Qui troverete avvisi, comunicazioni, segnalazioni su tutte le novita' che potrebbero interessarvi: articoli, libri, eventi, temi controversi, bibliografie, dossier, ecc....
Sunday, February 26, 2006
Eldredge e le Cornette
Segnalo una curiosa intervista a Niles Eldredge ( dalla rivista Fibreculture.Journal, n. 3, 2004: Material Cultural Evolution: An Interview with Niles Eldredge) sul suo passatempo preferito. Collezionare strumenti musicali. Ma quale? La cornetta….sembra che Eldredge ne possegga circa 500 tipi diversi. E quando si contemplano (vedere foto) tutte insieme e’ naturale che le forme stimolino la riflessione …e un evoluzionista, naturalmente, pensa subito a una qualche analogia filogenetica. Leggete l’articolo, ma soprattutto osservate il diagramma filogenetico delle cornette……sembrano evolvere analogamente agli organismi viventi!!!!!!!
Dennett su Scienza e Religione
Segnalo l’uscita del libro di Daniel Dennett (Breaking the Spell. Religion as a Natural Phenomenon. Viking Adult Publisher, 2006) che ha già generato molteplici polemiche pro e contro la tesi sostenuta dall’autore che la religione abbia un fondamento naturale.
Dettagli sul libro con una bella review di Scientific American li trovate su Amazon .
Prima di leggere le opinioni raccolte sul web cerchiamo di capire chi è Dennett. Ecco la sua homepage dove troverete curriculum e bibliografia. Una sua biografia in italiano è ospitata nel sito web Il Diogene.
Ed eccovi i links che commentano, si schierano pro o contro o recensiscono il libro di Dennett:
I Blogs:
Fantasticiquattro 1 e 2
Azioneparallela
Majikthise
..e poi New York Times
San Francisco Chronicle
Economist
Una completa ede sauriente review la trovate presso il sito web A Literary Saloon & Site of Review
Per saperne di più su Dennett eccovi una selezione di libri tradotti in italiano (dal CDROM sulla bibliografia completa dell’evoluzione di Paolo Coccia, Partnher-Ship, 2004):
Dennett Daniel C. , La Mente e le Menti. Verso una comprensione della coscienza. Sansoni, Milano, 1997, p199. Traduzione di I. Blum
Dennett Daniel C. , Coscienza. Che cosa e'. Rizzoli, Milano, 1993. Traduzione di L. Colasanti
Dennett Daniel C. , L'idea pericolosa di Darwin. L'evoluzione e i significati della vita. Bollati Boringhieri, Torino, 1997, p732. Traduzione di S. Frediani
Dennett Daniel C. , L'evoluzione della liberta'. Raffaello Cortina editore, Milano, 2004, p420.
L'Editore Di Renzo annuncia la pubblicazione del libro di Dennett, Dove nascono le idee (Collana I Dialoghi):
dal sito web dell'Editore riporto
Dalle mille vocazioni dell’infanzia, l’arte, la musica, la scultura e i molti pensieri stravaganti, al tempio della filosofia contemporanea: Oxford. Dal rapporto con Quine, Ryle e Hofstadter agli incontri fortuiti e risolutivi con l’intelligenza artificiale, le neuroscienze, la robotica.In un affascinante percorso fatto di dispute, rivalità e ripensamenti, Daniel C. Dennett ci racconta la vera natura del filosofare, le gioie e le avversità del pensare, la seduzione delle macchine artificiali e l’enigma della coscienza, la nascita del linguaggio e le insidie del pregiudizio.Da vero outsider del pensiero filosofico contemporaneo, Dennett fra i primi si è impegnato nel dare un nuovo volto alla filosofia, più umano, maggiormente partecipe del mondo circostante, aprendo il tempio del logos a nuovi orizzonti, scientifici e fantascientifici
Hanno scritto di lui:
Maynard Smith John, Geni e Memi. Commento al volume Daniel C. Dennett, Darwin's Dangerous Idea. Evolution and the Meanings of Life, New York, Simon and Schuster, 1995. La Rivista dei Libri, anno VI, fasc. 3, pag. 16-19, 1996.
Ianneo Francesco, Il Darwin pericoloso di Dennett. Tempo presente, n. 195-196, pag. 39-41, 1997.
Di Dennett potete leggere i seguenti articoli:
Sull’evoluzionismo……..
Dalla rivista di Filologia Cognitiva, dicembre 2004. GRAZIE A DARWIN SIAMO LIBERI. Intervista a Daniel Dennett su Evoluzionismo e libertà. La teoria radicale di uno dei piú importanti scienziati cognitivi contemporanei. A cura di Alessandro Lanni
…….e i rapporti tra Darwinismo e religione. Da Rescogitans, intervista a Dennett ripresa dallo Spiegel.
Saturday, February 25, 2006
Ricerca, insegnamento, divulgazione e didattica nell'ambito dell'etologia e dell'ecologia.
Il Centro Studi Etologici e l' Ethoikos hanno istituzionalmente lo scopo di svolgere attività di ricerca, insegnamento, divulgazione e didattica nell'ambito dell'etologia, dell'ecologia e delle altre discipline scientifiche collegate, affini o complementari.
Per il 2006 intendono onorare tali obiettivi con queste iniziative:
Quattro lezioni di statistica comportamentale
26 - 27 aprile 2006
Corso di approfondimento sulle tecniche di elaborazione e valutazione dei dati raccolti in campo etologico ed ecologico, attraverso le principali analisi statistiche applicate allo studio del comportamento. Il corso è rivolto a studenti universitari e laureati.
Vita nell'acqua
20 - 28 maggio 2006
Lezioni teoriche e pratiche con lo scopo di approfondire l'ecologia degli organismi delle acque interne italiane attraverso la loro raccolta sul campo, il riconoscimento dei gruppi principali, l'osservazione nel loro ambiente naturale, in acquario e allo stereomicroscopio. Il corso è rivolto a laureandi o laureati in biologia che vogliano approfondire argomenti solo accennati nel corso di laurea e si può estendere a insegnanti di scienze delle scuole secondarie o a semplici appassionati.
