caratteristiche anatomiche tipiche degli Uccelli più antichi di tipo non moderno, che pongono il ritrovamento a metà strada tra Archeorniti e Neorniti. Si tratterebbe quindi di un nuovo tassello nell’evoluzione di questi animali, esattamente come Archaeopteryx è considerato l’anello di congiunzione tra Dinosauri ed Uccelli.
Le strutture presenti nei fossili sembrano comunque confermare un iniziale specializzazione degli Uccelli moderni per uno stile di vita anfibio, in nicchie ecologiche semi - marine o litorali.
Dalla divergenza iniziale tra Dinosauri e Uccelli, avvenuta quasi certamente in ambiente terrestre, questi ultimi si sarebbero evoluti nelle forme di tipo moderno (Neorniti) vicino alle zone costiere, per riconquistare gli ambienti completamente terrestri solo in un secondo momento.

Giulia Fontanesi

Thursday, June 22, 2006

Le riviste evoluzionistiche internazionali più lette

Le riviste evoluzionistiche internazionali più lette

Ecco l’elenco delle riviste internazionali più citate che trattano l’evoluzione biologica. Sono ordinate secondo l’ Impact Factor, uno strumento importante nella letteratura scientifica che serve a determinare la qualità di ogni pubblicazione. La prima rivista nella lista ha un IF > di 10, l’ultima decrescendo si allinea intorno a 2 (rielaborazione tratta dalla società ISI, The Institute for Scientific Information):
1 TRENDS IN ECOLOGY AND EVOLUTION
2 SYSTEMATIC BIOLOGY
3 ANNUAL REVIEW OF ECOLOGY EVOLUTION AND SYSTEMATICS
4 MOLECULAR BIOLOGY AND EVOLUTION
5 CLADISTICS
6 BMC EVOLUTIONARY BIOLOGY
7 MOLECULAR ECOLOGY
8 EVOLUTION
9 MOLECULAR PHYLOGENETICS AND EVOLUTION
10 EVOLUTION AND DEVELOPMENT
11 JOURNAL OF EVOLUTIONARY BIOLOGY
12 JOURNAL OF HUMAN EVOLUTION
13 JOURNAL OF MOLECULAR EVOLUTION
14 PALEOBIOLOGY
15 DEVELOPMENT GENES AND EVOLUTION
16 JOURNAL OF EXPERIMENTAL ZOOLOGY PART B
17 BIOLOGICAL JOURNAL OF THE LINNEAN SOCIETY
18 TAXON
19 AMERICAN JOURNAL OF PHYSICAL ANTHROPOLOGY
20 THEORETICAL POPULATION BIOLOGY

Wednesday, June 21, 2006

Dalla Germania arriva un mini sauropode

Dalla Germania arriva un mini sauropode

Una nuova luce viene gettata sugli inconsueti fossili scoperti nel 1998 in una miniera delle Montagne Harz, in Germania: non si trattava di giovani esemplari di dinosauro, come spiega in un articolo di Nature il paleontologo tedesco Martin Sander.

L'analisi della microstruttura ossea, paragonabile a tecniche di dendrocronologia (il conto degli anelli di un albero per stabilirne l'eta') rivela infatti che gli undici esemplari riportati alla luce erano degli adulti, e questo apre uno scenario davvero rivoluzionario: stiamo infatti parlando
di una specie di dinosauri sauropodi, notoriamente i piu' grandi dinosauri erbivori mai comparsi sulla Terra. I fossili ritrovati in Germania appartengono pero' ad individui che pesavano circa una tonnellata e potevano raggiungere "solo" sei metri di lunghezza: misure ragguardevoli per un qualsiasi animale, ma meno di un cinquantesimo della dimensione dei loro piu' affermati cugini brachiosauri. Siamo di fronte ad autentici "nani" in un mondo, quello di 150 milioni di anni fa, di parenti giganti!

Quale spiegazione evolutiva puo' essere avanzata per questo fenomeno? Sander fa notare che nel Giurassico gran parte del territorio tedesco risultava sommerso, con poche isole che emergevano dal mare: si ipotizza che alcuni dinosauri, rimasti "intrappolati" su isole lontane dalla terraferma, siano incorsi in un fenomeno noto come nanismo insulare, ossia di "restringimento" delle dimensioni, probabilmente a causa della scarsita' delle risorse alimentari. Questa enorme pressione selettiva sarebbe stata capace di plasmare una nuova specie nell'arco di pochissime generazioni.

Per la nuova specie viene proposto il nome di Europasaurus holgeri, in onore del suo scopritore, il paleontologo dilettante Holger Luedtke: grazie al lavoro di un team internazionale di ricercatori, da quel lontano 1998 piu' di mille reperti, appartenenti non soltanto ad Europasaurus ma ad una enorme varieta' di rettili del Mesozoico, sono stati estratti dalla cava nelle montagne della bassa Sassonia.

Paola Nardi

Evoluzione e creazione, le strategie di comunicazione nei due fronti

Evoluzione e creazione, le strategie di comunicazione nei due fronti

E’ uscito oggi il nuovo numero on line di JCOM, Journal of Science Communication della SISSA di Trieste (numero 2, volume 5, giugno 2006) con un commentario a cura di Telmo Pievani su "evoluzione e creazione, le strategie di comunicazione nei due fronti", con interventi di Niles Eldredge (Two stories about evolution on The New York Times and a strange “editorial balance”), Massimo Pigliucci (Fundamentalism and science) e i redattori di Pikaia, Carla Castellacci (The disease and the treatment: some remarks on the Darwin issue Italian school curricula), Astrid Pizzo (The communication strategies of neocreationism between the United States and Europe ) e Marco Ferrari (Not all Americans are creationists. Not all creationists are American).
Potete leggere l’intero dossier presso il sito web della rivista

Monday, June 19, 2006

Scoperto un fossile vivente nel Laos

Scoperto un fossile vivente nel Laos

Fino ad un anno fa lo consideravano estinto da 11 milioni di anni, invece Laonastes aenigmamus è un bel esempio di quello che gli scienziati chiamano “effetto Lazzaro”, con chiari riferimenti biblici.

Il Laonastes aenigmamus, nome scientifico del ratto delle rocce del Laos, è noto come Kha-Nyou (si legge Ga-nu). La sua scoperta è dovuta all’emerito professor David Redfield, docente di scienze dell’educazione alla Florida State University. Il professore ha scattato molte foto e girato un video. Kha-nyou assomiglia in tutto e per tutto a uno scoiattolo: ha un folto mantello nero e una lunga e folta coda. Lo distingue il modo di camminare: tiene i piedi ad angolo retto, proprio come se fosse una papera.

