PNAS sta per pubblicare nella sezione Colloquium del fascicolo di fine Aprile 2005 i seguenti interessantissimi articoli. Eccovi una selezione dei piu’ significativi:
Jody Hey, Walter M. Fitch, and Francisco J. Ayala. Systematics and the origin of species: An introduction
Edward O. Wilson. Systematics and the future of biology
Anne B. Simonson, Jacqueline A. Servin, Ryan G. Skophammer, Craig W. Herbold, Maria C. Rivera, and James A. Lake. Decoding the genomic tree of life
Mónica Medina. Genomes, phylogeny, and evolutionary systems biology
Jeffrey L. Feder, Xianfa Xie, Juan Rull, Sebastian Velez, Andrew Forbes, Brian Leung, Hattie Dambroski, Kenneth E. Filchak, and Martin Aluja. Mayr, Dobzhansky, and Bush and the complexities of sympatric speciation in Rhagoletis
Kevin de Queiroz. Ernst Mayr and the modern concept of species
Stuart J. Macdonald and Anthony D. Long. Prospects for identifying functional variation across the genome
H. Allen Orr. The genetic basis of reproductive isolation: Insights from Drosophila
Francisco J. Ayala and Mario Coluzzi. Chromosome speciation: Humans, Drosophila, and mosquitoes
Scott V. Edwards, Sarah B. Kingan, Jennifer D. Calkins, Christopher N. Balakrishnan, W. Bryan Jennings, Willie J. Swanson, and Michael D. Sorenson. Speciation in birds: Genes, geography, and sexual selection
Mary Jane West-Eberhard. Developmental plasticity and the origin of species differences Stephen R. Palumbi and H. A. Lessios. Evolutionary animation: How do molecular phylogenies compare to Mayr's reconstruction of speciation patterns in the sea?
Se invece volete ascoltare le presentazioni collegatevi a questo link (The National Academies web site) e scegliete il vostro argomento!
Qui troverete avvisi, comunicazioni, segnalazioni su tutte le novita' che potrebbero interessarvi: articoli, libri, eventi, temi controversi, bibliografie, dossier, ecc....
Friday, April 29, 2005
Quark e l'evoluzione
Comincia con questa prima segnalazione la collaborazione del mensile Quark al nostro portale Pikaia. Vi proporremo, anzi Quark ci proporra’ man mano che diventeranno disponibili, anteprime editoriali, interviste passate e future, articoli integrali riguardanti l’evoluzionismo. Seguiteci nei prossimi mesi e segnalateci gli argomenti di vostro gradimento. L’appuntamento mensile sara’ su Pikaia e in edicola!
Nicoletta Salvatori, Direttrice del mensile Quark
Telmo Pievani, Direttore del portale Pikaia
Il primo articolo e’ di Richard Dawkins, professore di Public Understanding of Science all’Università di Oxford
Evoluzione. A volte ritornano
Ecco il primo di due articoli, uno dedicato agli animali e l’altro all’uomo, in cui Richard Dawkins, studioso di fama mondiale, racconta a Quark perché la vita cerca sempre di perpetuarsi. E spesso lo fa imitando se stessa
Nicoletta Salvatori, Direttrice del mensile Quark
Telmo Pievani, Direttore del portale Pikaia
Il primo articolo e’ di Richard Dawkins, professore di Public Understanding of Science all’Università di Oxford
Evoluzione. A volte ritornano
Ecco il primo di due articoli, uno dedicato agli animali e l’altro all’uomo, in cui Richard Dawkins, studioso di fama mondiale, racconta a Quark perché la vita cerca sempre di perpetuarsi. E spesso lo fa imitando se stessa
Darwinismo oggi
Segnalo alcune riflessioni sul Darwinismo di importanti e conosciuti esperti internazionali, tra i quali il nostro Pietro Corsi, pubblicate nell’ultimo fascicolo della rivista Journal of the History of Biology, vol. 38, n. 1, 2005.
Questo e’ il sommario:
The Darwinian Revolution, as seen in 1979 and as seen Twenty-Five Years Later in 2004 . MICHAEL RUSE
Revisiting the Eclipse of Darwinism. PETER J. BOWLER
"It Ain’t Over ‘til it’s Over": Rethinking the Darwinian Revolution. VASSILIKI BETTY SMOCOVITIS
The Darwinian Revolution Revisited. SANDRA HERBERT
Before Darwin: Transformist Concepts in European Natural History. PIETRO CORSI
Darwin’s Methodological Evolution. JAMES G. LENNOX
Against "Revolution" and "Evolution". JONATHAN HODGE
The Darwinian Revolution as Viewed by a Philosophical Biologist. MICHAEL T. GHISELIN
Deconstructing Darwin: Evolutionary Theory in Context. DAVID L. HULL
Questo e’ il sommario:
The Darwinian Revolution, as seen in 1979 and as seen Twenty-Five Years Later in 2004 . MICHAEL RUSE
Revisiting the Eclipse of Darwinism. PETER J. BOWLER
"It Ain’t Over ‘til it’s Over": Rethinking the Darwinian Revolution. VASSILIKI BETTY SMOCOVITIS
The Darwinian Revolution Revisited. SANDRA HERBERT
Before Darwin: Transformist Concepts in European Natural History. PIETRO CORSI
Darwin’s Methodological Evolution. JAMES G. LENNOX
Against "Revolution" and "Evolution". JONATHAN HODGE
The Darwinian Revolution as Viewed by a Philosophical Biologist. MICHAEL T. GHISELIN
Deconstructing Darwin: Evolutionary Theory in Context. DAVID L. HULL
Wednesday, April 27, 2005
La rubrica settimanale TG Leonardo, il TG scientifico di RAI3 rilanciava il 25/4 in un suo servizio i contenuti di un interessante articolo Life's top 10 greatest inventions apparso lo scorso 9 aprile su New Scientist, noto settimanale inglese di divulgazione scientifica. L'articolo, firmato a nove mani (due argomenti sono trattati dalla stessa autrice), propone una lista delle dieci "invenzioni" , cioe' eventi, che avrebbero lasciato un segno determinante sulla vita durante il suo lungo percorso evolutivo. Prima di leggere i dieci scorrevoli pezzi che illustrano brevemente ciascun argomento, provate a stilare la vostra personale classifica!!!
A cura di Paola Nardi
…….aggiungerei la compartimentalizzazione nella cellula con la formazione di una membrana nucleare che per la prima volta separo’ il DNA dal resto della cellula. Paolo Coccia
.......John Maynard Smith e Eörs Szathmáry avevano avanzato nel loro libro The origins of life (Le origini della vita, Einaudi, 2001) otto transizioni fondamentali, descritte e argomentate in dettaglio nel libro. Questi sono gli otto "salti" della vita secondo i due autori:
1) Dalle molecole autoreplicanti alle popolazioni di molecole nelleprotocellule.
2) Dai replicatori indipendenti ai cromosomi.
3) Dall'RNA come gene ed enzima ai geni di DNA e alle proteine enzimatiche.
4) Dalle cellule batteriche (procarioti) alle cellule con nucleo e organuli(eucarioti)
5) Dai cloni asessuati alle popolazioni sessuate
6) Dagli organismi unicellulari agli animali, piante e funghi
7) Dagli individui solitari alle colonie con caste non fertili (formiche, api,vespe, termiti)
8) Dai primati sociali alle società umane (linguaggio). Michele Luzzatto
Quali sono i contributi delle scienze moderne alla espansione concettuale e affermazione della moderna teoria dell’evoluzione?
Ci aiutate a completare la lista?
Come base partiamo dall’elenco seguente opportunamente adattato dalla tabella pubblicata a pag. 273 e proveniente dalla bella review
Kutschera U. e Niklas K.J.. The modern theory of biological evolution. An expanded synthesis. Naturwissenschaften, vol. 91, pp. 255-276, 2004 (e’ ancora accessibile a testo completo sul web).
Ecco la lista:
Geologia: Estinzioni di massa
Sociobiologia: Selezione di gruppo
Evo-Devo: Geni Hox/geni strutturali
Biologia Molecolare: Epigenetica, Duplicazione del gene
Informatica: Algoritmi Informatici Organismi digitali
Paleobiologia: Ritmi evolutivi
Etologia: Selezione sessuale
Biologia della cellula: Simbiosi
Fisiologia: Plasticità del fenotipo
Evoluzione sperimentale: Batteri, Ribozimi
Ecologia:..............
Paleontologia:..............
Genetica:...............
..................
A cura di Paolo Coccia
A cura di Paola Nardi
…….aggiungerei la compartimentalizzazione nella cellula con la formazione di una membrana nucleare che per la prima volta separo’ il DNA dal resto della cellula. Paolo Coccia
.......John Maynard Smith e Eörs Szathmáry avevano avanzato nel loro libro The origins of life (Le origini della vita, Einaudi, 2001) otto transizioni fondamentali, descritte e argomentate in dettaglio nel libro. Questi sono gli otto "salti" della vita secondo i due autori:
1) Dalle molecole autoreplicanti alle popolazioni di molecole nelleprotocellule.
2) Dai replicatori indipendenti ai cromosomi.
3) Dall'RNA come gene ed enzima ai geni di DNA e alle proteine enzimatiche.
4) Dalle cellule batteriche (procarioti) alle cellule con nucleo e organuli(eucarioti)
5) Dai cloni asessuati alle popolazioni sessuate
6) Dagli organismi unicellulari agli animali, piante e funghi
7) Dagli individui solitari alle colonie con caste non fertili (formiche, api,vespe, termiti)
8) Dai primati sociali alle società umane (linguaggio). Michele Luzzatto
Quali sono i contributi delle scienze moderne alla espansione concettuale e affermazione della moderna teoria dell’evoluzione?
Ci aiutate a completare la lista?
Come base partiamo dall’elenco seguente opportunamente adattato dalla tabella pubblicata a pag. 273 e proveniente dalla bella review
Kutschera U. e Niklas K.J.. The modern theory of biological evolution. An expanded synthesis. Naturwissenschaften, vol. 91, pp. 255-276, 2004 (e’ ancora accessibile a testo completo sul web).
Ecco la lista:
Geologia: Estinzioni di massa
Sociobiologia: Selezione di gruppo
Evo-Devo: Geni Hox/geni strutturali
Biologia Molecolare: Epigenetica, Duplicazione del gene
Informatica: Algoritmi Informatici Organismi digitali
Paleobiologia: Ritmi evolutivi
Etologia: Selezione sessuale
Biologia della cellula: Simbiosi
Fisiologia: Plasticità del fenotipo
Evoluzione sperimentale: Batteri, Ribozimi
Ecologia:..............
Paleontologia:..............
Genetica:...............
..................
A cura di Paolo Coccia
Tuesday, April 26, 2005
Darwin Day 2005 a Bari
L’Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali (ANISN) e l’ Università degli Studi di Bari organizzano il 3 maggio 2005 il Darwin Day 2005 presso l’Aula Magna della Facoltà di Agraria, Via E. Orabona, 4, dalle ore 9.30 alle 13.30.
Coordina i lavori il Dott.Gianni Messa, giornalista de La Repubblica
Programma:
-Dott. Mario De Tullio, Dip. di Biologia e Patologia Vegetale
“Il Gruppo DarwinDay a Bari”
-Prof.ssa Rosa Roberto, SSIS Puglia – ANISN Puglia
“L'insegnamento dell'evoluzione nella Scuola italiana”
-Prof. Giorgio Nuzzaci, Dott. Francesco Porcelli, Dip. di Biologia e Chimica Agro-Forestale e Ambientale
“Impollinazione e coevoluzione di insetti e piante”
-Prof. Pietro Izzo, Dip. di Scienze Biomediche ed Oncologia Umana
“L’autorganizzazione dei sistemi complessi”
-Prof. Michele Maggiore, Dip. di Geologia e Geofisica
“Un geologo a spasso nella Preistoria, dalla Murgia di Altamura al Pulo di Molfetta”
-Premiazione degli studenti vincitori delle Olimpiadi delle Scienze Naturali
Coordina i lavori il Dott.Gianni Messa, giornalista de La Repubblica
Programma:
-Dott. Mario De Tullio, Dip. di Biologia e Patologia Vegetale
“Il Gruppo DarwinDay a Bari”
-Prof.ssa Rosa Roberto, SSIS Puglia – ANISN Puglia
“L'insegnamento dell'evoluzione nella Scuola italiana”
-Prof. Giorgio Nuzzaci, Dott. Francesco Porcelli, Dip. di Biologia e Chimica Agro-Forestale e Ambientale
“Impollinazione e coevoluzione di insetti e piante”
-Prof. Pietro Izzo, Dip. di Scienze Biomediche ed Oncologia Umana
“L’autorganizzazione dei sistemi complessi”
-Prof. Michele Maggiore, Dip. di Geologia e Geofisica
“Un geologo a spasso nella Preistoria, dalla Murgia di Altamura al Pulo di Molfetta”
-Premiazione degli studenti vincitori delle Olimpiadi delle Scienze Naturali
Monday, April 25, 2005
S. JAY GOULD: CERCO TRADUZIONI ARTICOLI
S. JAY GOULD: CERCO TRADUZIONI ARTICOLI
CARISSIMI APPASSIONATI LETTORI,
ho recentemente scoperto, grazie al meritevole lavoro della redazione di “Pikaia”, che in anni passati sono stati tradotti in italiano e pubblicati in varie riviste numerosi articoli di Stephen Jay Gould. Mi riferisco, ad esempio, a riviste come Scientia, Scienza Esperienza, Linea D’ombra, Accademia Naz. Lincei, Airone, Oikos Seconda serie, ecc…. Mi rendo conto che vi chiedo uno sforzo enorme, alcuni di questi articoli hanno circa 20 anni, ma se qualcuno di voi dovesse anche solo sospettare di possederne qualcuno, vi prego andate a controllare e fatemelo sapere…sono sicuro che poi troveremo il modo per farmeli avere!!
Scrivetemi a mailto:stefano.bellin@tiscali.it
GRAZIE!!!
Stefano Bellin
CARISSIMI APPASSIONATI LETTORI,
ho recentemente scoperto, grazie al meritevole lavoro della redazione di “Pikaia”, che in anni passati sono stati tradotti in italiano e pubblicati in varie riviste numerosi articoli di Stephen Jay Gould. Mi riferisco, ad esempio, a riviste come Scientia, Scienza Esperienza, Linea D’ombra, Accademia Naz. Lincei, Airone, Oikos Seconda serie, ecc…. Mi rendo conto che vi chiedo uno sforzo enorme, alcuni di questi articoli hanno circa 20 anni, ma se qualcuno di voi dovesse anche solo sospettare di possederne qualcuno, vi prego andate a controllare e fatemelo sapere…sono sicuro che poi troveremo il modo per farmeli avere!!
Scrivetemi a mailto:stefano.bellin@tiscali.it
GRAZIE!!!
Stefano Bellin
Giornata europea dell’immunologia
Giornata europea dell’immunologia
Il 29 Aprile è la giornata europea dell’Immunologia, scienza biomedica che studia il funzionamento del nostro sistema immunitario. In Italia si celebra con un importante incontro, all’Università degli Studi di Milano dal titolo “Immunità, identità e malattia”, organizzato da Giulio Giorello e Alberto Mantovani, in collaborazione con l’Istituto farmacologico Mario Negri. Interverranno Antonio Lanzavecchia, Luciano Adorini, Francesco Calotta, Armando Massarenti e Gilberto Corbellini. Proprio quest’ultimo, in un articolo pubblicato ieri sul quotidiano “ilsole24ore”, ci ricorda che quest’anno è anche il cinquantesimo anniversario dall’evento che rivoluzionò la scienza immunologica: nel 1955, infatti, la rivista Proceedings of the National Accademy of Sciences pubblicava l’articolo “The natural selection theory of antibody formation” di Niels Kai Jerne. La proposta dell’immunologo danese introduceva un meccanismo selettivo di tipo darwiniano, per spiegare la capacità dell’organismo di rispondere e contrastare eventi sconosciuti e tenere traccia di tale esperienza. Idea che “rovesciava” l’ipotesi, allora più accreditata, che il funzionamento del nostro sistema immunitario rispondesse ad un meccanismo istruttivo esterno di tipo lamarckiano. La proposta di Jerne verrà poi sviluppata e ampliata portando non solo notevoli progressi nella comprensione dei nostri meccanismi di difesa ma ponendo anche l’immunologia come “paradigma empirico” per lo studio del problema epistemologico dell’innatismo- acquisizione. Problema fondamentale della filosofia della conoscenza, che attraversa orizzontalmente le varie discipline scientifiche e in particolare è un tema centrale delle scienze cognitive. Questa tensione, vissuta dalle scienze immunologiche negli ultimi cinquanta anni, tra interno ed esterno, “istruttivismo” e “selettivismo”, tra ciò che già è in noi e ciò che apprendiamo dall’esterno, trova un parallelo sorprendente con le ipotesi nate in linguistica in questo stesso periodo. Non a caso Noam Chomsky, uno dei linguisti più influenti del nostro tempo e padre della grammatica generativa (studio del linguaggio che si fonda sull’idea di una grammatica universale innata) ha spesso citato nei suoi lavori i concetti e i risultati dell’approccio innatista allo studio del nostro sistema immunitario. E non a caso lo stesso Jerne, premiato con il Nobel per la Medicina nel 1984, ha intitolato la sua Nobel lecture “the generative grammar of immune system”.