Il mondo degli uccelli
9 - 11 giugno 2006
Il progetto intende esplorare a fondo la vita degli uccelli, soprattutto nella loro fase riproduttiva, quando essi sono nel massimo delle loro attività, ed è possibile ascoltarne e riconoscerne il canto, osservarne la costruzione del nido, la cova e la cura dei piccoli. Il progetto è rivolto a studenti universitari o laureati, ma anche ad appassionati di birdwatching che desiderano approfondire la conoscenza della biologia degli uccelli.
Origini ed evoluzione della cultura
Il Professore Anolli Luigi del dipartimento di scienze umane per la formazione "Riccardo Massa" (Facolta' di scienze della formazione, Milano Bicocca) ci ha fatto pervenire questo testo che volentieri pubblichiamo:
Origini ed evoluzione della cultura
Sommario:
Introduzione
Linee per un concetto di cultura
La concezione etica ed emica della cultura
La doppia natura della cultura
La cultura come eredità e adattività
Le origini della cultura
Coevoluzione gene-cultura
Premesse remote per la comparsa della cultura
Premesse recenti per la comparsa della cultura
L’avvento dell’agricoltura
Le origini del linguaggio
Cooperazione e inibizione
La teoria della mente
Evoluzione della cultura
La cultura fra memetica, istruzione e costruzione
Apprendimento sociale, imitazione e insegnamento attivo
L’apprendimento imitativo
L’insegnamento attivo
Accumulazione e innovazione
Dalla mente monoculturale alla mente multiculturale
La psicologia del confine culturale
La costruzione della mente multiculturale
Considerazioni conclusive
La citazione bibliografica per esteso è la seguente:
Anolli Luigi Maria. Origini ed evoluzione della cultura. Pikaia, il portale dell’evoluzione, anno 2006, sezione Biologia, Cultura, Società, visitato il gg/mm/aa
Su Pikaia potete scaricare il file completo
GLI EQUILIBRI PUNTEGGIATI E IL MARXISMO: STORIA DI UN FRAINTENDIMENTO. Tesi di Laurea
GLI EQUILIBRI PUNTEGGIATI E IL MARXISMO: STORIA DI UN FRAINTENDIMENTO
Relatore Prof. Dietelmo Pievani.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI MILANO-BICOCCA, FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE. INDIRIZZO: ESPERTI IN PROCESSI FORMATIVI, ANNO ACCADEMICO 2003/2004
Thursday, February 23, 2006
L'orologio molecolare degli Ominoidi e la relazione Uomo-Scimpanze'
Il tasso di evoluzione molecolare dello scimpanze' (Pan troglodytes) e' piu' vicino a quello di Homo sapiens di quanto non sia a quello delle altre scimmie antropomorfe.
Lo dimostra uno studio condotto dalla biologa Soojin Yi del Georgia Institute of Technology, apparso su PNAS alla fine di gennaio: sarebbe un'ulteriore prova genetica della stretta relazione uomo-scimpanze', e allontanerebbe ancora di piu' le altre scimmie antropomorfe, gorilla e orangutan in primis. Questo studio si inserisce in un quadro di ricerca, quello sull'orologio molecolare degli esseri viventi, che trova le sue radici nel lavoro pionieristico del celebre genetista e biologo molecolare Wen Hsiung Li, attualmente alla University of Chicago: egli negli anni ottanta confuto' il concetto di "orologio molecolare globale", identico per tutte le specie, scoprendo che ciascun gruppo di animali, e ciascuna specie all'interno di esso, possiede uno specifico tasso di evoluzione molecolare, cioe' di sostituzione dei nucleotidi nell'evoluzione di una sequenza di DNA. In quegli anni Wen Hsiung Li propose la cosiddetta "Ipotesi dell'Effetto del Tempo di Generazione": il tasso di evoluzione molecolare e' piu' lento negli animali con generazioni lunghe.
Nel suo studio Soojin Yi ha analizzato un campione di circa 63 milioni di coppie di nucleotidi del DNA (sono state considerate sia regioni codificanti che regioni intergeniche, appartenenti a diversi cromosomi) di uomo, scimpanze', babbuino (Papio anubis), e scimmia reso (Macaca mulatta), insieme ad altri 2 milioni di coppie di basi del DNA (ortologhe del cromosoma 7 umano) di gorilla (Gorilla gorilla) ed orangutan (Pongo pygmaeus): si tratta del primo studio che ha analizzato una cosi' grande quantita' di genoma, allo scopo di comparare il tasso di evoluzione molecolare tra ominoidi.
L'obiettivo principale della ricerca era di verificare il seguente assunto: negli umani diversi tratti specifici (una maggiore speranza di vita, un tempo lungo per raggiungere la maturita' sessuale, un elevato tempo di gestazione) hanno condotto ad un lungo tempo di generazione, decisamente maggiore degli altri ominoidi; questo dovrebbe dunque condurre ad un orologio molecolare umano piu' lento. I risultati della ricerca hanno confermato che, in effetti, l'orologio molecolare umano e' il piu' lento di tutta la serie di ominoidi esaminata. Possiamo riassumere i risultati salienti nei seguenti punti:
- e' stata evidenziata una grande similitudine del tasso di evoluzione molecolare di Homo sapiens e Pan troglodytes: tutttavia i loro orologi molecolari sono significativamente differenti (essendo quello umano il piu' lento) per il 3%, mentre uomo e gorilla differiscono per l'11%. Non sono state evidenziate grosse differenze nell'orologio molecolare di Gorilla e
Pongo - le sequenze genomiche umane e degli altri ominoidi sono comunque molto simili (le porzioni allineabili dei genomi di Homo e Pan sono identiche al 98.8%): cio' suggerisce che molti dei tratti che oggi distinguono l'uomo dagli altri ominoidi, tra cui il tempo di generazione, si siano evoluti in tempi relativamente recenti, non superiori a un milione di anni. A questo riguardo, l'analisi di alcuni ominini fossili conferma la recente emergenza dei tratti considerati.
- c'e' una significativa variabilita' del tasso di evoluzione molecolare tra gli altri ominoidi; uomo e scimpanze' evolvono piu' lentamente di gorilla ed oraguntan. Cio' suggerisce che i tratti specifici all'interno del gruppo degli ominoidi possano variare significativamente
Questi dati suggeriscono una relazione ancora piu' stretta Homo-Pan, che separa ulteriormente questa coppia dagli altri ominoidi: e' anche per questo motivo che molti studiosi spingono per l'integrazione di Pan nello stesso genere di Homo. Ulteriori conferme alle evidenze di questa ricerca potranno arrivare dall'analisi e datazione di fossili di ominoidi non umani (e' piuttosto recente la scoperta del primo fossile di scimpanze'): in questo modo si potranno meglio comprendere quali cambiamenti hanno portato alla differenziazione dell'orologio molecolare tra i vari ominoidi.
