Wednesday, August 31, 2005

Artropodi e Evo-Devo

Artropodi e Evo-Devo

David R. Angelini­ and Thomas C. Kaufman­. Comparative DevelopmentalGenetics and the Evolution of Arthropod Body Parts. Annual Review ofGenetics, in press, 2005L’articolo discute il ruolo avuto dai geni regolatori Homeobox nellaevoluzione della morfologia (piano corporeo) negli artropodi.

Definizione operativa di specie

Jack W. Sites, Jr., and ­Jonathon C. Marshall.­ OPERATIONAL CRITERIA FOR DELIMITING SPECIES. Annual Review of Ecology, Evolution, and Systematics,Vol. 35, pp. 199-227, 2004.
E’ possibile definire con criteri operativi/operazionali, insomma empirici,il concetto di specie? Gli autori di questo articolo ci provano in questa review.

Società Italiana di Biologia Evoluzionistica

E’ nata finalmente SIBE, la Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (ISEB Italian Society for Evolutionary Biology). A Ferrara sono state poste le basi per l’avvio di una autorevole e univoca voce scientifica nel deprimente panorama culturale italiano.
Pikaia e con voi attenti lettori del portale, fanno insieme gli auguri di una lunga stagione di successi alla Società!!!!!!!
Siamo inoltre felici che il nostro collaboratore Prof. Ferraguti fara’ parte del Consiglio Direttivo.
Per informazioni piu’ dettagliate selezionate il link http://web.unife.it/progetti/genetica/CongBiolEvol/

Richard Dawkins The Ancestor's Tale

Richard Dawkins
TheAncestor's Tale. A Pilgrimage to the Dawn of Evolution Houghton MifflinCompany, 2004 (pp. xii + 673)

E' l'ultima opera di Richard Dawkins in ordine di tempo (e' stata pubblicata alla fine del 2004 e non e' ancora disponibile in italiano), ed e' anche la piu' monumentale: con oltre seicento pagine, The Ancestor's Tale propone al lettore una esaustiva rassegna dei molteplici aspetti legati all'evoluzione, dalle classiche tematiche di storia della vita raccontate attraverso campi tradizionali quali la paleontologia e la zoologia, ai piu' recenti e sofisticati sviluppi della ricerca evolutiva in microbiologia, genetica e biologia molecolare. Dawkins dedica la sua ultima fatica ad una figura fondamentale dell'evoluzionismo, quel John Maynard Smith, purtroppo recentemente scomparso, che con il suo lavoro di ricerca e le sue intuizioni ha ispirato generazioni di biologi. Il sottotitolo svela la trama dell'opera: si tratta di un pellegrinaggio verso l'alba dell'evoluzione, un viaggio a ritroso nel tempo durante il quale all'uomo si uniscono via via tutti gli esseri viventi. In particolare vengono individuati quaranta speciali Rendez-vous temporali, ad ognuno dei quali l'uomo incontra i suoi cosiddetti coantenati, progenitori sempre piu' antichi che legano Homo sapiens sapiens ad altre specie di primati, mammiferi, vertebrati e cosi' via. Tra la moltitudine di esseri viventi che si uniscono ad ogni Rendez-vous ve ne sono alcuni che offrono lo spunto per raccontare un particolare aspetto delle Scienze Evoluzionistiche, quello che piu' e meglio li rappresenta. La fine del viaggio si perde nella notte dei tempi, quasi quattro miliardi di anni fa: la meta e' l'origine della vita e quel primo essere vivente dal quale ogni forma di vita, oggi estinta, sopravvissuta o evoluta, si e' sviluppata. La struttura letteraria dell'opera, cosi' come il suo titolo, e' liberamente ispirata alle Canterbury Tales di Chaucer, una novella trecentesca che parla di racconti di pellegrini diretti alla famosa cattedrale inglese. La scelta della narrazione a ritroso ha per Dawkins un particolare significato: percorrere l'albero filogenetico della vita da una delle sue diramazioni piu' periferiche -cioe' noi- fino alla sua centrale origine monocellulare rende efficacemente, piu' di ogni altra immagine, l'idea dell'unitarieta' della vita, un fatto che oggi viene piu' che mai confermato dalle quasi quotidiane scoperte in campo genomico e biochimico. Ma Dawkins ha in serbo una sorpresa finale, che si svela a sole due pagine dalla fine del libro e che si ricollega efficacemente alla piu'importante tesi da egli sostenuta in campo evolutivo, cosi' brillantemente esposta ne Il gene egoista. La traduzione letterale del titolo e' Il racconto dell'antenato: si parla di un solo antenato..... Di quale in particolare? Del DNA, ovviamente! E l'immagine in copertina, una doppia elica in fase di trascrizione legata al nome dell'autore, doveva farlo sospettare fin dal principio......

