Cosa hanno in comune la crescita delle cellule cancerose e lo sviluppo embrionale? Risponde a questa importante domanda, formulata ormai da lungo tempo, una ricerca condotta presso il Children’s Hospital di Boston.
In una visione che oggi trova sempre piu' consensi tra gli studiosi, il nostro DNA si trova ad agire in un delicato e pericoloso equilibrio: la sua plasticita' puo' condurre frequentemente ad effetti dannosi, come lo sviluppo del cancro, e molto piu' raramente ad un evento favorevole che sta alla base dell'evoluzione delle specie. La ricerca qui descritta e'consistita nell'applicazione di tecniche di microarray e bioinformatica su cellule embrionali e cancerose del polmone. L'analisi dell'espressione genica dei due gruppi si e' rivelata utile per formulare una prognosi precisa del cancro al polmone: piu' il profilo di tale espressione assomiglia a quello mostrato dalle cellule nei primi stadi di sviluppo del tessuto polmonare, piu' la prognosi possiede elementi di gravita'. Lo affermano Isaac Kohane, medico e direttore del programma CHIP (Children’s Hospital Informatics Program) e Hongye Liu.
I ricercatori hanno analizzato l'attivita' genica nei tumori di 186 pazienti, confrontandola con tessuti sani e con la fase iniziale dello sviluppo embrionale polmonare dei topi. Dei 3500 geni esaminati, ben 596 di essi presentano la stessa espressione nel tessuto tumorale e nello sviluppo embrionale del topo. In particolare e' stato studiato l'adenocarcinoma, il piu' comune cancro al polmone di cui si conoscono vari sottotipi, caratterizzati da diversa aggressivita' persino all'interno dello stesso sottotipo. In questi casi la classificazione risulta molto importante per approntare tempestivamente il trattamento adeguato: l'analisi genica condotta ha permesso di effettuare una classificazione piu' precisa, a seconda di quanto l'espressione genica assomigli ai primi stadi o a stadi successivi dello sviluppo embrionale. La ricerca ha inoltre permesso di individuare tre gruppi di geni, in tutto un centinaio di essi, particolarmente importanti in quanto coinvolti in processi biochimici ritenuti fondamentali per lo sviluppo stesso del tumore.
Questo studio, pubblicato su PLoS Medicine, e' di particolare rilevanza in quanto ha permesso di ottenere misure quantitative e statisticamente significative della relazione tra cancro e sviluppo di un organo, nonche' utili modelli per comprendere i meccanismi di insorgenza e crescita dei tessuti tumorali: tutto cio' aiutera' a mettere a punto piu' efficaci strategie di cura. Gli autori hanno preso spunto da una ricerca effettuata nel 2004 sul medulloblastoma, un tumore maligno infantile della fossa cranica posteriore, pubblicato su Genes & Development
Paola Nardi
3 comments:
Sono Roberto Verolini, docente di scienze naturali nella scuola superiore. Le invio il nome del mio sito, dove riporto una sintesi di una ricerca condotta presso l'università degli studi di Camerino (MC).
Il sito e' www.diolaico.it
Roberto Verolini
Si, probabilmente lo e
quello che stavo cercando, grazie
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