Questo e altri temi saranno affrontati nell’incontro di venerdi, il programma è disponibile al sito della SIICA
Jacopo Romoli
Riferimenti:
CORBELLINI, Gilberto, “Meraviglie degli anticorpi”, il Sole 24 ore, inserto Cultura, 24.04.2005
CHOMSKY, Noam, 2005, “Nuovi orizzonti nello studio del linguaggio e della mente”, Il Saggiatore, Milano (Ed.Orig. 2000)
JERNE K. Niels, 1955, “The natural selection theory of antibody formation”, Proceedings of the National Accademy of Sciences
PIATTELLI-PALMARINI, Massimo, 1986, “The Rise of Selectivist Theories: A Case Study and Some Lessons from Immunology”, in W. Demopoulus e A. Marras (a cura di) Language Leraning and Concept Acquisition: Foundational Issues, Ablex, Norwood, (N.J.) pagg. 117-130b
Per un approccio diverso allo studio immunologico:
VARELA, Francisco, COUTINHO, Antonio, 1991, “Second Generation Immune Network”, Immunology Today, Vol. 12 No5 – pp. 159-166.
Link: La Nobel Lecture di Niels Kai Jerne è scaricabile in versione completa.
Il 29 Aprile è la giornata europea dell’Immunologia, scienza biomedica che studia il funzionamento del nostro sistema immunitario. In Italia si celebra con un importante incontro, all’Università degli Studi di Milano dal titolo “Immunità, identità e malattia”, organizzato da Giulio Giorello e Alberto Mantovani, in collaborazione con l’Istituto farmacologico Mario Negri. Interverranno Antonio Lanzavecchia, Luciano Adorini, Francesco Calotta, Armando Massarenti e Gilberto Corbellini. Proprio quest’ultimo, in un articolo pubblicato ieri sul quotidiano “ilsole24ore”, ci ricorda che quest’anno è anche il cinquantesimo anniversario dall’evento che rivoluzionò la scienza immunologica: nel 1955, infatti, la rivista Proceedings of the National Accademy of Sciences pubblicava l’articolo “The natural selection theory of antibody formation” di Niels Kai Jerne. La proposta dell’immunologo danese introduceva un meccanismo selettivo di tipo darwiniano, per spiegare la capacità dell’organismo di rispondere e contrastare eventi sconosciuti e tenere traccia di tale esperienza. Idea che “rovesciava” l’ipotesi, allora più accreditata, che il funzionamento del nostro sistema immunitario rispondesse ad un meccanismo istruttivo esterno di tipo lamarckiano. La proposta di Jerne verrà poi sviluppata e ampliata portando non solo notevoli progressi nella comprensione dei nostri meccanismi di difesa ma ponendo anche l’immunologia come “paradigma empirico” per lo studio del problema epistemologico dell’innatismo- acquisizione. Problema fondamentale della filosofia della conoscenza, che attraversa orizzontalmente le varie discipline scientifiche e in particolare è un tema centrale delle scienze cognitive. Questa tensione, vissuta dalle scienze immunologiche negli ultimi cinquanta anni, tra interno ed esterno, “istruttivismo” e “selettivismo”, tra ciò che già è in noi e ciò che apprendiamo dall’esterno, trova un parallelo sorprendente con le ipotesi nate in linguistica in questo stesso periodo. Non a caso Noam Chomsky, uno dei linguisti più influenti del nostro tempo e padre della grammatica generativa (studio del linguaggio che si fonda sull’idea di una grammatica universale innata) ha spesso citato nei suoi lavori i concetti e i risultati dell’approccio innatista allo studio del nostro sistema immunitario. E non a caso lo stesso Jerne, premiato con il Nobel per la Medicina nel 1984, ha intitolato la sua Nobel lecture “the generative grammar of immune system”.
Questo e altri temi saranno affrontati nell’incontro di venerdi, il programma è disponibile al sito della SIICA
Jacopo Romoli
Riferimenti:
CORBELLINI, Gilberto, “Meraviglie degli anticorpi”, il Sole 24 ore, inserto Cultura, 24.04.2005
CHOMSKY, Noam, 2005, “Nuovi orizzonti nello studio del linguaggio e della mente”, Il Saggiatore, Milano (Ed.Orig. 2000)
JERNE K. Niels, 1955, “The natural selection theory of antibody formation”, Proceedings of the National Accademy of Sciences
PIATTELLI-PALMARINI, Massimo, 1986, “The Rise of Selectivist Theories: A Case Study and Some Lessons from Immunology”, in W. Demopoulus e A. Marras (a cura di) Language Leraning and Concept Acquisition: Foundational Issues, Ablex, Norwood, (N.J.) pagg. 117-130b
Per un approccio diverso allo studio immunologico:
VARELA, Francisco, COUTINHO, Antonio, 1991, “Second Generation Immune Network”, Immunology Today, Vol. 12 No5 – pp. 159-166.
Link: La Nobel Lecture di Niels Kai Jerne è scaricabile in versione completa.
Friday, April 22, 2005
Recensione a cura di Paola Nardi.
Jared Diamond. Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni. Einaudi Tascabili, 2000
Il biologo americano Jared Diamond, gia' conosciuto in Italia per il suo libro Il terzo scimpanzé (Bollati Boringhieri, 1994), pubblica nel 1997 questo importante saggio e l'anno successivo gli viene attribuito il prestigioso Premio Pulizer. Nella prefazione di Luca e Francesco Cavalli Sforza si introduce la domanda principale alla quale l'opera vuole dare una risposta scientificamente accurata: perche' gli europei sono stati in grado di conquistare in pochi secoli tutto il mondo? Per molto tempo le ragioni addotte sono state superficiali, ideologiche, spesso razziste: si e' insistito sulla presunta superiorita' biologica dell'uomo europeo. Diamond analizza il problema in tutta la sua complessita', cercando di introdurre seri elementi scientifici di discussione, quali la biogeografia, l'ecologia, l'etologia e la storia della tecnologia e dell'organizzazione sociale umana. Nella prima parte del libro Diamond presenta il quadro iniziale, e pone in evidenza come gli uomini che popolavano la Terra alla fine dell'ultima glaciazione si presentassero fondamentalmente con le stesse potenzialita' ai nastri di partenza: intorno all'11000 a.C., con la colonizzazione del continente americano, gran parte delle terre abitabili erano ormai popolate da Homo sapiens, e non c'erano ancora chiari segni di un diverso sviluppo delle popolazioni stanziate nelle varie aree geografiche. A questo punto Diamond parte alla ricerca delle ragioni dell'indubbio successo del continente euro-asiatico, iniziando questo percorso con interessanti esempi tratti dalla evoluzione storica di alcune popolazioni dell'Oceania e dalla piu' nota vicenda della colonizzazione del Nuovo Mondo da parte di Pizarro e Cortés. Tutta la seconda parte del libro e' dedicata all'analisi della nascita e dello sviluppo di quell'attivita' umana che puo' davvero considerarsi condizione sine qua non per lo sviluppo delle societa' umane: l'agricoltura, e cioe' la domesticazione di piante ed animali con lo scopo non solo di migliorare ed aumentare le disponibilita' alimentari, ma con tutta la cascata di conseguenze che cio' ha comportato. L'uomo si e' trasformato, laddove e' risultato piu' conveniente e dove le risorse naturali lo hanno consentito, da cacciatore-raccoglitore qual e' sempre stato, in agricoltore. Questo evento importante si e' verificato in epoche diverse ed in modo indipendente in almeno cinque regioni della Terra, come la Mezzaluna Fertile, il Mesoamerica, la Cina, la regione Andina e gli USA Orientali. Col tempo gli agricoltori hanno inoltre imparato ad esercitare la selezione artificiale su piante ed animali, migliorando sempre di piu' la tecnologia associata. L'allevamento di animali di grossa taglia e' invece particolarmente riuscito soltanto in Eurasia, per la disponibilita' di un gran numero di animali adatti alla domesticazione. Gli animali domestici si riveleranno un vero e proprio elemento vincente in quanto forniranno all'uomo non solo proteine, protezione dal freddo, concime e forza motrice, ma anche superiorita' militare sotto forma di mezzo per sbaragliare il nemico ed anche come veicolo di pericolosissime malattie! Finora la presunta superiorita' dell'uomo europeo non emerge dalle evidenze: tutte le popolazioni venute a contatto in un secondo tempo con le specie utili offerte dalla natura hanno rapidamente imparato ad usufruirne. Un altro importantissimo fattore analizzato da Diamond e' quello biogeografico: il continente euroasiatico e' molto vasto, non interrotto da insormontabili barriere geografiche, molto vario dal punto di vista climatico (e quindi biologico) e con un asse di sviluppo di tipo Est-Ovest, particolarmente favorevole: tutte queste caratteristiche hanno favorito l'espansione non solo dell'agricoltura, ma anche delle sue inevitabili conseguenze: la scrittura, la cultura, la tecnologia, e con esse la crescente complessita' dell'organizzazione sociale. Nella Terza Parte dell'opera si parte dal cibo per giungere alle armi, all'acciaio e alle malattie, sviluppando in dettaglio le questioni legate alla terribile arma in piu' nelle mani dell'uomo europeo rappresentata dalle malattie epidemiche (tifo, peste, colera, tubercolosi, morbillo....), derivate dal lungo contatto con gli animali domestici e verso le quali gli europei avevano gia' da tempo sviluppato una certa immunita'. Un altro fattore decisivo per lo sviluppo di una societa' umana e' legato alla scrittura: questa nasce da semplici necessita' di contabilita' e classificazione, per poi diventare piu' raffinata e contribuire alla efficace diffusione delle idee, e di conseguenza favorisce il miglioramento della tecnologia. La tecnologia, a sua volta, si autocatalizza in virtu' della sua capacita' di espansione tra societa' in competizione: ancora una volta l'Eurasia, con scarse barriere lungo il suo asse pricipale Est-Ovest, con una popolazione numerosa e con l'apporto di un'agricoltura che fornisce eccedenze alimentari, ha contribuito piu' di ogni altro continente all'avanzamento tecnologico. La quarta ed ultima parte del libro e' un ideale giro del Mondo, nel quale vengono analizzate le vicende delle sue piu' importanti regioni: Australia e Nuova Guinea, Cina, Polinesia, Eurasia e America, Africa. In conclusione, si tratta certo di un'opera che “pretende” di condensare 13000 anni di storia in poco piu’ di 300 pagine, ma che riesce con la forza e la chiarezza delle argomentazioni a sfatare definitivamente il mito della superiorita' biologica dell'uomo europeo, e che soprattutto vuole trovare le vere ragioni di una altrettanto indubbia supremazia dello stesso negli ultimi secoli. A questo proposito, Diamond riafferma l'importanza dello studio della storia con la stessa metodologia riservata alle discipline scientifiche, pur con tutte le difficolta' che si incontrano quando i sistemi studiati raggiungono un tale grado di complessita'. Molto resta ancora da fare per comprendere appieno le cause che hanno determinato alcuni grandi eventi del passato: ad esempio, ci si chiede come mai la Cina, la societa’ piu’ tecnologicamente avanzata fino al 1400, non sia arrivata per prima a conquistare il Nuovo Mondo e l’Australia, o cosa e’ successo alla Mezzaluna “Fertile” per non essere piu’ tale. Viene ribadita l'importanza dell'esperimento naturale, gia' utilizzato in campi quali l'epidemiologia e la biologia evolutiva: l'obiettivo reale e', nella visione dell’autore, di capire talmente a fondo cio' che e' successo nel passato alle societa' umane -e le coseguenze delle scelte operate- da riuscire ad evitare il ripetersi di certi fatali errori e plasmare al meglio il nostro futuro. La lezione che si puo’ cominciare a trarre e’ molto importante: le condizioni cambiano, e la supremazia nel passato non garantisce lo stesso primato nel futuro!