Questa breve recensione dell'opera puo' essere sufficiente per coloro che desiderano cimentarsi nella lettura senza l'ausilio di ulteriori dettagli. La mia intenzione e' di proseguire con altre segnalazioni su The Ancestor's Tale, cosi' da costruire una sorta di "recensione a puntate", analizzando cioe' il contenuto molto vasto del libro dopo averlo suddiviso in sei sezioni, corrispondenti ai gruppi di Rendez-vous piu' significativi (primati, mammiferi, vertebrati/cordati, animali, eucarioti, procarioti). Arrivederci alla prossima puntata!!

Paola Nardi

The Ancestor's Tale 0-8. Tutti i primati si uniscono al pellegrinaggio

The Ancestor's Tale 0-8. Tutti i primati si uniscono al pellegrinaggio

Prima puntata della recensione estesa dell'ultima opera di Richard Dawkins (consultate Amazon per info sul libro e le reviews sul web di Simonyi e Reviewsofbooks).
Partendo (quasi) dai giorni nostri, cominciamo a viaggiare indietro nel tempo per incontrare i nostri co-antenati....
La storia non puo' che cominciare circa diecimila anni fa con il Racconto del Contadino: una delle piu' importanti conquiste umane e' l'agricoltura, che segna l'inizio della selezione artificiale su animali e piante e la conseguente co-evoluzione dell'uomo (avete mai pensato in questi termini allo sviluppo della tolleranza a lattosio e cereali?). L'agricoltura, cosi' come sostenuto anche da Jared Diamond, ha permesso inoltre il rapido instaurarsi dell'evoluzione culturale. Anche l'uomo di Cro-Magnon introduce il suo racconto, quello legato alla nascita dell'arte (il grande balzo in avanti, per usare di nuovo le parole di Diamond), preludio alla rapida espansione culturale e conseguenza dello sviluppo del linguaggio. Il Rendez-vous 0, il primo della serie, e' quello in cui l'intera odierna umanita' si unisce al viaggio: il primo co-antenato e' il nostro Adamo e la nostra Eva. Si parla ovviamente di Progetto Genoma e di variabilita' umana. Interessante e' la teoria "Out of Africa Again and Again" di Templeton circa la possibilita' di ricorrenti migrazioni umane dal continente africano. Tocchiamo un milione di anni fa e troviamo un cosiddetto "antenato ombra", il fossile di Homo ergaster (la versione africana di Homo erectus) e ci chiediamo se fosse gia' possessore del linguaggio: ingegnose "triangolazioni" genetiche suggeriscono di no.... Pero' compare l'uso del fuoco! A due milioni di anni da oggi incontriamo Homo habilis, il primo appartenente al genere Homo: cosa lo distingue dalle australopitecine? Il volume encefalico. E' dedicato quindi a lui il racconto dello studio della correlazione tra massa corporea e massa encefalica, per arrivare poi al Quoziente di Encefalizzazione (EQ), che rivela una letterale esplosione della nostra massa cerebrale negli ultimi 3 milioni di anni: quale pressione selettiva ha agito in questo senso? Il bipedalismo, o forse il linguaggio, la caccia, il pensiero, o addirittura la selezione sessuale? Tra 3 e 6 milioni di anni fa incontriamo tutta una serie di ominidi, apparentemente bipedi, che via via si avvicinano "pericolosamente" al tempo di divergenza dagli scimpanze': chi e' il nostro co-antenato 1? L'ominide piu' antico parrebbe Toumai, cioe' Sahelantropus tchadensis, ma cosa dire di Orrorin tugenensis? Attualmente i paleoantropologi non attribuiscono a quest'ultimo il ruolo di co-antenato con gli scimpanze'. Probabilmente i pellegrini umani e gli scimpanze' incontreranno un co-antenato piu' simile, come aspetto e comportamento, agli odierni scimpanze'; la nostra linea evolutiva ha poi proceduto con ritmi nettamente superiori, fino a Homo sapiens sapiens. A sette milioni di anni da oggi troviamo poi il nostro co-antenato 2, che ci lega ai nostri cugini gorilla, e per trovare il co-antenato successivo dobbiamo andare indietro di 14 milioni di anni, nel