“È stata l’esperienza più gratificante della mia vita” ha detto il professor Redfield alla stampa e “spero che la mia scoperta contribuisca in qualche modo a evitare la perdita di questo fantastico animale”. L’eccitante scoperta di Redfield è la prima in grado di documentare con filmati un fossile vivente. Le immagini del ratto delle rocce del Laos sono stupefacenti: mostrano le strutture anatomiche e la reale funzione di queste.

Dopo essere stato catturato per eseguire le foto e il video il Kha- nyou è stato liberato ed è tornato tra le rocce natie.

Elena Gemma Brogi

Evoluzione in mostra: il caso di Brienomyrus, il pesce elettrico africano

Evoluzione in mostra: il caso di Brienomyrus, il pesce elettrico africano

Un semplice caso di polimorfismo o una speciazione in corso? Le seconda ipotesi e' sostenuta nello studio dei pesci mormiridi del Gabon del genere Brienomyrus.

Carl Hopkins, un professore di neurobiologia dell'Universita' di Cornell, studia i segnali elettrici emanati da questi pesci da piu' di trent'anni. Insieme a Matt Arnegard, ricercatore nel suo laboratorio, Hopkins ha pubblicato un articolo sul Journal of Experimental Biology, avendo scoperto un fenomeno davvero interessante. Studiando banchi di mormiridi nel fiume gabonese Ivindo, composti da varie specie del genere Brienomyrus, i due studiosi hanno notato un comportamento peculiare: mentre nel banco la maggior parte dei gruppi presenti emettono scariche elettriche distinte, fatto coerente con la loro diversita' genetica e l'isolamento riproduttivo che essi manifestano, tre gruppi pressoche' identici dal punto di vista genetico emettono segnali elettrici diversi. Questi tre gruppi, denominati I, II e III, sono stati studiati dal punto di vista fisiologico ed etologico: durante la stagione degli accoppiamenti, in particolare, i due ricercatori hanno constatato che i maschi di tipo II sono maggiormente attratti dalle femmine di tipo II, mentre nel gruppo I questa discriminazione e' assente.

Gli autori hanno scoperto che alcuni elettrorecettori situati nella pinna caudale di questi pesci, i cosiddetti knollenorgan, risultano sensibili alla diversa forma d'onda dei segnali elettrici emessi: i recettori restano quindi gli stessi, in quanto riescono a rispondere a differenze nella forma d'onda e non necessariamente nella frequenza dell'onda stessa. Il segnale diversificato puo' essere percepito e crea cosi' un riconoscimento tra gruppi e una preferenza tra i sessi, che potra' eventualmente condurre all'isolamento riproduttivo: stiamo forse assistendo ad un evento di speciazione, addirittura di tipo simpatrico? Hopkins e Arnegard sono decisi a scoprirlo, attraverso ulteriori ricerche tra i fondi sabbiosi dei fiumi gabonesi.

Paola Nardi

Saturday, June 17, 2006

Echi dal dibattito evoluzionismo-intelligent design in USA

Echi dal dibattito evoluzionismo-intelligent design in USA

Sul numero di primavera 2006 di Virginia Quarterly review, una rivista letteraria statunitense, una corposa sezione è dedicata al dibattito evoluzionismo-intelligent design, ovviamente in salsa americana. L'articolo dell'editor Ted Genoways, che si intitola Most Beautiful and Most Wonderful: Why Darwin Is Still Right è un buon riassunto delle posizioni della comunità scientifica, e del pubblico, dopo la sentenza del giudice Jones. E invita a non adagiarsi sugli allori. Il clou sono però gli articoli di Niles Eldredge (Confessions of a Darwinist) e di Thomas Eisner (Scales: On the Wings of Butterflies and Moths). Il primo racconta l'approccio di Eldredge a Darwin, parte della sua storia personale e le sue proposte di modifica dell'evoluzionismo. Il secondo è una elegante introduzione alle scaglie delle farfalle come strutture evolutivamente interessanti. Un altro breve articolo, A Final Thought on Intelligent Design—and a Modest Proposal, è meno interessante, perché si dedica al futuro dell'ID nelle scuole statunitensi. Vale la pena di fare un piccolo sforzo e leggere i due articoli segnalati; sono illuminanti e interessanti.

Marco Ferrari

SECOND WORLD CONFERENCE- EVOLUTION

SECOND WORLD CONFERENCE- EVOLUTION

Pochi giorni fa, nella bellissima cornice di palazzo Clerici a Milano, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della SECOND WORLD CONFERENCE- EVOLUTION- che si terrà a Venezia dal 20 al 23 settembre presso la Fondazione Cini.

La conferenza di Venezia si propone di migliorare le conoscenze scientifiche degli italiani. “Spesso siamo portati a prendere decisioni difficili” e “ci sono molti temi ostici che per essere diffusi devono essere conosciuti a fondo” ha dichiarato Marco Tronchetti Provera, presidente della Fondazione Silvio Tronchetti Provera. Per questo il secondo incontro si propone di aprire un dialogo senza barriere in cui la scienza sia posta al centro. Un dialogo che sembra essere assente nel nostro paese ma che invece non lo è affatto. Ma soprattutto, la conferenza, si ripropone di insegnarci a guardare dentro noi stessi affinché si compiano scelte più consapevoli. Conoscere i limiti entro i quali ci si può muovere e quali invece si possano oltrepassare per migliorare la qualità della vita.