Paola Nardi
Letture di Darwin, Gould e Bateson
Mercoledì 1 Marzo 2006 (17,00 – 19,00) all' Istituto Tecnico "Armellini" (Roma) Largo P. Riccardi, 13 (Metro B Fermata San Paolo Basilica), Il Circolo Bateson e Il Circolo Gould, in collaborazione con L' ANISN sez. Lazio e il CIDI organizzano l’incontro:
Tessiture evoluzionistiche: letture di Darwin, Gould e Bateson sul tema del caso.
I parte: lettura e discussione di alcuni passi di Darwin tratti dalle sue opere. Durante la lettura saranno proiettate a ciclo continuo immagini tratte da "Le forme artistiche della Natura" di E.Haeckel.
II parte: lettura e spiegazione di brani di Stephen Jay Gould, tratti da alcuni saggi e in particolare da "La vita meravigliosa";
III parte: lettura di passi tratti dall'opera di Gregory Bateson;
L'incontro in forma multimediale proporrà aspetti relativi a temi evoluzionistici.
per il Circolo Gould, Giorgio Narducci giorgio.nard@tiscali.it
Chi vuole uccidere Darwin?
L' Università per la formazione permanente degli adulti della provincia di Ravenna G. Bosi Maramotti, organizza, Sabato 11 Marzo 2006, alle ore 10.30 presso la Sala D'Attorre di Casa Melandri, via Ponte Marino 2, Ravenna la conferenza/dibattito sul Darwinismo:
CHI VUOLE UCCIDERE DARWIN? con il Prof. Pietro Greco. Introduce Nicola Merloni
Tuesday, February 21, 2006
Isabelle Stengers e la scienza moderna
L’editore Luca Sossella segnala questo libro di Isabelle Stengers:
Cosmopolitiche, pp. 754, 2005
Dal sito dell’editore riporto:
Come si può attraversare il panorama discordante dei saperi nati dalle scienze moderne? Quale coerenza è possibile scoprire tra visioni, ambizioni e percorsi che si contraddicono e si svalutano gli uni con gli altri? La speranza riposta in una nuova alleanza è destinata a rimanere un sogno? Isabelle Stengers risponde a queste domande in sette tappe: sette libri riuniti in unico volume.Attraverso l'esplorazione dei saperi invita il lettore a un percorso di sperimentazione etica dove, in una trasposizione cosmopolitica, narra le speranze e i dubbi, i timori e i sogni. Quest'opera, paragonabile ai tentativi intrapresi vent'anni fa da Edgar Morin, rappresenta una novità assoluta per il panorama editoriale italiano. Sette volumi qui riuniti in un unico volume di fondamentale importanza politico-scientifica ed epistemologica.
Chi è Isabelle Stengers:
Filosofa e storica delle scienze, insegna all'Université Libre de Bruxelles. Autrice di Scienze e poteri: bisogna averne paura? (Bollati Boringhieri) e di Le politiche della ragione (Laterza). Ha inoltre pubblicato con Ilya Prigogine La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza (Einaudi) e Tra il tempo e l'eternità (Bollati Boringhieri) e con Tobie Nathan Medici e stregoni (Bollati Boringhieri).
L’editore consente inoltre la visione completa del libro presso il sito web cosmopolitiche
Eccovi il sommario:
libro 1. La guerra delle scienze. Traduzione di Federico Montanari e Lucio Spaziante
libro 2. L'invenzione della meccanica: potere e ragione . Traduzione di Federico Montanari e Lucio Spaziante
libro 3. Termodinamica: la realtà fisica in crisi. Traduzione di Federico Montanari e Lucio Spaziante Monica Tommasi per il capitolo "Gli obblighi del fisico"
libro 4. Meccanica quantistica: la fine del sogno . Traduzione di Manuela Cumbo
libro 5. La freccia del tempo: la sfida di Prigogine. Traduzione di Manuela Cumbo
Del libro 6 riporto i contenuti in dettaglio:
libro 6. La vita e l'artificio: volti dell'emergenza. Traduzione di Miranda Menga
La questione dell’emergenza - Le pratiche dell’emergenza - Coerenze dissipative - L’artificio e la vita - L’arte dei modelli - Passaggio al limite
libro 7. Per farla finita con la tolleranza.Traduzione di Miranda Menga
Sunday, February 19, 2006
Minimo Comune Denominatore (MCD) di una cellula
Sembrerebbe una questione matematica ma è invece un appassionante studio che coinvolge numerosi ricercatori alla scoperta del corredo minimo necessario alla sopravvivenza di una cellula. L’attenzione si è concentrata principalmente sul batterio Mycoplasma genitalium che possiede solo tra 382 e 482 geni. Con una tecnica sofisticata molecolare (Global Transposon Mutagenesis) gli autori hanno cercato di eliminare pezzo per pezzo il patrimonio molecolare fino ad ottenere una cellula funzionante al MCD.
Cosa significa? Per prima cosa, il giocattolino, sarebbe il più piccolo essere vivente mai conosciuto. La vita si ridurrebbe a una manciata di geni interagenti tra di loro? Il riduzionismo è in agguato!
Tolti tutti i fronzoli si potrebbe avere tra le mani un singolo, funzionante, cromosoma. A questo punto tutto diventerebbe possibile: aggiungere geni conosciuti e verificare come funzionano; inserire il cromosoma in altre cellule, in organismi più complessi………..forse viaggiamo troppo con la fantasia….o no?
Questo è l’articolo che grazie alla opzione Open Access è disponibile a testo completo:
Essential genes of a minimal bacterium
John I. Glass, Nacyra Assad-Garcia, Nina Alperovich, Shibu Yooseph, Matthew R. Lewis, Mahir Maruf, Clyde A. Hutchison, III, Hamilton O. Smith , and J. Craig Venter
PNAS 2006 103: 425-430
La figura 3 dell’articolo, illustra tutte le vie metaboliche coinvolte nel funzionamento del batterio.
Darwin Day della Scuola 2006
Concorso nazionale per insegnanti di Scienze.