Miocene, quando anche gli orang-utan si uniscono al pellegrinaggio. Dato che gli attuali oranghi vivono esclusivamente in Asia sud-orientale, c'e' da chiedersi dove vivesse il nostro comune antenato: una serie di ritrovamenti farebbe propendere per un'origine asiatica: una popolazione di scimmie sarebbe migrata dall'Africa circa 20 milioni di anni fa, dando origine poi a oranghi e gibboni. Ad un certo punto una migrazione inversa avrebbe riportato le nostre origini nel continente africano. Il nostro co-antenato 4 ci riunisce ai gibboni, del genere Hylobates, piccoli primati re della brachiazione e abili nel bipedalismo: forse proprio questo antenato comune ci ha permesso di recuperare in Africa questa decisiva caratteristica. In questo viaggio a ritroso possiamo fantasticare circa gli aspetti originariamente presenti che oggi ritroviamo in Homo sapiens: come eravamo 20 milioni di anni fa? I gibboni fanno un uso speciale della voce, e sono strettamente monogami: sono queste, insieme ad altre, le caratteristiche giunte fino a noi? E poi i gibboni, come tutti i primati, non hanno la coda... Perche' alcune specie di mammiferi, oltre ai primati, hanno perso la coda? Quali sono i vantaggi adattativi? Al Rendez-vous 5 si uniscono al pellegrinaggio le scimmie del vecchio mondo: siamo a 25 milioni di anni fa, nel periodo del Terziario denominato Paleogene. Sono i primi pellegrini con la coda, provengono dall'Africa (allora un continente isolato) e le odierne 100 specie sono diffuse anche in Asia. Comprendono macachi, babbuini, e nasiche, per citarne alcuni. Il loro antenato comune risale a circa 14 milioni di anni fa, dieci milioni di anni dopo la divergenza dal nostro co-antenato.Il Rendez-vous 6 permette alle scimmie del nuovo mondo di unirsi al pellegrinaggio: il nostro co-antenato, risalente a 40 milioni di anni fa, e' il primo antropoide. Siamo in tempi in cui la Terra presenta ambienti profondamente diversi da quelli attuali: il gruppo avrebbe avuto origine in Africa, per poi migrare verso il Sud America, grazie alla piccola distanza trai due continenti e ad acque poco profonde. E' una scimmia del Nuovo Mondo, la scimmia urlatrice, ad introdurre l'argomento della vista a colori, cosi' povera nei mammiferi (piu' sofisticata in rettili ed uccelli) e apparentemente recuperata dalle scimmie! Mentre i marsupiali australiani avrebbero conservato le caratteristiche degli antenati rettili, scimmie catarrine e scimmie urlatrici l'avrebbero riguadagnata in modo indipendente!! 58 milioni di anni fa incontriamo il nostro co-antenato 7, che introduce il ricongiungimento con i tarsi, piccoli animali dai grandi occhi (privi di tapetum lucidum, come tutti gli altri primati) e capaci di incredibili balzi (da qui il soprannome di "rane pelose"). Da dove viene questo co-antenato? I reperti puntano verso il Nord America, in un tempo in cui questo era ancora unito all'Eurasia. E' al confine temporale con il Cretaceo, ultimo periodo del Mesozoico, circa 63 milioni di anni fa, dopo l'estinzione dei dinosauri, che lemuri ed altri primati si uniscono al pellegrinaggio, introdotti dal nostro co-antenato 8, quello di tutti i primati oggi superstiti. Il racconto e' dedicato ai lemuri, e piu' in generale alla ricchezza di biodiversita' del Madagascar, grande isola al largo del continente africano, un tempo stretta tra Africa e India nell'immenso continente australe di Gondwana. Essa ospita il 5% delle specie animali e vegetali di tutto il mondo (di cui l'80% endemico), e dove peraltro si registra la peculiare assenza di molti gruppi importanti (felini, cani, cavalli, antilopi, scimmie). Siamo oramai a poca distanza temporale dal famoso confine K-T (Cretaceo-Terziario), che separa l'eta' dei mammiferi da quella dei dinosauri...... Ma questa e' un'altra puntata della storia.....!!!