La SECOND WORLD CONFERENCE- EVOLUTION- si articolerà su tre giornate. Ognuna con un tema differente, sempre legato all’evoluzione. Si inizia il 21 settembre con The evolution of matter, The universe from the Big Bang to the future in cui interverranno:
Lisa Randall – Professoressa di Fisica allla Harvard University – La natura dell’universo
Paolo De Bernardis – Professore di astronomia e astrofisica all’Università La Sapienza di Roma – Formazione della prima struttura cosmologica
Günther Hasinger–Astyrofisico, Direttore del Max-Planck-Physics for Extraterrestrial Physics, Germania - X-ray view of the formation of the first objects in the Universe
Margherita Hack Professore di astronomia e astrofisica all’univrsità di Trieste- Dalle galassie alle stelle
Si continua il secondo giorno con l’ Evoluzione della vita “ossia la vera evoluzione, quella da cui parte tutto” come ha commentato Boncinelli. Interverranno:
Edoardo Boncinelli - Professore di Biologia e genetica all’Università Vita_Salute di Milano –Evoluzione biologica oggi
Richard Dawkins – professore per la pubblica comprensione della scienza alla Oxford University - Darwin: yesterday and today
Denis Duboule – professore di Zoologia e Biologia Animale , Geneva University; Director NCCR 'Frontiers in Genetics', Geneva - Genomes and Evolution
Ian Tattersall – Antropologo, American Museum of Natural History, New York - Patterns in human evolution and the human biological future
Luigi Luca Cavalli Sforza – Professore di genetica umana, Stanford University - Biological and cultural evolution, an interplay
Gli incontri si chiuderanno il terzo giorno con una serie di dibattiti sull’ evoluzione del pensiero. Interverranno:
Irenäus Eibl-Eibesfeldt Professore di Humanethologische Filmarchiv, Max-Planck-Gesellschaft und Humanwissenschaftliches Zentrum der Ludwig-Maximilian Universität München, Germania - The Tenets of Human Ethology
Steven Pinker - Johnstone Family Professor, Dipartimento di psicologia, Harvard University - The Cognitive Niche
Marc Hauser – Professore di psicologia,evoluzione biologica e antropologia fisica Harvard University - The Evolution of Communication
Michael Gazzaniga – direttore del centro sugli studi cognitivi, University of California, Santa Barbara - The Ethical Brain
Daniel Dennett – professore universitario e Austin B. Fletcher professore di filosofia, Direttore del centro di studi cognitivi, Tufts University - The Domestication of the Wild Memes of Religion

L’evento è promosso dalla Umberto Veronesi Foundation for advancement of science, dalla Fondazione Cini e dalla Fondazione Silvio Tronchetti Provera.Tutti gli incontri saranno trasmessi via internet. È possibile avere informazioni più dettagliate sul sito www.thefutureofscience.org

Elena Gemma Brogi

L'eredità di Francisco Varela

L'eredità di Francisco Varela

Segnaliamo un appuntamento di grande interesse.
L'eredità di Francisco Varela
Conferenza pubblica, Sabato 1 luglio 2006 - 15.30. Aula Absidale S.Lucia - Università di Bologna - Via De' Chiari 25/a
Relatori:
Contro corrente: Francisco Varela uno scienziato buddista
Joan Halifax Roshi, Upaya Zen Center
Autopoiesi come principio fondamentale del vivente
Proff. Dr. Pier Luigi Luisi, Dipartimento di Biologia, Università Roma3
Neurofenomenologia: una scienza che volge i punti oscuri a proprio vantaggio Michel Bitbol, PhD Centre National de la Recherche Scientifique Chargé de cours à l'Université Paris I
Meditazione e coscienza: un approccio fenomenologico
Evan Thompson, PhD, Department of Philosophy, University of Toronto
Tavola rotonda con tutti i relatori: "Enazione e interazione" Opening Remarks, Prof. Riccardo Antonini (Consorzio Roma Ricerche)
Ospite d'onore
Amy Cohen-Varela
Dettagli sul sito: L'eredità di Francisco Varela

Circolo Bateson circolo.bateson @tiscali.it (misura antispam, togliere lo spazio prima di @)

Approfitto della segnalazione suggerendovi la lettura di alcuni saggi proposti dal Centro Studi Asia che organizza il convegno, il cui gruppo di studio mette a disposizione alcuni dei lavori pubblicati negli ultimi anni. I testi sono utilizzabili per fini di studio e riproducibili previa comunicazione a mailto:scrivi@centrostudiasia.org (misura antispam, togliere lo spazio prima di @), citando la fonte di provenienza (l’eventuale pubblicazione cartacea, riportata su ogni documento, e/o il sito http://www.centrostudiasia.org/):
Evoluzione per niente? Appunti per una biologia esperienziale
Roberto Ferrari
Epistemologia della scienza e della meditazioneUn confronto tra razionalità occidentale e tradizione orientale
Paolo Pendenza
Cervello e autocoscienza La mente tra neuroscienze e fenomenologia
Franco Bertossa e Roberto Ferrari
The Matrix Un grande film sulla domanda
Roberto Ferrari
Biologia e Metabiologia. Io sono il mio cervello?
Roberto Ferrari

Paolo Coccia

Micron, The New York Review of Books, Metabasis: scienza, religione, filosofia, storia

Micron, The New York Review of Books, Metabasis: scienza, religione, filosofia, storia

La Rivista ambientalista dell’ARPA dell’Umbria, Micron (Anno III- numero 5 - Gennaio 2006) contiene due interessanti articoli che vi segnalo:
Fabio Mariottini, intervista a Gianluca Bocchi su I limiti della conoscenza
Gianni Tamino, Riduzionismo biologico e determinismo genetico

Sul fascicolo di giugno 2006 della rivista The New York Review of Books trovate la recensione integrale dell’ultimo libro di Daniel C. Dennett On Breaking the Spell: Religion as a Natural Phenomenon, a cura di Freeman Dyson e dal titolo Religion from the Outside

E’ nata una nuova rivista online di filosofia e comunicazione Metabasis, rivista semestrale di filosofia e comunicazione (Marzo 2006 - anno I - numero 1. IL CONFLITTO: PROSPETTIVE INTERDISCIPLINARI). Questo primo numero riporta il saggio di Juan Canseco, Conflitto e confronto: l'evoluzionismo materialista di Darwin e l'evoluzionismo spiritualista di Wallace

Scuola per la Pace

Scuola per la Pace

La Scuola per la Pace della provincia di Lucca è impegnata ad elaborare percorsi di riflessione e di dialogo sui problemi del nostro tempo (un percorso organico di conoscenza critica dei problemi del nostro tempo svolto assieme ad esperti qualificati e realizzato in forme diversificate e coinvolgenti, arricchito da occasionali gruppi di approfondimento di alcuni temi essenziali) e sui testimoni del nostro tempo (una serie di incontri con rappresentanti significativi delle culture e delle religioni per uno scambio fecondo e per stabilire nuovi arricchenti legami).
All’interno del sito web che vi invito a sfogliare riporto i resoconti di M. Buiatti sul suo recente libro Il benevolo disordine della vita e la relazione Prospettive darwiniane tra scienza e filosofia presentata alla Scuola Estiva Internazionale di Filosofia e Storia della Biologia del 25-30 settembre 2000

Processo a Darwin

Processo a Darwin

Segnalo l'iniziativa "Processo a Darwin" venerdì 23 e sabato 24 giugno alle ore 21.30 presso il Globe Theatre di Villa Borghese, Roma. L'ingresso è gratuito su prenotazione obbligatoria che si può effettuare telefonando dalle 9.00 alle 17.00 al numero 0636082116 oppure alla mail scientifico@bioparco.it specificando il nominativo di riferimento della prenotazione e il numero delle persone. Il biglietto di ingresso si ritirerà la sera dello spettacolo dalle ore 20.00 alle ore 21.00 presso il botteghino del Globe Theatre. La locandina dell'evento è disponibile anche sul sito http://www.bioparco.it/ .