Jared Diamond. Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni. Einaudi Tascabili, 2000
Il biologo americano Jared Diamond, gia' conosciuto in Italia per il suo libro Il terzo scimpanzé (Bollati Boringhieri, 1994), pubblica nel 1997 questo importante saggio e l'anno successivo gli viene attribuito il prestigioso Premio Pulizer. Nella prefazione di Luca e Francesco Cavalli Sforza si introduce la domanda principale alla quale l'opera vuole dare una risposta scientificamente accurata: perche' gli europei sono stati in grado di conquistare in pochi secoli tutto il mondo? Per molto tempo le ragioni addotte sono state superficiali, ideologiche, spesso razziste: si e' insistito sulla presunta superiorita' biologica dell'uomo europeo. Diamond analizza il problema in tutta la sua complessita', cercando di introdurre seri elementi scientifici di discussione, quali la biogeografia, l'ecologia, l'etologia e la storia della tecnologia e dell'organizzazione sociale umana. Nella prima parte del libro Diamond presenta il quadro iniziale, e pone in evidenza come gli uomini che popolavano la Terra alla fine dell'ultima glaciazione si presentassero fondamentalmente con le stesse potenzialita' ai nastri di partenza: intorno all'11000 a.C., con la colonizzazione del continente americano, gran parte delle terre abitabili erano ormai popolate da Homo sapiens, e non c'erano ancora chiari segni di un diverso sviluppo delle popolazioni stanziate nelle varie aree geografiche. A questo punto Diamond parte alla ricerca delle ragioni dell'indubbio successo del continente euro-asiatico, iniziando questo percorso con interessanti esempi tratti dalla evoluzione storica di alcune popolazioni dell'Oceania e dalla piu' nota vicenda della colonizzazione del Nuovo Mondo da parte di Pizarro e Cortés. Tutta la seconda parte del libro e' dedicata all'analisi della nascita e dello sviluppo di quell'attivita' umana che puo' davvero considerarsi condizione sine qua non per lo sviluppo delle societa' umane: l'agricoltura, e cioe' la domesticazione di piante ed animali con lo scopo non solo di migliorare ed aumentare le disponibilita' alimentari, ma con tutta la cascata di conseguenze che cio' ha comportato. L'uomo si e' trasformato, laddove e' risultato piu' conveniente e dove le risorse naturali lo hanno consentito, da cacciatore-raccoglitore qual e' sempre stato, in agricoltore. Questo evento importante si e' verificato in epoche diverse ed in modo indipendente in almeno cinque regioni della Terra, come la Mezzaluna Fertile, il Mesoamerica, la Cina, la regione Andina e gli USA Orientali. Col tempo gli agricoltori hanno inoltre imparato ad esercitare la selezione artificiale su piante ed animali, migliorando sempre di piu' la tecnologia associata. L'allevamento di animali di grossa taglia e' invece particolarmente riuscito soltanto in Eurasia, per la disponibilita' di un gran numero di animali adatti alla domesticazione. Gli animali domestici si riveleranno un vero e proprio elemento vincente in quanto forniranno all'uomo non solo proteine, protezione dal freddo, concime e forza motrice, ma anche superiorita' militare sotto forma di mezzo per sbaragliare il nemico ed anche come veicolo di pericolosissime malattie! Finora la presunta superiorita' dell'uomo europeo non emerge dalle evidenze: tutte le popolazioni venute a contatto in un secondo tempo con le specie utili offerte dalla natura hanno rapidamente imparato ad usufruirne. Un altro importantissimo fattore analizzato da Diamond e' quello biogeografico: il continente euroasiatico e' molto vasto, non interrotto da insormontabili barriere geografiche, molto vario dal punto di vista climatico (e quindi biologico) e con un asse di sviluppo di tipo Est-Ovest, particolarmente favorevole: tutte queste caratteristiche hanno favorito l'espansione non solo dell'agricoltura, ma anche delle sue inevitabili conseguenze: la scrittura, la cultura, la tecnologia, e con esse la crescente complessita' dell'organizzazione sociale. Nella Terza Parte dell'opera si parte dal cibo per giungere alle armi, all'acciaio e alle malattie, sviluppando in dettaglio le questioni legate alla terribile arma in piu' nelle mani dell'uomo europeo rappresentata dalle malattie epidemiche (tifo, peste, colera, tubercolosi, morbillo....), derivate dal lungo contatto con gli animali domestici e verso le quali gli europei avevano gia' da tempo sviluppato una certa immunita'. Un altro fattore decisivo per lo sviluppo di una societa' umana e' legato alla scrittura: questa nasce da semplici necessita' di contabilita' e classificazione, per poi diventare piu' raffinata e contribuire alla efficace diffusione delle idee, e di conseguenza favorisce il miglioramento della tecnologia. La tecnologia, a sua volta, si autocatalizza in virtu' della sua capacita' di espansione tra societa' in competizione: ancora una volta l'Eurasia, con scarse barriere lungo il suo asse pricipale Est-Ovest, con una popolazione numerosa e con l'apporto di un'agricoltura che fornisce eccedenze alimentari, ha contribuito piu' di ogni altro continente all'avanzamento tecnologico. La quarta ed ultima parte del libro e' un ideale giro del Mondo, nel quale vengono analizzate le vicende delle sue piu' importanti regioni: Australia e Nuova Guinea, Cina, Polinesia, Eurasia e America, Africa. In conclusione, si tratta certo di un'opera che “pretende” di condensare 13000 anni di storia in poco piu’ di 300 pagine, ma che riesce con la forza e la chiarezza delle argomentazioni a sfatare definitivamente il mito della superiorita' biologica dell'uomo europeo, e che soprattutto vuole trovare le vere ragioni di una altrettanto indubbia supremazia dello stesso negli ultimi secoli. A questo proposito, Diamond riafferma l'importanza dello studio della storia con la stessa metodologia riservata alle discipline scientifiche, pur con tutte le difficolta' che si incontrano quando i sistemi studiati raggiungono un tale grado di complessita'. Molto resta ancora da fare per comprendere appieno le cause che hanno determinato alcuni grandi eventi del passato: ad esempio, ci si chiede come mai la Cina, la societa’ piu’ tecnologicamente avanzata fino al 1400, non sia arrivata per prima a conquistare il Nuovo Mondo e l’Australia, o cosa e’ successo alla Mezzaluna “Fertile” per non essere piu’ tale. Viene ribadita l'importanza dell'esperimento naturale, gia' utilizzato in campi quali l'epidemiologia e la biologia evolutiva: l'obiettivo reale e', nella visione dell’autore, di capire talmente a fondo cio' che e' successo nel passato alle societa' umane -e le coseguenze delle scelte operate- da riuscire ad evitare il ripetersi di certi fatali errori e plasmare al meglio il nostro futuro. La lezione che si puo’ cominciare a trarre e’ molto importante: le condizioni cambiano, e la supremazia nel passato non garantisce lo stesso primato nel futuro!
Alla ricerca della doppia elica
La divulgazione scientifica puo' essere fatta efficacemente anche attraverso la radio, specialmente quando e' coinvolta una personalita' di grande spessore e capacita' comunicativa come Giulio Giorello, filosofo della scienza e professore dell'Università Statale di Milano.
Nel 2003 Radiodue ha mandato in onda, la serie in 20 puntate (dal 12 maggio al 6 giugno) Alla ricerca della doppia elica .
In ogni trasmissione, della durata di circa 30 minuti, Giorello affronta il percorso storico-scientifico che va dalla concezione pre-Darwiniana della storia della vita, alla rivoluzione di Darwin, alle scoperte della genetica fino a Watson e Crick, concludendo il cammino con le moderne applicazioni -ed implicazioni- dell'ingegneria genetica dei nostri giorni. Scaricatevi i file audio, magari raccoglieteli su CD o cassetta, e abbandonatevi alla piacevolezza e alla chiarezza del racconto (potete sfruttare bene il vostro tempo quando siete in coda sulla tangenziale alle 5 del pomeriggio.........)!!!
Paola Nardi
Nel 2003 Radiodue ha mandato in onda, la serie in 20 puntate (dal 12 maggio al 6 giugno) Alla ricerca della doppia elica .
In ogni trasmissione, della durata di circa 30 minuti, Giorello affronta il percorso storico-scientifico che va dalla concezione pre-Darwiniana della storia della vita, alla rivoluzione di Darwin, alle scoperte della genetica fino a Watson e Crick, concludendo il cammino con le moderne applicazioni -ed implicazioni- dell'ingegneria genetica dei nostri giorni. Scaricatevi i file audio, magari raccoglieteli su CD o cassetta, e abbandonatevi alla piacevolezza e alla chiarezza del racconto (potete sfruttare bene il vostro tempo quando siete in coda sulla tangenziale alle 5 del pomeriggio.........)!!!
Paola Nardi
Chiaramente Scienza
L' Istituito Veneto di Scienze, Lettere ed Arti invita tutti gli interessati ai problemi della scienza, e soprattutto i giovani, a partecipare alle iniziative di Chiaramente Scienza, il programma che l'Istituto promuove per dare nuovo impulso ad un¹informazione scientifica corretta, efficace e rivolta a tutti.
Per quanto ci riguarda segnalo l’avvenimento di Maggio:
Umani, subumani o pre-umani?
Giovedì 19 Maggio 2005 - Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - ore 18:00
Interverranno Danilo Mainardi e Telmo Pievani; coordina Armando Massarenti
Per quanto ci riguarda segnalo l’avvenimento di Maggio:
Umani, subumani o pre-umani?
Giovedì 19 Maggio 2005 - Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - ore 18:00
Interverranno Danilo Mainardi e Telmo Pievani; coordina Armando Massarenti
Thursday, April 21, 2005
Evoluzione dell'occhio
Evoluzione dell'occhio
Il fascicolo di Maggio-Giugno della rivista Journal of Heredity riporta nuove considerazioni su questo affascinante problema. Due sono le ipotesi sostenute da Gehring: l'evoluzione avvenne per differenziazione cellulare o per simbiosi?
W. J. Gehring
New Perspectives on Eye Development and the Evolution of Eyes and Photoreceptors
J. Hered., 2005 96: 171-184
Il fascicolo di Maggio-Giugno della rivista Journal of Heredity riporta nuove considerazioni su questo affascinante problema. Due sono le ipotesi sostenute da Gehring: l'evoluzione avvenne per differenziazione cellulare o per simbiosi?
W. J. Gehring
New Perspectives on Eye Development and the Evolution of Eyes and Photoreceptors
J. Hered., 2005 96: 171-184
Violazione delle leggi di Mendel?
Luca Sciortino, giornalista scientifico presso la rivista Panorama, ci invia un articolo che sara’ pubblicato oggi sulla medesima rivista. L’articolo riguarda la presunta violazione delle leggi di Mendel ed e’ stato recentemente pubblicato su Nature
Per leggere il testo completo di Luca Sciortino collegatevi a Pikaia, il nuovo portale sull’evoluzionismo, naturale “evoluzione” di questo Blog!!!!!! Lo troverete sotto la sezione Argomenti -> Genetica
Per leggere il testo completo di Luca Sciortino collegatevi a Pikaia, il nuovo portale sull’evoluzionismo, naturale “evoluzione” di questo Blog!!!!!! Lo troverete sotto la sezione Argomenti -> Genetica
Frasi, passi, estratti del nuovo papa Benedetto XVI su scienza ed evoluzione
Segnalo alcuni passi, frasi, estratti del pensiero del nuovo papa Benedetto XVI su scienza, evoluzione e darwinismo (Paolo Coccia e Daniele Formenti)
-In GIOVANNI CANTONI, Cristianità n. 259 (1996). Dottrina della Chiesa, ipotesi evoluzionistica e teoria dell’evoluzione. Articolo anticipato, senza note, con il titolo redazionale Ma Darwin non è stato riabilitato, in Secolo d’Italia. Quotidiano di Alleanza Nazionale, anno XLV, n. 248, 25-10-1996, pp. 1 e 6
.……….Se avessi avuto qualche dubbio relativamente all’interpretazione del documento pontificio, ne sarei stato felicemente liberato da un’affermazione di S. Em. il card. Joseph Ratzinger, enunciata nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Monaco di Baviera il 5 novembre 1996, cioè dopo la pubblicazione del messaggio di Papa Giovanni Paolo II, e riferita da un redattore del quindicinale tedesco PUR Magazin: "La dottrina dell’evoluzione — ha detto il porporato nell’occasione — è per certo un’ipotesi importante, che però presenta decisamente molti problemi, i quali necessitano ancora di un’ampia discussione" (16). Ergo e ad abundantiam, il messaggio in questione fa stato di una problematica, ma non intende assolutamente risolverla.(16) Harry Luck, Der zweite Mann im Vatikan [Il numero due vaticano], in PUR Magazin, n. 22, 18-11-1996, pp. 14-15 (p. 15).
-2002: articolo da Il Nuovo, uguale ad un articolo del Tempo tradotto in inglese. Nella newsletter del Centro Kolbe si racconta dell'incontro con il papa e con Ratzinger (traduzione, comprensibile, usando Babelfish): Mentre eravamo a Roma, tre membri del consiglio consultivo del Kolbe ed io abbiamo incontrato il papa John Paul II sul simposio e sul lavoro del centro di Kolbe. Lontano dall'essere opposto ai nostri sforzi, il padre santo ha studiato il nostro programma con interesse grande. Dopo il simposio, il sedimentologist Berthault è venuto a contatto privatamente con Ratzinger cardinale che ha espresso un vivo interesse nella ricezione degli atti del simposio. In più, alcuni membri del consiglio consultivo del centro Kolbe hanno incontrato altri funzionari di Vatican che hanno espresso un interesse simile. Pubblicando e distribuendo gli atti del simposio, crediamo che possiamo fare progressi grandi verso il ristabilimento della creazione speciale come la dottrina cattolica autentica delle origini.
-Breve resoconto dell’intervento del cardinale Ratzinger al simposio "Two Thousand Years After What?" tenutosi alla Sorbonne University of Paris:CATHOLICS MUST REDISCOVER "TRUE RELIGION". Cardinal Ratzinger Warns against "theory" of evolution, "syncretism”
-L’importante resoconto della INTERNATIONAL THEOLOGICAL COMMISSION, presieduta dal cardinale Ratzinger:COMMUNION AND STEWARDSHIP: Human Persons Created in the Image of God
Estratti dei paragrafi piu’ significativi
Altri links:
The Politburo Diktat
Cyborg democracy
-In GIOVANNI CANTONI, Cristianità n. 259 (1996). Dottrina della Chiesa, ipotesi evoluzionistica e teoria dell’evoluzione. Articolo anticipato, senza note, con il titolo redazionale Ma Darwin non è stato riabilitato, in Secolo d’Italia. Quotidiano di Alleanza Nazionale, anno XLV, n. 248, 25-10-1996, pp. 1 e 6
.……….Se avessi avuto qualche dubbio relativamente all’interpretazione del documento pontificio, ne sarei stato felicemente liberato da un’affermazione di S. Em. il card. Joseph Ratzinger, enunciata nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Monaco di Baviera il 5 novembre 1996, cioè dopo la pubblicazione del messaggio di Papa Giovanni Paolo II, e riferita da un redattore del quindicinale tedesco PUR Magazin: "La dottrina dell’evoluzione — ha detto il porporato nell’occasione — è per certo un’ipotesi importante, che però presenta decisamente molti problemi, i quali necessitano ancora di un’ampia discussione" (16). Ergo e ad abundantiam, il messaggio in questione fa stato di una problematica, ma non intende assolutamente risolverla.(16) Harry Luck, Der zweite Mann im Vatikan [Il numero due vaticano], in PUR Magazin, n. 22, 18-11-1996, pp. 14-15 (p. 15).
-2002: articolo da Il Nuovo, uguale ad un articolo del Tempo tradotto in inglese. Nella newsletter del Centro Kolbe si racconta dell'incontro con il papa e con Ratzinger (traduzione, comprensibile, usando Babelfish): Mentre eravamo a Roma, tre membri del consiglio consultivo del Kolbe ed io abbiamo incontrato il papa John Paul II sul simposio e sul lavoro del centro di Kolbe. Lontano dall'essere opposto ai nostri sforzi, il padre santo ha studiato il nostro programma con interesse grande. Dopo il simposio, il sedimentologist Berthault è venuto a contatto privatamente con Ratzinger cardinale che ha espresso un vivo interesse nella ricezione degli atti del simposio. In più, alcuni membri del consiglio consultivo del centro Kolbe hanno incontrato altri funzionari di Vatican che hanno espresso un interesse simile. Pubblicando e distribuendo gli atti del simposio, crediamo che possiamo fare progressi grandi verso il ristabilimento della creazione speciale come la dottrina cattolica autentica delle origini.
-Breve resoconto dell’intervento del cardinale Ratzinger al simposio "Two Thousand Years After What?" tenutosi alla Sorbonne University of Paris:CATHOLICS MUST REDISCOVER "TRUE RELIGION". Cardinal Ratzinger Warns against "theory" of evolution, "syncretism”
-L’importante resoconto della INTERNATIONAL THEOLOGICAL COMMISSION, presieduta dal cardinale Ratzinger:COMMUNION AND STEWARDSHIP: Human Persons Created in the Image of God
Estratti dei paragrafi piu’ significativi
Altri links:
The Politburo Diktat
Cyborg democracy
Tuesday, April 19, 2005
Eccovi una nuova serie di prossimi libri su alcuni temi cruciali dell'evoluzionismo moderno
From Lucy to Language : Revised, Updated, and Expanded by Donald Johanson, et al (previsto per ottobre). Una breve biografia di Johanson
Darwin: The Indelible Stamp by James D. Watson (previsto per settembre)
The Plausibility of Life : Origins of Novelty in Evolution by Marc Kirschner, John Gerhart (previsto per settembre)
Variation : A Central Concept in Biology by Benedikt Hallgrímsson, Brian K. Hall (previsto per giugno)
From Lucy to Language : Revised, Updated, and Expanded by Donald Johanson, et al (previsto per ottobre). Una breve biografia di Johanson
Darwin: The Indelible Stamp by James D. Watson (previsto per settembre)
The Plausibility of Life : Origins of Novelty in Evolution by Marc Kirschner, John Gerhart (previsto per settembre)
Variation : A Central Concept in Biology by Benedikt Hallgrímsson, Brian K. Hall (previsto per giugno)
La Rivista dei Libri. Dawkins
La Rivista dei Libri, versione italiana della prestigiosa The New York Review of Books
pubblica la recensione dell’ultimo libro di Dawkins. Il testo e’ completo e lo potete leggere presso il sito della Rivista:
Il credo dell'evoluzione di H. ALLEN ORR.
RICHARD DAWKINS, Il cappellano del Diavolo, ed. italiana a cura di Telmo Pievani, trad. di Elisa Faravelli e Telmo Pievani, Milano, Raffello Cortina, pp. 349
pubblica la recensione dell’ultimo libro di Dawkins. Il testo e’ completo e lo potete leggere presso il sito della Rivista:
Il credo dell'evoluzione di H. ALLEN ORR.