Paola Nardi


Sunday, August 28, 2005

Incredibile!!!!!!
Dopo l’Intelligent Design ecco l’ Intelligen Falling. Anche la teoria della Gravita’ ha i giorni contati. Leggete questa news pubblicata su The Onion.
Per non perdere il filo del dibattito su Creazionismo, ID, Moratti ecc…..seguite il link sempre aggiornato di Daniele Formenti

Ecco due nuovi libri in cantiere (prossime uscite):

Niels Eldredge. Perché lo facciamo? Einaudi
Questa e’ la versione originale su Amazon dove potete leggere le Table of Contents, le reviews dei lettori, un commento sul NYT e altre informazioni.

Steve Jones. Quasi una balena. Codice Edizioni
Una quantita’ impressionante di informazioni su Jones e il libro la trovate presso il sito The complete review. Notizie editoriali come sempre su Amazon

Viaggio intorno al mondo sulle orme di Darwin proposto da studiosi italiani!!!!!

Viaggio intorno al mondo sulle orme di Darwin proposto da studiosi italiani!!!!!

La partenza del 27 dicembre 1831 fu il frutto di piccole circostanze. Il giovane Charles Darwin, tornando a casa, trovò una lettera inaspettata in cui si annunciava che un certo capitano Robert Fitz-Roy era alla ricerca di un naturalista alle prime armi disposto a seguirlo nel suo lungo viaggio con il brigantino Beagle. Siccome suo padre era contrario, a malincuore, la sera stessa, declinò l'offerta. Ma il destino aveva altre mire: la mattina dopo suo zio accettò di percorrere trenta miglia in carrozza per vedere il padre e tentare di convincerlo. L’incontro andò a buon fine e il viaggio che avrebbe cambiato il pensiero umano ebbe inizio. La prossima partenza del 14 novembre 2005 sarà invece tutt'altro che frutto del caso: un gruppo di studiosi italiani di diversa estrazione ripercorrerà le tappe del Beagle, avendo alle spalle 150 anni di riflessioni sull'Origine delle Specie, l’opera di Darwin che da quel viaggio ha tratto alimento. Un’avventura che solletica l’immaginazione di chiunque: “sarà un pellegrinaggio laico ai santuari della natura della durata di tre anni ", dice Luca Novelli, lo scrittore scientifico che l’ha ideato e voluto. Il progetto si chiama Darwin 2, second voyage around the world e fa capo al Museo di Storia Naturale di Milano e all'Associazione Didattico Museale. Nasce sotto il patrocinio del Wwf e dell’Icom, l’organizzazione in seno all’Unesco che riunisce i musei di tutto il mondo. Nel suo viaggio, durato cinque anni, Darwin guardò agli spettacoli straordinari della natura con occhi omnicomprensivi: fu insieme geologo, biologo, paleontologo, antropologo, geografo e divulgatore. Oggi, a partecipare alla nuova avventura, saranno anche studiosi specializzati in una di queste differenti discipline, sviluppatesi nell’arco di due secoli. Fanno parte del comitato scientifico studiosi dell’evoluzione come Telmo Pievani, direttori di musei come Enrico Banfi e Michele Lanzinger, filosofi come Giulio Giorello, operatori culturali come Renzo Salvi di Rai Educational, Manuela Arata, presidente del festival della scienza di Genova, ed Enrico Alleva, dell’Accademia dei Lincei, infine scienziati come Gianfranco Bologna, direttore del Wwf Italia. Al gruppo si affianca anche Patrizio Roversi, conduttore della trasmissione Turisti per caso, che aveva già intenzione di ripercorrere parte delle tappe di Darwin con la sua barca Adriatica, e Federico Canobbio Codelli, del centro di cultura scientifica Alessandro Volta, in qualità di disegnatore."L'obiettivo è ripetere le osservazioni di Darwin mettendo a confronto la biodiversità di ieri con quella di oggi» spiega Novelli. Per il mondo della cultura italiana si tratta di un avvenimento importante: “L’Italia", puntualizza Ilaria Guaraldi, presidente dell'Associazione Didattica Museale, "avrà occasione di partecipare con un evento unico alle celebrazioni del bicentenario del grande scienziato". Non a caso Bob Stephens, presidente di Darwin Day Celebration, afferma che l’iniziativa italiana sarà un esempio per tutte le nazioni che partecipano alle celebrazioni. La spedizione del Beagle, che aveva obiettivi in linea con una visione del mondo tradizionale, e le riflessioni dei 23 anni che seguirono, portarono Darwin a una serie di teorie rivoluzionarie e scientificamente sostenibili: tutti gli organismi discendono da un antenato comune; le specie si moltiplicano suddividendosi in specie figlie; in una popolazione ad ogni generazione si producono variazioni individuali su cui opera la selezione naturale: individui con variazioni favorevoli alla vita sopravvivono e si riproducono, tramandando queste variazioni alle generazioni successive; il mondo vivente è dunque in continuo divenire. Il Darwin 2 darà invece luogo a prodotti editoriali e divulgativi, mostre tematiche che ripercorreranno le tappe del viaggio e format televisivi di taglio internazionale.Questo progetto letterario-scientifico prevede sette tappe: Capo Verde, e Brasile; Uruguay, Argentina e Terra del Fuoco; Cile e Perù; Equador e Galapagos; Thaiti e Nuova Zelanda; Australia e Isole Keeling; Mauritius, Madagascar, Sud Africa e Gran Bretagna. La «tappa zero» servirà ad allacciare i primi contatti: in aereo fino a Buenos Aires, da lì risalendo il Paranà fino a Santa Fé. Poi, ancora da Buenos Aires, fino a Bahia Bianca. Ora questa è una città petrolifera, ma in quella zona Darwin fu colpito dalla rigogliosità della vegetazione, da strane piante parassite e da quattro specie di armadilli, uno dei quali lo vide avvolgersi in una sfera perfetta che morsa dai cani rotolò via. Sempre da Buenos Aires fino a Rio Gallegos e poi a Santa Cruz e da lì a Calafate e infine nella Terra del Fuoco. In quelle zone restano ancora molte aree protette. Qui faranno tappa gli studiosi, tra i ghiacciai andini e le immense pianure della Patagonia. Darwin ne parlò in questi termini:« Nessuno può stare in quelle solitudini senza commuoversi e sentire che in un uomo vi è qualcosa di più del semplice respiro del suo corpo».