Monica Amadio
Fondazione Bioparco di Roma - Settore Scientifico e Culturale tel. 06/3608211

Thursday, June 15, 2006

Evoluzione parallela

Evoluzione parallela

Evoluzione parallela (EP) è un modo di descrivere la comparsa indipendente di tratti comuni in specie “affini”. Le foglie, alcuni colori delle ali, sono solo alcuni esempi evidenti a livello fenotipico. Ma è possibile dimostrare la presenza di analoghe strutture a livello molecolare…anzi genetico/proteico? Lo sostiene il biologo evoluzionista Jianzhi Zhang (Department of Ecology and Evolutionary Biology, University of Michigan, USA) sulla rivista Nature Genetics dell’11 giugno Parallel adaptive origins of digestive RNases in Asian and African leaf monkeys e riportata su Sciencedaily.
Definizione di EP da Wikipedia

“Oltre i giardini”

“Oltre i giardini” happy hour tra arte scienza letteratura musica e cabaret dal 16 giugno al 9 luglio 2006 ai giardini ducali di modena

Settimane dense di spettacoli, incontri, mostre vi attendono da domani a Modena. Per una dettagliata ricognizione degli eventi che si succederanno vi invito a consultare il wito web sosiapistoia. Mi limito a segnalare solo ciò che più specificatamente riguarda le tematiche evoluzionistiche:
sabato 24 giugno, ore 18
Rappresentazione dello spettacolo per ragazzi In Viaggio con Darwin (dai 6 anni in su).
I bambini parteciperanno, sgranocchiando biscotti al burro, alle avventure del giovane Charles Darwin, il quale racconterà le sue scoperte scientifiche, in compagnia della sua balia e della moglie Emma.
Ore 19: Presentazione dei libri Dio e Darwin. Natura e uomo tra evoluzione e creazione (ed. Donzelli) di Orlando Franceschelli, filosofo e collaboratore di numerose riviste scientifiche, che tratta nel volume del darwinismo e dello scontro tra laici e cattolici sulle questioni della bioetica e Incontri con menti straordinarie (ed. Longanesi), di Piergiorgio Odifreddi, matematico di grande spessore e collaboratore con le principali riviste scientifiche, il quale disegna dei ritratti originali dei più importanti premi Nobel e medaglie Fields, tra cui, ad esempio Renato Dulbecco, John Nash, Rita Levi Montalcini.
Ore 20,30: Talk show sull’evoluzionismo con Piergiorgio Odifreddi, Orlando Franceschelli, Guido Barbujani, professore di Genetica all’Università di Ferrara, Francesco Cavalli Sforza, figlio di Luca professore Emerito (attivo) di Genetica all’Università di Stanford in California, Telmo Pievani, professore di Epistemologia Genetica presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Milano-Bicocca, e don Giuseppe Tanzella Nitti, professore straordinario di teologia fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma.
Coordinatore del dibattito sarà Patrizio Roversi, il quale leggerà brani tratti da Viaggio di un naturalista attorno al mondo di Charles Darwin.
domenica 25 giugno
Ore 20
: Marc Augé, uno degli antropologi francesi più noti al pubblico internazionale e Directeur d’Études presso l’École des Hautes Études di Parigi, presenta i suoi due ultimi volumi, La madre di Arthur (Bollati Boringhieri) e L’antropologia del mondo contemporaneo (Eleuthera).
Per informazioni
tel. 059.2032793, 338.8896614
www.sosiapistoia.it/oltreigiardini

Tentativo di risposta a una stimolante domanda di Niles Eldredge

Tentativo di risposta a una stimolante domanda di Niles Eldredge

Su Pikaia potete scaricare liberamente il seguete saggio di Guido Chiesura (Geologo):

Tentativo di risposta a una stimolante domanda di Niles Eldredge
Niles Eldredge ha formulato una domanda stimolante nel libro Le trame dell’evoluzione: « Mi chiedo perché, nonostante i limpidi successi di Hutton, la geologia sia stata in ritardo di cento anni rispetto alla biologia nello sviluppo di una teoria evolutiva coerente della Terra. » E ancora: « Perché un intero secolo separa lo sviluppo e l’ammissione di una teoria dinamica della storia della Terra da un lato e della vita dall’altro ?» E poco sotto: « Eppure abbiamoavuto una teoria coerente dell’evoluzione biologica ben un secolo prima di avereun’analoga teoria dinamica della Terra. (Quantomeno una teoria che ha aggregatotutti gli elementi disparati e la maggior parte degli enigmi inspiegati che i geologi stavano dissotterrando a partire dal tardo diciottesimo secolo.) Perché ? Come è potuto accadere?»……………

Per citare la pubblicazione:
Guido Chiesura (2006). Tentativo di risposta a una stimolante domanda di Niles Eldredge. Pikaia, il portale dell’evoluzione, sezione Paleontologia e Geologia, pp. 1-10, visitato il gg/mm/aaaa. Sito web http://www.eversincedarwin.org

Quando la Terra era una Palla di neve

Quando la Terra era una Palla di neve

Grandi rivelazioni sugli eucarioti unicellulari arrivano dai metaconglomerati fluviali canadesi datati 2,45 miliardi di anni.

