Friday, April 07, 2006

Un albero genealogico? No, un reticolato!

Un albero genealogico? No, un reticolato!

La teoria che ha dominato negli ultimi vent'anni lo studio dell'evoluzione umana recente, conosciuta come Out of Africa Replacement Theory, rischia di essere demolita definitivamente da una nuova ricerca del celebre biologo evolutivo Alan Templeton, pubblicata sull’American
Journal of Physical Anthropology
.

L'interpretazione classica della storia recente di Homo sapiens considera infatti una migrazione dall'Africa, verificatasi circa 100.000 anni fa, che avrebbe prodotto la rapida estinzione di tutte le popolazioni umane preesistenti in Asia e in Europa, senza alcuno scambio genetico. Gia' nel 2002 Templeton aveva scosso la comunita' scientifica con uno studio, apparso su Nature, che dimostrava il succedersi di ben tre grandi migrazioni africane verso l'Eurasia, e inoltre minava seriamente la fondatezza della teoria del Replacement. In questa nuova ricerca lo scienziato ha analizzato ben 25 regioni genomiche umane, appartenenti a varie popolazioni attuali, considerate aplotipi, cioe' pezzi di DNA che difficilmente vanno incontro a ricombinazione o a mutazione: in questo modo e' stato possibile ricostruire la storia genetica di Homo negli ultimi due milioni di anni.

I risultati confermano le tre migrazioni dello studio precedente, e aggiungono molti altri particolari. Il nostro DNA porta i segni inequivocabili della migrazione ed espansione, circa 1.9 milioni di anni fa di Homo erectus dall’Africa all’Eurasia, evento che fu accompagnato da un ricorrente scambio genetico, anche con le popolazioni africane. Le nuove evidenze molecolari confermano un’ulteriore migrazione umana avvenuta circa 700.000 anni fa, proprio quando, come mostrato dalle evidenze fossili, i nostri antenati mostravano un cambiamento significatico del volume encefalico e inventavano nuovi strumenti litici. Anche i dati paleoclimatici favoriscono questa ipotesi: nei due periodi indicati l’odierno Deserto del Sahara aveva le caratteristiche di una savana, un ambiente in grado di favorire il movimento di un consistente numero di individui. Infine la teoria del Replacement relativa alla migrazione piu’ recente, verificata rispetto ai nuovi dati genetici, ha dato una probabilita' statistica di validita' praticamente nulla.

Secondo Templeton, il patrimonio genetico dell’uomo moderno e’ dunque incompatibile con l’ipotesi dell’isolamento genetico e della completa sostituzione delle popolazioni umane piu’ antiche: siamo in realta’ il risultato di un continuo flusso genico tra popolazioni africane ed euroasiatiche e faremmo meglio a pensare al nostro “reticolato” genealogico, piu’ che al nostro albero!

Paola Nardi

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