Luca Sciortino, Panorama, 26 Agosto 2005

Friday, August 26, 2005

Due articoli per ricominciare dopo le vacanze

Selezione naturale, neutralismo, evoluzione fenotipica, selezionismo, coevoluzione sono i temi discussi in questo articolo su Molecular Biology and Evolution di prossima pubblicazione.
Masatoshi Nei. Selectionism and Neutralism in Molecular Evolution. MBE Advance Access, August 24, 2005
Lo stesso autore firma quest’altro articolo sui geni Homeobox. Tali geni sono responsabili del mantenimento della giusta simmetria, segmentazione degli organi in ogni organismo. Una loro mutazione sovvertirebbe la corretta collocazione dei vari organi nell’organismo. Sono stati dimostrati nella Drosofila nel processo di differenziamento embrionale.
Jongmin Nam and Masatoshi Nei. Evolutionary Change of the Numbers of Homeobox Genes in Bilateral Animals . MBE Advance Access, August 3, 2005

L'ID sull' International Herald Tribune

Segnalo questo articolo comparso sull’International Herald Tribune a cura di Kenneth Chang (The New York Times) per due motivi. Il primo perche’ l’argomento riguarda l’ID e pertanto e’ nostro dovere rimanere informati su quanto bolle in pentola negli USA. Il secondo motivo e'’di ordine pratico: aprite la pagina web dell’ articolo e poi selezionate, nel campo (a sinistra) Language Tool, il comando English->Italian. Si aprira’ una nuova pagina web con il testo dell’articolo e, verificatelo anche voi!, ogni parola e’ diventata sensibile al cursore e vi mostrera’ la traduzione in lingua italiana.
The evolving clash of Darwinists and doubters
By Kenneth Chang The New York Times
TUESDAY, AUGUST 23, 2005

Nuovi contributi alla conoscenza della storia evolutiva dell’occhio!