In una zona del Lago Elliot, la Matinenda Formation, nella regione canadese dei Grandi Laghi e' stato condotto un importante studio sulla geochimica delle inclusioni silicatiche che custodiscono un residuo organico oleoso, rimasto intrappolato tra quarzo e feldspato durante la diagenesi e
il metamorfismo che hanno interessato quei luoghi piu' di due miliardi di anni fa. E' un gruppo di ricercatori americani ed australiani, guidati dall'astrobiologo Roger Buick e dalla giovane geologa Adriana Dutkiewicz, ad aver sviluppato tecniche ultra-sensibili per estrarre e analizzare le tracce organiche presenti nelle inclusioni. Le specie chimiche riscontrate sono davvero importanti, costituendo delle vere e proprie "capsule del tempo": l'impermeabilita' delle inclusioni ha infatti mantenuto inalterati i vari composti cosi' come si sono prodotti.

La piu' importante evidenza raccolta e' la presenza di biomarcatori (detti anche fossili molecolari), cioe' di molecole organiche prodotte da micoroorganismi, che denunciano l'esistenza di cianobatteri ed eucarioti in rocce che precedono il Great Oxidation Event (GOE), cioe' il grande innalzamento della concentrazione di ossigeno nell'atmosfera terrestre. La fotosintesi ossigenica, che produce cioe' ossigeno per ossidazione dell'acqua, si sarebbe evoluta prima di quanto creduto, e cioe' intorno ai 2450 Mya; molto prima che l'atmosfera terrestre cominciasse ad arricchirsi per raggiungere valori simili al livello odierno.
L'ossigeno prodotto in questa fase sarebbe servito a ossidare i metalli contenuti nella crosta continentale e oceanica, come gia' ipotizzato dai geologi. Se gli eucarioti sono cosi' antichi, essi sono sopravvissuti a eventi climatici successivi piuttosto severi, come le glaciazioni che interessarono la Terra nel Paleoproterozoico: si parla infatti di Terra a "Palla di neve".
Una vita gia' complessa ha dunque superato prove davvero difficili, anche se i modelli che ipotizzano una Terra uniformemente coperta da uno strato di ghiaccio spesso piu' di 800 metri devono essere necessariamente rivisti.

Non e' la prima volta che Buick annuncia di aver fatto importanti scoperte circa l'esistenza di biomarcatori in rocce antichissime: lo fece gia' nel 1999, ma la comunita' scientifica obietto' l'eventualita' di accidentali contaminazioni: ora lo scienziato, forte dell'ausilio di eccellenti tecniche analitiche e coadiuvato in questa ricerca dalla giovane ma esperta geologa australiana Adriana Dutkiewicz, e' certo del suo risultato. Potete leggere l'articolo sul numero di giugno della rivista Geology.

Paola Nardi

Monday, June 12, 2006

Riepilogo dei libri imminenti, annunciati o appena usciti, 2006

Riepilogo dei libri imminenti, annunciati o appena usciti, 2006. Aggiornamento dei links

Sean B. Carroll, Infinite forme bellissime. La nuova scienza dell'Evo-Devo, Codice, pp. 295. Approfondimenti:
http://www.hhmi.org/research/investigators/carroll.html
http://www.molbio.wisc.edu/carroll/
http://www.molbio.wisc.edu/carroll/Endless_Forms
htmlhttp://www.molbio.wisc.edu/carroll/teaching.html

Richerson Peter J. Boyd Robert. Non di soli geni. Come la cultura ha trasformato l'evoluzione umana. Codice, Traduzione di S. Frediani, pp. 392

Capanna Ernesto, Pievani Telmo, Redi Carlo A. Chi ha paura di Darwin? Ibis. Collana Minimalia

Telmo Pievani.
La Teoria dell'evoluzione. Il Mulino. Collana Farsi un'idea

Lloyd Elisabeth A.. Il caso dell'orgasmo femminile. Pregiudizio nella scienza dell'evoluzione. Codice

Federico Focher: L’uomo che gettò nel panico Darwin. La vita e le scoperte di Alfred Russel Wallace. Bollati Boringhieri, pp. 240, Collana Nuova Cultura

Giorgio Manzi. Homo sapiens. Breve storia naturale della nostra specie . Il Mulino, pp. 128, Collana: Farsi un'idea

J.L. Arsuaga. Luce si farà sull 'origine dell 'uomo. I progressi della teoria dell’evoluzione. Feltrinelli, Collana Campi del Sapere, traduzione di L. Cortese, pp. 390

F. Giusti, A. Tartabini. Origine ed evoluzione del linguaggio. Scimpanzè, ominidi e uomini moderni. Liguori

S. Wells. Il lungo viaggio dell’uomo. L’odissea della specie. Longanesi

BAS HARING. PERCHE' L'ORSO POLARE È BIANCO? L'EVOLUZIONE E LA STORIA DELLA VITA. Edizioni Dedalo
Perché è nata la vita? Perché i cani non hanno le piume? L’omosessualità è contro natura? Come avviene la riproduzione? La storia dell’evoluzione, raccontata in modo semplice e divertente, finalmente alla portata di tutti.

Volfango Lusetti. Cannibalismo ed evoluzione. Un'ipotesi sull'origine della coscienza. Armando. Collana Psicologia del comportamento e della devianza, pp. 496

Konrad Lorenz. Conoscenza ed evoluzione. Bonanno. Collana Cultura e formazione, pp. 260

Dallo sviluppo all'evoluzione nel XIX secolo. Traduzione di Enrico Castelli Gattinara. Mimesis. Collana Epistemologia, pp. 96

Fiorenzo Facchini. Le origini dell'uomo e l'evoluzione culturale. Jaca Book, pp. 240. Riedizione

Sunday, June 11, 2006

Major steps in cell evolution

Major steps in cell evolution

La rivista Phil. Trans. R. Soc. B (Vol. 361, n. 1470, June 2006) pubblica un intero fascicolo dal titolo Major steps in cell evolution a cura di Thomas Cavalier-Smith, Martin Embley e Martin Brasier.
Dal sito web riporto:
When did life evolve? What were the first cells like? Can we trace connections between major innovations in microbial cell structure or biochemistry and dramatic changes in atmospheric composition and global climate, eg global warming and near-global freezing episodes? Leading earth scientists and biologists discuss multidisciplinary evidence for the interplay of cell evolution and earth history.
L’introduzione How and when did microbes change the world? a cura di Thomas Cavalier-Smith, Martin Brasier, T. Martin Embley è liberamente disponibile a testo intero.

