Nelle foreste brasiliane una palma si serve dei pacu, pesci della famiglia dei piranha, per la dispersione dei propri semi. Un continuo prelievo di questi animali, in rapido declino, potrebbe avere conseguenze negative sulla rigenerazione delle foreste.
Una delle strategie più utilizzate dalle piante per la distribuzione dei propri semi è la cosiddetta zoocoria: i semi vengono trasportati da un luogo all'altro mediante un vettore animale. In particolare, gli animali possono distribuire i semi attraverso diverse modalità, tra cui molto diffusa è la endozoocoria, la strategia mediante cui i semi vengono ingeriti con la polpa del frutto che li contiene e vengono depositati in altre località in seguito alla defecazione.
Gli animali principalmente responsabili di questo comportamento sono gli uccelli e i mammiferi frugivori, tuttavia esistono alcune interessanti eccezioni. Ricercatori della São Paulo State University hanno infatti dimostrato il coinvolgimento diretto di un pesce, il pacu (Piaractus mesopotamicus), appartenente alla famiglia dei Characidae (quella dei piranha), nella diffusione della palma della specie Bactris glaucescens. Entrambe le specie proliferano nella regione brasiliana del Pantanal, la più grande zona umida del mondo, in cui, durante la stagione delle piogge, le acque conquistano migliaia di chilometri quadrati di terre emerse. Proprio in questo periodo molte piante, inclusa la palma in questione, rilasciano in acqua i propri frutti che possono così essere consumati da alcuni animali ed essere trasportati verso nuove terre. In particolare, i pacu sono ghiotti dei frutti di Bactris glaucescens, tanto che questi vengono usati come esca dalle popolazioni locali.
Sulle pagine della rivista Biotropica, i ricercatori hanno analizzato il tratto digerente di circa 70 esemplari di pacu, rinvenendo numerosi semi intatti della palma in circa il 73% dei casi. Dall'analisi emerge una correlazione positiva tra la taglia dell'individuo ed il numero di semi intatti trovati nello stomaco e nell'intestino, fino ad un massimo di 141 presenti nel pacu che presentava le dimensioni maggiori. Un indicazione chiara sul ruolo fondamentale di questi pesci nella dispersione dei semi di Bactris glaucescens.
I ricercatori sostengono che i risultati sono preoccupanti, in quanto le popolazioni di pacu sono in rapido declino, in seguito alla pesca indiscriminata sia per scopi alimentari che per l'utilizzo di questi pesci a scopo ornamentale. Attualmente esiste una regolamentazione che vieta il prelievo degli individui più giovani, che non superano la lunghezza di 40 cm, ma potrebbe essere fondamentale, valutando l'impatto dei pesci sulla rigenerezione delle foreste, una modifica che consentisse la sopravvivenza degli esemplari più grandi, in grado di trasportare un numero più elevato di semi a maggiori distanze.
Andrea Romano
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