RICHARD DAWKINS, Il cappellano del Diavolo, ed. italiana a cura di Telmo Pievani, trad. di Elisa Faravelli e Telmo Pievani, Milano, Raffello Cortina, pp. 349
Monday, April 18, 2005
In ricordo di S.J. Gould
In ricordo di S.J. Gould
Giorgio Narducci (Circolo Gould) interverra’ all’ Arancera dell’Orto Botanico di Roma, Associazione Ecologica Romana (AER) il 21 Aprile 2005 (Giovedì) alle ore 16.00 -18.00 circa, con la conferenza:
Orchidee e Cactus: gli adattamenti e l'origine della forma in Stephen Jay Gould
Giorgio Narducci (Circolo Gould) interverra’ all’ Arancera dell’Orto Botanico di Roma, Associazione Ecologica Romana (AER) il 21 Aprile 2005 (Giovedì) alle ore 16.00 -18.00 circa, con la conferenza:
Orchidee e Cactus: gli adattamenti e l'origine della forma in Stephen Jay Gould
Sunday, April 17, 2005
Elenco dei siti che catalogano le specie
Eccovi un elenco dei siti che enumerano le specie viventi attualmente catalogate. Gli elenchi non sono esaurienti ma offrono un panorama di quanto oggi si conosce, in continuo aggiornamento.
Profilo delle specie in pericolo di estinzione (Wwf)
Global Biodiversity Information Facility (GBIF) is an international organisation that is working to make the world's biodiversity data accessible anywhere in the world. Lo stesso sito elenca altre decine di siti che contengono banche dati parziali del mondo vivente:
World Species List. Series of web-links that connect to a variety of web-based species lists
Species 2000 has the objective of enumerating all known species of organisms on Earth (animals, plants, fungi and microbes) as the baseline dataset for studies of global biodiversity
TreeBASE is a relational database of phylogenetic information hosted by the University at Buffalo. TreeBASE stores phylogenetic trees and the data matrices used to generate them from published research papers
The Biognomen is a Linnaean taxonomy arranged to show the evolutionary relationships among taxa
ITIS, the Integrated Taxonomic Information System. An authoritative taxonomic information on plants, animals, fungi, and microbes of North America and the world
Profilo delle specie in pericolo di estinzione (Wwf)
Global Biodiversity Information Facility (GBIF) is an international organisation that is working to make the world's biodiversity data accessible anywhere in the world. Lo stesso sito elenca altre decine di siti che contengono banche dati parziali del mondo vivente:
World Species List. Series of web-links that connect to a variety of web-based species lists
Species 2000 has the objective of enumerating all known species of organisms on Earth (animals, plants, fungi and microbes) as the baseline dataset for studies of global biodiversity
TreeBASE is a relational database of phylogenetic information hosted by the University at Buffalo. TreeBASE stores phylogenetic trees and the data matrices used to generate them from published research papers
The Biognomen is a Linnaean taxonomy arranged to show the evolutionary relationships among taxa
ITIS, the Integrated Taxonomic Information System. An authoritative taxonomic information on plants, animals, fungi, and microbes of North America and the world
The Genographic Project
The Genographic Project
Il 13 aprile scorso, dalla sede centrale di Washington D.C., la National Geographic Society, in collaborazione con IBM e la “Waitt Family foundation”, ha annunciato il lancio del grande progetto “the Genographic project”. Il progetto, che non ha precedenti e che avrà la durata di cinque anni, si propone l’ambizioso scopo di ricostruire le migrazioni genetiche della storia dell’essere umano, ripercorrendo le strade che, dalla mappa genetica del nostro comune antenato, vissuto in Africa 60.000 anni fa, ci hanno condotto alla nostra situazione attuale dell’oggi. Il lavoro di ricerca sarà coordinato dal genetista Spencer Wells e al progetto collaborerà anche l’italiano Luigi Luca Cavalli-Sforza. Il “Genographic Project” prevede anche una fase di coinvolgimento del pubblico che, attraverso un kit’ acquistabile, potrà partecipare al progetto contribuendo con il proprio DNA.
“Noi sappiamo che proveniamo tutti dall’africa, ma non sappiamo come siamo arrivati nei posti dove oggi viviamo, quali sono stati i grandi flussi migratori. Questo è lo scopo del nostro progetto.”
Spencer Wells, Repubblica, 14 aprile 2005
Dal seguente sito si potranno seguire le intere fasi del progetto:
http://www5.nationalgeographic.com/genographic/
In particolare consiglio la consultazione del bellissimo atlante illustrato delle migrazioni genetiche umane:
http://www5.nationalgeographic.com/genographic/atlas.html
Jacopo Romoli
Il 13 aprile scorso, dalla sede centrale di Washington D.C., la National Geographic Society, in collaborazione con IBM e la “Waitt Family foundation”, ha annunciato il lancio del grande progetto “the Genographic project”. Il progetto, che non ha precedenti e che avrà la durata di cinque anni, si propone l’ambizioso scopo di ricostruire le migrazioni genetiche della storia dell’essere umano, ripercorrendo le strade che, dalla mappa genetica del nostro comune antenato, vissuto in Africa 60.000 anni fa, ci hanno condotto alla nostra situazione attuale dell’oggi. Il lavoro di ricerca sarà coordinato dal genetista Spencer Wells e al progetto collaborerà anche l’italiano Luigi Luca Cavalli-Sforza. Il “Genographic Project” prevede anche una fase di coinvolgimento del pubblico che, attraverso un kit’ acquistabile, potrà partecipare al progetto contribuendo con il proprio DNA.
“Noi sappiamo che proveniamo tutti dall’africa, ma non sappiamo come siamo arrivati nei posti dove oggi viviamo, quali sono stati i grandi flussi migratori. Questo è lo scopo del nostro progetto.”
Spencer Wells, Repubblica, 14 aprile 2005
Dal seguente sito si potranno seguire le intere fasi del progetto:
http://www5.nationalgeographic.com/genographic/
In particolare consiglio la consultazione del bellissimo atlante illustrato delle migrazioni genetiche umane:
http://www5.nationalgeographic.com/genographic/atlas.html
Jacopo Romoli
Thursday, April 14, 2005
Una lunga pazienza cieca. Storia dell’evoluzionismo di Giulio Barsanti
E’ finalmente in libreria il prezioso libro di Giulio Barsanti
Una lunga pazienza cieca. Storia dell’evoluzionismo
Einaudi, Torino. Collana Piccola Biblioteca Einaudi Ns, pp. XVI-424, 2005
Dal sito web dell’ Einaudi (dove troverete altre informazioni) riporto l’indice:
Introduzione. - I. La terrestrizzazione delle forme acquatiche. II. La catena dell'essere e la redenzione delle specie. - III. Il preformismo e le metamorfosi del prototipo. - IV. Epigenesi e combinazioni di semi. - V. Ibridazione e accumulo di deviazioni. - VI. La degenerazione delle specie. - VII. Confutazioni e stallo. - VIII. La trasformazione delle specie. - IX. Trasformismi. - X. Dall'adattamento alla lotta. - XI. Divergenza finita e sviluppo progressivo. - XII. Selezione naturale e divergenza indefinita. - XIII. Difficoltà e slittamenti. - XIV. La selezione sessuale e l'origine dell'uomo. - XV. La selezione sociale. - XVI. Selezionismi. - XVII. Ortogenesi, ologenesi, mutazionismo. - XVIII. La nuova sintesi.
Una ricca bibliografia e’ a disposizione dei lettori. Ben 66 pagine con centinaia di riferimenti: una fonte ricchissima di citazioni per eventuali approfondimenti.
Ripercorrere criticamente le fondamentali tappe storiche dell’evoluzionismo costituisce un esercizio intellettuale che ritengo tra i piu’ faticosi ma e’ l’unico modo per dare uno sguardo generale e completo alle sorti di un pensiero, una teoria tra le piu’ discusse e contrastate. Non si finisce mai di imparare. Poche centinaia di pagine racchiudono un immenso tesoro intellettuale a nostra disposizione!!!!!!!
Una lunga pazienza cieca. Storia dell’evoluzionismo
Einaudi, Torino. Collana Piccola Biblioteca Einaudi Ns, pp. XVI-424, 2005
Dal sito web dell’ Einaudi (dove troverete altre informazioni) riporto l’indice:
Introduzione. - I. La terrestrizzazione delle forme acquatiche. II. La catena dell'essere e la redenzione delle specie. - III. Il preformismo e le metamorfosi del prototipo. - IV. Epigenesi e combinazioni di semi. - V. Ibridazione e accumulo di deviazioni. - VI. La degenerazione delle specie. - VII. Confutazioni e stallo. - VIII. La trasformazione delle specie. - IX. Trasformismi. - X. Dall'adattamento alla lotta. - XI. Divergenza finita e sviluppo progressivo. - XII. Selezione naturale e divergenza indefinita. - XIII. Difficoltà e slittamenti. - XIV. La selezione sessuale e l'origine dell'uomo. - XV. La selezione sociale. - XVI. Selezionismi. - XVII. Ortogenesi, ologenesi, mutazionismo. - XVIII. La nuova sintesi.
Una ricca bibliografia e’ a disposizione dei lettori. Ben 66 pagine con centinaia di riferimenti: una fonte ricchissima di citazioni per eventuali approfondimenti.
Ripercorrere criticamente le fondamentali tappe storiche dell’evoluzionismo costituisce un esercizio intellettuale che ritengo tra i piu’ faticosi ma e’ l’unico modo per dare uno sguardo generale e completo alle sorti di un pensiero, una teoria tra le piu’ discusse e contrastate. Non si finisce mai di imparare. Poche centinaia di pagine racchiudono un immenso tesoro intellettuale a nostra disposizione!!!!!!!
Wednesday, April 13, 2005
Per i piu' piccoli.....e non
E' in edicola da sabato 9 aprile quale supplemento del Giorno-Nazione-Resto del Carlino il volume n.14 della Biblioteca Illustrata del Sapere, edita da DK, dal titolo EVOLUZIONE. L’opera, che ha la consulenza scientifica di John Maynard Smith, in poco piu' di 60 pagine ripercorre la storia dell'Evoluzionismo dagli albori fino alla nascita della genetica e alla scoperta del DNA, e cita molti degli scienziati protagonisti di questo avvincente percorso storico-scientifico (Lamarck, Cuvier, Owen, Lyell, Darwin, Morgan, Rosalind Franklin, Watson, Crick e Gould, solo per elencarne alcuni). Non e’ inserita la storia dell’evoluzione umana. Le illustrazioni sono molte, attraenti ed esplicative. La struttura e’ semplice, la lettura e' agile, e cio' ne fa uno strumento utile per incoraggiare l’accostamento all'Evoluzione da parte, ad esempio, dei ragazzi delle superiori. Segnalo infine che a pag. 34 del supplemento del Giorno c'e' un evidente refuso. Viene detto che Darwin lesse il saggio di Malthus nel 1883, quando invece avvenne nel 1838!
La collana Lampi di Genio, edita dall'Editoriale Scienza presenta la biografia e l'opera scientifica di alcuni tra i piu' importanti protagonisti della Scienza dall'antichita' ad oggi. La serie porta la firma di Luca Novelli, giornalista e autore affermato (e premiato!) di libri di divulgazione scientifica per ragazzi. Tra i volumi gia' in collana, segnalo quelli dedicati a Darwin e a Mendel. La struttura dell'opera e' particolarmente adatta a catturare l'attenzione e la curiosita' dei piu' piccoli: la lettura e' consigliata a partire dagli otto anni. Il protagonista si racconta in prima persona e i corti capitoli sono corredati da vignette disegnate dall'autore stesso. Alla fine di ciascun volume si trova un dizionarietto attraverso il quale i piccoli lettori possono conoscere il significato dei vari termini tecnici inseriti nella storia. Una piacevole lettura da fare con i propri figli o con i propri alunni.
Paola Nardi
La collana Lampi di Genio, edita dall'Editoriale Scienza presenta la biografia e l'opera scientifica di alcuni tra i piu' importanti protagonisti della Scienza dall'antichita' ad oggi. La serie porta la firma di Luca Novelli, giornalista e autore affermato (e premiato!) di libri di divulgazione scientifica per ragazzi. Tra i volumi gia' in collana, segnalo quelli dedicati a Darwin e a Mendel. La struttura dell'opera e' particolarmente adatta a catturare l'attenzione e la curiosita' dei piu' piccoli: la lettura e' consigliata a partire dagli otto anni. Il protagonista si racconta in prima persona e i corti capitoli sono corredati da vignette disegnate dall'autore stesso. Alla fine di ciascun volume si trova un dizionarietto attraverso il quale i piccoli lettori possono conoscere il significato dei vari termini tecnici inseriti nella storia. Una piacevole lettura da fare con i propri figli o con i propri alunni.
Paola Nardi
Tuesday, April 12, 2005
Jurassik Park sembra più vicino…
E’ stata annunciata la sensazionale scoperta di tessuti molli nelle ossa fossilizzate di un T rex che getta nuove luci e nuove ombre sui processi di fossilizzazione. Ed anche Jurassik Park sembra più vicino…
La scoperta della dottoressa Mary Schweitzer e di Jennifer Wittmeyer, paleontologa e tecnico di laboratorio all’Università Statale del Nord Carolina, in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali dello steso stato, sta sconvolgendo il mondo della paleontologia: per la prima volta sembrano essersi conservati tessuti molli all’interno di ossa fossilizzate di dinosauri.
Dal femore di un Tyrannosaurus rex di 68 milioni di anni fa le due studiose sembra siano riuscite ad isolare tessuti molli ben preservati, tuttora trasparenti e osservabili al microscopio. La sorpresa maggiore si è avuta durante l’osservazione microscopica: vasi sanguinei e probabili cellule sembrano ancora presenti. Inoltre sono riuscite a “ripetere” il miracolo su di un Adrosauro, dinosauro di 80 milioni di anni fa, e su altri due Tirannosauri di 65 milioni di anni.
Il processo di fossilizzazione sostituisce chimicamente la composizione dei vari tessuti. Finora si riteneva che solamente le parti più resistenti potessero fossilizzarsi in condizioni normali e che i resti organici non possano conservarsi per oltre 100.000 anni. Ma in questo caso si tratterebbe di decine di milioni di anni: pur essendo una scoperta molto stimolante, potrebbe tuttavia essere possibile che la sostituzione chimica sia avvenuta a livello molecolare mantenendo l’aspetto dei tessuti originari, ma non la composizione chimica.
La scoperta di Schweitzer e Wittmeyer potrebbe costringere il mondo paleontologico a rivedere il processo di fossilizzazione: grazie alle possibilità offerte dalle moderne tecnologie di ricerca anche le basi ormai consolidate della paleontologia si evolvono. E magari un giorno si potrà davvero costruire un Jurassic Park…
Giulia Fontanesi
Sito web:
http://www.ncsu.edu/news/press_releases/05_03/075.htm
http://www.naturalsciences.org/
La scoperta della dottoressa Mary Schweitzer e di Jennifer Wittmeyer, paleontologa e tecnico di laboratorio all’Università Statale del Nord Carolina, in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali dello steso stato, sta sconvolgendo il mondo della paleontologia: per la prima volta sembrano essersi conservati tessuti molli all’interno di ossa fossilizzate di dinosauri.
Dal femore di un Tyrannosaurus rex di 68 milioni di anni fa le due studiose sembra siano riuscite ad isolare tessuti molli ben preservati, tuttora trasparenti e osservabili al microscopio. La sorpresa maggiore si è avuta durante l’osservazione microscopica: vasi sanguinei e probabili cellule sembrano ancora presenti. Inoltre sono riuscite a “ripetere” il miracolo su di un Adrosauro, dinosauro di 80 milioni di anni fa, e su altri due Tirannosauri di 65 milioni di anni.
Il processo di fossilizzazione sostituisce chimicamente la composizione dei vari tessuti. Finora si riteneva che solamente le parti più resistenti potessero fossilizzarsi in condizioni normali e che i resti organici non possano conservarsi per oltre 100.000 anni. Ma in questo caso si tratterebbe di decine di milioni di anni: pur essendo una scoperta molto stimolante, potrebbe tuttavia essere possibile che la sostituzione chimica sia avvenuta a livello molecolare mantenendo l’aspetto dei tessuti originari, ma non la composizione chimica.
La scoperta di Schweitzer e Wittmeyer potrebbe costringere il mondo paleontologico a rivedere il processo di fossilizzazione: grazie alle possibilità offerte dalle moderne tecnologie di ricerca anche le basi ormai consolidate della paleontologia si evolvono. E magari un giorno si potrà davvero costruire un Jurassic Park…
Giulia Fontanesi
Sito web:
http://www.ncsu.edu/news/press_releases/05_03/075.htm
http://www.naturalsciences.org/
Monday, April 11, 2005
Dalla parte di Darwin
LEGAMBIENTE organizza il Convegno per la presentazione del libro Dalla parte di Darwin
di Marcello Buiatti, Giuliano Cannata, Marcello Cini, Vittorio Cogliati Dezza, Walter Fornasa, Marcello Sala.
