Wednesday, September 14, 2005

I campioni dell'intelligent design

Per combattere efficacemente il nemico e' meglio conoscerlo......

H. Allen Orr e' un genetista evolutivo dell'Universita' di Rochester. La sua ricerca e' concentrata su varie specie di Drosophila, e affronta tematiche di genetica di speciazione e di adattamento. In questa segnalazione non voglio pero' soffermarmi sulle attivita' accademiche di Orr, quanto sul suo contributo personale alla battaglia tra scienza e oscurantismo.... Nel prossimo numero di le Scienze verra' pubblicato un suo saggio dal titolo Intelligent design: il creazionismo evoluto. In effetti gia' da qualche anno Orr si occupa della problematica, proponendo saggi come quello pubblicato recentemente da The New Yorker oppure smontando le tesi dei principali leader "scientifici" del nuovo movimento creazionista attraverso le recensioni delle loro pubblicazioni.

In alcuni dei suoi saggi egli tratta il creazionismo come un vero e proprio organismo in evoluzione.... E' in questo senso che Orr parla di "evoluzione" del creazionismo: i primi creazionisti (detti della Terra giovane), nella loro semplicita', proclamavano la letteralita' della Bibbia: un atto creativo in sei giorni; una Terra di non piu' di seimila anni; il diluvio universale come unico significativo evento geologico. Questa semplicita' non poteva reggere a lungo il confronto con la scienza, per cui la “pressione selettiva” ha spinto il movimento verso una maggiore complessita': e' nata la scienza della creazione (creation science), che ha preso in prestito termini scientifici per darsi una parvenza di credibilita', ma che ha continuato a cercare prove "scientifiche" della coesistenza uomo-dinosauro e del diluvio universale, arrivando, per esempio, a negare i risultati delle datazioni radiometriche, sia geologiche che biologiche. Nonostante questo fantastico “adattamento”, la nicchia ecologica cominciava a restringersi di nuovo, e quindi si e' arrivati all'ultimo (per ora) “stadio evolutivo”: l'intelligent design come nuova teoria "scientifica" per spiegare la vita sulla Terra.

Orr avverte che questo nuovo tipo di creazionismo, camuffato da teoria scientifica, sta riscuotendo un grande successo negli USA: piu' di venti stati americani (non pensate solo al Tennessee o al Kansas: nella lista ormai troviamo lo stato di New York o la Pennsylvania...) hanno introdotto, o stanno per farlo, decreti che riconoscono di fatto all'ID il diritto di essere insegnato come alternativa all'Evoluzione (questa pratica viene detta "teaching the controversy", implicando che esista nel mondo scientifico una controversia sul fatto stesso che l'Evoluzione sia un evento avvenuto ed in atto tuttora). I college americani vedono il continuo fiorire di gruppi studenteschi che propagandano l'ID e promuovono la discussione tra gli studenti. In questo clima -conclude Orr- non e' difficile credere che piu' di ottanta americani su cento siano convinti che gli esseri umani sono stati creati da Dio, o quantomeno che Dio abbia guidato il loro sviluppo fino alla forma attuale. Non vi e' dubbio che il movimento sia ben finanziato: i principali sponsor sono da ricercare tra le lobby cristiano-evangeliche e conservatrici, ed i leaders del movimento, scientifici e non, fanno riferimento al ricco Center for Science and Culture at the Discovery Institute di Seattle. Tra questi si distinguono due personaggi: il biochimico Michael J. Behe e il matematico William Dembski. Si devono a questi, concetti tanto cari all'ID, ed altrettanto noti agli evoluzionisti che si interessano del fenomeno, come complessita' irriducibile, complessita' specifica, teoremi del No Free Lunch (non esiste un pranzo gratis).

Queste idee sono sviluppate soprattutto in due libri di grande successo editoriale: gia' nel 1996 Behe pubblicava Darwin's Black Box, mentre nel 2002 era il turno di Dembski con No Free Lunch: Why Specified Complexity cannot be Purchased Without Design. Orr ha recensito i libri di Behe e Dembski, smontando con metodo lucido e spietato le fragili argomentazioni degli autori, e spiegando ai lettori che non e' sufficiente abbattere una teoria (e i sostenitori dell'ID non sono nemmeno riusciti a farlo....) per ottenere l'automatica promozione a nuova teoria di un generico ed indimostrato assunto (la teoria Darwiniana non funziona, quindi un'entita' superiore ha guidato la comparsa e lo sviluppo della vita sulla Terra....). La scienza non funziona cosi': una teoria deve spiegare la fenomenologia nota e deve prevedere i risultati di significative sperimentazioni. L'ID non fa nulla di tutto questo; l'ID non e' scienza! Nel caso del libro di Dembski, i lettori vengono messi in guardia rispetto ad un altro pericolo, cioe' quello di farsi intimidire da un testo infarcito di matematica, in questo caso assolutamente non pertinente alle risposte che cerca.... E' piuttosto illuminante in questo senso l'aneddoto del confronto alla fine del '700 tra il grande matematico Eulero e il filosofo ed enciclopedista Diderot, invitati alla corte di Russia: in questo caso l'ateo Diderot fu messo a tacere dal fervente cristiano Eulero con una misera formula algebrica che, a detta del famoso matematico, avrebbe dimostrato l'esistenza di Dio.......
Mai fidarsi dei matematici (creazionisti)!!!!

Paola Nardi

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