NATURALMENTE Le Scienze

NATURALMENTE Le Scienze

E’ uscito il nuovo fascicolo della rivista NATURALMENTE, bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali (ANISN), anno 19, n. 2, maggio 2006, che contiene gli articoli (una selezione):
P. Ramellini, Verso una nuova biologia: cenobiologia e simbiologia
L. Cozzi, La rivoluzione degli RNA-1: la RNAi
F. Santini, Origine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
T. Di Fraia, Perchè non possiamo dirci creazionisti
E. Fabri, rubrica La Candela (prosegue la discussione sulle modalità della divulgazione scientifica)
Il fascicolo del mensile Le Scienze, n. 454, giugno 2006 riporta un interessante articolo di M. Russell dal titolo Agli inizi della vita dove prende in considerazione l’ipotesi che le sorgenti idrotermali oceaniche possano aver avuto un ruolo nell’origine della vita

Saturday, June 10, 2006

Genome Evolution in Eukaryotes

Genome Evolution in Eukaryotes

Volentieri segnalo l'evento:
Dal 17 al 22 Settembre 2006, in collaborazione con l'Università degli Studi di Bologna, stiamo organizzando la Summer School dal titolo:
Genome Evolution in Eukaryotes (GEE)
La Scuola sarà ospitata nel Centro Residenziale Universitario di Bertinoro (RA). Nel sito web www.gee.unibo.it, appositamente organizzato, è possibile reperire tutto il materiale informativo inerente l'attività didattica, i docenti e la logistica della Scuola. La Summer School è rivolta a studenti, postdoc e giovani ricercatori provenienti da ogni parte del mondo e sarà un'occasione per raccogliere attorno ad un tavolo alcuni tra i maggiori esperti di Genomica Evoluzionistica.
I docenti provengono da 6 paesi e 3 continenti, dando a questa Scuola una forte connotazione internazionale.
Prof. Valerio Scali
Prof. Barbara Mantovani
Dr. Marco Passamonti
Dr. Andrea Luchetti
Comitato Organizzatore Summer School GEE

La sensorialita' dei batteri

La sensorialita' dei batteri

Una complessa architettura permette al batterio modello Thermotoga maritima di interpretare gli stimoli chimici ambientali e regolare la sua motilita', in un fenomeno noto come chemiotassi.

La struttura e' stata individuata un gruppo di ricerca della prestigiosa Cornell University, guidato dal biochimico Brian Crane, il cui lavoro compare sulle pagine di Nature
Structural and Molecular Biology
.Attraverso sofisticate tecniche cristallografiche e spettroscopiche appositamente sviluppate (come ad esempio una particolare risonanza magnetica di spin elettronico, o ESR), e' stato chiarito come i recettori transmembrana e particolari enzimi si assemblino in una sorta di reticolo che permette l'amplificazione dei segnali chimici, anche molto diluiti, che giungono dall'ambiente.

Tali segnali, una volta percepiti dal batterio, innescano una risposta specifica all'interno della cellula. La sensibilita' di questo sistema e' tale da rilevare variazioni anche dello 0,1% in un intervallo di concentrazioni che puo' spaziare entro cinque ordini di grandezza: una prestazione del tutto straordinaria! Quando, ad esempio, il batterio viene a contatto con un carboidrato, il reticolo dei recettori modifica la sua struttura, provocando un'amplificazione del segnale ricevuto: all'interno della cellula vengono cosi' attivati degli enzimi, le chinasi, che producono una serie di reazioni chimiche capaci di innescare la risposta del batterio, cioe' la variazione nella
motilita' del flagello. In questo modo il microorganismo puo' essere stimolato a muoversi verso il segnale chimico, o ad allontanarsi da esso.

Gli autori pensano che l'architettura individuata in Thermotoga potrebbe costituire una struttura generale di signaling cellulare, e che questa ricerca puo' aprire nuove strade di progettazione e successiva sintesi di sensori molecolari atti a identificare sostanze chimiche, luce, forza ionica, pH ecc., per un uso nei piu' svariati campi, dalla protezione ambientale all'attivita' antiterrorismo.

Paola Nardi

Wednesday, June 07, 2006

L'evoluzione su Radio Rai, rubrica Scienze

L'evoluzione su Radio Rai, rubrica Scienze

Ascoltate il file della puntata del 16 maggio 2006 dedicata all’ evoluzione e trasmessa da Radio Rai, rubrica Scienze a cura di Vito Pindozzi

Quarta edizione della Conferenza di Fisiologia Comparata e Evolutiva

Quarta edizione della Conferenza di Fisiologia Comparata e Evolutiva

La American Physiological Society (APS) annuncia la quarta edizione della conferenza
di Fisiologia Comparata e Evolutiva, dal titolo "Integrating Diversity", che si terra' in Virginia nel prossimo Ottobre (8-11/10).

La Conferenza prevede lo svolgimento di 20 simposi principali, cinque lezioni plenarie e una sessione poster della durata di due giorni, e sviluppera' due temi principali: l'evoluzione dei numerosi meccanismi fisiologici che sottointendono al "funzionamento" degli animali e la sintesi di quei principi generali che possono essere applicati agli esseri umani e alla biomedicina.
Naturalmente nella discussione di questi temi non potra' mancare un approccio che si avvalga delle moderne discipline della genomica e della proteomica.

Per un assaggio dei titoli dei relativi simposi, proponiamo:
Design - Molecular Basis and Evolution of Muscles for Different Activities
Fuel selection during exercise: Mechanisms, ecological and evolutionary implications
Physiological Adaptation of Fishes to Life at the Extremes
Comparative nutritional physiology/ecology
Comparative biology of aging in long-lived animals
Aquaporins and Aquaglyceroporins in Vertebrates: Evolution and Diversity"

Paola Nardi

Predazione e radiazione adattativa

Predazione e radiazione adattativa

Un insetto stecco, Timema cristinae, aiuta a fare luce sul meccanismo di promozione del processo di radiazione adattativa, cosi' meravigliosamente rappresentato dai fringuelli di Darwin.

La radiazione adattativa consiste nella formazione, a partire da una singola linea evolutiva, di nuove specie, ognuna delle quali e' adattata ad una specifica nicchia ecologica. La causa oggi maggiormente invocata per questo fenomeno risiede nella competizione interspecifica per le risorse, ma lo studio condotto dai ricercatori canadesi Patrik Nosil e Bernard Crespi, di prossima
pubblicazione su PNAS, sembra confermare il ruolo concomitante, finora giudicato controverso, di un altro fattore: la predazione.