22 aprile 2005 ore 15,30-19,00 c\o Sala Serpieri - Ex Collegio Raffaello Piazza della Repubblica – Urbino
Si parlera’ di:
L’ATTUALITÀ DI DARWIN. Marcello Buiatti - Ordinario di Genetica, Università di Firenze
LE VERITÀ SBAGLIATE. Vittorio Cogliati Dezza - Presidente Legambiente Scuola e Formazione Nazionale
EVOLUZIONISMO E CREAZIONISMO. Michele Martelli - Docente di Filosofia dell’Istituto “A. Massolo” - Università agli Studi di Urbino
IL SEGRETO DI DARWIN: L’UNITÀ E LA DIVERSITÀ DEL VIVENTE. Telmo Pievani - Ordinario di Epistemologia - Università agli Studi di Milano “Bicocca”
di Marcello Buiatti, Giuliano Cannata, Marcello Cini, Vittorio Cogliati Dezza, Walter Fornasa, Marcello Sala.
22 aprile 2005 ore 15,30-19,00 c\o Sala Serpieri - Ex Collegio Raffaello Piazza della Repubblica – Urbino
Si parlera’ di:
L’ATTUALITÀ DI DARWIN. Marcello Buiatti - Ordinario di Genetica, Università di Firenze
LE VERITÀ SBAGLIATE. Vittorio Cogliati Dezza - Presidente Legambiente Scuola e Formazione Nazionale
EVOLUZIONISMO E CREAZIONISMO. Michele Martelli - Docente di Filosofia dell’Istituto “A. Massolo” - Università agli Studi di Urbino
IL SEGRETO DI DARWIN: L’UNITÀ E LA DIVERSITÀ DEL VIVENTE. Telmo Pievani - Ordinario di Epistemologia - Università agli Studi di Milano “Bicocca”
L'evoluzione costruttiva
Segnalo questa nuova pubblicazione italiana che suscitera' un notevole dibattito (scontro?) nell'ambito evoluzionistico per le idee esposte molto speculative.
L'evoluzione costruttiva
Sarà Michele
Utet Libreria, collana Frontiere, pp.304, 2005
L’essenza del pensiero di Michele Sara’ sull’evoluzione di tipo costruttivo e’ riprodotto nel documento presentato l’anno scorso al XII INCONTRO DEL GRUPPO ITALIANO DI BIOLOGIA EVOLUZIONISTICA di Firenze, dal titolo:
Una teoria olistica d’evoluzione costruttiva estesa a biologia, fisica e cultura.
Su Pikaia, http://www.eversincedarwin.org/ potete leggere il documento completo ed anche tutte le news pubblicate su questo Blog ordinate per argomento!!!!!
L'evoluzione costruttiva
Sarà Michele
Utet Libreria, collana Frontiere, pp.304, 2005
L’essenza del pensiero di Michele Sara’ sull’evoluzione di tipo costruttivo e’ riprodotto nel documento presentato l’anno scorso al XII INCONTRO DEL GRUPPO ITALIANO DI BIOLOGIA EVOLUZIONISTICA di Firenze, dal titolo:
Una teoria olistica d’evoluzione costruttiva estesa a biologia, fisica e cultura.
Su Pikaia, http://www.eversincedarwin.org/ potete leggere il documento completo ed anche tutte le news pubblicate su questo Blog ordinate per argomento!!!!!
Sunday, April 10, 2005
Millennium Ecosystem Assessment (MA) Synthesis Report
Millennium Ecosystem Assessment (MA) Synthesis Report
Segnalo questo preoccupato rapporto sulla difficolta' a sostenere inalterati gli ecositemi attuali a livello globale. Il rapporto e' stato realizzato da 1300 studiosi di 95 paesi. Essi sostengono che gli ecosistemi continueranno a peggiorare nei prossimi 50 anni.
Leggete la sintesi del rapporto. Seguiranno altri sei rapporti che completeranno il quadro globale dello stato del nostro pianeta.
Presso questo sito potere vedere le simulazioni degli effetti del riscaldamento globale e dei mutamenti climatici indotti dalle attivita' umane. Alcuni Tutorials vi introducono alla conoscenza dei cicli dell'acqua, del carbonio, dell'effetto serra, ecc.....
Segnalo questo preoccupato rapporto sulla difficolta' a sostenere inalterati gli ecositemi attuali a livello globale. Il rapporto e' stato realizzato da 1300 studiosi di 95 paesi. Essi sostengono che gli ecosistemi continueranno a peggiorare nei prossimi 50 anni.
Leggete la sintesi del rapporto. Seguiranno altri sei rapporti che completeranno il quadro globale dello stato del nostro pianeta.
Presso questo sito potere vedere le simulazioni degli effetti del riscaldamento globale e dei mutamenti climatici indotti dalle attivita' umane. Alcuni Tutorials vi introducono alla conoscenza dei cicli dell'acqua, del carbonio, dell'effetto serra, ecc.....
Saturday, April 09, 2005
Segnalo questo articolo di A. Piseri pubblicato su Tempo Medico n. 791 il 2 Aprile 2005:
Quando la femmina regola l'evoluzione. L'etologo Andrea Pilastro svela i segreti della selezione sessuale.
The American Naturalist, dedica il supplemento 3 del fascicolo di maggio 2005 allo stesso tema: HOW IMPORTANT IS SEXUAL CONFLICT?
Questi sono i titoli:
How Important Is Sexual Conflict? David Hosken and Rhonda Snook
Escalation, Retreat, and Female Indifference as Alternative Outcomes of Sexually Antagonistic Coevolution. Locke Rowe, Erin Cameron, and Troy Day
Evolutionary Conflicts of Interest: Are Female Sexual Decisions Different? William G. Eberhard
The Evolution of Infidelity in Socially Monogamous Passerines: The Strength of Direct and Indirect Selection on Extrapair Copulation Behavior in Females. Göran Arnqvist and Mark Kirkpatrick
Sexual Conflict in the Wild: Elevated Mating Rate Reduces Female Lifetime Reproductive Success. Alexei A. Maklakov, Trine Bilde, and Yael Lubin
Why Are Males Bad for Females? Models for the Evolution of Damaging Male Mating Behavior. C. M. Lessells
Female Mate Preference and Sexual Conflict: Females Prefer Males That Have Had Fewer Consorts. W. Edwin Harris and Patricia J. Moore
Experimental Removal and Elevation of Sexual Selection: Does Sexual Selection Generate Manipulative Males and Resistant Females? Helen S. Crudgington, Andrew P. Beckerman, Lena Brüstle, Kathleen Green, and Rhonda R. Snook
Quantitative Genetic Models of Sexual Conflict Based on Interacting Phenotypes. Allen J. Moore and Tommaso Pizzari
…e quest’altro di S. Ferraresi, pubblicato su Tutto Scienze (inserto de La Stampa n. 1173 - 30 marzo 2005, pp. 3, procuratevelo):
Ciò che Darwin non poteva sapere. UN GENE PUO’ PRODURRE RAPIDE MUTAZIONI NELLA CRESCITA DI STRUTTURE OSSEE: COME NEL CASO DEL BECCO DEI FRINGUELLI STUDIATI ALLE GALAPAGOS. Abstract in inglese su PubMed
Quando la femmina regola l'evoluzione. L'etologo Andrea Pilastro svela i segreti della selezione sessuale.
The American Naturalist, dedica il supplemento 3 del fascicolo di maggio 2005 allo stesso tema: HOW IMPORTANT IS SEXUAL CONFLICT?
Questi sono i titoli:
How Important Is Sexual Conflict? David Hosken and Rhonda Snook
Escalation, Retreat, and Female Indifference as Alternative Outcomes of Sexually Antagonistic Coevolution. Locke Rowe, Erin Cameron, and Troy Day
Evolutionary Conflicts of Interest: Are Female Sexual Decisions Different? William G. Eberhard
The Evolution of Infidelity in Socially Monogamous Passerines: The Strength of Direct and Indirect Selection on Extrapair Copulation Behavior in Females. Göran Arnqvist and Mark Kirkpatrick
Sexual Conflict in the Wild: Elevated Mating Rate Reduces Female Lifetime Reproductive Success. Alexei A. Maklakov, Trine Bilde, and Yael Lubin
Why Are Males Bad for Females? Models for the Evolution of Damaging Male Mating Behavior. C. M. Lessells
Female Mate Preference and Sexual Conflict: Females Prefer Males That Have Had Fewer Consorts. W. Edwin Harris and Patricia J. Moore
Experimental Removal and Elevation of Sexual Selection: Does Sexual Selection Generate Manipulative Males and Resistant Females? Helen S. Crudgington, Andrew P. Beckerman, Lena Brüstle, Kathleen Green, and Rhonda R. Snook
Quantitative Genetic Models of Sexual Conflict Based on Interacting Phenotypes. Allen J. Moore and Tommaso Pizzari
…e quest’altro di S. Ferraresi, pubblicato su Tutto Scienze (inserto de La Stampa n. 1173 - 30 marzo 2005, pp. 3, procuratevelo):
Ciò che Darwin non poteva sapere. UN GENE PUO’ PRODURRE RAPIDE MUTAZIONI NELLA CRESCITA DI STRUTTURE OSSEE: COME NEL CASO DEL BECCO DEI FRINGUELLI STUDIATI ALLE GALAPAGOS. Abstract in inglese su PubMed
News dai giornali sull'evoluzione a cura di Daniele Formenti
News dai giornali sull'evoluzione a cura di Daniele Formenti (aggiornamento del 7/4/05)
23/2/05: La commissione ministeriale (Levi-Montalcini, Sgaramella, Rubbia, Colombo) incaricata di riportare Darwin fra i banchi di scuola (insieme allo studio dell’evoluzione e al metodo scientifico…) ha presentato ieri mattina la sua relazione al ministro. Grande quindi è la gioia che traspare dal comunicato stampa del Ministero (Ministro Moratti: "Con le indicazioni della Commissione Darwin perfezioneremo i programmi della scuola del primo ciclo e metteremo a punto quelli della secondaria superiore"): "Esprimo viva soddisfazione per la collaborazione offertami dagli illustri studiosi, che mi consentirà di migliorare le indicazioni nazionali relative al primo ciclo di istruzione". La notizia compare subito solo su La Repubblica: “Darwin torni tra i banchi di scuola'; Lo chiedono i saggi della Moratti”; l’articolo è accompagnato da un commento di M.Hack (Battaglia vinta: era vergognoso) e dalla risposta di Augias a un ricercatore italiano in Francia (Dopo Darwin riabilitiamo tutta la scienza). La Stampa ha oggi un articolo ormai superato (Darwin dimenticato. richiamo al ministro perchè si faccia chiarezza sui programmi scolastici in tema di evoluzione). La buona notizia viene data oggi anche da Smemoranda on line
24/2/04: Altri articoli, in un ristretto e “artificialmente selezionato” gruppo di quotidiani, sui risultati del lavoro della commissione che doveva riaccompagnare a scuola Darwin. La Repubblica (Dopo gli appelli su Repubblica, la teoria torna tra i banchi delle medie. Per le secondarie spuntano altre sorprese. Torna Darwin, ma la scuola perde altri pezzi) e l'Unità (Darwin, la disfatta di Moratti), Il Giorno (Darwin tornerà nei programmi scolastici. Il gruppo di esperti presieduto dalla senatrice Levi-Montalcini), Libertà (Darwin torna nei programmi della scuola), La Nuova Sardegna ed altri del pool: (Chiediamo il reinserimento totale dello studio della teoria di Darwin nella scuola primaria), l'Opinione delle libertà (Anche i saggi della Moratti difendono l’evoluzionismo di G.Corbellini), ADNKronos (Montalcini, Darwin Torni Sui Banchi Di Scuola Al Piu' Presto)
25/2/05: Articolo sull'Unità di P. Greco: Darwin a scuola, la Moratti non si evolve, dove si commenta la storia di questa “inutile” (“in nessun paese democratico il Governo, sia pure per interposta persona, verifica la bontà di una teoria scientifica”) commissione, inutile perché non si sarebbe dovuti arrivare al punto di dover far perdere tempo anche a dei premi Nobel (che hanno già i loro problemi di ricerca … dei fondi) per una consulenza di questo tipo, che in condizioni normali avrebbe potuto essere affidata a qualsiasi persona COMPETENTE (a cui poi venga dato ascolto!) "è ovvio che il parere della commissione su Darwin è stato unanime: qualunque persona con un minimo di conoscenza dei sistemi biologici non può non riconoscerne l’importanza". Molto grave però un altro allarme della commissione, che "ha analizzato - spiega ancora Sgaramella - più genericamente i programmi relativi alle materie scientifiche nel primo ciclo scolastico. La conclusione è stata che nella scuola dell’obbligo le scienze sono sottorappresentate e chi esce dal primo ciclo non sa quasi nulla". Articolo del Mattino: (Moratti cede sulle teorie di Darwin nella scuola; saranno reinserite nei programmi delle medie inferiori) . Articolo anche sul Sole 24 ore: Darwin recuperato ma la riforma è da rifare. Si accenna al fatto che il documento contiene raccomandazioni che vanno al di là della sola questione dell’evoluzione per toccare le carenze sull’insegnamento scientifico, e si nota che stranamente il documento è rimasto segreto.
1/3/05: Gli altri quotidiani non hanno mai ripreso la notizia; forse nemmeno La Stampa, che pure il 23/2 aveva pubblicato un articolo (ma non aggiornato) sull’argomento, La notizia viene ripresa in alcuni siti scolastici (La Tecnica della Scuola - ProteoFareSapere – Educazione&Scuola – OrizzonteScuola – Sussidiario.it - ). Una breve battuta accenna all’eliminazione (…l’anno scorso) dell’evoluzione dai programmi scolastici nella trasmissione notturna su RAI3 (Parla con me del 27/2/05) della Dandini, costretta, forse senza saperlo, a fare informazione (anche se datata) oltre che satira.
3/3/05: ancora un articolo in argomento, di Luciano Caglioti, sull’Opinione delle Libertà: Non c’è dibattito più sterile di quello su Darwin. Molto chiaro, anche se troppo ottimista sulle posizioni papali: “Non si capisce perché una frangia di iperattivisti continui ad osteggiare una teoria che oramai è certezza scientifica. Certezza acquisita non solo da scienziati e laici, ma anche dalla Chiesa in termini di Catechismo olandese (anni ’70) e dichiarazioni di Giovanni Paolo II…Gli uni dicono “non lo so ancora, ma spero che la scienza ci dia un lume”. Gli altri “è il segno di una volontà superiore”. E le due visioni possono benissimo coesistere.”
4/3/05: Sui quotidiani nessun nuovo articolo sui risultati della Commissione Darwin. Ne parlano invece su Boiler (giornale di scienza dell’ENEL): Finalmente Darwin è riammesso a scuola. In ambiente scolastico c’è un articolo su Tuttoscuola: Ritorna Darwin sui risultati del lavoro della commissione, mentre riguarda il secondo ciclo l’articolo preoccupato: Darwin nel secondo ciclo dov’è? Si dice che “guardando gli Osa dei Licei nella versione attuale si scopre che …. non solo la teoria dell’evoluzione non è lo sfondo integratore che unifica i vari insegnamenti, ma non c’è nemmeno traccia del promesso studio delle diverse teorie scientifiche e matematiche dell’evoluzione applicate alla chimica della vita, ai processi biologici, alla fisica, alla cosmologia, alla geologia e alla paleontologia”. Nel sito di Tuttoscuola c’è anche una pagina informativa (Darwin dalla A alla Z), che potrebbe essere migliorata.
15/3/05. In un sito web teatrale in una pagina dedicata al comico Paolo Hendel si riporta un suo commento: “E meno male che alla fine è stata reintrodotta nei programmi dei primi anni d’insegnamento la teoria dell’evoluzione di Darwin”.