I ricercatori della University of California, Santa Barbara, Ecology, Evolution and Marine Biology, USA sostengono l’origine comune dei fotorecettori presenti oggi nei vertebrati (Ciliary photoreceptors) e negli invertebrati (Rhabdomeric photoreceptors). Secondo gli autori l’evoluzione dei fotorecettori e’ avvenuta per duplicazione e successiva diversificazione dei due tipi di cellule nella stessa linea evolutiva animale. Tale contributo aggiunge un altro tassello a sostegno della storia evolutiva delle strutture biologiche complesse come l’occhio spesso, quest’ultimo, al centro di accese discussioni con i sostenitori dell’ID.
Il testo completo: David C. Plachetzki, Jeanne M. Serb and Todd H. Oakley. New insights into the evolutionary history of photoreceptor cells. Trends in Ecology & Evolution, Volume 20, Issue 9, September 2005, Pages 465-467
…….potete consultarlo presso il sito web

Monday, August 22, 2005

1° PALEOFESTIVAL della sperimentazione preistorica

1° PALEOFESTIVAL della sperimentazione preistorica

Il prossimo 17 settembre 2005 l’Istituzione per i Servizi Culturali di La Spezia darà il via alla prima edizione del Paleofestival presso il giardino terrazzato del Museo Civico Archeologico situato nel medievale Castello di S. Giorgio a pochi metri dall’area pedonale di La Spezia. Sarà un evento altamente coinvolgente, con ingresso gratuito per adulti e bambini che ci riporterà a tutto campo nella Preistoria.

Saturday, August 13, 2005

L'evoluzione sul Time

L'edizione online di Time del 15 Agosto 2005 riporta un dossier sullo stato della teoria dell'evoluzione negli USA dal titolo The evolution Wars. Tra gli argomenti segnaliamo i seguenti:
The Evolution Wars
When Bush joined the fray last week, the question grew hotter: Is "intelligent design" a real science? And should it be taught in schools?
Can You Believe in God and Evolution? (A TIME FORUM)
Four experts with very different views weigh in on the underlying question.
Coast to Coast Challenges
TIME explores which states are teaching intelligent design.
Eye For Design
Darwinians vs. Anti-Darwinians

Darwin e il comportamento del consumatore

Chi, tra fratelli, si comporta da consumatore piu' innovativo e pronto ad accettarne i rischi? Darwin puo' aiutare a rispondere a questa domanda.

La psicologia evolutiva ha riconosciuto gia' dagli anni '90 una relazione tra personalita' e ordine di nascita, per effetto di un processo Darwiniano che porta ciascun figlio a cercare di massimizzare l'investimento parentale. Secondo F.S. Sulloway, i figli non primogeniti cercherebbero di guadagnarsi una posizione unica nella gerarchia familiare mostrando una personalita' non convenzionale, piu' aperta alle nuove idee e alle nuove esperienze, mentre il primogenito avrebbe un maggior vantaggio a mantenere lo status quo, visto il trattamento preferenziale naturalmente gia' accordato dai genitori, in virtu' del suo maggior contributo alla inclusive fitness di questi. Sulloway propone quindi un modello Darwiniano secondo cui l'effetto dell'ordine di nascita sul comportamento deriva da strategie adattative messe in atto dall'individuo, conseguenti al conflitto tra fratelli per l'investimento parentale e al trattamento preferenziale accordato ai primogeniti da parte dei genitori. La psicologia evolutiva afferma che il cervello umano sarebbe percio' dotato di meccanismi innati evolutisi per rispondere a problemi che la nostra specie si e' trovata a dover risolvere in modo ricorrente durante la sua storia evolutiva. A quasi dieci anni dal lavoro di Sulloway, i ricercatori G. Saad, T. Gill e R. Nataraajan hanno pubblicato sul Journal of Business Research un articolo che utilizza l'impianto teorico di Sulloway per identificare comportamenti ascrivibili all'ordine di nascita nel campo del marketing e del consumo di vari tipi di beni (moda, tecnologia, servizi): secondo la tesi di Sulloway, i consumatori non primogeniti dovrebbero mostrare un comportamento sul mercato maggiormente aperto alle novita' e ai rischi connessi ad esse. Dopo aver scelto gli opportuni indicatori di queste qualita' comportamentali ed averli combinati in un questionario di 31 domande, questo e' stato somministrato a piu' di trecento studenti universitari, il 98% dei quali di eta' compresa tra 21 e 24 anni. Con il questionario sono state raccolte altre informazioni ritenute di interesse, quali eta', sesso, ordine di nascita e dimensione del gruppo dei fratelli. Il risultato ha mostrato una significativa rispondenza alla tesi di Sulloway, per due indicatori: Suscettibilita' all'Influenza Interpersonale (IIS) e tendenza all'Innovazione per i Prodotti (IP). La IIS dei primogeniti e' risultata significativamente piu' elevata di quella dei non-primogeniti: i primi, meno inclini al rischio connesso alla novita', si farebbero guidare al consumo da consigli raccolti grazie alle relazioni interpersonali. IP e' invece piu' alta per i non primogeniti, confermando la loro attitudine a sperimentare prodotti nuovi, e talvolta maggiormente a rischio. In questi due casi il fattore ordine di nascita e' piu' influente di sesso, eta' e dimensione del gruppo di fratelli. Altri indicatori non hanno funzionato cosi' bene: in particolare l'indicatore Innovazione per i Prodotti della Moda (IF) e' risultato troppo influenzato dal sesso (femminile.....) e dalla pressione del gruppo sociale di appartenenza. Qual e' l'utilita' pratica di questo tipo di studio? Gia' da tempo si discute sull'opportunita' di utilizzare l'ordine di nascita per segmentare il mercato: cio' potrebbe aiutare coloro che approntano i programmi di marketing e le strategie di comunicazione, soprattutto per cio' che riguarda l'introduzione di nuovi prodotti ad elevato contenuto tecnologico (come, ad esempio, la scelta di prodotti informatici, internet banking ecc.), o che comunque prevedono un certo rischio, anche di ordine psicologico (si pensi, ad esempio, alla contraccezione o alla vendita di kit per il self-test HIV). Per chi volesse leggere l'intero articolo, il riferimento bibliografico e':
G. Saad, T. Gill, R. Nataraajan Journal of Business Research 58 (2005) 902-909
Paola Nardi