L’ ANISN bandisce un Concorso nazionale a premi per insegnanti di Scienze di scuola primaria e secondaria per l’anno scolastico 2005-2006.
Il concorso s’inserisce nel quadro delle attività che l’ANISN promuove allo scopo di valorizzare la
professionalità dell’insegnante di Scienze naturali.
Le Modalità di partecipazione, il tema del concorso, i premi in palio li trovate presso questo indirizzo web. Per ulteriori informazioni contattare:
Alessandra Magistrelli, Responsabile ANISN del Darwin Day della Scuola
alemagistrelli@aliceposta.it
Thursday, February 16, 2006
JASs forum, voce dell'antropologia
L’ Istituto Italiano di Antropologia pubblica JASs forum, una pubblicazione online, che intende stimolare la discussione interdisciplinare su argomenti antropologici. Eccovi una selezione dei saggi (completi) proposti nei primi JASs forum:
JASs forum Anthropology and Reductionism, volume 83 (2005).
I sommari completi li trovate presso il sito web.
A comment on “What it means to be 98% chimpanzee”
Andrea Drusini
Radical Reductionism
Ernesto Di Mauro
Anthropologists: specialists of the general or marginal researchers?
Emanuele Sanna
The detail's horizon
Enzo Tramontano
JASs forum Anthropology and Reductionism, volume 84 (2006)
The future of Anthropology in the era of scientific reductionism
Andrea Drusini
Reflections about DNA studies, reductionism and the role of Anthropology
Bernardino Fantini
Wednesday, February 15, 2006
Memi e comportamento culturale
Memi e comportamento culturale
Sterelny, autore del brillante saggio La sopravvivenza del più adatto. Dawkins contro Gould (Raffaello Cortina, 2004) si cimenta con un tema molto dibattuto e controverso.
Il cambiamento culturale dell’uomo, sostiene l’autore, si fonderebbe su meccanismi adattativi evolutivi. I memi sarebbero i caratteri culturali suscettibili di essere influenzati dall’evoluzione:
Memes Revisited. The British Journal for the Philosophy of Science, February 1, 2006
Evo-Devo…più Devo che Evo!
Intero fascicolo di Current Opinion in Neurobiology (vol. 16, n. 1, 2006) dedicato alle riflessioni sullo sviluppo del sistema nervoso dal punto di vista molecolare. Il fascicolo è temporanemente disponibile a testo intero.
Gli autori discutono sui complessi meccanismi molecolari che governano la sinaptogenesi, l’assonogenesi (come si muovono, si orientano gli assoni durante l’allungamento) e la morfogenesi del sistema nervoso.
Darwin a sinistra, l'equazione di Fisher
Connettetevi online al fascicolo di Marzo 2006 (vol. 37, n. 1, 2006) della rivista Studies in History and Philosophy of Science Part C: Studies in History and Philosophy of Biological and Biomedical Sciences.
Contiene, temporaneamente accessibili a testo intero, una serie di articoli interessanti che vi segnalo:
Rivisitazione degli studi sulla domesticazione in Darwin
L’equazione di Fisher
Determinismo e riduzionismo in Darwin
La Sinistra e Darwin
Flash! Annunci di prossima ….quasi……pubblicazione
S.B. Carroll. Infinite forme bellissime. Codice Edizioni
Telmo Pievani. La Teoria dell'evoluzione. Il Mulino
La transizione dai pesci ai tetrapodi
Il Devoniano è stato lo scenario che ha ospitato la transizione dai pesci ai tetrapodi. Tutti noi intuitivamente sosterremmo che la locomozione possa essere stata la più importante innovazione che permise la conquista del suolo. L’autrice dell’articolo invece sostiene tutt’altra tesi: i tetrapodi svilupparono le loro caratteristiche terrestri quando ancora erano nell’acqua.
E insieme alla locomozione impararono a respirare e a percepire i suoni!
J.A. Clack. Alla conquista della terraferma. Le Scienze, n. 449, 60-67, febbraio 2006
Nuove riflessioni sulla Pangenesi di Darwin
P. Kyle Stanford
Darwin's Pangenesis and the Problem of Unconceived Alternatives
The British Journal for the Philosophy of Science, February 1, 2006
Definizioni:
Dal sito Galafilm
Wikipedia
La replica a Delpino di Darwin
La traduzione del brano Pangenesi di Darwin di A. Volpone
Darwin’s Theory of Pangenesis. BACKGROUND FOR THE THEORY OF PANGENESIS
Evoluzione e pensiero Cristiano
Zycinski pubblica questo recente saggio, che possiamo temporaneamente leggere per esteso, sulla rivista cattolica Logos, vol. 9, n. 1, Winter 2006:
Józef M. Zycinski, Evolution and Christian Thought in Dialog according to the Teaching of John Paul II
Riparte cosi’ il faticoso dialogo tra le posizioni della scienza e quelle religiose?
Tuesday, February 14, 2006
Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica - Roma, 16-18 febbraio 2006
Partecipate ai lavori (programma) del Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica, che si terrà a Roma presso la Protomoteca del Campidoglio da giovedì 16 (inizio ore 11.00) a sabato 18 febbraio. Segnaliamo alcuni riassunti dei principali interventi e le biografie degli oratori.
Per partecipare è possibile pre-registrarsi on-line (30 euro con pasti, 10 euro solo ingresso) o scrivendo a info@associazionecoscioni.org o chiamando lo 06 68979286.
Il lontano cugino di T-rex
Era (relativamente) piccolo, probabilmente ricoperto da protopenne e, soprattutto, crestato: il nuovo ritrovamento cinese del tardo Giurassico appartiene all'antenato piu' lontano del terribile Tyrannosaurus rex.
L'intera recensione la trovate su Pikaia.
Paola Nardi
THE FABULOUS "DARWIN MUSICAL" CD
Dal sito di Richard Milner riporto:
This original CD contains Richard Milner's hilarious and thought-provoking songs.
CHARLES DARWIN: LIVE & IN CONCERT includes the songs from Richard's "Darwin" show, including two about Stephen Jay Gould and Jimmy Durante (you heard right!) that were specially commissioned by Michael Shermer's Skeptics' Society. The high-quality, digitally mastered CD album features 21 cuts, with 11 songs and runs a full 34 minutes. Milner, an Anthropology Associate at the American Museum of Natural History, is author of "The Encyclopedia of Evolution" and Contributing Editor to Natural History Magazine.