Gli autori hanno condotto un esperimento sul campo, utilizzando gli insetti stecco Tinema cristinae, i quali sono presenti sulle montagne californiane di Santa Barbara in un areale caratterizzato principalmente da due specie vegetali differenti: Ceanothus spinosus,
un albero con foglia larga, e Adenostoma fasciculatum, un arbusto con foglia ad ago. L'interazione con le due specie vegetali sta determinando in Timema lo sviluppo di tratti differenti quali colore, pattern di decorazione, forma del corpo e dimensione.
La specie si trova dunque in uno stadio precoce di radiazione adattativa, dove si possono gia' riconoscere due ecotipi di insetto, ospiti delle due diverse specie vegetali e caratterizzati da undici differenti dimensioni, forme e colori. A questo punto e' stato valutato l'effetto degli uccelli predatori sul sistema considerato, escludendoli o mantenendoli nel sistema stesso. I risultati
mostrano chiaramente che la direzione e l'intensita' della selezione divergente, misurati in termini di tasso di sopravvivenza degli insetti, sono correlati alla presenza di eventi di predazione: se si considera, ad esempio, la tonalita' del colore verde dei due tipi, si e' riscontrato che in presenza dei predatori gli insetti piu' chiari adattati a Ceanothus e quelli piu' scuri adattati ad Adenostoma tendono ad avere il maggiore tasso di sopravvivenza. Secondo Nosil e Crespi, dunque, la predazione deve essere considerata come un fattore selettivo non trascurabile, capace di guidare la divergenza fenotipica durante il processo di radiazione adattativa.

Paola Nardi

Conferenza stampa di presentazione della Conferenza di Venezia

Conferenza stampa di presentazione della Conferenza di Venezia

Su Pikaia potete trovare l’invito alla conferenza stampa di presentazione della Conferenza di Venezia che si terrà a Milano il 12 Giugno 2006, alle ore 12.00, presso Palazzo Clerici, via Clerici, 5.
Interverranno:
Giovanni Bazoli, Marco Tronchetti Provera e Umberto Veronesi,Presidenti delle tre Fondazioni Organizzatrici
Chiara Tonelli, Segretario Generale della Conference
Interverranno inoltre:
sull’Evoluzione dell’Universo
Giovanni Bignami, Direttore Centre d'Etude Spatiale des Rayonnements di Tolosa, Francia, professore di Astronomia all’Università di Pavia.
sull’Evoluzione della Vita
Edoardo Boncinelli, Professore di Biologia e Genetica presso l'Università Vita-Salute di Milano.
sull’Evoluzione del Pensiero
Giulio Giorello, Professore di Filosofia della Scienza all'Università degli Studi di Milano

Tuesday, June 06, 2006

Radio3Scienza su Evo-Devo, origine della vita

Radio3Scienza su Evo-Devo, origine della vita

La seconda parte della trasmissione di Radio3Scienza, mercoledi 7 giugno sarà dedicata al tema dell' Evo-Devo prendendo lo spunto dal libro di S.Carroll, Infinite forme bellissime.
Ci saranno Telmo Pievani e Giuseppe Fusco, allievo di Sandro Minelli a Padova.
Accludo il link alla pagina web della trasmissione, da cui si potrà poi scaricare il relativo file audio: In forma con la vita

Giovedì 8 giugno, sempre a Radio3Scienza, si parlerà invece di origine della vita e antichi microfossili sulla scorta di un lavoro e di un commento che appariranno come cover story giovedì stesso su Nature. Troverete su questa pagina web il titolo della trasmissione e il relativo file audio (quest'ultimo, successivo al giorno di trasmissione)

Pubblicazioni dell'editore Firenze University Press

Pubblicazioni dell'editore Firenze University Press

Segnalo presso l'editore Firenze University Press la pubblicazione di due recenti libri:

La logica dell’evoluzione dei viventi: spunti di riflessione
A cura di Felicita Scapini , 2005
Il libro raccoglie i lavori presentati al XII incontro del Gruppo italiano di biologia evoluzionistica, tenutosi a Firenze nel febbraio 2004. Le teorie evoluzionistiche vengono trattate con equilibrio e da diversi punti di vista (degli storici, degli zoologi, dei paleontologi, degli antropologi, dei biologi molecolari) alla luce di alcune recenti scoperte sia sperimentali sia teoriche. Il dibattito e la diversità delle indagini dimostrano la validità e l’attualità dello studio dell’evoluzione biologica.
Sommario:
Felicita Scapini Una logica al maschile o al femminile?
Giulio Barsanti Il pluralismo di Darwin
Michele Sarà Una teoria d’evoluzione costruttiva estesa a biologia, fisica e cultura
Roberto Fondi Evoluzionismo e olismo: due paradigmi interpretativi differenti per il fenomeno
dell’evoluzione biologica
Federico Masini Paesaggi adattativi, innovazioni evolutive e comportamento
Giuseppe Damiani e Paola Della Franca Lo Yin e Yang dell’evoluzione biologica
Pietro Ramellini Simbiosi e patologia
Pasquino Paoli Perché la coscienza è uno dei grandi misteri irrisolti della scienza
Alberto Simonetta Riflessioni sulle implicazioni desumibili dalla presenza di un mollusco nell’Ediacariano (=Vendiano) e sulle prime fasi della radiazione dei Metazoi
Michelangelo Bisconti Paleontologia e conservazione: il caso della balena della Groenlandia
Luca Sineo e Daniela Carrillo L’anello mancato
Brunetto Chiarelli Quale futuro per l’umanità?
Silvia Amodio Animalità
Pietro Omodeo Postfazione

Scienza e opinione pubblica: una relazione da ridefinire
A cura di Fulvio Guatelli, 2005
Proviamo a immaginare un mondo in cui l’analfabetismo scientifico sia l’eccezione e non la norma. Un mondo, cioè, di soggetti che siano, nella grande maggioranza, informati e consapevoli riguardo ai principali dibattiti scientifici in corso, e in grado di riflettere in modo critico e autonomo su di essi. Un mondo nel quale ciascuno avrebbe a propria disposizione le risorse per maturare un’opinione ponderata sulle tecniche di clonazione, gli organismi geneticamente modificati, le nuove terapie anticancro o, addirittura, sull’origine della vita sulla Terra e il destino finale dell’universo. Se questo mondo fosse possibile, a cosa assomiglierebbe? Lo scetticismo di fronte alla realizzabilità di un simile scenario è giustificato, tuttavia è allo stesso modo innegabile che nel corso del XX secolo vi siano state trasformazioni così profonde nel rapporto tra scienza e opinione pubblica da rendere la domanda perlomeno legittima e degna di risposta.
Sommario:
Introduzione, di FULVIO GUATELLI
ERIK BONI Un cuore di tenebra antropologico. Storia del caso El Dorado
STEFANO FANTONI, PIETRO GRECO Innovazioni nella comunicazione della scienza
GUSTAVO GUIZZARDI Scienza, esperti, media. Dalla divulgazione alla negoziazione
MAURO LAENG Scienze e società
FEDERICO NERESINI, MASSIMIANO BUCCHI Di fronte all’innovazione tecno-scientifica
Il caso delle biotecnologie
ALBERTO OLIVERIO La dimensione solidale della scienza
CARLO ALBERTO REDI, SILVIA GARAGNA, MAURIZIO ZUCCOTTI Conoscenza è potere
MARIACHIARA TALLACCHINI Scienza e democrazia La scienza destinata a scelte pubbliche