20/3/05: Intervento sull’opportunità di insegnare la “teoria dell’evoluzionismo” nelle scuole in un sito web cattolico: Evoluzionismo? Ne parliamo con don Paolo Giulietti (responsabile del Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile della Conferenza episcopale italiana); viene permessa, ma “purché la si presenti per quello che è, una mera ipotesi scientifica, e non si tragga pretesto per dedurne visioni complessive del mondo e della vita” [… e così bisogna insegnare che una teoria è “una mera ipotesi”…?]. Interessante comunque l’idea che “non è corretto dire che l’ipotesi creazionista si fondi sulla Genesi: essa deve trovare le proprie giustificazioni nell’indagine della realtà e nella constatazione che esistono valide ragioni per ipotizzare una origine intelligente ed “ex nihilo” del mondo e della vita”.
30/3/05: Sul Messaggero 2 articoli ci raccontano della nuova ondata di fondamentalismo che sta montando negli USA, che si spinge fino a impedire la programmazione di filmati scientifici che parlano di evoluzione (anche dei vulcani...): uno di F.Ferrarotti: ( Il nuovo fondamentalismo e' l'ultima ossessione USA) e l'altro di R.Bassoli (Quel vulcano offende la bibbia).
31/3/05: Secondo Ticinonline sul prossimo numero dell'autorevole rivista "La Civiltà Cattolica" padre Giuseppe De Rosa firma un articolo dal titolo "L'origine dell'uomo. Evoluzione e creazione", che viene presentato come editoriale. Pur definendo Charles Darwin un materialista, il periodico della Compagnia di Gesù non può fare a meno di riconoscere che l'evoluzionismo non è più solo un'ipotesi ma una teoria valida. Per questo, per i gesuiti l'evoluzionismo va insegnato nelle scuole e non può essere contestato come fanno, ad esempio, i fondamentalisti protestanti negli Stati Uniti. Riguardo al caso: "L'azione di Dio però non sopprime la contingenza, il fortuito e il caso, ma nella sua provvidenza li dirige al fine", conclude "La Civiltà Cattolica". Pur mantenendo una non dimostrabile visione finalistica dell’evoluzione biologica, non solo si attribuisce un ruolo al caso, ma (come se non fosse sufficiente…) si parla anche di ‘contingenza’ e ‘fortuito’. L'articolo sembra comunque lasciare senza il sostegno della chiesa (cattolica) i ‘creazionisti biblici’.
4/4/05: Articolo anche sull'Unità, di Perugini, sull'attacco all'evoluzionismo negli USA: Scienziati di tutto il mondo unitevi Darwin è in pericolo. Puo' essere utile andare a vedere da vicino quello che succede: - il sito web del film contestato, sull'evoluzione dei vulcani - IMAX Theaters Reject Science Shows Under Religious Pressure - "Strong Concerns" On Science Film Suppression - IMAX theaters Reject Science Shows under Religious Pressure - Testo e video sul dibattito negli USA
7/4/05: L’Avvenire cita l’articolo di P.De Rosa su Civiltà Cattolica di aprile. Lo stesso giorno sempre sull’Avvenire si legge anche un articolo sul rapporto fra il papa scomparso e la scienza: Wojtyla e le verità della ricerca (“Da Galileo a Darwin, ecco come, appena eletto, Giovanni Paolo II ruppe secoli di «reciproca incomprensione» e riaprì il dialogo”); si parla del caso Galileo e del contrasto fra la Chiesa e la scienza, apparentemente risolto con il riconoscimento del 1992, certo un po’ tardivo, di aver sbagliato 350 anni fa poiché «i teologi del tempo, in maggioranza, non percepivano la distinzione formale tra la Sacra Scrittura e la sua interpretazione, il che li condusse a trasporre indebitamente nel campo della dottrina della fede una questione che di fatto apparteneva alla ricerca scientifica»; questa dichiarazione potrebbe anche evitare, speriamo prima di 350 anni, qualsiasi contrasto fra scienza e teologia sull’evoluzione e sulla teoria dell’evoluzione; l’articolo prosegue citando le dichiarazioni prudenti del papa sull’evoluzionismo. Strano che l’articolista, pur certamente a conoscenza di interventi successivi anche più innovativi, si limiti a citare solo uno dei primi documenti, quello del 1985 ("Retta fede nella creazione, retto insegnamento dell'evoluzione", Venerdì 26 Aprile 1985), trascurando il documento ben più incisivo (e a cui sembra faccia riferimento anche P. De Rosa) del 1996 (Ai Membri della Pontificia Accademia delle Scienze riuniti in Assemblea Plenaria, 22 Ottobre 1996); è questa infatti la dichiarazione che molti, fra cui anche il prof. Cabibbo (presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia), hanno citato nella primavera del 2004, quando qualche cattolico, ben inserito nel ministero dell’Istruzione ma non aggiornato sugli orientamenti attuali del Vaticano (si veda il punto 63 di un documento (Comunione e servizio: La persona umana creata a immagine di Dio) approvato dalla Commissione Teologica Internazionale e dal card. Ratzinger nel 2004), si era premurosamente dato da fare con successo per eliminare perfino lo studio dell’evoluzione dai programmi dalla scuola media. Per fortuna si può leggere, nello stesso numero del quotidiano della CEI, anche un articolo (Conciliò l'evoluzione con la teoria del salto ontologico) di mons.F. Facchini (antropologo, docente universitario) che presenta una visione più corretta del pensiero del papa sull’evoluzione, anche se probabilmente esagera un po’ nel tradurre con ‘teoria’ quello che nel documento del 1996 era indicata prudentemente come ‘non solo una mera ipotesi’. D’altronde non sembra esistano termini intermedi fra ipotesi e teoria. Bisogna comunque ricordare che sembra che Ratzinger nel 1996 abbia corretto così il documento del papa: “La dottrina dell’evoluzione è per certo un’ipotesi importante, che però presenta decisamente molti problemi, i quali necessitano ancora di un’ampia discussione". Così come Ratzinger nel 1996 anche la redazione dell’Avvenire ha evitato di accostare ‘teoria’ ad ‘evoluzione’ nel titolo. Strano che nel titolo il concetto di “salto ontologico” sia riduttivamente definito ‘teoria’ invece che ‘verità’…
23/2/05: La commissione ministeriale (Levi-Montalcini, Sgaramella, Rubbia, Colombo) incaricata di riportare Darwin fra i banchi di scuola (insieme allo studio dell’evoluzione e al metodo scientifico…) ha presentato ieri mattina la sua relazione al ministro. Grande quindi è la gioia che traspare dal comunicato stampa del Ministero (Ministro Moratti: "Con le indicazioni della Commissione Darwin perfezioneremo i programmi della scuola del primo ciclo e metteremo a punto quelli della secondaria superiore"): "Esprimo viva soddisfazione per la collaborazione offertami dagli illustri studiosi, che mi consentirà di migliorare le indicazioni nazionali relative al primo ciclo di istruzione". La notizia compare subito solo su La Repubblica: “Darwin torni tra i banchi di scuola'; Lo chiedono i saggi della Moratti”; l’articolo è accompagnato da un commento di M.Hack (Battaglia vinta: era vergognoso) e dalla risposta di Augias a un ricercatore italiano in Francia (Dopo Darwin riabilitiamo tutta la scienza). La Stampa ha oggi un articolo ormai superato (Darwin dimenticato. richiamo al ministro perchè si faccia chiarezza sui programmi scolastici in tema di evoluzione). La buona notizia viene data oggi anche da Smemoranda on line
24/2/04: Altri articoli, in un ristretto e “artificialmente selezionato” gruppo di quotidiani, sui risultati del lavoro della commissione che doveva riaccompagnare a scuola Darwin. La Repubblica (Dopo gli appelli su Repubblica, la teoria torna tra i banchi delle medie. Per le secondarie spuntano altre sorprese. Torna Darwin, ma la scuola perde altri pezzi) e l'Unità (Darwin, la disfatta di Moratti), Il Giorno (Darwin tornerà nei programmi scolastici. Il gruppo di esperti presieduto dalla senatrice Levi-Montalcini), Libertà (Darwin torna nei programmi della scuola), La Nuova Sardegna ed altri del pool: (Chiediamo il reinserimento totale dello studio della teoria di Darwin nella scuola primaria), l'Opinione delle libertà (Anche i saggi della Moratti difendono l’evoluzionismo di G.Corbellini), ADNKronos (Montalcini, Darwin Torni Sui Banchi Di Scuola Al Piu' Presto)
25/2/05: Articolo sull'Unità di P. Greco: Darwin a scuola, la Moratti non si evolve, dove si commenta la storia di questa “inutile” (“in nessun paese democratico il Governo, sia pure per interposta persona, verifica la bontà di una teoria scientifica”) commissione, inutile perché non si sarebbe dovuti arrivare al punto di dover far perdere tempo anche a dei premi Nobel (che hanno già i loro problemi di ricerca … dei fondi) per una consulenza di questo tipo, che in condizioni normali avrebbe potuto essere affidata a qualsiasi persona COMPETENTE (a cui poi venga dato ascolto!) "è ovvio che il parere della commissione su Darwin è stato unanime: qualunque persona con un minimo di conoscenza dei sistemi biologici non può non riconoscerne l’importanza". Molto grave però un altro allarme della commissione, che "ha analizzato - spiega ancora Sgaramella - più genericamente i programmi relativi alle materie scientifiche nel primo ciclo scolastico. La conclusione è stata che nella scuola dell’obbligo le scienze sono sottorappresentate e chi esce dal primo ciclo non sa quasi nulla". Articolo del Mattino: (Moratti cede sulle teorie di Darwin nella scuola; saranno reinserite nei programmi delle medie inferiori) . Articolo anche sul Sole 24 ore: Darwin recuperato ma la riforma è da rifare. Si accenna al fatto che il documento contiene raccomandazioni che vanno al di là della sola questione dell’evoluzione per toccare le carenze sull’insegnamento scientifico, e si nota che stranamente il documento è rimasto segreto.
1/3/05: Gli altri quotidiani non hanno mai ripreso la notizia; forse nemmeno La Stampa, che pure il 23/2 aveva pubblicato un articolo (ma non aggiornato) sull’argomento, La notizia viene ripresa in alcuni siti scolastici (La Tecnica della Scuola - ProteoFareSapere – Educazione&Scuola – OrizzonteScuola – Sussidiario.it - ). Una breve battuta accenna all’eliminazione (…l’anno scorso) dell’evoluzione dai programmi scolastici nella trasmissione notturna su RAI3 (Parla con me del 27/2/05) della Dandini, costretta, forse senza saperlo, a fare informazione (anche se datata) oltre che satira.
3/3/05: ancora un articolo in argomento, di Luciano Caglioti, sull’Opinione delle Libertà: Non c’è dibattito più sterile di quello su Darwin. Molto chiaro, anche se troppo ottimista sulle posizioni papali: “Non si capisce perché una frangia di iperattivisti continui ad osteggiare una teoria che oramai è certezza scientifica. Certezza acquisita non solo da scienziati e laici, ma anche dalla Chiesa in termini di Catechismo olandese (anni ’70) e dichiarazioni di Giovanni Paolo II…Gli uni dicono “non lo so ancora, ma spero che la scienza ci dia un lume”. Gli altri “è il segno di una volontà superiore”. E le due visioni possono benissimo coesistere.”
4/3/05: Sui quotidiani nessun nuovo articolo sui risultati della Commissione Darwin. Ne parlano invece su Boiler (giornale di scienza dell’ENEL): Finalmente Darwin è riammesso a scuola. In ambiente scolastico c’è un articolo su Tuttoscuola: Ritorna Darwin sui risultati del lavoro della commissione, mentre riguarda il secondo ciclo l’articolo preoccupato: Darwin nel secondo ciclo dov’è? Si dice che “guardando gli Osa dei Licei nella versione attuale si scopre che …. non solo la teoria dell’evoluzione non è lo sfondo integratore che unifica i vari insegnamenti, ma non c’è nemmeno traccia del promesso studio delle diverse teorie scientifiche e matematiche dell’evoluzione applicate alla chimica della vita, ai processi biologici, alla fisica, alla cosmologia, alla geologia e alla paleontologia”. Nel sito di Tuttoscuola c’è anche una pagina informativa (Darwin dalla A alla Z), che potrebbe essere migliorata.
15/3/05. In un sito web teatrale in una pagina dedicata al comico Paolo Hendel si riporta un suo commento: “E meno male che alla fine è stata reintrodotta nei programmi dei primi anni d’insegnamento la teoria dell’evoluzione di Darwin”.
20/3/05: Intervento sull’opportunità di insegnare la “teoria dell’evoluzionismo” nelle scuole in un sito web cattolico: Evoluzionismo? Ne parliamo con don Paolo Giulietti (responsabile del Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile della Conferenza episcopale italiana); viene permessa, ma “purché la si presenti per quello che è, una mera ipotesi scientifica, e non si tragga pretesto per dedurne visioni complessive del mondo e della vita” [… e così bisogna insegnare che una teoria è “una mera ipotesi”…?]. Interessante comunque l’idea che “non è corretto dire che l’ipotesi creazionista si fondi sulla Genesi: essa deve trovare le proprie giustificazioni nell’indagine della realtà e nella constatazione che esistono valide ragioni per ipotizzare una origine intelligente ed “ex nihilo” del mondo e della vita”.
30/3/05: Sul Messaggero 2 articoli ci raccontano della nuova ondata di fondamentalismo che sta montando negli USA, che si spinge fino a impedire la programmazione di filmati scientifici che parlano di evoluzione (anche dei vulcani...): uno di F.Ferrarotti: ( Il nuovo fondamentalismo e' l'ultima ossessione USA) e l'altro di R.Bassoli (Quel vulcano offende la bibbia).
31/3/05: Secondo Ticinonline sul prossimo numero dell'autorevole rivista "La Civiltà Cattolica" padre Giuseppe De Rosa firma un articolo dal titolo "L'origine dell'uomo. Evoluzione e creazione", che viene presentato come editoriale. Pur definendo Charles Darwin un materialista, il periodico della Compagnia di Gesù non può fare a meno di riconoscere che l'evoluzionismo non è più solo un'ipotesi ma una teoria valida. Per questo, per i gesuiti l'evoluzionismo va insegnato nelle scuole e non può essere contestato come fanno, ad esempio, i fondamentalisti protestanti negli Stati Uniti. Riguardo al caso: "L'azione di Dio però non sopprime la contingenza, il fortuito e il caso, ma nella sua provvidenza li dirige al fine", conclude "La Civiltà Cattolica". Pur mantenendo una non dimostrabile visione finalistica dell’evoluzione biologica, non solo si attribuisce un ruolo al caso, ma (come se non fosse sufficiente…) si parla anche di ‘contingenza’ e ‘fortuito’. L'articolo sembra comunque lasciare senza il sostegno della chiesa (cattolica) i ‘creazionisti biblici’.
