Thursday, April 22, 2004

Riforma Moratti, Darwin, evoluzionismo, teoria dell'evoluzione, scuola.
Segnalo questo appello formulato da Michele Luzzatto che invito a sottoscrivere.
Il Museo Civico di Storia Naturale di Milano sta organizzando l'appello che allego in calce a questo messaggio
Se lo ritenete opportuno, firmatelo, comunicando la vostra adesione a Carla Castellacci (carlacastellacci@virgilio.it), e in copia a Michele Luzzatto (mluzzat@libero.it).
L'appello con le firme verrà pubblicato entro pochi giorni su alcuni quotidiani. Non mi sembra sia una questione che possa interessare solamente i biologi.
Michele Luzzatto

APPELLO PER IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA SCIENTIFICA
Charles Darwin e la sua teoria dell'evoluzione biologica sono stati esclusi dai programmi ministeriali per le scuole medie italiane. Nel decreto attuativo della Riforma, nella parte relativa ai programmi delle scienze biologiche, non compaiono più due voci che così recitavano:
"Struttura, funzione ed evoluzione dei viventi" e, al punto successivo, "Origine ed evoluzione biologica e culturale della specie umana". La decisione, che era parsa in un primo tempo frutto di distrazione o di negligenza, si è rivelata invece consapevole e deliberata da parte del gruppo di lavoro che sta rivedendo i programmi ministeriali. Un autorevole esponente di tale gruppo, il professor Giuseppe Bertagna, intervistato da "Il Foglio" il 12 marzo 2004, ha affermato che d'ora in poi "accanto alla conoscenza della teoria dell'evoluzione vi sarà posto per la critica della sua degradazione, l'evoluzionismo" e che tale critica sarà discussa soltanto nella scuola secondaria superiore. Sulla base di una non meglio definita successione fra conoscenza empirica e conoscenza teorica, nei cicli precedenti non vi sarà più alcun cenno alla teoria dell'evoluzione. In tal modo, si confonde la critica (sempre legittima in campo scientifico) a particolari modelli evolutivi, di tipo progressionista, con la soppressione della teoria dell'evoluzione in quanto tale, che è cosa ben diversa e di gravità inaudita. Coloro che sottoscrivono questo appello concordano con quanto scritto da uno dei più illustri scienziati italiani a livello internazionale, il genetista Luigi Luca Cavalli Sforza, che ha definito questa operazione "un grave passo indietro": "Giovanni Paolo II non sembra condividere l'opinione del professor Bertagna, che, cresciuto in una linea cattolica più fondamentalista del Papa, vuol riportare la scienza italiana a prima del 1859" (Il Sole 24 Ore, 11 aprile 2004, p. 31). La notizia è certamente sorprendente, soprattutto perché realizza una censura culturale che non ha riscontro da nessuna parte e non ha precedenti neppure nei periodi in cui il cosiddetto "creazionismo scientifico" ha esercitato la sua massima influenza politica negli Stati Uniti. Ma ciò che lascia maggiormente sgomenti è il silenzio che si è creato intorno alla vicenda, come se cancellare un pezzo fondante della nostra cultura fosse un'operazione normale per un Paese che si definisce libero e avanzato. Un altro grande genetista, Theodosius Dobzhansky, scrisse che nulla in biologia può essere inteso se non alla luce dell'evoluzione. Noi crediamo che questa decisione si inserisca in una tendenza antiscientifica che purtroppo si sta diffondendo nel nostro Paese e che rifiuta di riconoscere la scienza come una forma alta di cultura, da diffondere, comunicare, condividere e promuovere in ogni modo per lo sviluppo civile di un Paese. Questo appello accorato è per rompere il silenzio e per evitare che l'insegnamento della teoria dell'evoluzione sia rimosso dai programmi scolastici ed è rivolto al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Scientifica italiano affinché prenda in considerazione la possibilità di rivedere tale decisione.
Firme:
Enrico Banfi, direttore Museo di Storia Naturale, Milano
Carla Castellacci, Associazione Nazionale Musei Scientifici, Roma
Gilberto Corbellini, Storico della medicina, Roma
Marco Ferraguti, biologo evoluzionista, Università degli studi di Milano
Giulio Giorello, filosofo della scienza, Università degli studi, Milano
Nick Matzke, National Center for Science Education, USA
Telmo Pievani, filosofo della scienza, Università di Milano Bicocca
Massimo Pigliucci, biologo evoluzionista, Tennessee University, USA
Giorgio Teruzzi, paleontologo, Museo di Storia Naturale, Milano
Ilaria Guaraldi Vinassa de Regny, Museo di Storia Naturale, Milano
Vincenzo Vomero, direttore Musei Scientifici Sovrintendenza Comune di Roma
Giulio Barsanti, storico della scienza, Università di Firenze

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