Among his fans are Stephen Jay Gould, lyricist Sheldon ("Fiddler on the Roof") Harnick, Sir David Attenborough, Tony Randall, and members of the Darwin family.
If you haven't heard them, Milner's songs are something like a mixture of Gilbert & Sullivan, Lerner and Loewe, Stephen Jay Gould, and Tom Lehrer.
Monday, February 13, 2006
Niels Eldredge darwinista!
Ancora Eldredge...ebbene si.......... Dopo Panorama e Pikaia potete leggere un'altra lunga, lunghissima intervista pubblicata sul The Virginia Quarterly Review. Il testo si intitola Confessions of a Darwinist e fa parte di un prossimo dossier che sarà pubblicato in Aprile:
Why Darwin is Still Right (and Intelligent Design is Wrong).
A special portfolio on Darwin, evolution, and intelligent design with essays by Niles Eldredge, Michael Ruse, Thomas Eisner, and Robert M. Sapolsky, and an excerpt from David Quammen’s forthcoming book The Reluctant Mr. Darwin.
Contingenza e prevedibilità dell’evoluzione biologica
Ci sono innovazioni che appaiono nello svolgersi della vita sul pianeta Terra più volte come l’occhio che sembra si sia evoluto ripetutamente fino a 40 volte e molti altri ancora che sono elencati da Vermeij nel suo articolo. L’autore ne descrive 55. Altre 23 innovazioni invece sono apparse una sola volta come la sessualità, la formazione della cellula eucariote, ecc…..
Ordinando su una scala temporale tali eventi, l’autore mostra che buona parte del gruppo degli eventi unici avvengono precocemente, prima del Cambriano, mentre gli eventi del secondo gruppo avvengono prevalentemente e solo dopo il Cambriano. Da ciò si dedurrebbe che la novità evolutiva, in alcune condizioni, potrebbe essere prevedibile sottoponendo a dura critica il concetto dell’imprevedibilità sostanziale delle strade evolutive percorse dagli organismi viventi. Oppure come sostenne Gould con il principio della contingenza, se riavviassimo il film dell’evoluzione della vita i risultati oggi sarebbero radicalmente diversi e alieni rispetto alla realtà attuale. Non appena disponibile l’articolo dovremo leggerlo per intero. Eccovi la citazione bibliografica con l’abstracts e un breve commento dal Blog di Hawks.
Geerat J. Vermeij
Historical contingency and the purported uniqueness of evolutionary innovations PNAS 2006 103: 1804-1809
Sunday, February 12, 2006
L'evoluzionismo dopo il secolo del gene
L'evoluzionismo dopo il secolo del gene. (Atti degli incontri internazionali del laboratorio di Filosofia della Biologia del GRICO 2002-2004). Mimesis Edizioni, Milano, 2006
Contributi di: Luigi Luca Cavalli Sforza, Niles Eldredge, Steve Olson, Susan Oyama, John Skoyles, Ian Tattersall.
Dinanzi ai risultati delle ricerche dell’ultimo secolo le storie dell’evoluzione sembrano assumere una forma diversa da quella a noi più familiare. L’ambiente non è solo una cornice esterna ma è parte integrante del processo evolutivo. La tradizionale immagine della successione progressiva di ominidi lascia il posto a un cespuglio ricco di biforcazioni occasionate da eventi contingenti. Anche la mente umana, a quanto pare, non è stata gradualmente “programmata” dalla selezione naturale: è emersa a un certo punto della nostra storia con una rapida riorganizzazione cognitiva, aprendo la via all’evoluzione della cultura. Le autorevoli voci di Luigi Luca Cavalli Sforza, Niles Eldredge, Steve Olson, Susan Oyama, John Skoyles e Ian Tattersall affrontano qui questi temi entro una prospettiva oggi emergente in ambito evoluzionistico, intesa a superare la trascorsa era del gene per muovere verso modi nuovi di concepire la vita e la sua storia.
Sommario:
Elisa Faravelli - Introduzione
Niles Eldredge - Le trame della vita (con prefazione di Elisa Faravelli e Telmo Pievani)
Ian Tattersall - La scimmia allo specchio (con prefazione di Emanuele Serrelli)
Steve Olson - La mappa genetica della storia umana (con prefazione di Eloisa Cianci)
Luigi Luca Cavalli Sforza - Evoluzione biologica ed evoluzione culturale (con prefazione di Emanuele Serrelli)
John Skoyles - Il drago nello specchio (con prefazione di Daniela Suman)
Susan Oyama - Parlare della natura (con prefazione di Emanuele Serrelli)
Emanuele Serrelli - Conclusioni. "Esercizi di conoscenza e altre connessioni tra teoria dell'evoluzione e ricerca epistemologica
Leggete la presentazione di Emanuele Serrelli su Pikaia
L’evoluzione a Corbetta (Mi), San Marcello Pistoiese (Pi), Brescia e Trento
A Corbetta (Mi), venerdì 17 marzo 2006, ore 21, presso la SALA GRASSI (accanto al palazzo municipale), via Cattaneo 25, nell’ambito della manifestazione culturale Filosofia e SCIENZA, Telmo Pievani terrà la conferenza:
LA TEORIA DELL’EVOLUZIONE: IL FUTURO DI UNA RIVOLUZIONE
I recenti attacchi alla validità della teoria dell’evoluzione darwiniana hanno avuto l’effetto di distogliere l’attenzione dalle scoperte di frontiera della ricerca evoluzionistica. Oggi la teoria dell’evoluzione sta raggiungendo una nuova sintesi pluralista che le permette di fare luce sulla diversità e sulla complessità degli adattamenti naturali, nonché sulle soglie imprevedibili della storia naturale degli esseri viventi, specie umana compresa.
per informazioni: Ufficio Cultura e Biblioteca Comunale
Via San Sebastiano 12 - Corbetta (MI)
tel. 029770667 - fax 029770429
email: servizio.biblioteca@comune.corbetta.mi.it
Nell’ambito della manifestazione I pomeriggi di San Barnaba, (questo ciclo è dedicato alle “Parole della scienza”), che si tengono a Brescia, segnalo la seguente conferenza:
Gianfranco Biondi.