Storia degli studi sull'origine della vita

Storia degli studi sull'origine della vita

Il fascicolo di Marzo, liberamente disponibile, della rivista Endeavour (Volume 30, Issue 1, pp. 24-28, 2006) riporta una rassegna storica di Iris Fry dal titolo, The origins of research into the origins of life dove vengono ricordati tre pionieri della ricerca, Oparin, Haldane e Troland

Un pò di relax dalla galleria dei cartoons di S. Harris

Un pò di relax dalla galleria dei cartoons di S. Harris

Biologia

Storia Naturale

Monday, June 05, 2006

Recensioni dal sito Notre Dame Philosophical Reviews

Recensioni dal sito Notre Dame Philosophical Reviews

Il sito web Notre Dame Philosophical Reviews riporta mese dopo mese le recensioni di numerosi libri di natura filosofica. Non capita spesso ma qualche volta sono riportate ottime recensioni che in qualche modo toccano aspetti dell’evoluzione biologica. Eccole:
Richard Joyce, The Evolution of Morality, MIT Press, 2006, 288pp
Reviewed by Peter Singer, Princeton University and the University of Melbourne
Millikan, Ruth Garrett, Language: A Biological Model, Oxford, 2005, 228pp
Reviewed by Brian Epstein, Virginia Tech
William F. Harms, Information and Meaning in Evolutionary Processes, Cambridge University Press, 2004, 280pp
Reviewed by Samir Okasha, University of Bristol
Robert Boyd and Peter J.Richerson, The Origin and Evolution of Cultures, Oxford University Press, 2005, 464pp
Reviewed by Edouard Machery, University of Pittsburgh
Ron Amundson, The Changing Role of the Embryo in Evolutionary Thought: Roots of Evo-Devo, Cambridge University Press, 2005, 296pp
Reviewed by Alan C. Love, University of California, Santa Cruz

Una nuova rivista che affronta i temi evoluzionistici (anche)

Una nuova rivista che affronta i temi evoluzionistici (anche)

Il primo fascicolo della nuova rivista Biological Theory (vol. 1, n. 1, 2006) offre, liberamente accessibili, tutti gli articoli che compongono il primo numero. Riporto il sommario con una selezione degli articoli che ritengo più interessanti. Il fascicolo completo lo trovate presso l’editore MIT Press.
EvoDevo as Cognitive Psychology, Ronald A. Amundson. Biological Theory 2006 1:1, 10-11
The Developmental-Genetic Toolkit and the Molecular Homology–Analogy Paradox, Stuart A. Newman. Biological Theory 2006 1:1, 12-16
The Essence of Scientific Theories, David L. Hull. Biological Theory 2006 1:1, 17-19
Why Modeling Cultural Evolution Is Still Such a Challenge, Dan Sperber, Nicolas Claidière. Biological Theory 2006 1:1, 20-22
Naturalizing Epistemology: Prospectus 2006, William F. Harms. Biological Theory 2006 1:1, 23-24
Beyond the Flat Earth Perspective in Systems Biology, Mihajlo Mesarovic, Sree N. Sreenath. Biological Theory 2006 1:1, 33-34
Forty Years a Philosopher of Biology: Why EvoDevo Makes Me Still Excited About My Subject, Michael Ruse
Biological Theory 2006 1:1, 35-37
Theory and Data in the Evolutionary Approach to Human Behavior, Stephen C. Stearns. Biological Theory 2006 1:1, 38-40
Ontogeny, Genetics, and Evolution: A Perspective from Developmental Cognitive Neuroscience, Annette Karmiloff-Smith. Biological Theory 2006 1:1, 44-51
Modest Evolutionary Naturalism, Ronald N. Giere. Biological Theory 2006 1:1, 52-60
Self-Extending Symbiosis: A Mechanism for Increasing Robustness Through Evolution, Hiroaki Kitano, Kanae Oda. Biological Theory 2006 1:1, 61-66
Profile: Birds as Aeroplanes: Remembering John Maynard Smith, Eörs Szathmáry. Biological Theory 2006 1:1, 84-86
Historical Essay: Reflections on the Middle Stages of EvoDevo's Ontogeny, Alan C. Love. Biological Theory 2006 1:1, 94-97

Thursday, June 01, 2006

Le battaglie sull'evoluzione

Le battaglie sull'evoluzione

La Rivista dei Libri di giugno riporta la prima parte del saggio di Lewontin che recensisce due recenti libri di Ruse e Richerson, Boyd:
Richard C. Lewontin . Le battaglie sull'evoluzione (I)
Michael Ruse, The Evolution-Creation Struggle, Cambridge (Mass.), Harvard University Press Peter J. Richerson e Robert Boyd, Non di soli geni. Come la cultura ha trasformato l'evoluzione umana, Torino, Codice
Dal sito della rivista riporto:
Lo sviluppo della biologia evoluzionistica ha indotto due reazioni opposte ed entrambe ne minacciano la legittimità come spiegazione scientifica. La prima reazione, che si basa su convinzioni religiose, respinge la scienza dell'evoluzione in un impeto di ostilità e tenta di distruggerla mettendo in dubbio che si tratti di un meccanismo sufficiente a spiegare la storia della vita in generale e, in particolare, della natura materiale degli esseri umani. Una delle richieste di quanti condividono tale concezione è che entrambe le teorie – evoluzionismo e creazionismo – vengano insegnate nelle scuole.

Sempre nel fascicolo di giugno segnalo doverosamente l’articolo di Marco Ciardi, L'eredità perduta di Amedeo Avogadro