4/4/05: Articolo anche sull'Unità, di Perugini, sull'attacco all'evoluzionismo negli USA: Scienziati di tutto il mondo unitevi Darwin è in pericolo. Puo' essere utile andare a vedere da vicino quello che succede: - il sito web del film contestato, sull'evoluzione dei vulcani - IMAX Theaters Reject Science Shows Under Religious Pressure - "Strong Concerns" On Science Film Suppression - IMAX theaters Reject Science Shows under Religious Pressure - Testo e video sul dibattito negli USA
7/4/05: L’Avvenire cita l’articolo di P.De Rosa su Civiltà Cattolica di aprile. Lo stesso giorno sempre sull’Avvenire si legge anche un articolo sul rapporto fra il papa scomparso e la scienza: Wojtyla e le verità della ricerca (“Da Galileo a Darwin, ecco come, appena eletto, Giovanni Paolo II ruppe secoli di «reciproca incomprensione» e riaprì il dialogo”); si parla del caso Galileo e del contrasto fra la Chiesa e la scienza, apparentemente risolto con il riconoscimento del 1992, certo un po’ tardivo, di aver sbagliato 350 anni fa poiché «i teologi del tempo, in maggioranza, non percepivano la distinzione formale tra la Sacra Scrittura e la sua interpretazione, il che li condusse a trasporre indebitamente nel campo della dottrina della fede una questione che di fatto apparteneva alla ricerca scientifica»; questa dichiarazione potrebbe anche evitare, speriamo prima di 350 anni, qualsiasi contrasto fra scienza e teologia sull’evoluzione e sulla teoria dell’evoluzione; l’articolo prosegue citando le dichiarazioni prudenti del papa sull’evoluzionismo. Strano che l’articolista, pur certamente a conoscenza di interventi successivi anche più innovativi, si limiti a citare solo uno dei primi documenti, quello del 1985 ("Retta fede nella creazione, retto insegnamento dell'evoluzione", Venerdì 26 Aprile 1985), trascurando il documento ben più incisivo (e a cui sembra faccia riferimento anche P. De Rosa) del 1996 (Ai Membri della Pontificia Accademia delle Scienze riuniti in Assemblea Plenaria, 22 Ottobre 1996); è questa infatti la dichiarazione che molti, fra cui anche il prof. Cabibbo (presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia), hanno citato nella primavera del 2004, quando qualche cattolico, ben inserito nel ministero dell’Istruzione ma non aggiornato sugli orientamenti attuali del Vaticano (si veda il punto 63 di un documento (Comunione e servizio: La persona umana creata a immagine di Dio) approvato dalla Commissione Teologica Internazionale e dal card. Ratzinger nel 2004), si era premurosamente dato da fare con successo per eliminare perfino lo studio dell’evoluzione dai programmi dalla scuola media. Per fortuna si può leggere, nello stesso numero del quotidiano della CEI, anche un articolo (Conciliò l'evoluzione con la teoria del salto ontologico) di mons.F. Facchini (antropologo, docente universitario) che presenta una visione più corretta del pensiero del papa sull’evoluzione, anche se probabilmente esagera un po’ nel tradurre con ‘teoria’ quello che nel documento del 1996 era indicata prudentemente come ‘non solo una mera ipotesi’. D’altronde non sembra esistano termini intermedi fra ipotesi e teoria. Bisogna comunque ricordare che sembra che Ratzinger nel 1996 abbia corretto così il documento del papa: “La dottrina dell’evoluzione è per certo un’ipotesi importante, che però presenta decisamente molti problemi, i quali necessitano ancora di un’ampia discussione". Così come Ratzinger nel 1996 anche la redazione dell’Avvenire ha evitato di accostare ‘teoria’ ad ‘evoluzione’ nel titolo. Strano che nel titolo il concetto di “salto ontologico” sia riduttivamente definito ‘teoria’ invece che ‘verità’…
Thomas Henry Huxley
Se siete interessati ad approfondire la vostra conoscenza del "Mastino di Darwin", ossia Thomas Henry Huxley (THH) e sulla storia della scienza, immergetevi nello studio di THE HUXLEY FILE: troverete 680 testi di THH; piu' di 150 fotografie , e 120 commentari su di lui. In pratica potrete accedere a:
Collected Essays (in nove volumi)
Scientific Memoirs (parti selezionate dalla raccolta in cinque volumi)
Un grande numero di saggi
Pezzi che esistono solo come testi preliminari (es."Thoughts and Doings," "Agnosticism–A Fragment" e "The Natural History of Christianity")
Lettere e diari
Illustrazioni appartenenti a testi pubblicati e non (es. Man's Place in Nature e Oceanic Hydrozoa)
120 commentari su di lui, sia a favore della sua opera che contro (es. Powheads, Porwiggles e Protoplasm)
Sfogliatelo!!!!!
Paola Nardi
Collected Essays (in nove volumi)
Scientific Memoirs (parti selezionate dalla raccolta in cinque volumi)
Un grande numero di saggi
Pezzi che esistono solo come testi preliminari (es."Thoughts and Doings," "Agnosticism–A Fragment" e "The Natural History of Christianity")
Lettere e diari
Illustrazioni appartenenti a testi pubblicati e non (es. Man's Place in Nature e Oceanic Hydrozoa)
120 commentari su di lui, sia a favore della sua opera che contro (es. Powheads, Porwiggles e Protoplasm)
Sfogliatelo!!!!!
Paola Nardi
ActionBioscience
Segnalo il sito ActionBioscience. Gli argomenti trattati oltre all’evoluzione sono la biodiversità, l’ambiente, la genomica, le biotecnologie, le nuove frontiere della ricerca. Un’ampia sezione è dedicata all’istruzione. Il sito è in inglese.
Tra gli articoli di particolare interesse, l’intervista al noto biologo evoluzionista Douglas Futuyma, che ci introduce tra le altre cose al tema della resistenza agli antibiotici da parte dei batteri, un argomento di grande importanza sia per la medicina che per la biologia evoluzionistica. Un approfondimento in ambito storico-scientifico ci viene offerto dal recente articolo di Sean S. Kardar, Antibiotic Resistance: New Approaches to a Historical Problem.
Sempre attuale rimane l’articolo di Niles Eldredge, The Sixth Extinction, che affronta il tema dell’impatto sull’ambiente che hanno le attività e le scelte umane. Una possibile conseguenza? Un’estinzione di massa che porterebbe inevitabilmente con sé la nostra specie.
Carla Castellacci
Tra gli articoli di particolare interesse, l’intervista al noto biologo evoluzionista Douglas Futuyma, che ci introduce tra le altre cose al tema della resistenza agli antibiotici da parte dei batteri, un argomento di grande importanza sia per la medicina che per la biologia evoluzionistica. Un approfondimento in ambito storico-scientifico ci viene offerto dal recente articolo di Sean S. Kardar, Antibiotic Resistance: New Approaches to a Historical Problem.
Sempre attuale rimane l’articolo di Niles Eldredge, The Sixth Extinction, che affronta il tema dell’impatto sull’ambiente che hanno le attività e le scelte umane. Una possibile conseguenza? Un’estinzione di massa che porterebbe inevitabilmente con sé la nostra specie.
Carla Castellacci
Un messaggio di Alessandra Magistrelli (ANISN) che volentieri pubblichiamo!
Vi segnalo che il 3 maggio prossimo l'ANISN celebra il suo Darwin day intutte le scuole.
I motivi per ricordare Darwin e la teoria dell'evoluzione sono gli stessidell'anno scorso e di sempre :
1. " Non vi è biologia oggi senza teoria dell'evoluzione" ( parole diDobzhansky).
2. Il pensiero evoluzionista è un "motore cognitivo" per gli studenti diogni fascia scolare.
3. La Commissione Levi Montalcini, a cui l'anno scorso il ministro Moratti affidò il compito di rivedere i programmi di Scienze della scuola di base e, in particolare, di dare il suo parere a proposito dell'opportunità che l'evoluzione tornasse nei programmi, ha terminato il suo compito e consegnato al Ministro la sua relazione (pro Darwin, è chiaro). Ad oggi tuttavia non c'è stata risposta e, in ogni caso, i programmi sono ormai legge dello stato per cui modificarli diventerebbe un grosso problema. (Cosa dice quel proverbio a proposito del chiudere la stalla ecc.ecc.?).
4. Negli OSA della scuola superiore la teoria dell'evoluzione non è sempre trattata come si deve, anche se la sottoscritta,come membro del Direttivo Anisn, proprio in questi giorni si sta impegnando con la prof.ssa Gigliola Puppi, che ha presieduto la commissione per i programmi di Scienze negli 8 licei previsti dalla riforma Moratti, per rivedere insieme , migliorando se possibile, i contenuti.
Già a Roma il 12 febbraio e a Milano il 15 e 16 febbraio, gli universitari hanno ricordato Darwin . A Roma hanno parlato in molti sulle ricerche di punta in campo evolutivo, a Milano il titolo dell'incontro è stato"L'evoluzione umana" e le relazioni hanno riguardato soprattutto quest'ambito. La scuola è stata invocata come sempre avviene: ora come luogo in cui si consumano tutti i misfatti, ora come ultima spiaggia dove spezzare il pane della scienza.Noi, però, che a scuola ci lavoriamo, sappiamo bene come stanno le cose e come svolgere il nostro complicato e complesso lavoro. In tal senso sicuramente Darwin, usato come sinèddoche cioè una parte per il tutto,merita di essere studiato e ricordato.Come farlo?Ogni sezione, scuola o singolo insegnante può fare ciò che ritiene più opportuno: una lezione, una ricerca, vedere con la classe un audiovisivo, invitare un esperto, organizzare un incontro all'università, o quanto la vostra fantasia unita al vostro sapere vi suggerisce.
L'importante è che, se aderite all'iniziativa, informiate Terreni (terreni@anisn.it) e me ( alemagistrelli@libero.it) della vostra partecipazione e di cosa vorreste fare. Terreni metterà subito l'informazione sulle News di http://www.anisn.it/ e poi sul link Darwin day.
Anche se quest'anno il Direttivo non è riuscito a organizzare un concorso in piena regola, vorremmo comunque selezionare i migliori Darwin day individuali o di gruppo da premiare, finanze Anisn permettendo, ripromettendoci per l'anno prossimo di fare più e meglio.
Cari saluti a tutti e buon lavoro
Alessandra Magistrelli
Vi segnalo che il 3 maggio prossimo l'ANISN celebra il suo Darwin day intutte le scuole.
I motivi per ricordare Darwin e la teoria dell'evoluzione sono gli stessidell'anno scorso e di sempre :
1. " Non vi è biologia oggi senza teoria dell'evoluzione" ( parole diDobzhansky).
2. Il pensiero evoluzionista è un "motore cognitivo" per gli studenti diogni fascia scolare.
3. La Commissione Levi Montalcini, a cui l'anno scorso il ministro Moratti affidò il compito di rivedere i programmi di Scienze della scuola di base e, in particolare, di dare il suo parere a proposito dell'opportunità che l'evoluzione tornasse nei programmi, ha terminato il suo compito e consegnato al Ministro la sua relazione (pro Darwin, è chiaro). Ad oggi tuttavia non c'è stata risposta e, in ogni caso, i programmi sono ormai legge dello stato per cui modificarli diventerebbe un grosso problema. (Cosa dice quel proverbio a proposito del chiudere la stalla ecc.ecc.?).
4. Negli OSA della scuola superiore la teoria dell'evoluzione non è sempre trattata come si deve, anche se la sottoscritta,come membro del Direttivo Anisn, proprio in questi giorni si sta impegnando con la prof.ssa Gigliola Puppi, che ha presieduto la commissione per i programmi di Scienze negli 8 licei previsti dalla riforma Moratti, per rivedere insieme , migliorando se possibile, i contenuti.
Già a Roma il 12 febbraio e a Milano il 15 e 16 febbraio, gli universitari hanno ricordato Darwin . A Roma hanno parlato in molti sulle ricerche di punta in campo evolutivo, a Milano il titolo dell'incontro è stato"L'evoluzione umana" e le relazioni hanno riguardato soprattutto quest'ambito. La scuola è stata invocata come sempre avviene: ora come luogo in cui si consumano tutti i misfatti, ora come ultima spiaggia dove spezzare il pane della scienza.Noi, però, che a scuola ci lavoriamo, sappiamo bene come stanno le cose e come svolgere il nostro complicato e complesso lavoro. In tal senso sicuramente Darwin, usato come sinèddoche cioè una parte per il tutto,merita di essere studiato e ricordato.Come farlo?Ogni sezione, scuola o singolo insegnante può fare ciò che ritiene più opportuno: una lezione, una ricerca, vedere con la classe un audiovisivo, invitare un esperto, organizzare un incontro all'università, o quanto la vostra fantasia unita al vostro sapere vi suggerisce.
L'importante è che, se aderite all'iniziativa, informiate Terreni (terreni@anisn.it) e me ( alemagistrelli@libero.it) della vostra partecipazione e di cosa vorreste fare. Terreni metterà subito l'informazione sulle News di http://www.anisn.it/ e poi sul link Darwin day.
Anche se quest'anno il Direttivo non è riuscito a organizzare un concorso in piena regola, vorremmo comunque selezionare i migliori Darwin day individuali o di gruppo da premiare, finanze Anisn permettendo, ripromettendoci per l'anno prossimo di fare più e meglio.
Cari saluti a tutti e buon lavoro
Alessandra Magistrelli
Sunday, April 03, 2005
Lynn Margulis. Acquiring Genomes A Theory on the Origins of Species. Basic Books
Lynn Margulis. Acquiring Genomes A Theory on the Origins of Species. Basic Books (paperback), 2003. Recensione di Paola Nardi
Ambizioso, provocatorio, rivoluzionario, polemico, appassionato, scientificamente accurato: questi sono alcuni tra gli aggettivi possibili per descrivere l'opera pubblicata per la prima volta nel 2002 da Lynn Margulis, nota microbiologa statunitense recente vincitrice della Medaglia delle Scienze e da suo figlio Dorion Sagan, autore e co-autore di numerosi libri di divulgazione scientifica.
Acquiring Genomes e' il compendio di piu' di trent'anni di ricerche sul campo della Margulis e di analisi della letteratura scientifica, che partono dalla famosa SET (Serial Endosymbiotic Theory) per approdare ad un modello teorico generale di orgine delle specie basato sul concetto di Simbiogenesi.
Come originano le specie? Qual e' la principale fonte di variabilita' genetica su cui agisce la selezione naturale? Quale e' il processo dominante che conduce alla speciazione? Il processo evolutivo procede gradualmente, cosi' come Darwin e la maggior parte del mondo accademico oggi sostiene? Acquiring Genomes, quasi parafrasando con il suo sottotitolo L'Origine delle Specie di Darwin, cerca di rispondere a queste fondamentali domande proponendo, con un'accurata e ben documentata scelta di lavori scientifici suoi e di altri autori, la rivoluzionaria teoria Simbiogenetica. Lynn Margulis rifiuta il gradualismo Darwiniano e la mutazione casuale quale motore principale del processo evolutivo, affermando la prioritaria importanza per gli eventi di speciazione dell'acquisizione ed eventuale integrazione di interi genomi da parte degli esseri viventi, conseguente ad una associazione simbiotica. Quando due organismi si associano fisicamente a causa di una pressione ambientale si parla di simbiosi: nel momento in cui tale associazione conduce alla fusione di un organismo nell'altro, ed alla integrazione dei genomi, si parla di Simbiogenesi. Cio' provoca variabilita' genetica, su cui la selezione naturale puo' agire per determinare la speciazione. La Margulis si ispira primariamente al lavoro di Ivan E. Wallin, che gia' nel 1927 pubblico' Symbionticism and the Origin of Species, e nelle quattro parti in cui il libro e' suddiviso, inserisce con intelligenza tutte le attuali evidenze che fanno, a suo parere, pendere l'ago della bilancia a favore della fondatezza e del rigore scientifico delle tesi simbiogenetiche.
Il libro e' impreziosito dalla prefazione di Ernst Mayr, nella quale il grande evoluzionista recentemente scomparso riconosce la validita' dell'impianto teorico della Simbiogenesi, e ammette la colpevole esclusione del microcosmo (batteriologia, protistologia, virologia) dallo studio dei meccanismi evolutivi, terreno da sempre riservato alla zoologia e alla botanica. Tuttavia lo stesso Mayr mette il lettore in guardia dal trarre la conclusione che la speciazione sia sempre dovuta alla Simbiogenesi, avvertendo che non esiste al momento alcuna prova concreta che organismi superiori, quali uccelli o mammiferi, siano derivati da speciazioni conseguenti a questo maccanismo.
La Margulis arriva a rivalutare Lamarck, trasformando il famoso concetto dell' "Ereditarieta' dei caratteri acquisiti" in "Ereditarieta' dei genomi acquisiti"!Nella prima parte del libro, dal titolo "The Evolutionary Imperative" , la Margulis introduce la necessita' di un meccanismo alternativo alle mutazioni casuali quali principale fonte di variabilita' genetica (e quindi di speciazione), e afferma con forza l'importanza del mondo microbico (batteri, miceti, protisti) per la soluzione di questo importantissimo aspetto della teoria evolutiva. C'e' un forte richiamo ad una maggiore interdisciplinarieta', in quanto la "buona” scienza evoluzionista deve attingere, a suo parere, da profonde conoscenze in vari campi, principalmente in chimica, fisica, biologia molecolare, genomica, microbiologia, geologia, paleontologia...... Si afferma inoltre l'importanza delle relazioni simbiotiche come generatrici di novita' evolutiva, e si ribadisce l'assenza di contraddizione tra l'elevata organizzazione dei viventi e seconda Legge della Termodinamica. Viene introdotto il ruolo di Gaia, di cui la Margulis e' grande sostenitrice, quale selettore naturale. Nella seconda parte, "The Microbe in Evolution", troviamo un vero e proprio tributo ai batteri: il fervore con cui sostiene le sue tesi le sono costate, per sua stessa ammissione, un'accusa di "Biomisticismo" da parte di Christian De Duve! Il mondo degli esseri invisibili e' sempre stato ignorato, in quanto biologia e microbiologia non si parlano; d'altra parte, la microbiologia nacque per conoscere un mondo ritenuto ostile, portatore di epidemie e carestie, e quindi con lo scopo primario di scoprire armi efficaci volte al suo annientamento!
