E' in corso una disputa tra due gruppi di ricerca riguardante l'attribuzione del nome ad una nuova specie di aetosauro: ora la parola passerà alla International Commission on Zoological Nomenclature, incaricata di decidere quale dei due sia il più indicato.
Ecco cosa non fa bene alla scienza. Sull'ultimo numero della rivista Nature appare un articolo dal contenuto sconcertante: una complessa vicenda di violazione dei diritti d'autore, plagio e - se ha senso parlarne - mancanza di rispetto per il lavoro (e le fatiche) altrui.
Il caso riguarda quella che appare, quanto meno, un'inappropriata politica editoriale da parte di aluni ricercatori del New Mexico Museum of Natural History and Science (NMMNHS) di Albuquerque. La polemica è scoppiata attorno ad una serie di nuove ricerche effettuate sugli aetosauri, rettili strettamente parenti di coccodrilli e dinosauri che vissero circa 200 milioni di anni fa, ed è stata originariamente sollevata da dottorandi di alcune università statunitensi e polacche.
Il dibattito sta ora inondando la rete: segnalo, di seguito, alcune interessanti pagine sull'argomento. L'articolo apparso su Nature: www.nature.com/news/2008/080130/full/451510a.html
www.miketaylor.org.uk/dino/nm/
www.miketaylor.org.uk/dino/nm/timeline.html
www.miketaylor.org.uk/dino/nm/summary.html
Massimo Bernardi
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