“Evoluzione”, Martedí 7 marzo - ore 18
Comune San Marcello Pistoiese
16 marzo ore 20,30. Polo didattico del Ferro – Pontepetri: proiezione commentata del documentario “600 milioni di anni fa”. Un contributo all’evoluzione biologica e alla biodiversità. A cura della Cooperativa Itinerari.
XV SETTIMANA DELLA CULTURA SCIENTIFICA (13-20 marzo 2006)
14-15 Marzo 2006
Evoluzionismo versus creazionismo. La natura umana come oggetto di discorso pubblico.
Convegno promosso dal Centro per gli Studi storici italo-germanici e dal Centro per le Scienze religiose di Trento con la collaborazione del Centro per la Ricerca scientifica e tecnologica (ITC-irst), coordinato da Antonio Autiero (ITC-isr) e Gian Enrico Rusconi (ITC-isig)
Cambiamento del clima ed evoluzione umana
Come sempre ScienceWeek riassume per noi innumerevoli aspetti delle scienze moderne cogliendo le problematiche in corso e cercando di spiegarle nel modo più semplice al vasto pubblico. Credo che ci riesca egregiamente e questa notizia non fa eccezione:
Siamo in grado di correlare il cambiamento del clima con l’evoluzione biologica dell’uomo? Con tutti i distinguo possibili e il rischio di fare mere speculazioni i curatori di ScienceWeek ci provano:
HUMAN EVOLUTION: CLIMATE CHANGE AND HUMAN EVOLUTION
Thursday, February 09, 2006
Darwin Days 2006
Darwin Days 2006
I primi annunci (agg. 5/02/06). Segnalateci i vostri!!!!!!!!!
Considerato l'alto numero di annunci che continuano ad arrivare in redazione vi proponiamo l'elenco aggiornato in formato htm che potete consultare presso questo indirizzo web.
New entry Pavia.
Tuesday, February 07, 2006
Un perfetto imitatore, ma con intelligenza
Un perfetto imitatore, ma con intelligenza
Nelle foreste dello Sri Lanka c'e' un campione nell'imitazione dei segnali canori di altri uccelli: e' il Dicrurus paradiseus, noto agli ornitologi come drongo dalla coda a racchetta......il resto lo potete leggere su Pikaia.
Paola Nardi
La rivista L'Ateo su Darwin, evoluzione.....
La rivista L’Ateo, n. 1/2006 contiene i seguenti articoli sull’evoluzionismo, Darwin e il Darwinismo che volentieri segnaliamo:
Alcune osservazioni sul passato e il presente dell’evoluzionismo. Lucio Russo
Cattiva scienza, cattiva teologia. Michael McGough
I nemici del darwinismo e le ipotesi scientifiche. Paolo Turco
Darwin censurato. MicroMega e i misteri dei ministeri. Maria Turchetto
Darwinismi: La disputa tra Dawkins e Gould sui meccanismi dell’evoluzione. Andrea Cavazzini
Nel 2005 sono stati pubblicati i seguenti articoli sull’argomento:
Fascicolo n. 1/2005
Darwin è morto, viva Darwin! Giorgio Celli
Darwin e l’evoluzionismo moderno. Paolo Coccia
Solo un terzo degli americani pensa che la teoria di Darwin sia supportata da prove scientifiche. Flavio Pietrobelli
Il problema del finalismo nella teoria dell’evoluzione biologica? (Prima parte). Mauro Marconi
Fascicolo n. 2/2005
Il problema del finalismo nella teoria dell’evoluzione biologica (Seconda e ultima parte). Mauro Marconi
L’irriducibile ricchezza della vita. Marcello Buiatti
Istruzioni per una corretta sopravvivenza: William Donald Hamilton e l’Horribly Cruel Work of Nature di Darwin. Emanuele Coco
Darwin e gli antievoluzionisti. Guido Barbujani
Il nostro Darwin Day 2005. a cura di Baldo Conti
Fascicolo n. 5/2005
Evoluzione. Roberto Anzellotti
Procurateveli!!!!!
Sunday, February 05, 2006
Le creste dei dinosauri non servivano per annusare meglio....
David Evans, zoologo della University of Toronto esclude che le creste ossee evolutesi in alcuni gruppi di dinosauri avessero lo scopo di migliorare le loro capacita' olfattive.
Leggete il testo completo su Pikaia.
Paola Nardi
Eldredge per il portale Pikaia
Luca Sciortino ha raccolto questa intervista a Niles Eldredge che volentieri pubblichiamo. La versione ridotta è stata pubblicata questa settimana sulla rivista Panorama. Eldredge racconta le ragioni della forza ancora attuale del nucleo centrale delle idee di Darwin, le sue idee contro il disegno intelligente, spiega perché l'evoluzione ha così tanti nemici, quali sono state le divergenze alla "tavola alta dell'evoluzione", annuncia il titolo del prossimo libro e parla della mostra su Darwin a New York.
Saturday, February 04, 2006
Annunci di prossime pubblicazioni
Bollati Boringhieri annuncia per Aprile il saggio di Federico Focher:
L’uomo che gettò nel panico Darwin. La vita e le scoperte di Alfred Russel Wallace
Bollati Boringhieri, pp.240, 2006, Collana: Nuova Cultura
Dal sito della Bollati Boringhieri riporto:
Alfred Russel Wallace (1823-1913) fu uno dei massimi naturalisti vittoriani. I suoi interessi scientifici spaziavano dall’entomologia all’antropologia, dalla geologia alla glaciologia, dal mimetismo alla biogeografia evolutiva. Tuttavia, nonostante la sua vastissima produzione scientifica, egli viene generalmente ricordato solo per esser stato l’altro uomo che scopri la selezione naturale: come colui che getto nel panico Darwin un anno prima della pubblicazione dell’Origine delle specie. Pochi conoscono la sua vita avventurosa, in parte trascorsa ai tropici, gli studi biogeografici, il grande lavoro di perfezionamento e divulgazione del darwinismo,il sincero impegno sociale in difesa dei deboli, e la sua fede nello spiritualismo, che lo portava a credere ottimisticamente in un continuo progresso morale e sociale dell’umanità. La storia della vita e delle scoperte di questo grande uomo e scienziato viene raccontata utilizzando ampie citazioni dai suoi scritti, sconosciuti al lettore italiano.
