Osservata una ciclicità di 62 milioni di anni nella crescita e diminuzione della diversità degli animali acquatici per gli ultimi 542 milioni di anni. (A cura di Giulia Fontanesi)
La notizia è riportata dal National Geographic. Analizzando il data base di Sepkoski di tutti i fossili di animali marini trovati in correlazione con i dati della scala dei tempi del 2004 prodotta dall’International Commission on Stratigraphy, Robert Rohde e Richard Muller dell’Università di Berkeley, California, hanno scoperto che ricorre una doppia ciclicità: un ciclo lungo di 140 milioni di anni nella crescita e diminuzione delle specie marine, ma anche un ciclo più breve di 62 milioni di anni.
Il primo ciclo di 140 milioni di anni è compatibile con il ciclo di espansione e ritirata dei ghiacci, ma non sono ancora riusciti a scoprire la causa della ciclicità breve. Di certo il ciclo di 62 miliioni di anni ricalca le informazioni di alcune delle estinzioni di massa meglio conosciute.
Si riteine che una causa dell’estinzioni di fine Cretacico (65 milioni di anni fa) e di quelle di fine Permiano (circa 250 milioni di anni fa) sia la caduta di asteroidi o comete sulla Terra. Oltre a queste principali, Rhode e Muller hanno identificato altri 5 declini nella diversità animale marina, ma non hanno ancora trovato una spiegazione plausibile per queste estinzioni.
Hanno tentato di correlare a questi eventi caduta di asteroidi e comete, cambi globali di clima, eruzioni vulcaniche, fluttuazioni del livello del mare, cambiamenti totali della flora e della fauna e spostamento dei continenti, purtoppo senza risultato.
Wolfgang Kiessling, paleontologo al Museo di Storia Naturale dell’Università Humboldt di Berlino, afferma che la ciclicità scoperta da Rohde e Muller è effettivamente presente, ma potrebbe essere falsata dalla maggior o minor possibilità di fossilizzazione: durante i periodi con livello del mare basso, il numero e l’abbondanza di fossili preservati è inferiore.
Rohde e Muller rispondono che hanno provato a considerare la variazione del livello marino come causa, ma non hanno trovato cicli da 62 milioni di anni nemmeno nel migliore record di cambiamento del livello del mare. Per Kiessling la campionatura dei due americani è insufficiente, ma ritiene che la loro scoperta sia stimolante.
Nemmeno Rohde e Muller sono in accordo sulle cause: il primo preferisce ipotizzare una causa interna alla Terra, il secondo un evento astronomico. Intanto un altro passo alla scoperta della storia naturale del nostro pianeta è fatto.
Per chi vuole saperne di più:
1) Un recente libro che tratta di estinzione:
“Extinctions in the History of Life”, pubblicato nel 2004 da Paul D. Taylor, Natural History Museum di Londra:
Il sommario completo lo potete consultare a questo indirizzo web
I saggi presenti nel volume sono:
1. Extinction and the fossil record - PAUL D. TAYLOR
2. Extinctions in life’s earliest history - J. WILLIAM SCHOPF
3. Mass extinctions in plant evolution - SCOTT L. WING
4. The beginning of the Mesozoic: 70 million years of environmental stress and extinction - DAVID J. BOTTJER
5. Causes of mass extinctions - PAUL B. WIGNALL
6. The evolutionary role of mass extinctions: disaster, recovery and something in-between - DAVID JABLONSKI
Un estratto proveniente dal saggio di Taylor e’ disponibile presso questo indirizzo web
2) Sito della BBC education, dedicato alle estinzioni
3) Un libro sugli effetti dei cambiamenti climatici del passato (testo completo):
“Effects of Past Global Change on Life” (1995), Commission on Geosciences, Environment and Resources
4) Sito che tratta le 101 teorie più improbabili per l’estinzione dei dinosauri, proposte dal 1850 ad oggi
5) Lezione di Richard Cowen (Berkeley University) sulle estinzioni
6) Articolo sul recupero della biodiversità in seguito alle estinzioni di massa:
Recuperation from Mass Extinctions, Proceedings of the National Academy of Sciences v.96, i.24 23 nov 1999, di Hermann W. Pfefferkorn (Department of Earth and Environmental Science, University of Pennsylvania, Philadelphia)
7) La rivista online Ulisse riporta uno studio della NASA che sposa l’ipotesi delle cause astronomiche:
Nuove ipotesi su glaciazioni e estinzioni
No comments:
Post a Comment