Contingenza e convergenza evolutiva
Il numero del 10 ottobre di Current Biology (volume 16, n. 19) contiene due brevi articoli scritti da Doug Erwin e Simon Conway Morris, due dei principali paleontologi viventi.
Evolutionary contingency. Pages R825-R826, Douglas H. Erwin
Evolutionary convergence. Pages R826-R827, Simon Conway Morris
Erwin discute il ruolo della contingency (o caso) riprendendo molti degli stessi argomenti utilizzati da Gould. I ricci di mare attuali possiedono due file di placche interambulacrali perche' discendono da poche specie - forse solo una - sopravvissute all'estinzione al termine del Permiano, durante la quale la maggior parte delle specie di echinodermi, morfologicamente molto piu' diversi di quelli attuali, si e' estinta. E' impossibile sapere se l'antenato dei ricci di mare attuali era piu' adattato o semplicemente piu' fortunato, e Erwin (come Gould prima di lui) si sforza di far notare che in molti casi la contingenza, e non la selezione adattativa, puo' avere un ruolo piu' importante nel determinare quale specie sopravvivera' o andra' estinta.
Conway Morris presenta invece una serie di esempi (dall'origine dell'occhio, a vari fenomeni biochimici e molecolari come la fotosintesi C4, o comportamentali, come la eusocialità, l'organizzazione sociale con caste riproduttive) per dimostrare il potere della selezione e degli adattamenti. Secondo Conway Morris la ubiquita' della convergenza dimostra che forme di vita intelligenti molto probabilmete possono esistere su altri piaeti, a differenza di quanto sostenuto da molto evoluzionisti neodarwinisti, che ritengono l'avvento dell'intelligenza umana come un "incidente storico" (per usare le parole di Conway Morris).
Francesco Santini
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