Federico Focher lavora presso l’istituto di Genetica molecolare del CNR di Pavia svolgendo ricerche nell’ambito dell’enzimologia del DNA e della virologia molecolare. Ha curato la ristampa del classico settecentesco: Pierre-Louis Moreaude Maupertuis, La Venere fisica (Ibis, 2003).
Il Mulino, in data ancora da definire, annuncia di Giorgio Manzi:
Homo sapiens. Breve storia naturale della nostra specie
Il Mulino, pp. 128, 2006, Collana: Farsi un'idea
Dal sito del Mulino riporto:
Humankind studying itself now faces one of the most fascinating challenges in the realm of knowledge. The author leads the reader on this engaging journey through the natural history of humans considered as an animal species, one of the many, even though its unique features are remarkable. After a brief discussion of the early stages of anthropology, the author compares the basic characteristics of Homo Sapiens and other anthropomorphic primates, within a broader biological context. The book also addresses evolution, the idea pioneered by scholars such as Linnaeus and Darwin, and the theory that explains evolution on the basis of natural selection. The final section of the text is an exploration of the distant past, in that it tells of selected key episodes in the search for the so-called "missing link", i.e., an ideal extinct form of life, "half man and half monkey", that would reconcile us completely with the natural world.
Giorgio Manzi teaches Biology and Human Paleontology at "La Sapienza" University in Rome, where he also heads the Museum of Anthropology. He studies human evolution in Europe and the population of Mediterranean areas in prehistoric and historic times.
Alleanza Uomo-Scimpanze' contro il vaiolo
Alleanza Uomo-Scimpanze' contro il vaiolo
Sembra fantascienza, ma anticorpi ibridi da umani e scimpanze' ci proteggeranno forse un giorno contro la temuta malattia virale. Lo suggerisce uno studio condotto da ricercatori del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) e apparso in questi giorni su PNAS.
Leggete il testo completo su Pikaia
Paola Nardi
Friday, February 03, 2006
L’immaginario applicato all’evoluzione....o viceversa
E' complicato rappresentare visivamente un fenomeno complesso come quello dell'evoluzione. La difficoltà principale è quella di mostrare su un piano bidimensionale come un foglio un fenomeno che ha quattro dimensioni. Cioè le tre dimensioni più il tempo. Eppure la tentazione è forte. E' come un sottile prurito che qualcuno deve a tutti i costi grattarsi. Quindi, in questo spazio, largo ai pruriginosi.
Arte ed evoluzione, un connubio fecondo
Un semplice e simpatico disegnino della Nasa. Dov'è dio? Risposta: non serve.
Riuscite a vederci?
Stefano Dalla Casa
noitulovE. 50 secondi a ritroso nel tempo ……di bere un sorso di birra
La Guinness, famosa birra irlandese ha realizzato questo breve videoclip di 50 secondi.
Una metamorfosi di tre giovani bevitori attraverso le ere geologiche in una manciata di secondi. Le immagini attraversano in un lampo il Medioevo, l’età del bronzo, l’epoca dei nostri più antichi antenati, l’evoluzione dei mammiferi, l’epoca dei dinosauri fino ad arrivare agli anfibi …..per terminare infine con un classico “burp”. Le musiche sono tratte dalla canzone di Sammy Davis Junior, Rhythm of life. Per visualizzare il videoclip occorre possedere una linea ADSL. Selezionate l’icona Quit time nel sito della Framestore e buona visione.
Per inciso noitulovE rappresenta rovesciato il termine Evolution. Secondo inciso: i frammenti della parola noitulove curiosamente danno "noi" "tu" "love" che potrebbe essere interpretato come un messaggio universale: noi (la comunità, la specie) tu (l’individuo) love (amore)…mah!
Thursday, February 02, 2006
Il "deserto batterico" dell'Amazzonia
Paradossalmente l'Amazzonia puo' essere considerata come un vero e proprio "deserto" batterico!
La prima ricerca su scala continentale dei batteri del suolo, condotta dai biologi Noah Fierer e Robert Jackson della Duke University, ha permesso infatti di accertare che le foreste tropicali non offrono un fertile terreno per la crescita e diversificazione delle comunita' batteriche, contrariamente a quanto succede per gli organismi pluricellulari. La ricerca e' pubblicata sulla
rivista PNAS.
Sappiamo bene quanto i batteri siano ecologicamente importanti, in quanto partecipano a numerosi cicli, come quello del carbonio, dove tra l'altro permettono alle sostanze nutritive di essere demolite e rese nuovamente disponibili alle piante e agli animali, o ai cicli che regolano
l'emissione di metano ed altri gas-serra. I due ricercatori hanno quindi deciso di intraprendere una ricerca su scala continentale, per rispondere ai numerosi quesiti ancora largamente irrisolti circa la distribuzione e la funzione delle comunita' batteriche nei diversi habitat.
Sono stati cosi' campionati 98 differenti tipi di terreno, del Nord e Sud America, che sono stati a loro volta messi in relazione con fattori fisici quali latitudine, pH, temperatura e piovosita'. Le differenti specie microbiche sono state identificate attraverso il DNA fingerprinting, che si basa sull'analisi dei diversi DNA ribosomiali (rDNA, un vero e proprio "codice a barre" della diversita', nel caso dei batteri). E' risultato che i fattori tipicamente considerati determinanti nel produrre biodiversita' nel caso di animali e piante sembrano non giocare un ruolo altrettanto importante per cio' che riguarda la diversita' batterica. Il fattore che sembra invece determinare in maniera predominante tale diversita' e' il pH, cioe' il grado di acidita' del terreno: ogni microbiologo sa bene che le colture batteriche sono particolarmente sensibili a questo parametro, e che valori estremi di pH (ambienti troppo acidi) possono deprimere fortemente il numero e la diversita' dei microorganismi. Il pH e' cosi' importante che terreni con valori simili, distanti anche migliaia di chilometri, hanno rivelato comunita' batteriche simili. D'altro canto due siti molto vicini, ma con valori di pH diversi (6.8 contro 5.1) in una foresta decidua del North Carolina, presentano una differenza di ricchezza di biodiversita' del 60%.
La ricchezza e diversita' delle comunita' batteriche e' risultata massima nei terreni con pH vicino alla neutralita' (pH = 7), mentre valori bassi determinano comunita' di microorganimi scarse e poco diversificate: il terreno meno ospitale si e' rivelato quello di una localita' dell'Amazzonia Peruviana, caratterizzato da un valore di pH pari a 4.1, cioe' nettamente acido.