La Margulis, attraverso il concetto di equazione del genoma cellulare, spiega qui l'ipotesi di formazione della cellula dei vari regni (protisti, funghi, animali e piante) per acquisizione da parte di archebatteri ed eubatteri di interi genomi. Dato che i batteri non sono raggruppabili in specie, ma semplicemente in tipi che cambiano con grande rapidita’ e che possono sempre scambiarsi materiale genetico, la speciazione ha avuto inizio con la formazione delle prime cellule nucleate. In questa parte dell’opera si fa inoltre accenno alla Teoria degli Equilibri Punteggiati di Gould-Eldredge, suggerita dalla discontinuita’ delle evidenze fossili e che ben si sposa con una visione simbiogenetica del fenomeno della speciazione.La terza parte del libro, intitolata "Planetary Legacy" approfondisce il concetto di Gaia nelle visioni di Vernadsky (la materia vivente come principale modellatore geologico del pianeta) e Lovelock (esistenza di un fisiologia del pianeta determinata dall'interazione tra organismi viventi e mondo fisico), e illustra l'ipotesi dell'origine della cellula nucleata da studi condotti su solfobatteri.
La Margulis si sofferma poi sul lavoro dell'indiano Gupta: i suoi studi sulla corrispondenza tra proteine di batteri e protisti indicano che tutte le cellule eucariote, anche quelle prive di mitocondri e cloroplasti, non sarebbero altro che simbionti tra archebatteri ed eubatteri.L'opera si conclude con una parte intitolata "Consortia": essa vuole essere una carrellata sulle piu' importanti ricerche tuttora attive e sui piu' sbalorditivi esempi che sembrano ben accordarsi con la Simbiogenesi: si spazia dagli organismi -ad esempio echinodermati, crostacei e celenterati- dotati di stadio larvale e adulto studiati dall'inglese Williamson, all'origine delle nematocisti in celenterati e ctenofori, agli olenidi -una particolare famiglia di trilobiti- di Fortey, i quali amavano un ambiente ricco di acido solfidrico e povero di ossigeno, a quelle piante, come le Leguminose, che notoriamente sono in grado di fissare l'azoto atmosferico, fino alla Teoria della Fissione di Todd, enunciata e subito rigettata negli anni '70 dal gotha accademico, ma oggi riabilitata, che spiega in modo semplice ed elegante la variazione dei cariotipi e dei cromosomi di alcuni ordini di mammiferi nel tempo evolutivo. L'evidenza della tendenza dei cromosomi a riprodursi, separarsi e riunirsi, oggi integrata da studi di biologia molecolare, suggerisce una precedente modalita' di vita batterica indipendente. Tutto cio' viene accolto dalla Margulis come una conferma dell’origine simbiogenetica addirittura di specie di mammiferi! Come la stessa Margulis onestamente ammette, tutte le tesi e le ricerche esposte nell’ultima parte del libro sono attualissime e necessitano senz’altro di ulteriori approfondimenti, soprattutto alla luce della biologia molecolare e della genomica: l’autrice per prima incoraggia queste importanti verifiche ed e’ ansiosa di conoscerne l’esito.In conclusione, si tratta di un’opera molto interessante, di accessibile lettura per chi ha una discreta conoscenza, ancorche’ non professionale, della tematica e del relativo linguaggio tecnico, mai troppo specialistico, in inglese. La Margulis argomenta con grande fermezza e quasi mai con troppa criticita’ nei confronti dei suoi colleghi darwinisti “ortodossi”, se tralasciamo un paio di riferimenti non troppo concilianti nei confronti di Dawkins e del suo gene egoista. Il suo pensiero puo’ riassumersi in una semplice ma significativa immagine: l’albero evolutivo, da sempre raffigurato come un tronco ricco di rami che si dividono e differenziano inesorabilmente l’uno dall’altro, dovrebbe contemplare anche parti dove si osserva la confluenza e fusione di rami precedentemente separati (anastomosi), a testimonianza di simbiosi cosi’ intime da comportare, per acquisizione di interi genomi, la nascita di nuove specie.Un’ultima, divertente ma un po’ irriverente osservazione della sottoscritta: delle poche, semplici formule di chimica inorganica riportate sul libro, due sono errate (quella del carbonato di calcio e quella dello ione tiosolfato): c’e’ proprio bisogno di una maggiore conoscenza della chimica in campo biologico, come ammette piu’ volte la stessa Lynn!!!
Per saperne di piu’ sul pensiero di Lynn Margulis e’ interessante leggere questa intervista rilasciata all’Universita’ di Valencia qualche tempo fa: e’ in spagnolo, e non dovrebbe essere difficile comprendere i nostri cugini linguistici!
Ambizioso, provocatorio, rivoluzionario, polemico, appassionato, scientificamente accurato: questi sono alcuni tra gli aggettivi possibili per descrivere l'opera pubblicata per la prima volta nel 2002 da Lynn Margulis, nota microbiologa statunitense recente vincitrice della Medaglia delle Scienze e da suo figlio Dorion Sagan, autore e co-autore di numerosi libri di divulgazione scientifica.
Acquiring Genomes e' il compendio di piu' di trent'anni di ricerche sul campo della Margulis e di analisi della letteratura scientifica, che partono dalla famosa SET (Serial Endosymbiotic Theory) per approdare ad un modello teorico generale di orgine delle specie basato sul concetto di Simbiogenesi.
Come originano le specie? Qual e' la principale fonte di variabilita' genetica su cui agisce la selezione naturale? Quale e' il processo dominante che conduce alla speciazione? Il processo evolutivo procede gradualmente, cosi' come Darwin e la maggior parte del mondo accademico oggi sostiene? Acquiring Genomes, quasi parafrasando con il suo sottotitolo L'Origine delle Specie di Darwin, cerca di rispondere a queste fondamentali domande proponendo, con un'accurata e ben documentata scelta di lavori scientifici suoi e di altri autori, la rivoluzionaria teoria Simbiogenetica. Lynn Margulis rifiuta il gradualismo Darwiniano e la mutazione casuale quale motore principale del processo evolutivo, affermando la prioritaria importanza per gli eventi di speciazione dell'acquisizione ed eventuale integrazione di interi genomi da parte degli esseri viventi, conseguente ad una associazione simbiotica. Quando due organismi si associano fisicamente a causa di una pressione ambientale si parla di simbiosi: nel momento in cui tale associazione conduce alla fusione di un organismo nell'altro, ed alla integrazione dei genomi, si parla di Simbiogenesi. Cio' provoca variabilita' genetica, su cui la selezione naturale puo' agire per determinare la speciazione. La Margulis si ispira primariamente al lavoro di Ivan E. Wallin, che gia' nel 1927 pubblico' Symbionticism and the Origin of Species, e nelle quattro parti in cui il libro e' suddiviso, inserisce con intelligenza tutte le attuali evidenze che fanno, a suo parere, pendere l'ago della bilancia a favore della fondatezza e del rigore scientifico delle tesi simbiogenetiche.
Il libro e' impreziosito dalla prefazione di Ernst Mayr, nella quale il grande evoluzionista recentemente scomparso riconosce la validita' dell'impianto teorico della Simbiogenesi, e ammette la colpevole esclusione del microcosmo (batteriologia, protistologia, virologia) dallo studio dei meccanismi evolutivi, terreno da sempre riservato alla zoologia e alla botanica. Tuttavia lo stesso Mayr mette il lettore in guardia dal trarre la conclusione che la speciazione sia sempre dovuta alla Simbiogenesi, avvertendo che non esiste al momento alcuna prova concreta che organismi superiori, quali uccelli o mammiferi, siano derivati da speciazioni conseguenti a questo maccanismo.
La Margulis arriva a rivalutare Lamarck, trasformando il famoso concetto dell' "Ereditarieta' dei caratteri acquisiti" in "Ereditarieta' dei genomi acquisiti"!Nella prima parte del libro, dal titolo "The Evolutionary Imperative" , la Margulis introduce la necessita' di un meccanismo alternativo alle mutazioni casuali quali principale fonte di variabilita' genetica (e quindi di speciazione), e afferma con forza l'importanza del mondo microbico (batteri, miceti, protisti) per la soluzione di questo importantissimo aspetto della teoria evolutiva. C'e' un forte richiamo ad una maggiore interdisciplinarieta', in quanto la "buona” scienza evoluzionista deve attingere, a suo parere, da profonde conoscenze in vari campi, principalmente in chimica, fisica, biologia molecolare, genomica, microbiologia, geologia, paleontologia...... Si afferma inoltre l'importanza delle relazioni simbiotiche come generatrici di novita' evolutiva, e si ribadisce l'assenza di contraddizione tra l'elevata organizzazione dei viventi e seconda Legge della Termodinamica. Viene introdotto il ruolo di Gaia, di cui la Margulis e' grande sostenitrice, quale selettore naturale. Nella seconda parte, "The Microbe in Evolution", troviamo un vero e proprio tributo ai batteri: il fervore con cui sostiene le sue tesi le sono costate, per sua stessa ammissione, un'accusa di "Biomisticismo" da parte di Christian De Duve! Il mondo degli esseri invisibili e' sempre stato ignorato, in quanto biologia e microbiologia non si parlano; d'altra parte, la microbiologia nacque per conoscere un mondo ritenuto ostile, portatore di epidemie e carestie, e quindi con lo scopo primario di scoprire armi efficaci volte al suo annientamento!
La Margulis, attraverso il concetto di equazione del genoma cellulare, spiega qui l'ipotesi di formazione della cellula dei vari regni (protisti, funghi, animali e piante) per acquisizione da parte di archebatteri ed eubatteri di interi genomi. Dato che i batteri non sono raggruppabili in specie, ma semplicemente in tipi che cambiano con grande rapidita’ e che possono sempre scambiarsi materiale genetico, la speciazione ha avuto inizio con la formazione delle prime cellule nucleate. In questa parte dell’opera si fa inoltre accenno alla Teoria degli Equilibri Punteggiati di Gould-Eldredge, suggerita dalla discontinuita’ delle evidenze fossili e che ben si sposa con una visione simbiogenetica del fenomeno della speciazione.La terza parte del libro, intitolata "Planetary Legacy" approfondisce il concetto di Gaia nelle visioni di Vernadsky (la materia vivente come principale modellatore geologico del pianeta) e Lovelock (esistenza di un fisiologia del pianeta determinata dall'interazione tra organismi viventi e mondo fisico), e illustra l'ipotesi dell'origine della cellula nucleata da studi condotti su solfobatteri.
La Margulis si sofferma poi sul lavoro dell'indiano Gupta: i suoi studi sulla corrispondenza tra proteine di batteri e protisti indicano che tutte le cellule eucariote, anche quelle prive di mitocondri e cloroplasti, non sarebbero altro che simbionti tra archebatteri ed eubatteri.L'opera si conclude con una parte intitolata "Consortia": essa vuole essere una carrellata sulle piu' importanti ricerche tuttora attive e sui piu' sbalorditivi esempi che sembrano ben accordarsi con la Simbiogenesi: si spazia dagli organismi -ad esempio echinodermati, crostacei e celenterati- dotati di stadio larvale e adulto studiati dall'inglese Williamson, all'origine delle nematocisti in celenterati e ctenofori, agli olenidi -una particolare famiglia di trilobiti- di Fortey, i quali amavano un ambiente ricco di acido solfidrico e povero di ossigeno, a quelle piante, come le Leguminose, che notoriamente sono in grado di fissare l'azoto atmosferico, fino alla Teoria della Fissione di Todd, enunciata e subito rigettata negli anni '70 dal gotha accademico, ma oggi riabilitata, che spiega in modo semplice ed elegante la variazione dei cariotipi e dei cromosomi di alcuni ordini di mammiferi nel tempo evolutivo. L'evidenza della tendenza dei cromosomi a riprodursi, separarsi e riunirsi, oggi integrata da studi di biologia molecolare, suggerisce una precedente modalita' di vita batterica indipendente. Tutto cio' viene accolto dalla Margulis come una conferma dell’origine simbiogenetica addirittura di specie di mammiferi! Come la stessa Margulis onestamente ammette, tutte le tesi e le ricerche esposte nell’ultima parte del libro sono attualissime e necessitano senz’altro di ulteriori approfondimenti, soprattutto alla luce della biologia molecolare e della genomica: l’autrice per prima incoraggia queste importanti verifiche ed e’ ansiosa di conoscerne l’esito.In conclusione, si tratta di un’opera molto interessante, di accessibile lettura per chi ha una discreta conoscenza, ancorche’ non professionale, della tematica e del relativo linguaggio tecnico, mai troppo specialistico, in inglese. La Margulis argomenta con grande fermezza e quasi mai con troppa criticita’ nei confronti dei suoi colleghi darwinisti “ortodossi”, se tralasciamo un paio di riferimenti non troppo concilianti nei confronti di Dawkins e del suo gene egoista. Il suo pensiero puo’ riassumersi in una semplice ma significativa immagine: l’albero evolutivo, da sempre raffigurato come un tronco ricco di rami che si dividono e differenziano inesorabilmente l’uno dall’altro, dovrebbe contemplare anche parti dove si osserva la confluenza e fusione di rami precedentemente separati (anastomosi), a testimonianza di simbiosi cosi’ intime da comportare, per acquisizione di interi genomi, la nascita di nuove specie.Un’ultima, divertente ma un po’ irriverente osservazione della sottoscritta: delle poche, semplici formule di chimica inorganica riportate sul libro, due sono errate (quella del carbonato di calcio e quella dello ione tiosolfato): c’e’ proprio bisogno di una maggiore conoscenza della chimica in campo biologico, come ammette piu’ volte la stessa Lynn!!!
Per saperne di piu’ sul pensiero di Lynn Margulis e’ interessante leggere questa intervista rilasciata all’Universita’ di Valencia qualche tempo fa: e’ in spagnolo, e non dovrebbe essere difficile comprendere i nostri cugini linguistici!
Sesta Conferenza internazionale sull’Evoluzione del linguaggio
Sesta Conferenza internazionale sull’Evoluzione del linguaggio
Segnalo che il 12-15 aprile 2006 Roma ospiterà la prestigiosa “Sesta Conferenza internazionale sull’Evoluzione del linguaggio”.
Luogo dell’evento: Centro Congressi dell’Università “la Sapienza”, Via Salaria 113.
In particolare segnalo gli interventi di:
Luigi Cavalli Sforza, docente di Genetica all’Università di Stanford
Tecumseh Fitch, docente di Psicologia, Università di St. Adrews,
Vittorio Gallese, professore di Neurofisiolofia all’Università di Parma,
Domenico Parisi, ricercatore all’istituto di scienze cognitive e tecnologia del CNR
Michael Tomasello, ricercatore al Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia.
Informazioni all’indirizzo: evolang6@ling.ed.ac.uk
Jacopo Romoli
Segnalo che il 12-15 aprile 2006 Roma ospiterà la prestigiosa “Sesta Conferenza internazionale sull’Evoluzione del linguaggio”.
Luogo dell’evento: Centro Congressi dell’Università “la Sapienza”, Via Salaria 113.
In particolare segnalo gli interventi di:
Luigi Cavalli Sforza, docente di Genetica all’Università di Stanford
Tecumseh Fitch, docente di Psicologia, Università di St. Adrews,
Vittorio Gallese, professore di Neurofisiolofia all’Università di Parma,
Domenico Parisi, ricercatore all’istituto di scienze cognitive e tecnologia del CNR
Michael Tomasello, ricercatore al Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia.
Informazioni all’indirizzo: evolang6@ling.ed.ac.uk
Jacopo Romoli
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