Wednesday, August 03, 2005

Spore

Segnalo questo gioco di simulazione:
Spore di Will Wright
Dovrebbe uscire nel 2006. Si tratta di un gioco che simula l’evoluzione. Dalle spore alla conquista del cosmo, l’evoluzione e’ guidata/controllata dalla consolle del giocatore.

Le Scienze, fascicolo di agosto 2005

E’ oggi in edicola il nuovo fascicolo di Le Scienze n. 444, Agosto 2005.
Tra gli articoli segnalo:
L'alba della nostra mente di Kate Wong. Le prime espressioni di pensiero simbolico forse sono più antiche di ciò che si credeva. E non sono un’esclusiva di Homo sapiens
Il processo Scopes di Edward B. Davis. Scienza e fondamentalismo religioso nell'america degli anni venti
L'intervista. E l'uomo scenda dal trono di Claudia Di Giorgio. Dalla scoperta di Lucy a oggi la galleria dei nostri antenati e divenuta numerosa. Per Donald Johanson è arrivato il momento di mettere fine all'antropocentrismo.

Quark n. 55

Il mensile Quark n. 55 oggi in edicola contiene Dossier Adolescenza, un inserto che affronta un periodo estremamente critico dello sviluppo di ogni individuo. Tra gli articoli segnaliamo quello a cura di FRANCESCA CAPELLI dal titolo: Perché il nostro sviluppo prevede una fase di crescita rapida? Per gli studiosi c’è un preciso motivo evolutivo. Che ci distingue dalle altre specie. Se non ci fosse non saremmo uomini.
Il testo completo potete consultarlo su Pikaia

Darwin geologo

Segnalo l’imminente pubblicazione di questo lavoro su Darwin Geologo:
HERBERT Sandra
Charles Darwin, Geologist 2005 (August) 480pp. Colour and black and white illustrations, 17 maps. Cornell University Press
Sfogliate il contenuto selezionando la cover a sinistra della homepage di Amazon
Da Amazon riporto:
Sandra Herbert is Director of the Program in the Human Context of Science and Technology and Professor of History at the University of Maryland Baltimore County. She is the editor of The Red Notebook of Charles Darwin and coeditor of Charles Darwin’s Notebooks, 1836–1844: Geology, Transmutation of Species, Metaphysical Enquiries

Evoluzione e occhio

Ecco un'ottima riflessione critica sulla struttura dell'occhio alla luce dei processi evoluzionistici. Science Week fa il punto sulla situazione:
EVOLUTION: ON THE OPTICAL STRUCTURE OF ANIMAL EYES