I ricercatori non sono riusciti ad investigare valori che si discostano dalla neutralita' verso valori molto piu' alti di 7 (pH maggiori di 8.5, cioe' terreni nettamente alcalini), in quanto suoli di questo tipo sono molto rari. Dove si trovano i terreni piu' ricchi e diversificati di microorganismi? Generalmente gli ecosistemi aridi o semi-aridi presentano valori di pH vicini alla neutralita'. Anche qui ci troviamo di fronte ad un paradosso: i deserti sono veri e propri paradisi per la biodiversita' batterica!! Secondo i ricercatori questa forte dipendenza dal pH avrebbe molto a che fare con il pH intracellulare, che per la stragrande maggioranza di questi microorganismi si mantiene a valori compresi tra 6 e 8: valori extracellulari diversi determinerebbero un forte stress sulle cellule, limitando fortemente numero e varieta' di batteri.
La conclusione degli autori e' che la biogeografia dei microorganismi presenta schemi significativamente differenti da quelli osservati per comunita' di "macro" organismi, essendo questa controllata principalmente da fattori edafici, cioe' relativi alle caratteristiche chimico-fisiche del suolo: e' indubbiamente necessario fare luce in questo importante campo, per comprendere meglio la biodiversita' e l'interazione ecologica delle comunita' batteriche.
Paola Nardi
Radici profonde e clima globale
Le piante influenzano il clima globale piu' di quanto si e' ritenuto finora: e' il risultato al quale sono pervenuti biologi e climatologi della University of California at Berkeley, guidati da Todd Dawson, Jung-Eun Lee e Inez Fung, recentemente pubblicato in un articolo sulla rivista PNAS.
Gli scienziati sanno da tempo che la vegetazione e' in grado di modificare il clima, attraverso la rimozione dell'anidride carbonica, con la fotosintesi clorofilliana, e l'immissione di vapor d'acqua
nell'atmosfera. Il modello finora considerato, tuttavia, era troppo semplice, e non spiegava l'entita' dell'influenza riscontrata: esso viene sostituito con uno schema piu' complesso, grazie ad uno studio condotto nella foresta amazzonica. Si e' scoperto, infatti che in questa regione, le radici profonde delle piante sono in grado di trasferire fino al dieci per cento dell'acqua piovana, largamente disponibile durante la stagione delle piogge, in bacini di riserva situati in
profondita', fino a tredici metri nel sottosuolo. Quando le piogge non sono piu' abbondanti , e la
stagione si fa sempre piu' secca, l'acqua raccolta nei bacini sotterranei puo' essere riportata in superficie, per mantenere umidi gli strati superficiali del terreno. Cio' fornisce un duplice vantaggio: da una parte permette alla vegetazione di operare piu' efficacemente la fotosintesi; dall'altra determina un maggiore raffreddamento atmosferico locale, assicurato dalla maggiore
evapotraspirazione, che durante la stagione secca presenta un'efficienza che si stima essere del 40% superiore a quella calcolata assumendo il classico meccanismo di utilizzo dell'acqua
disponibile superficialmente.
La scoperta della generale capacita' delle piante di sollevare elevate colonne d'acqua dal
terreno, grazie alla evapotraspirazione dell'acqua stessa attraverso gli stomi (le piccole aperture fogliari che determinano gli scambi gassosi), e' stata affiancata vent'anni fa dall'ulteriore evidenza che alcune piccole piante sono in grado di richiamare acqua attraverso le proprie radici profonde. Dawson ha scoperto negli anni '90 che questo meccanismo, denominato redistribuzione idraulica, poteva essere attribuito anche a grandi alberi, appartenenti a piu' di sessanta differenti specie. Il ricercatore brasiliano Rafael Oliveira ha recentemente verificato nella Floresta Nacional do Tapajós che anche molte specie amazzoniche sono in grado di operare la redistribuzione idraulica: si tratta di un processo passivo, guidato dal gradiente di concentrazione chimica, che permette alla pianta di spostare acqua nel terreno in maniera molto piu' efficace rispetto alla semplice percolazione, usando le proprie radici come se fossero condutture di un sistema idraulico. All'occorrenza l'acqua viene poi richiamata verso gli strati superficiali del terreno: i ricercatori sono convinti che questo meccanismo abbia lo scopoprimario di massimizzare l'apporto dei nutrienti verso la pianta. La redistribuzione idraulica agisce in altre regioni del globo soggette alla stagione secca, dalle foreste del Congo a quelle degli Stati Uniti; dal Mediterraneo all'Australia sud-orientale. La sua efficienza nel migliorare fotosintesi e traspirazione dipende certamente dalla quantita' d'acqua disponibile durante la stagione umida: in questo senso eventi come El Niño possono rendere i periodi secchi talmente severi da deprimere fortemente tale effetto.
Quando il principio di redistribuzione idraulica e' stato inserito nel modello climatico globale denominato National Center for Atmospheric Research Community Atmospheric Model Version 2 (NCAR's CAM2), uno dei piu' importanti oggi utilizzati, gli scenari climatici della foresta amazzonica hanno trovato una migliore rispondenza con le evidenze osservate. La redistribuzione idraulica spiega, ad esempio, un fenomeno che finora non aveva una valida spiegazione: la forte diminuzione della temperatura in Amazzonia proprio durante i mesi di Giugno e Luglio, in piena stagione secca.
Alla luce di quanto esposto, risulta ancor piu' evidente che gli effetti della deforestazione dell'Amazzonia e di altre importanti foreste del globo, anche extra-tropicali, influirebbero in maniera significativa sulla capacita' della biosfera di contrastare il cambiamento del clima su scala globale.
Paola Nardi
Wednesday, February 01, 2006
Eldredge sulla rivista Panorama
Venerdi 3 febbraio la rivista Panorama ospiterà una lunga intervista di Niles Eldredge curata da Luca Sciortino.
Attendiamo tutti di poterla leggere. Eldredge parlerà delle ragioni della forza ancora attuale del nucleo centrale delle idee di Darwin, sosterrà le sue idee contro il disegno intelligente, spiegherà perché l'evoluzione ha così tanti nemici, quali sono state le divergenze alla "tavola alta dell'evoluzione", annuncerà il suo prossimo libro e la mostra su Darwin a New York......... e altro ancora.