Di Renzo editore. Nuove pubblicazioni

Eccovi due recenti pubblicazioni della collana I dialoghi della casa editrice Di Renzo!
Francisco Ayala
Le ragioni dell'evoluzione
Di Renzo Editore, Collana I dialoghi, pp. 112, 2005
Francisco Ayala è uno dei pochi scienziati che sa parlare dell’evoluzione biologica in maniera equilibrata e persuasiva, senza eccedere in tecnicismi e senza inutili rigidità. Poco noto in Italia, ma molto quotato all’estero, tanto da diventare consigliere personale del presidente Clinton per le questioni scientifiche, Ayala ha il merito di saper esporre i concetti fondamentali della teoria dell’evoluzione senza troppi sofismi, offrendo esempi concreti e senza esasperare le proprie posizioni. In questa intervista-biografia pubblicata per la serie I DIALOGHI di Di Renzo Editore – il suo primo libro pubblicato in Italia – il genetista spagnolo chiarisce i malintesi sorti intorno a questa teoria, anche a causa delle discussioni tra i suoi sostenitori, e ce la illustra in tutta la sua ricchezza e varietà.
Irenäus Eibl-Eibelsfeldt
Dall’animale all’uomo. Le invarianti nell’evoluzione delle specie
Di Renzo Editore, Collana I dialoghi, pp. 120, 2005
L’etologia umana continua ad essere una delle branche del sapere in continuo sviluppo, e ci riserva continue sorprese. Per questo è ancora importante leggere l’opera di uno dei suoi fondatori, Irenäus Eibl-Eibelsfeldt. Dello studioso viennese, allievo di Konrad Lorenz, Di Renzo Editore ristampa un’intervista-biografia, già uscita nel 1997 e ora arricchita di nuovi interventi. Particolarmente attento al comportamento dei bambini e grande viaggiatore, con il racconto delle sue esperienze Eibesfeldt ci invita alla conoscenza di noi stessi e del mondo che ci circonda, che egli osserva con uno sguardo curioso e appassionato. Dal primo osservatorio rudimentale ai grandi viaggi alle Galàpagos, alla cui conservazione egli ha dato un contributo decisivo, con la sua penetrante osservazione del volto umano della natura, Eibesfeldt restituisce vita e parola all’oggetto della ricerca scientifica.

Segnalo due appuntamenti internazionali e uno italiano

….da non perdere:
First World Conference on the Future of Science, Venezia, 21-23 settembre 2005
Umberto Veronesi presenta l’iniziativa:
The idea of this conference springs from an awareness that the problems and dilemmas generated by unrelenting scientific and technological progress are not being adequately discussed in society as a whole. As science exerts an ever more pervasive influence on our lives, society seems ill-informed about the short and long term implications of scientific advance, little interested in strategic decisions regarding investment in research, and unaware of the social, economic and cultural consequences of the continuing technological revolution.Experts of international renown from various spheres and disciplines will be invited to give their points of view on these issues, which are crucial to the destiny of our society
Segnalo tra le presentazioni queste conferenze:
Science and Religions
Giulio Giorello – Science and Faith: Is the Alliance Possible?
Peter Atkins – Is Science the Only Path to Knowledge?
Science, Culture and Ethics
Edgar Morin - Normal Evolution or Paradigmatic Revolution
Edoardo Boncinelli - Science as Culture
Science and Technology
Daniel C. Dennett – Evolution, Freedom and Society
Emanuele Severino – Philosophy and Technology

...ecco invece i due imminenti appuntamenti internazionali

Extending the Synthesis Integrating micro- and macro-evolutionary scales. September 16, 2005, 1-Day Symposium,Leiden, The Netherlands
Speakers: Niles Eldredge, John Thompson, Paul Brakefield, Sergey Gavrilets, Ryan Gregory, David Jablonski, Rich Lenski, William Miller.
This Symposium has grown out of a Working Group organized by Niles Eldredge and John Thompson at the National Center for Ecological Analysis and Synthesis, Santa Barbara, California.
Place: Large Lecture Theatre, Institute of Biology, Leiden University, Kaiserstraat 63, Leiden
Further information and registration: brakefield@rulsfb.leidenuniv.nl
Paul Brakefield, Institute of Biology, Leiden, The Netherlands

Developmental basis of evolutionary change 2005, Chicago, IL, USA
Fourth biennial conference on the Developmental Basis of Evolutionary Change, University of Chicago, 20-23 October 2005.
The themes of the four plenary sessions are Sensation and Sensory Networks; History and Philosophy of Evolutionary and Developmental Thought; Ecology, Development and Evolution; and Genetic Regulation, Evolution and Development.
For more information, please visit the conference website, http://wpop4.libero.it/cgi-bin/vlink.cgi?Link=http%3A//dbec.uchicago.edu .
If you have any questions, please, contact the conference organizers, Todd Martin and Alex Wolf, at dbec@pondside.uchicago.edu